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Piano Concerto - Forum pianoforte

Francesco

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Risposte postato da Francesco

  1. Cosa????? E io che speravo di poter dare l'esame a un conservatorio da privatista... Tutto al diavolo?????!!!!!! Mi associo anch'io a Simone e a tutti coloro che la pensano così ... E' UNA VERGOGNA ASSOLUTA!!!!!

    Questo dimostra quanto ci tenga la società di oggi alla cultura!!!!

     

    Ps scusate il mio sfogo, ma quando ci vuole ci vuole!!! Ciao!!

  2. E' sì, credo anche io che non vi sia differenza. A 11 anni feci per gioco anche io un valzer (na cretinata ovviamente) senza utilizzare il pianoforte. Se lo ritrovo il manoscritto lo posto :huh:

    Per i compositori, quelli veri, credo sia naturale ragionare nella dimensione musicale senza avere il pianoforte sotto mano perchè già conoscono l'effetto di determinate soluzioni armoniche, poi certo, una verifica se è possibile si fa, onde evitare spiacevoli sorprese, del resto nella storia della musica solo Mozart era in grado di scrivere senza errori e cancellature quello che aveva già scritto nella testa (diciamo di primo pugno), cosa che faceva "inorridire" Salieri... Beethoven che è Beethoven invece effettuava il "labor limae di Orazio" anche per 2 anni. Se non sbaglio la terza sinfonia (l'eroica) ne è l'esempio, se non ricordo male dovrebbe essere stata composta dal Maestro nel periodo 1802 - 1804... Pertanto ripensamenti o maturazioni di alcune parti della composizione penso ci possano essere... Ovviamente bisogna comunque dire che Beethoven non è nato sordo, ci è diventato in seguito, sarebbe impossibile produrre musica se non si è mai conosciuta !

    Ok... probabilmente dipende da persona a persona ... io a volte "ho il motivetto in mente", ma non riesco a farci un arrangiamento decente finche non metto mano su un pianoforte. Se poi è un pianoforte vero, magari anche a coda ;) , è ancora meglio!!!

    Sai, Simone ... hai "toccato un argomento" delicato ma interessante: come si potrebbe descrivere la musica a una persona nata sorda? Credo che sarebbe come tentare di descrivere i colori a un ceco... sarebbe bello poter approfondire l'argomento...

    infine, mi farebbe davvero moooolto piacere vedere il tuo manoscritto del valzer ... se lo trovi, potresti metterlo a visione libera sul sito? Ti ringrazio anticipatamente ....

    Grazie mille!!!

    (e ancora complimenti: ho visto la discussione "Quante ore al giorno studi" ... è davvero bello potersi scambiare opinioni in modo libero tra amici ... sono molto soddisfatto di essermi iscritto. Ciao!!)

    • Like 1
  3. Sono stato uno studente di pianoforte che non ha mai dato troppi problemi ai vicini! E si, un po' per la scelta degli orari in cui mi esercitavo, un po' perchè stare seduto al pianoforte per più di due ore non era cosa frequente! :huh: Abbiate pietà, ero un bambino! ;)

    Comunque sia, per la preparazione di un esame o per propria predisposizione personale, è facile che si stia per diverse ore allo strumento, e che si arrechi fastidio a chi ci vive attorno. Purtroppo è vero che si possa dare fastidio. C'è gente che ha bambini piccoli da far addormentare, gente che soffre di emicrania o semplicemente che (giustamente) dopo ore di "scale" ... non ce la fa più a sopportarci! ;)

    La fortuna di chi suona il pianoforte è quella di poter godere (per la natura dello stesso strumento) di una maggiore tolleranza da parte dei vicini. Avevo un amico che suonava il corno. Immaginatei! ;):P :P

    Una soluzione al problema non c'è! Purtroppo la convivenza ravvicinata è una delle costrizioni del nostro tempo.

    Il problema per un musicista è duplice, poi, perchè a differenza del tipo "tamarro" che tiene lo stereo a "palla" tutto il giorno, egli ha pure la sensibilità per capire che effettivamente può dare fastidio ai vicini!!! Danno e beffa, insieme! :P

     

    Io ho risolto con il mio bel pianoforte digitale (uffa, torno a lodarlo ;) ) che posso suonare in cuffia a tutte le ore del giorno e della notte. Che bellezza poter suonare di notte!!! Ci si sente alla stregua di Chopin, avvolti nel silenzio e nella soltudine. Si capisce maggiormente come certe "situazioni" abbiano potuto ispirare certa musica ;)

     

    Anzi, posso dire che adesso sono passato dalla parte di quello che il fastidio lo subisce! E si, perchè succede che, a volte, mentre sono al piano (in cuffia) la mia ragazza venga in salone ad accendere la TV!!!

