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Piano Concerto - Forum pianoforte

Tenore

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Risposte postato da Tenore

  1. Come sempre wiki non guasta:

     

    http://it.wikipedia.org/wiki/Olivier_Messiaen

    Ritmo

     

    Messiaen, a seguito dello studio della metrica greca, delle tradizioni musicali orientali e della musica medievale, portò alle estreme conseguenze ed integrò nel suo pensiero filosofico la ricerca sul concetto di tempo musicale iniziata da Claude Debussy. Fu sempre affascinato dall'uso di numeri primi e simmetrie. Introdusse nella musica del XX secolo il definitivo affrancamento dal ritmo per battute.

    Dal punto di vista tecnico[36] fece sovente uso di una particolare classe di strutture ritmiche, i tala, appartenenti alla musica carnatica e, a partire da questi, concepì ed utilizzò la tecnica dei "ritmi non retrogradabili", ovvero aventi una struttura palindroma e dunque non invertibile[58].

    Introdusse anche il concetto di "ritmo additivo", che consiste nell'interpolare (ritmo aumentato) o sopprimere (ritmi diminuiti) una breve nota in una struttura ritmica altrimenti regolare (come nella Danse de la fureur, pour les sept trompettes del Quatuor), per esempio aggiungendo una semicroma nella ripresa di un tema. Questo porta l'autore ad alternare ritmi binari e ternari (o piuttosto celle ritmiche binarie e ternarie) come già aveva fatto Stravinsky nella Sagra della primavera, opera che Messiaen apprezzava particolarmente, o a costruire ritmi sovrapposti per creare quello che definiva un "politempo"[59]. Ancor più curioso è il concetto di "durata cromatica", che lega tempo e melodia. Nella sezione Soixante-quatre durées del Livre d'orgue, per esempio, assegna una durata prestabilita per ognuno dei 64 suoni utilizzati nella composizione, più lunga per quelli gravi, più corta per quelli acuti.

    Tutto ciò, insieme con l'uso di tempi a volte incredibilmente lenti (il quinto movimento del Quatuor, Louange à l'Éternité de Jésus, porta l'agogica infiniment lent), contribuisce alla sospensione della percezione convenzionale del tempo e ad una dimensione quasi estatica della musica. Lo stesso titolo del Quatuor pour la fin du temps rimanda non solo all'apocalisse, ma anche al tentativo di abolire il tempo stesso, non per spregio, ma al contrario perché da qui potesse partire una riflessione su questo tema.

    Impropriamente il suo linguaggio ritmico e armonico è stato associato da Armando Gentilucci[60] a quello del jazz[61], genere musicale verso il quale Messiaen manifestò più diffidenza che curiosità.

  2. A parte confermare quello che ti è stato già detto, io penso che la cosa che manchi di più è un approccio interpretativo “personale”, cosa intendo? Qualcuno parlava di meccanicità, non è solo una questione ritmica ma di mancanza di ricerca espressiva, è tendenzialmente tutto piacevolmente intonato e bla bla, però non c’è quel qualcosa che dice, ok, è TheSImon. E’ vero che si parla di sole 2 registrazioni, però mi ha dato subito l’impressione di “impersonale”.

     

    Spero di essere stato chiaro, proponendoti un parallelismo nel tuo campo, quando 2 pianisti suonano lo stesso strumento/brano … dovrebbero comunque essere riconoscibili. Tu mi dirai, come fai a dire che non sono riconoscibile? Non mi hai confrontato la mia performance con un’ altra. Vero, però emerge subito quello che qualcuno ha definito meccanicità ma che io voglio chiamare mancanza di personalità, diciamo quella libertà che ti fa fare la differenza.

     

    Resta il fatto che ci sono delle ottime premesse, almeno, così a caldo :)

  3. A questo punto chiedo ai più competenti, è vero che Rossini e Verdi, considerate grandi personalità musicali della storia, hanno in realtà "non eccellenti" doti musicali??? Se si allora come mai le loro opere sono considerate opere d'arti?........vorrei avere dei chiarimenti in merito quello che ha detto Ciccolini mi stupisce e mi incuriosisce.....

     

    Prova a fare un esperimento con Rossini, nel 1829, all’età di 37 anni, si ritira dalla scena dopo aver composto 40 opere quando scrive altri lavori cameristici per pianoforte, coro e altre formazioni strumentali. Prova a farti una tua idea su brani tipo:

    - “Pechès de veillesse”

    - “Stabat Mater”

    - "La petite Messe Solemnelle”

     

    Giusto per dimenticarsi per un attimo dall'opera ... altro che scarsa musicalità!

