Kappa
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Riferendomi all'età non ho potuto non pensare a questo topic
Il discorso vale in ogni ambito...ormai si è un sacco di ragazzoni indecisi....
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Concordo con Danleie, aveva fatto la sua scelta ma poi si è scontrato con la (in)sensibilità del pubblico
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Neil Harbisson il primo uomo cyborg, una webcam nel cervello per trasformare i colori in suoni
L'arancione è un fa diesis, il giallo è un sol, il celeste è un si: Neil Harbisson, giovane artista inglese di 31 anni, affetto da acromatopsia, l'incapacità totale di percepire qualunque colore, è riuscito a realizzare il sogno di trasformarsi in un direttore d'orchestra.
...mi "ricorda" un certo Messiaen, peccato che a lui non gli credesse nessuno
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Un arte come la musica non è un hobby, non è nemmeno un lavoro, è la vita. Ogni musicista suona principalmente per se stesso e per condividere con gli altri un pezzo della sua vita...
"La personalità è un elemento assolutamente essenziale per ogni vera interpretazione. Quando Rubinstein ci suona la Sonata appassionata di Beethoven, non ci offre solo Beethoven, ma anche sé stesso, e così ci offre Beethoven in assoluto"
cit. Oscar Wilde -
O, se vogliamo farlo eseguire da un software di notazione:
Se hai usato finale ... è un attimo
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Ha ragione Zazzà, ricalcando l'esempio iniziale, quando indichi un nuovo tempo scrivi semiminima=a qualcosa...allora potrai avere i seguenti casi:
semiminima=112
oppure
semiminima=semiminima puntata (che ovviamente è riferito a quanto precede)
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Il cattivo gusto travalica le epoche e le nazionalità. In questo film tedesco del 1934, dedicato alla vita di Chopin, lo Studio op. 25 n. 11 (un po' barbaramente riadattato) diviene prima il pretesto per rafforzare il luogo comune del genio psicopatico (l'espressione a 2'24 o a 3'08 ), poi una sorta di esaltazione di un bieco nazionalismo barricadero che ispirerebbe l'artista (le trombette a 3'08, fino all'orrendo tamburo militare di 4'26).
Anche il vintage può essere disgustoso.
Szene aus "Abschiedswalzer" (D,1934): Chopins erstes Konzert in Paris -
tu hai tirato fuori la cosa, quindi lo chiedo a te?
In realtà non c'è nenache bisogno che qualcuno tiri fuori la cosa, è già li ed è solo da consocere, se uno ha voglia ...
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Ma probabilmente tu stai scambiando la matematica con l'arte,
La matemetica ha bisogno di dimostrazioini,
Ma l'arte NO....
Se poi ti piace ridurre l'arte a dele formule matematiche, sei libero di eseguire i tuoi calcoli, e di ridurre la quinta di Beethoven
ad una serie di equazioni e dimostrare che è una sinfonia che ha raggiunto il massimo punteggio nei tuoi test...
... probabilmente dovresti girare la domanda a Schoenberg, Stravinskj, Messiaen La storia ha già dato le sue ragioni...sfortunatamente non sono i miei test.
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forse sì, forse no...
o meglio non capisco bene i contorni dell'affermazione, non capisco se con nuova modalità di ascolto si intende uno stile, un genere o cosa altro.
Quando Messiaen ha presentato il Quatuor pour la fin du temps il compositore ha "imposto" il suo linguaggio (vogliamo dire il suo stile), la sua estetica...ancora oggi ne godiamo e nessuno si sogna di dire che è incoerente perchè ci sono decine di suoi testi e migliaia di sue pagine di partitura che dimostrano che il linguaggio, lo stile, etc. è corente.