    Che strazio la convivenza!!!

    Sai Michele, quando lamia tastiera funziona (un po' sì e un po' no... ;) ) anche a me piace suonare di sera o di notte ... tuttavia attribuisco sempre un punto in più al pianoforte vero ... mi sento più "a suo contatto" e più a mio agio ... e poi, il suono!!! Certamente, però anche il piano elettrico ha i suoi vantaggi ...

    Ciao!!! Francesco 1797

  4. Non sono un Compositore. Ma credo non vi sia differenza. Il compositore sente dentro di se. Ne è prova la sordità di Beethoven.

    Il provare su di uno strumento è soprattutto "verifica". Il discorso è lungo e imvito qualche compositore ad illuminarci!!!!!!

    Giusto ... concordo con te. Aspettiamo qualche compositore che ci illumini! :huh:

    • Like 1
  5. Ciao a tutti ...

    anch'io amo molto Chopin in quanto "Pianista del sentimento", come lo hanno definito molti. Per questo motivo, credo che sia difficile trovarsi d'accordo su Chopin, poichè le sue composizioni sono "del sentimento", e come tali sono libere, fluide, senza troppi schemi rigidi. in ogni caso, faccio i complimenti a Simone per la splendida interpretazione del Preludio op. 9 n.2 che io adoro, l'hai suonata davvero in modo ..."chopinato" :huh: , come ti ho già detto. Vorrei anche fare un'osservazione tecnica: ho notato come tieni la mano destra nel "lungo trillo" finale: complimenti, sembra una posizione comoda, e che ti permette oltretutto di eseguirlo in modo fluido non "meccanico".

    Sai, ance per me è difficile trovarmi d'accordo per quanto riguarda Chopin... secondo me, resta comunque sempre un genio del Pianoforte, che ammiro e che "metto" nella mia lista dei primi cinque compositori preferiti.

    Per ora ... Ciao!!

    Francesco 1797

     

    PS: Sai, la tua interpretazione del Preludio op.9 n.2 mi ha fatto venire voglia di studiarlo ... credo che cercherò lo spartito! Ciao!

    • Like 1
  6. Cara Marina,

    ho letto che anche tu sei stata colpita dal vivo scambio di opinioni possibile su questo sito... anche tu la pensi come me, allora!

    Ti scrivo perchè vorrei invitarti a partecipare alla discussione "Perchè comporre musica" in "Armonia e composizione", discussione che ho aperto io, ma al quale manca ancora l'opinione di una cantante :huh: ... aspetto risposte e considerazioni alla discussione, o, se vuoi, attraverso un messaggio diretto al mio utente.

    Grazie mille!!

    Ciao!! Francesco 1797

  7. Cari amici,

    eccomi di nuovo qui. Allora, ieri ho di nuovo suonato su questo Pianoforte... ogni volta non riesco più ad alzarmi e ad andare via... è assolutamente magnifico!!

    Ma questa volta, sono stato un po' preoccupato, prima di tutto perchè il Pianoforte si trova nel teatro di una scuola primaria, e i bambini spesso lo toccano, se è aperto anche le corde, cosa che mi ha fatto inorridire... ;) ) .. in fondo, non possono capire che tipo di strumento sia quello!!! ho infatti richiesto al restauratore di sistemare la chiusura a chiave al più presto possibile, in modo da tenerlo chiuso alle mani un po' curiose! ;) e poi perchè... il Mi b della terza ottava fa uno strano sibilo metallico quando si preme il tasto ... :huh: Sono preoccupato, cosa devo fare?

    Poi... per pianoexpert: sì, è un modello D, fatto a Berlino come sai nel 1903, ma il numero (D 208, D 216...) non riesco a leggerlo... è un po' sbiadito... dove posso leggerlo oltre che sul telaio? ho anche un'ottima notizia: la copertura in avorio non è stata tolta definitivamente... quella che c'è ora in resina è provvisoria, in attesa che quella in avorio venga restaurata, fatto che richiederà alcuni mesi poiché la restaura una società un po' distante da Torino ... Per non tenere un Pianoforte funzionante senza tastiera, è stata messa questa.

    Come ti ho detto, la meccanica è stata regolata ... ma - scusa se le mie fonti sono un po' instabili - forse è stata anche sostituita, dovrebbe essere stata montata una Renner più "giovane" del Pianoforte...

    In ogni caso, ti confermo il peso di abbassamento di 48 grammi, che ho potuto misurare anch'io grazie ai tuoi preziosi video tutorial.

