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Piano Concerto - Forum pianoforte

Martina

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Risposte postato da Martina

  1. Una ricca sezione di trascrizioni nel sito personale del bassista Lukas Pickford. Diplomato al Berklee College of Music mette online partiture impegnative non solo per basso (Anthony Jackson, Jaco Pastorius, Marcus Miller [...]) ma anche per piano (Michel Camilo, Chick Corea, Herbie Hancock, Bill Evans [...]), tromba (Chet Baker, Miles Davis [...]), chitarra (Stern, Kahn, Scofield, McLaughlin, Metheny [...]), sassofono (Coltrane, Henderson, Hawkins, Brecker [...]) e altro.

     

    http://www.lucaspickford.com/

  2. Direi di sì. Naturalmente è solo il mio punto di vista.

    La vedo così: le dominanti secondarie le considero relativamente ai gradi della tonalità principale, indipendentemente da quello che segue, se no di volta in volta dovrebbero essere numerate diversamente. Pensa se dopo il E7 ci fosse stato un Fmaj7. Come avresti numerato il E7?

     

    Come una cadenza d'inganno del sesto, appunto V...VI/IV :D

  3. Domanda: ai miei figli piace la msica e hanno un buonissimo orecchio, però mi trovo spesso quasi a costringerli a studiare il pianoforte.

    Secondo voi devo lasciarli fare e rassegnarmi anche ad una eventuale disfatta didattica?

    Io non credo, penso che alla loro età se li lasciassi fare passerebbero tutto il giorno davanti alla TV senza nemmeno fare i compiti.

    Io mi sono posto l'obiettivo di insistere ancora fino alle scuole medie, e poi se vorranno smettere smetteranno, oppure passeranno a qualche altro strumento (dato che in casa non mancano). Voi che ne pensate?

     

    Difficile dare un suggerimento, le costrizioni non sono mai belle...anche se nelle migliori intenzioni.

    Fagli ascotlare tanta buona musica, questo potrebbe essere da stimolo...anche incisioni di quello che pensi possano essere in grado già di suonare; a volte pensare di suonare una cosa con le proprie mani che si sente nel "disco" aiuta tantissimo.

  4. Obiezione accolta, intendevo dire che stando in Europa è bene che si preservi la nostra identità e che all'interno della stessa alla fine perchè parlare un altra lingua?...o meglio, anche. La contaminazione secondo è la strada giusta, imitare non è mai interessante.

  5. Io, da Europea, prenderei tulla la grinta del Jazz ... per il resto farei a modo nostro ;)

     

    Quanto conta la pronuncia di un dialetto? Molto dico io, però alla fine conta l'Italiano per capirsi veramente.

  6. Perché Lab?

    ...ops, una svista

     

    In teoria nell'accordo sarebbe contemplata anche la quinta quindi, in una disposizione per terze: G, B, D, F#, A, C#, E.

    In effetti in questi casi spesso la quinta si omette per evitare attriti con la #11, ma dipende anche dalla disposizione.

    Di solito la tengo solo se alterata, altrimenti è la prima che sacrifico :)

     

     

    In questo caso direi che la stessa sigla è comprensiva delle tensioni

    Ok, tutto quello che è fuori dagli accordi di settima non è cordale.

  7. Ti sembrerà strano ma, per quanto io per mestiere insegni proprio queste cose, ho sempre sostenuto che il Jazz non si può insegnare (!).

     

    Scusa, perchè?

     

    Anche Mozart andava a lezione ed è certo che sapesse improvvisare...mi sa più di leggenda che altro sto discorso sul non insegnare. Leggevo proprio qui che passare dalla carta, e quindi dallo studio analitico, alza la tacca della qualità dei lavori prodotti, o comunque innalza i propri limiti...per cui, concettualmente studiare il Jazz con un approccio più classico non può che giovare.

  8. Prima di procedere, vorrei sapere se ci sono dubbi o se ritenete necessari dei chiarimenti. ;-)

     

    Mi sentirei più confidente se arrivasse un esempio pratico, ad esempio, antecedendo una G a " 9M, 11aum, 13M (6M)", stiamo dicendo.

     

    G B F# Ab C# E (6M=13M)

     

    Giusto?

     

    Se così fosse, io mi aspetto che le tennioni siano al di fuori di queste 6 note, considerando un accordo di G 9M, 11aum, 13M. Lo chiedo, perchè sembra invece che, tolta terza e quinta che volutamente non ho messo, le altre note stesse dell'accordo siano tensioni.

  9. ... con musicista ovviamente intendiamo anche un percusssionista, giusto? O si parla solo di compositori?

     

    Per me è importante per il musicista, compresi gli interpreti. Ma è anche importante sapere che l'armonia è la verticalità della musica a 360° ;)

     

    Io giovani dubiteranno, ma conoscere solo un pezzettino di armonia (quella scaturita da scale modali) è molto riduttivo, una cosa da conoscere, sapere usare ma c'è anche un sacco di altra roba da approfondire e saper usare (che avrà un rapporto 90 ... 100 rispetto a quello alla quale si riferisce Modale).

  10. Si potrebbe fare prima un'analisi della melodia, cioè stabilire il rapporto tra ogni nota e l'accordo sottostante, per poi decidere come armonizzare ogni singola nota.

     

    Faccio un esempio per la prima battuta per vedere se ho capito.

     

    Siamo su F7maj, allora, in base alla melodia:

    la: terza

    do: quinta

    la: terza

    sib: SUS4 (?)

    la: terza

    mi: settima

    fa: fondamentale

    fa#: enarmonicamente nona minore (?)

     

    Perchè ho il sospetto che ti aspettavi qualcosa di diverso?

  11. Ciao Marti! Bazzico spesso il forum, ultimamente mi stavo limitando a leggere.

    Sono contenta ... ma allora

     

    A proposito di quello che ha scritto Bit, come sei arrivato a stabiire che Afternoon in Paris di John Lewis è il più semplice della tua raccolta?

    Quali sono stati i criteri che hai applicato?

     

    ... allora segreti del mestiere, eh!

     

    ;)

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