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  4. http://it.euronews.com/2012/12/11/russia-morta-la-soprano-galina-vishnevskaya/

     

    È morta a ottantasei anni Galina Vishnevskaya, star dell’opera e vedova del violoncellista Rostropovic.

    Per anni la Vishnevskaya fu la principale solista del Bolshoi, ma cadde in disgrazia durante il regime sovietico a causa dell’appoggio che lei e Rostropovic espressero pubblicamente per due dissidenti come Solgenytsin e Sakharov. Vishnevskaya e Rostropovic lasciarono la Russia nel ’74 e rientrarono solo dopo il ’90.

  5. Radio svizzera sta trasmettendo un’edizione davvero speciale di Reteduecinque in diretta; ci sono ospiti tipo il pianista Davide Cabassi, la compositrice e direttrice del Conservatorio G. Verdi di Milano Sonia Bo, il timpanista dell’Orchestra del teatro alla Scala Gianni Arfacchia, il soprano Margherita Guglielmi e la fondatrice della Libreria Milano Libri Anna Maria Gandini si alterneranno ai microfoni per rendere ancor più intrigante l’avvicinamento al concerto serale.

     

    Live streaming: http://www.rsi.ch/li...layer-rete2.cfm

     

     

    Per gli appassionati Lohengrin sarà trasmesso su Rai5, e in alta definizione su Rai HD

  6. il celebre Lied "Gretchen am Spinnrade" dal Faust di Goethe è tradotto in italiano come "Margherita al Mulinello" e lo trovi qui:

    http://www.youtube.com/watch?v=VNNEKV65yNA

     

     

    Scherzi a parte, non credo ne esistano.

     

    F. Schubert Lieder e lavori corali, tradotti da Stefania Santandrea, I saggi, Moby Dick.

     

    Non sarà facile trovarlo, ma si può tentare. C'è l'originale tedesco e la traduzione italiana a fianco di tutti i lavori vocali (a parte le Messe, ovviamente) di Schubert. Un bel libro è anche quello di Mario Bortolotto, Introduzione al Lied Romantico, pubblicato da Adelphi. Non riporta testi ma è utile per la comprensione.

  7. Le conosco entrambe, preferisco Fischer-Dieskau. Tutto molto ben legato, gran controllo della voce e molto più giocato sulle parole. Morrison non è male, ma i due acuti sulla "a" intorno a 2':20'' non mi piacciono per niente, anche quello qualche secondo dopo, intorno a 2': 45'' sempre sulla "a" non è bellissimo.

     

    :)

  8. http://cidim-intranet.beeweeb.com/dwnld/bwbnw/pdf/358825/CorSera.pdf

     

    Cito:

     

    «L' assegnazione di denaro pubblico deve essere legata, da qui in poi, al sostegno delle iniziative che hanno un valore durevole, non di quelle che valorizzano l' effimero. Lo spettacolo che brucia milioni di euro nella scenografia di una sera ha un' altra valenza. Può avere una grande importanza artistica, ma deve pensare a forme di autosostentamento».

     

    ...strana questa idea sulla cultura, sembra che questa sia tassativamente uno spettacolo, la proiezione, in senso lato di un qualcosa che è dato da vedere, ora questo modello monumentale di Cultura è del tutto «effimero» eh sì, uso le sue parole, in quanto i modelli culturali sono la base del patrimonio individuale di una persona e come tali contrari all'omologazione distruttrice di ogni autenticità in un mondo fatto di entità fotocopia, la Cultura quindi caro Cota, non è lo spettacolo o la galleria d'arte, ma quell'insieme di virtù che formano la personalità genuina di ogni essere, che come tale deve essere tutelata.

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  9. Secondo voi un cantante, quando perde una persona cara, ce la può fare a cantare? Cioè, la voce da implicazioni maggiori rispetto al suonare, oppure secondo voi lo sforzo emotivo è lo stesso?

     

    Diciamo che quello che cambia (forse) è che per il cantante il proprio corpo è anche lo strumento, per cui viene richiesto uno sforzo maggiore...C'è pure da dire che l'immagine di uno che canta durante un periodo di lutto non è uno stereotipo facilmente accettabile, intendo psicologicamente.

     

    Difficilissimo da definire ...

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