    Grazie mille a ancora complimenti ... sono davvero soddisfatto di essermi iscritto sul vostro sito!

    Ciao!! Francesco 1797 ;)

     

    PS:Infine, colgo l'occasione per richiederti come influisce sul suono il ... "coperchio" ;) ... chiuso, aperto o semiaperto ? Grazie! Ciao!!!

    • Like 2
  8. Ragazzi... che bella discussione!!! ;)

    Prima di tutto, vorrei dire che sono d'accordo con Pianoexpert: la domanda "quante ore al giorno studi pianoforte?" sembra non avere senso: la musica non è una folle gara a "chi è più bravo" ... inoltre, ognuno di noi ha bisogno di tempi diversi per studiare uno stesso brano, anche a seconda dei nostri gusti, delle nostre abitudini ... Certamente, per suonare il Pianoforte ci vuole una tecnica solida e ben acquisita... ma non è solo questo che fa il pianista ... come disse Mozart ..."Servono all'esecutore solo tre cose: l'intelligenza, il cuore, le dita." :huh:

    inoltre, vorrei unirmi all'opinione del pianista intervistato (Ramin Barhami), che sostiene che la musica abbatte tutte le barriere linguistiche, culturali, etniche ... Ricordo che una volta un mio amico mi disse: "Se mi metto al Pianoforte e suono una melodia triste e malinconica, anche il mio gatto diventa incerto e si tranquillizza ... Se suono una melodia gioiosa, allora, non la finisce più di saltare per casa!!!". In effetti, pensiamoci: cosa è che riesce a comunicare a tutti, persone diverse, culture diverse ... senza bisogno di "un vocabolario per capirsi"? Alcuni dicono "la pittura", e certamente lo è, ma ... il gatto del mio amico davanti a "L'urlo" di Munch non ha reagito in modo strano ... non ha proprio reagito!! ;)

    Ora, lasciamo perdere i gatti... ;) Se una persona non conosce il soggetto raffigurato in un quadro, non ha molto effetto ... Forse è questa la principale differenza tra musica e pittura: nella prima, per chi ascolta, non è necessario sapere cosa sia una croma, una legatura ... o un martelletto di pianoforte! Nella seconda, invece, diventa più difficile comunicare se non si conosce il soggetto rappresentato... Cosa ne pensate? E' una mia idea, perciò potreste anche non condividerla ... ma in fondo siamo qui proprio per scambiarci idee e opinioni ... o no?

    Vorrei anche fare i complimenti a Gennarino per lo splendido esempio che ci ha regalato ... "Le mie idee partono dal lontano e, per cercare di esporle, parto da un esempio A ): 2+3=3+2=5.

    Tutti crediamo di sapere questa cosa, ma quanti sarebbero con me d'accordo che B ): 2+3 non = 3+2 non = 5 ?

    Ebbene, se stiamo contando, A è vera e B è falsa; ma se stiamo camminando prima avanti e poi a destra, A è falsa e B è vera; infatti, 2 avanti e 3 a destra mi fa arrivare a un punto diverso da 3 avanti e 2 a destra e la distanza di cui mi sono allontanato non è 5 (5 sono i passi fatti).

    Insomma, i simboli in assenza di una interpretazione non significano proprio nulla, perché non trasmettono informazione, ma solo equivoci.

    E l'interpretazione significa nient'altro che comunicare ed evocare negli altri sensazioni e sentimenti che si spera siano comuni, ma che potrebbero anche essere ben differenti!"

    Condivido anche l'idea di Simone ... "Io, per quanto mi riguarda, perdonate la mia mancanza di altruismo, suono musica per me. Stop ! A me non interessa se la mia chiave di lettura sia condivisa dagli altri anche perché la musica è l'ultimo campo rimasto in cui si possa dire "chi mi ama mi segua". Suonare per il piacere di altri oltre ad essere sbagliato a livello concettuale è anche riduttivo nei confronti della musica stessa."

    Vorrei aggiungere anche qualcosa di mio, così la smetto di "copiare" dagli altri: Tutta questa discussione, secondo me, racchiude il "Perchè componiamo" (vi invito sempre alla discussione che ho aperto in "Armonia e composizione") ... forse "solo per noi", o forse "per esprimerci in un linguaggio universale, che va ben oltre le lingue, le culture, le etnie...forse va oltre anche alla grandezza dell'Umanità intera..." ... e poi, anche gli antichi Greci consideravano la musica un dono divino, superiore all'Uomo ... ;)

    Complimenti ancora, adoro questo tipo di discussione in cui veramente si possono scambiare opinioni, e rivolgo nuovamente i miei complimenti a Paolo e Simone, che rendono possibile tutto questo in una società che sembra voler emarginare definitivamente la cultura ... grazie mille!!!

