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Risposte postato da Xenakis
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Capisco Carlos, però la proposta di Loy può essere un punto di partenza, per poi durante il riascolto...far notare che dopo il primo passo, le aprti "ispirate"...vanno organizzate in qualche modo.
E nel frattempo si saranno interessati alla materia, aspetto fondamentale a quell'età
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Cosa intendi per comparare più fonti?
A quali fonti ti riferisci?
Se devi parlare di qualcosa di accaduto e non di presente, ti devi basare sui documenti, testimonianze, etc. ... appunto fonti, che sarebbe bene comparare e includere nel trattato della storia del 2090 solo se una buona parte delle fonti è congrua
Mi incuriosisce molto questa cosa delle necessità antropologiche...
Le fonti vanno lette come dice Tap, per cui bisogna tenere conto anche di questo aspetto ... almeno secondo me
Forse potrebbe essere più pratico fare degli esempi. Non troppo approfonditi, eh, anche fittizi. Non so, mettiamo di dover scrivere la storia della musica del mese di marzo 2090 nello stato di Puzzonia. Come organizzi lavoro ed esposizione?
Intanto Puzzonia sarà inquadrato in un contesto, io parlo di antropologia perchè vorrei uscire dai confini della geografia politica ... ma di quella "culturale" intendendo tutto il background di quel popolo. Ecco, questa parola esemplifica meglio.
Poi si valuterà la congiuntura socio-politica, e cercherei di incastrare tutti gli eventi cercando di trovare argomentazioni valide per supportare la mia “storia” di Puzzonia del 2090. Un esempio sono appunto le fonti, se tutto dicono la stessa cosa è molto probabile che quella cosa sia effettivamente così, ma non basta, questo è solo un ipotetico elemento da correlare agli altri dando una lettura “spaziale” nel tempo, nel periodo subito precedente.
Senza correlazione non c’è storia, forse come dice Tap c’è solo un racconto…
Parole in libertà ….
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senza aprire un topic apposta...
...solo per dovere di cronaca
http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2175-storiografia-musicale/
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A prescindere dai contributi "eruditi" che sono sempre ben accetti, la domanda principale è banale: secondo voi come si dovrebbe scrivere di storia della musica? Da questa domanda vedremo se saremo in grado di introdurre altri spunti (ce ne sarebbero a bizzeffe)
Comparare più fonti tenendo conto delle necessità antropologiche e in modo trasversale considerando il campo Artistico, Culturale, Religioso-Rituale e Linguistico.
Troppo banale come risposta?
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Scommetto che se avessi citato Donatoni...avresti detto il contrario
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Interessante, io Bettinelli fra l'altro lo conosco solo di nome
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Cosa ci raccontiamo sull'argomento?
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Io la prima domanda che mi porrei è: cosa si intende con "natura"?
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Wolfgang Sawallisch, uno dei più acclamati direttori d'orchestra contemporanei, è morto venerdì nella sua casa di Grassau.
"La sua arte fuori del comune e la sua notevole personalità hanno lasciato una profonda impronta sul nostro istituto", indica il comunicato diramato dall'Opera di Stato della Baviera, che il musicista 89enne, nato a Monaco, guidò per due decenni.
Nel corso della carriera condusse molti altri prestigiosi complessi tra cui l'Orchestra sinfonica di Vienna, l'Orchestra di Filadelfia, l'Orchestra della Scala e la Filarmonica di Londra.
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vero anche che scelsi è un compositore un pò antiaccademico e non sistematico...
...per cui, anche se vissuto in un continente diverso da Feldman, poco gli avrà lasciato il contrappunto
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Niente affatto, più che altro ne faccio una questione di "influuenza" nel senso che, venendo a meno degli studi squisitamente contrappuntistici, la natura della musica deve per forza essere diversa.
"Diverso" è un fattore caratterizzante e non un pregio o difetto
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ha delle radici un pò diverse da quella europea.
... di sicuro l'impostazione dei suoi studi non sono stati 10 anni di contrappunto
Niente di male, ma i percorsi di studi lasciano i loro sedimenti
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è evidente che chi sta ai lati opposti di queste scelte non possa che essere in disaccordo con l'altro
Un po' questo e il discorso querelle
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Analizzando la musica di un altro compositore non trovo corretto dare peso alle proprie preferenze, proprio perchè l'analisi è lo strumento per capire se quel brano funziona o meno..e potrebbe funzionare a prescindere dai propri gusti
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Io, e penso voi altri, mi sono avvicinato alla musica d’arte in tenera età non perché sapessi cosa ci fosse scritto dentro, ma perché era la “mia” musica.