La stessa cosa potrei dirtela di Stravinskj quando ha presentato il Sacre du printemps, quando mai la gestione del ritmo è stata tale prima di lui? Eppure chi non la riascolta oggi? Chi direbbe che non è coerente...nessuno. Ci sono le analisi di Boulez, Messiaen e altri illustri compositori e musicologi che dimostrano al capello la sua coerenza...per cui, queste nuove cose hanno fattto "legge", "regola", "coerenza".
Sono solo 2 esempi, prima di Schenberg la Dodecafonia non esisteva, eppure S. ha imposto una nuova modalità d'ascolto...chi non ne gode ancora oggi? E non c'è nulla di più coerente di un sistema dodecafonico, soprattutto quello della seconda scuola di vienna.
Se vuoi andiamo avanti, anche quando Monteverdi ha fatto sentire per la prima volta la seconda pratica...poi è diventata una nuova modalità d'ascolto...e chi non ne gode ancora oggi e fra l'atrlo chi non si guarda le sue partiture per imparare qualcosa e cercare di portare a casa qualche strumento di mestiere? Ah, era coerente pure lui
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Sarei molto curiioso di come riuscireste a rendere coerente una composizione che secondo voi non è coerente.
Io immagino che se prendiamo 10 persone ognuna di esse avrebbe una soluzione personale, quindi coerente solamente con la sua idea di coerenza
... non saprei rispondere a questa domanda, io so che la storia ha un flusso che mediamente spazza via i mestieranti...poi questo flusso devia davanti a scogli troppo grandi anche per lei...Monteverdi, Bach, Beethoven, Wagner, Stravinskj, etc. ...
Questi maestri hanno imposto nuove modalità d'ascolto, la loro estica e il loro sistema ... e i mestieranti si adeguano di conseguenza.
Se poi vogliamo etichettare queste logiche come aderenza a una coerenza, che ne so, o altro ... facciamo pure, ma il succo per me è questo.
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Secondo me se il compositore riesce ad imporre una nuova modalità d'ascolto ha fatto centro e i suoi criteri possono essere etichettati come coerenti e non solo autoreferenziali e basta (penso questo intenda Valchiria)...altrimenti il compositore ha fallito e i suoi bani restano esperimenti destinati a restare nei libri...se fortunato ...
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L'ho appena scoperto e vorrei annoverare questo brano in questa sezione ... nonostante l'anno non propriamente nel nostro secolo....
Chant d'aprés Messiaen
Music - Video: Massimiliano Viel E flat Clarinet: Nicola Zuccalà
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L'antisemitismo di Vauro in tribunale non esiste. Ma ci perseguita da sempre
...giusto per ...
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Leggendo la coda di questo topic mi è venuto in mente Messiaen, alla fine il suo spettro è quello del pf e sostanzialmente, a parte alcune sperimentazioni iniziali, si è dato alla modalità.
Qual'è la quadra fra timbro, armonia e modo...?...direte, Messiaen!...ma a livello tecnico chi ha la priorità o e alla cima della "piramide"?
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Attendi il tram? Con tablet o smartphone puoi scaricare gratuitamente Beethoven
Iniziativa simpatica, ma qualcuno ha potuto provare?
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Curiosità, ma l'interprete senza compositore...cosa suonerebbe durante la sua performance?
Non a caso parlavo del dopo Liszt
Un elemento di riflessione, un musicista solo può suonare un'orchestra?
Questo lo trovo già più interessante
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Ok RedSchalach, tu cosa ne pensi dell'argomento? Più che argomentazione la mia doveva essere una domanda...e in effetti nel mio post di apertura ci sono un po di "?"
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...allora i compositori dopo Liszt sono musicisti?
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Grazie GILDA!
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Diciamola così, la musica è legata alla performance?
Morto il cantante Francesco Di Giacomo, voce del Banco di Muo Soccorso
in Musica Leggera
Postato
Sono contento che almeo qui non sia passata inosservata la scomparsa del povero Di Giacomo, lo voglio ricordare così
http://www.youtube.com/watch?v=8JCFpZ5yFto