    Per ora è tutto, ma risponderò certamente di nuovo a questa discussione ... è davvero interessante! ;)

    Ciao!!!

    Francesco 1797

    • Like 1
  9. Cari amici,

    eccomi di nuovo qui. Vorrei poter condividere con voi un'osservazione, in particolare con chi ha un piano elettrico ma a volte suona anche su un vero pianoforte (magari anche a coda). Come sapete, ho una tastiera elettrica di quindici anni fa, che a volte va e a volte no (per chi seguiva questa storia: l'altro giorno si è riaccesa, funziona di nuovo).

    In ogni caso, ieri ho avuto di nuovo l'occasione di suonare sul magnifico Bechstein a scuola (per chi fosse interessato, vi invito alla discussione su questo pianoforte nella sezione "Pianoforte, problemi tecnici e la loro risoluzione" grazie!) e mi sentivo molto più sciolto nel comporre che quando uso il mio piano elettrico. Ora, chiaramente non si può paragonare una tastiera elettrica a sei ottave con un gran coda Bechstein del 1903, ma vorrei chiedere: quando componete, quali differenze sentite tra un piano elettrico e un pianoforte "vero"?

    Aspetto risposte e osservazioni!!!!

    Per ora ... Ciao!!!

    Francesco 1797

    • Like 1
  10. Grazie Paolo,

    mi piace sentire esperienze musicali di altri, soprattutto se hanno una certa esperienza come te...

    Molto accurato e curioso il ragionamento che fai sul tipo di composizione ... c'è chi scrive "di getto", chi ci mette un po' di più ...

    Personalmente posso dire che mi capita così: volte mi viene "in mente" un buon motivetto, lo provo (... lo provavo... il piano elettrico non si accende più da qualche giorno ... :huh: ) al piano e cerco di scriverlo su carta, o lo memorizzo a mente. Poi, in un altro momento, lo riprendo e lo modifico, lo completo ... insomma, direi che compongo a "puntate": una volta che ho la melodia su cui lavorare, mi metto lì e un po' alla volta la miglioro.

    Ti ringrazio per condividere questi tuoi ricordi del passato e le tue impressioni, che non possono che "fare bene" a un pianista meno esperto. Grazie!

    Ciao!!! Francesco 1797

    • Like 1
  11. Sì, scusa Paolo, probabilmente intendevo pulitura ... non avrebbe avuto senso montare le corde per poi doverle smontare per restaurare la cassa armonica ...

    Per "copertura del pianoforte" intendo la cassa in cui è contenuto lo strumento ... "la scatola nera di legno" (il mio vocabolario tecnico pianistico non è certo il tuo ... ;) ... scusa, non posso esprimermi diversamente. grazie)

    Infine, colgo l'occasione per chiederti come influisce sul suono il ... "coperchio" ;) ... chiuso, aperto o semiaperto ?

    Ti ringrazio per la pazienza che stai dedicando a questa discussione e con cui sopporti i miei termini ... "inadeguati".

    Grazie mille. Ciao!!!

    Francesco 1797

     

    PS Appena ho altre informazioni vi faccio sapere. Ciao! :huh:

    • Like 2
  12. Grazie Paolo, mi informerò su tutto quello che riguarda il restauro di questo pianoforte il prima possibile, poi risponderò e ti darò ulteriori chiarimenti.

    Sai, anch'io sono curioso di sapere che fine ha fatto la copertura della tastiera in avorio ...

    Comunque posso dirti con certezza che:

    - la meccanica non è stata sostituita, ma solo regolata e i martelletti intonati.

    - sono state sostituite le ultime 4 corde filate, le più gravi, e le e le ultime 5 corde acute;

    - è previsto ancora il restauro della tavola armonica e della copertura del pianoforte;

     

    Sarò felice di poter fornire ulteriori dati.

    Grazie ancora!

    Ciao!! Francesco 1797

    • Like 2
  13. Ok, grazie...

    comunque, se non mi sbaglio :huh: , mi sembra che la meccanica non sia stata sostituita, ma solo regolata; i martelletti sono stati intonati (secondo l'archivio scolastico l'ultimo restauro in scuola era avvenuto nel novembre del 1978, l'unico restauro a parte questo era avvenuto nell'aprile - maggio del 1946 ... ;) mi chiedo proprio dove fosse questo pianoforte durante le due Guerre Mondiali... non a scuola, visto che è del 1972 ... ;) ) ed è stato accordato; sono sicuro, invece, che sia stata sostituita la tastiera, in quanto nel documento di appartenenza alla scuola del pianoforte si riporta una tastiera in avorio... quella attuale è in resina, se non sbaglio.