Questa al tempo stesso è una stoccata alla musica concettuale, che deve essere “capita” per essere apprezzata … ergo, chi all'età di 10 anni ci si avvicinerebbe, ignaro di tutto quello che può esserci dietro?
… butto li l’ultima cattiveria della giornata
mmhmm, sto accusando il colpo.
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...potevano mettere qualche immagine...giusto per vedere anche le manine di Schiff
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Nuova complessità, a me piace
"Nuova"?
A me sa parecchio di datato...insomma, se uno scrivesse oggi così, saprebbe proprio di "vecchio".
Alla fine questo musicista è un passo obbligato per chi si volesse accostare ad un tipo di scrittura complessa, è sottolineo scrittura...perchè in fin dei conti sostanzialmente è come se mettesse per iscritto anche il "rubato" di turno.
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Ti capisco Piccinesco ma condivido parzialmente.
Lo stesso discorso si potrebbe fare con l'armonia...eppure esiste la musica pop con eccellenze in quell'ambito.
Per cui un conto è il potenziale e un conto è scrivere con una parte di quel potenziale della musica popolare.
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*Lunedì 14 GEN - CIN'ACUSMONIUM*
*AUDITORIUM SAN FEDELE, Via Hoepli 3/b, Milano, MM Duomo** *
*GRANDI FILM DELLA STORIA DEL CINEMA CON L'ACUSMONIUM*
presenta Roberto Diodato
proiezione acusmatica: Dante Tanzi e Giovanni Cospito
*NOSTALGHIA*
*GRAND PRIX du cinéma de création– CANNES 1983 *
un film di *ANDREJ TARKOVSKIJ*
Penultimo film di Tarkovskij proiettato per la prima volta con l'Acusmonium
(40 altoparlanti disposti in sala per spazializzare il suono).
Prima del film, alle *18.30*, nella Galleria San Fedele si inaugura una *mostra
con foto di scena di film di Tarkovskij*.
Campione indiscusso del cinema della crisi, Tarkovskij ha firmato (insieme
a Tonino Guerra, cosceneggiatore) Nostalghia un film suggestivo e
fondamentale per le bellezze figurative, la splendida fotografia di
Giuseppe Lanci, le intense interpretazioni di Oleg Jankovskij e di Erland
Josephson.
Il film è di una solenne gravità, e traduce in immagini di forte lirismo,
puntando sui temi dell’acqua e del fuoco, un ampio spettro di motivi morali
e spirituali, siano quelli della incomunicabilità e del trovarsi fra esseri
diversi, quelli del materializzarsi dei ricordi o quelli antichi
dell’identità fra poeti e malati mentali, profeti di salute oltre ogni
confine (Giovanni Grazzini).
Per approfondimenti: NOSTALGHIA di A.
Tarkovskij<http://www.centrosanfedele.net/easyne2/LYT.aspx?Code=CCSF&IDLYT=10085&ST=SQL&SQL=ID_Documento=2776>
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mi piace continuare l'OT, se non spiace ad altri
Per me ok, però altri esempi non ne sono saltati fuori
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E' vero MicaMahler, però l'idea di ricercare gli esempi più popolari che siano non è male... proprio in risposta a coloro che quando sentono concreta pensano all'avanguardia del secondo dopoguerra ... ovvero: il centro di fonologia di Parigi
Diciamo che la sigla di un programma del piccolo schermo è probabilmente la cosa più popolare che ci sia , oppure qualcosa di impegnativo può diventare qualcosa di molto popolare, vedi aria sulla quarta corda di Bach e Quark . Chi non la conosce, apprezza e canticchia sotto la doccia?
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...io parlavo della sigla
Per il resto non sono esperto da poter formulare un giudizio
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Figurati Armando, e chi si offende?
...sembrerà un caso ma avevo esordito dicendo: "Vorrei citare la simpatica storia (se me la passi...aneddoto?)"... il culo del principiante
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Una risposta spiritosa (ma anche seria) a chi sostiene che la musica concreta è musica perversa!
In questo caso i rumori diventano pop...per cui, vi aspetto al varco
Una lezione omaggio, cosa ne pensate
in Scambio Opinioni
Postato
Mah, una lezione forse è troppo poco per valutare e nel caso si fosse a digiuno è troppo poco per ingolosirsi e contnuare.
Comuqnue sia, piuttosto che niente...meglio piuttosto