    Aspetto altre notizie. grazie.

    Ciao!! Francesco 1797

    • Like 2
  14. Cari amici,

    vorrei discutere un po' su una marca di pianoforti in particolare, la Bechstein.

    il motivo principale è che, dove vado a scuola, come molti di voi sanno, c'è un Bechstein a gran coda da concerto del 1903, restaurato da poche settimane ...

    L'ho provato più di una volta, e mi sono sempre trovato molto bene: il suono è armonioso, elegante ed espressivo, la meccanica agile, leggera (il peso d'affondo, mi ha detto il restauratore, è tornato ai suoi 48 grammi di progetto originale) e pronta. mi metto a disposizione per chi volesse altre informazioni ...

    Chi ha mai suonato su un Bechstein, può dirmi come si è trovato e i suoi pareri, consigli, considerazioni ?

    Grazie mille.

    Ciao!!! Francesco 1797

     

    PS aspetto l'intervento di Paolo Ferrarelli, che sicuramente saprà dirci qualcosa di più, è tecnico ... :huh:

    Grazie mille.

    • Like 2
  15. Simone, complimenti davvero!

    In particolare, anche a me piace il Notturno dell'op. 9 n. 2... la tua esecuzione del brano è, a mio parere, brillante, non eccessivamente forzata (come ho sentito fare addirittura da pianisti di professione ... :huh: ) e soprattutto ..."chopinizzata" ;) ! Secondo me, se il genio ti potesse ascoltare, sarebbe orgoglioso, soddisfatto e contento.

    per quanto riguarda l'aspetto tecnico, mi piacciono molto i trilli, le scalette e gli abbellimenti in generale del brano: sono eseguiti in modo libero, leggero, elegante e "in sentimento" (non per niente Chopin è "il Pianista del sentimento"...)

    ti auguro di continuare così, e magari migliorare ancora!

    Ciao!!

    Francesco 1797

  16. Grazie Piano Scholar,

    mi fa piacere che la mia interpretazione sia compresa e piaciuta (allora vuol dire che non è poi così strana ... ;) )

    Un altro brano di cui vorrei parlare con vuoi, sempre per quanto riguarda l'interpretazione è il famoso "Al chiaro di Luna" di Beethoven. Personalmente credo che sia uno dei brani per pianoforte più belli mai composti ... voi cosa ne pensate ?

    Vorrei anche aggiungere una considerazione per quanto riguarda la composizione personale ... spesso a me capita di "avere un motivetto in testa", che poi metto in musica al mio piano elettrico (ora non posso neanche più ... con i suoi 15 anni, l'altro giorno sono andato per accenderlo e... niente ... ;) !)

    Una volta messo in musica, mi accorgo che è troppo semplificato rispetto a come lo avevo in mente... cosa potrei fare ? (certamente non sono un compositore, e non potrò mai fare grandi cose ...)

    Infine, vorrei ancora richiedervi se, quanto componete, vi mettete al pianoforte e "cercate di inventare" o avete già in mente una melodia abbastanza impostata. Con questo, vi risaluto tutti e vi ringrazio per la partecipazione dedicata a questa discussione (che non è affatto chiusa :huh: !).

    Ciao!! Francesco 1797

    • Like 1
  17. Eccomi di nuovo...

    Solo una breve riflessione che mi ha ispirato oggi una persona (la "persona del Preludio", del sorgere del sole, anche il mio Maestro di Pianoforte definiva così i Preludi, un Sorgere dolce del sole, un'Aurora...come preferite)

    No, per qualche motivo ho cambiato idea ... il finale deve essere malinconico: in fondo, il brano è molto corto (48 secondi o poco di più), e sembra essere un "quadretto" di un'esperienza bella e felice; siamo tristi che finisca, infatti il finale (per quanto sia costituito da un accordo maggiore, se non sbaglio il LA maggiore) sembra dire da solo "Non ti dimenticherò mai", come se il tempo scorresse troppo velocemente per poter davvero dire ciò che si prova... (non so se mi avete seguito, il discorso è un po' "libero", ho detto ciò che provo troppo velocemente!)

    Infatti, se dovessi dedicare questo brano a qualcuno credo che cercherei di esprimere la mia felicità per aver conosciuto quella persona, ma - nel finale, malinconico, dovrei dire con una sola armonia "Non ti dimenticherò mai".

    O almeno, questo è il modo di interpretare il brano che ho io ( e la persona a cui lo dedico, un mio caro amico pianista, col quale litigai, che mi ha consigliato il finale malinconico...)

    Riprenderò questo tema anche per quanto riguarda il comporre musica ( mi rispecchio in quello che ha detto Paolo Ferrarelli (Pianoexpert) nel messaggio sopra.

    Per ora vi saluto...

    Ciao!!! Francesco 1797

    • Like 1
  18. Ciao!

    Nella mia piccola esperienza non ho ancora provato a comporre qualcosa anche perché non saprei da che parte iniziare, cioè ... mano destra o sinistra? Chiave di violino o basso?

     

    Però ammetto che in questi 9 mesi di studio mi è capitato che qualche melodia mi frullava nella testa ma poi nella pratica mi blocco, forse bisogna essere portati per la composizione, cioè oltre alle conoscenze tecniche di composizione, armonia ecc.... ci vuole anche una parte immanente che ti arriva dell'alto o che è parte del DNA di ciascuno di noi, è una cosa che non si impara solamente a tavolino, è un dono meraviglioso. :huh:

     

    Riguardo il Preludio n° 7 di Chopin, mi da la sensazione di svogliatezza o meglio spensieratezza.... sembrano delle note di passaggio senza troppo peso appaiono leggere e così finiscono, io non sento nessun tipo di malinconia o tristezza... boh, il bello della musica è che le sensazioni possono essere soggettive. ;)

     

    Davide

    Caro Davide,

    grazie per la risposta, è bello poter confrontare pareri diversi...

    Sai, anche a me vengono a volte delle "melodie in mente", e a volte provo a scriverle, a suonarle ... ma hai ragione: come iniziare ? Mano destra o sinistra?

    Altre volte, invece, utilizzo un metodo diverso: mi metto al Pianoforte (che non ho: mi correggo, mi metto alla mia tastiera elettronica che ha 15 anni) e provo a dire con le note come mi sento: se sono triste parto da una scala minore (amo molto il sol minore, con cui utilizzo il relativo maggiore, il Si ;) e ci "faccio qualche giro". Poi... e poi aspetto. che cosa non lo so, ma aspetto, aspetto di avere l'idea che mi permetta di fare un determinato passaggio di scala, o una frase articolata. Ma finche non arriva, aspetto, e continuo a suonare in Sol minore. Concordo con te anche su un'altra cosa: la composizione non si può insegnare a tavolino, è necessario avere un minimo di capacità.

    Vorrei poter discutere con te di questo e di tante altre cose ... ad esempio vorrei trovare una soluzione alla questione "da dove inizio?"

    Sicuramente ci sentiamo di nuovo, magari con qualche novità!!!

    Grazie ancora!

    Ciao!! Francesco 1797

    • Like 1
  19. Caro Daniele,

    ho visto la tua interpretazione del "chiaro di luna"... bravo, è molto bella, curata ed espressiva! (Prova a rallentarla e a suonarla ad occhi chiusi, immaginandoti il chiaro di luna, magari riflesso nelle calme e blu intense acque del mare... vedrai!!!)

    Senti, sono anch'io alle prese con questo brano che adoro, ma ho un problemino: la sto facendo ad orecchio; potresti inviarmi per messaggio sul forum lo spartito, magari in versione Pdf ? Te ne sarei molto grato, anche perchè ... senza spartito è un po' dura!! :huh:

    Ti ringrazio anticipatamente e aspetto una tua risposta!!!

    Ciao!! Francesco 1797

     

    PS: Sai, condivido ciò che ha detto Simone... c'è solo un modo per suonare questo brano: pensare al chiaro di luna riflesso nell'acqua dei laghi dei cantoni svizzeri (dove probabilmente è stato composto, lo spiega molto bene Pietro Rigacci nel video...)...

    Ciao!

    • Like 1
  20. Ciao Francesco, mi fa molto piacere vedere questa tua eccitazione negli argomenti che trattiamo e nel nostro sito. Colgo l'occasione per ringraziarti dei complimenti che ci fai che sono ben graditi specie perchè spendiamo tempo e denaro per offrire materiale e servizi gratuiti al solo scopo di divulgare un po' di cultura che per forza di cose sta per essere messa del dimenticatoio per far spazio il più delle volte a frivolezze (mi riferisco agli standard della società di oggi). Credo che Paolo (pianoexpert) non tarderà a commentare questo tuo messaggio. Per quanto riguarda la possibilità di scaricare le lezioni è una cosa che volevamo fare ma vogliamo prima terminare il corso completo per poi mettere a disposizione i video scaricabili. Quindi resta connesso e chiedi tutto quello che vuoi, apri nuove discussioni sugli argomenti che desideri. Non appena metteremo on line i corsi comunicheremo a tutti l'avvenuto caricamento con un PM di massa.

     

    Ad maiora...

    Grazie... eh, lo so... la società di oggi e la cultura sembrano "non andare d'accordo", ma per fortuna ci sono forum come il tuo che permettono ancora in modo serio e concreto scambi culturali!!

    Per le lezioni ... ok, appena saranno disponibili le scaricherò molto volentieri. :huh:

    ciao e grazie !!

    Francesco 1797

    • Like 1
  21. Ciao!!

    Vorrei condividere con voi alcune curiosità sulla composizione libera (che si abbia fatto un corso apposta o meno... non importa, esprimiamoci liberamente :huh: !!)

    Credo (ma se mi sbaglio correggetemi) che praticamente chiunque sappia suonare il Pianoforte abbia provato almeno una volta a "inventare" qualcosa, magari anche solo un semplice motivetto...

    Io più di una volta, nonostante non abbia fatto corsi di composizione: fin da quando iniziai Pianoforte mi piaceva l'idea di poter "creare" qualcosa di unico, grazie a 12 semplici note... qualcosa di "solo mio", unico ed irripetibile. Come ho detto, l'idea mia affascinava molto.

    Inoltre, quando ho iniziato a studiare le scale (preannuncio che le mie "preferite" sono il Mi maggiore, il MI b maggiore, il DO # maggiore e il SI b maggiore, con le relative minori) mi sono accorto di quanto sia bello comunicare sensazioni, stati d'animo o emozioni con la musica. E, ascoltando il magnifico "Chiaro di Luna " di Ludwig van Beethoven, mi sono chiesto: "perchè non posso provare anch'io a ... comunicare senza aprire bocca?", come dice il mio Prof. di musica. Da allora ho iniziato ad analizzare alcuni brani molto espressivi per Pianoforte (tra i più famosi vorrei ricordare appunto il "Chiaro di Luna" - che resta uno dei miei brani preferiti - , il Preludio n.7 di F. Chopin - che mi ha dato problemi: il finale è sereno o malinconico, triste o "consolato"? i miei amici più stretti e affezionati mi hanno detto "malinconico"... (Vedi PS)- e "Per Elisa"). Così facendo, oltre che imparare ad interpretare meglio i brani, ho imparato a esprimermi meglio al Pianoforte che con le parole (motivo per cui forse i miei discorsi vi sembrano senza inizio nè fine... ;) !!).

    Vorrei anche togliermi una curiosità: è normale che, quando fai sentire a qualcuno quello che hai composto, ti facciano i complimenti seri, eppure tu sai che ..."è una cosuccia semplice, forse una banalità" ;) ?

    E, infine: quando componete perchè lo fate ? Per la soddisfazione di poter dire "ho scritto un brano di musica per Pianoforte", per esprimervi, o per altri motivi ?

    Secondo me è una questione interessante, perciò aspetto risposte, considerazioni o qualunque cosa vogliate dirmi ;) !

    Grazie anticipatamente. Ciao!!!

    Francesco 1797

     

    PSRiguardo al preludio no.7 di Chopin: uno dei brani di musica più corto che esiste, secondo me è stupendo... Secondo voi come è il finale ? Grazie!

    No, per qualche motivo ho cambiato idea ... il finale deve essere malinconico: in fondo, il brano è molto corto (48 secondi o poco di più), e sembra essere un "quadretto" di un'esperienza bella e felice; siamo tristi che finisca, infatti il finale (per quanto sia costituito da un accordo maggiore, se non sbaglio il LA maggiore) sembra dire da solo "Non ti dimenticherò mai", come se il tempo scorresse troppo velocemente per poter davvero dire ciò che si prova... (non so se mi avete seguito, il discorso è un po' "libero", ho detto ciò che provo troppo velocemente!)

    Infatti, se dovessi dedicare questo brano a qualcuno, credo che cercherei di esprimere la mia felicità per aver conosciuto quella persona, ma - nel finale, malinconico, dovrei dire con una sola armonia "Non ti dimenticherò mai".

    O almeno, questo è il modo di interpretare il brano che ho io ( e la persona a cui lo dedico, che mi ha consigliato il finale malinconico...)

    Riprenderò questo tema anche per quanto riguarda il comporre musica ( mi rispecchio in quello che ha detto Paolo Ferrarelli (Pianoexpert) nel messaggio sopra.

    Per ora vi saluto...

    Ciao!!! Francesco 1797

    • Like 1
  22. Caro Toronfabio,

    ho letto il tuo messaggio in cui dici che il tuo nuovo Pianoforte Yamaha fa uno strano suono metallico sul Mi dell'ottava media.

    Voglio chiarire che non sono un esperto come Pianoexpert ( :huh: ), ma anche a me è capitato di sentire un ronzio metallico su alcune corde : era su un Bechstein del 1903 appena restaurato (se leggi la mia presentazione nella sezione "mi presento" ho parlato di questo pianoforte stupendo...).

    Ho contattato il restauratore che se ne era occupato, è venuto a scuola (il pianoforte è nella sala teatro della mia scuola!!!) e lo ha riguardato per circa quindici minuti; poi mi ha detto che era normale, un difettino che praticamente viene inizialmente a tutti i pianoforti nuovi o appena restaurati, in quanto la corda (avvolta alla caviglia, così mi sembra che si chiami il perno su cui si avvolge la corda e dal quale la si accorda) è nuova, per cui per il pianoforte è un po' come "indossare un indumento nuovo", magari ancora un po'

    largo !! ;)

    Comunque fammi sapere ...

    PS: ma è vero che le note gravi degli Yamaha sono un po' troppo ... "metalliche e rigide"? Il pianoforte su cui andavo a lezione era uno a coda della Steinway (assolutamente stupendo e angelico ) e aveva i toni gravi consistenti ma morbidi allo stesso tempo (forse è per questo che quando ho suonato su uno Yamaha ho avuto una sensazione di "rigido e metallico"). Poi, per carità, tra Yamaha e Steinway c'è un abisso ... (con tutto il rispetto per chi ha uno Yamaha ), ma anche gli Yamaha sono ottimi!!!

    Aspetto una tua risposta!!

    grazie!

    Francesco1797

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  23. Ciao! Come potrete vedere nella sezione "mi presento" di questo sito, mi sono appena iscritto.

    Una delle ragioni per cui l'ho fatto (fra le tante) è che sono stato molto soddisfatto nel vedere i vostri Video Tutorials sul Pianoforte (in particolare "Viaggio nel Pianoforte, tenuto dal Maestro Paolo Ferrarelli, a cui faccio i miei complimenti per la chiarezza e i dettagli con cui ha spiegato questo argomento spesso considerato complicato).

    Consiglio a tutti coloro che leggono questo messaggio di vederli: rappresentano un chiarimento - secondo me - a tutte le domande che un pianista (dilettante o professionista) si pone.

    A proposito, vorrei chiedere allo staff una cosa: è possibile avere i video del vostro sito ? Mi piacerebbe molto!

    (PS: non mi rispondete alla e-mail, tanto la trovereste bloccata da un paio di settimane ...Grazie :huh: !)

     

    Infine, per chi legge: iscriveteVi, vorrei parlare di molte cose su Pianoforte, visto che finalmente ho (o abbiamo) trovato un sito serio che lo permette ;) !

    Aspetto risposte!!!

    Ciao!

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  24. Ciao a tutti!

    Mi sono appena iscritto perchè sono stato stupito dalla chiarezza e dall'ottima impostazione del Vostro sito... complimenti!

    Mi chiamo Francesco, ho 13 anni (spero che non sia un problema...!) e ho fatto pianoforte per sei anni (poi ho smesso per vari motivi, ma non di sicuro perchè non mi piaceva...).

    A casa non ha un pianoforte vero e proprio ;) , ho una tastiera elettrica a sei ottave della Generalmusic (è anche piuttosto ..."antica": mio papà la comprò quindici anni fa... è persino più vecchia di me!) Comunque me la cavo abbastanza bene, certo i suoni non sono perfetti, ma non sono neanche poi così male :huh: !

    Nonostante ciò mi "tiro su il morale"...: dove vado a scuola, nella sala del teatro, c'è un magnifico Bechstein del 1903 appena restaurato!!! L'ho provato e la prima sensazione che ho avuto è stata di trovarmi davanti a un "vecchio splendore". Mi è sembrato molto ben armonizzato, inoltre, a quanto pare, la meccanica è molto morbida e agile.

    So di non essere esperto, ma a mio parere è un ottimo pianoforte... mi potreste dare qualche notizia su questa marca? (PS: Vi chiederei di non rispondermi via e-mail, poichè nell'iscrizione l'ho messa, ma il computer dove le ricevo è sovente bloccato... Grazie! ;) )

    In attesa di risposta, vi saluto tutti!!

    Ciao!

     

    PS: non ho pianoforti a casa, a differenza di Andrea (Pianistapercaso ;) !), che saluto e a cui faccio i complimenti. Caro Andrea, sapresti dirmi qualcosa sulla Bechstein? Grazie mille!!! Ciao

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