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Piano Concerto - Forum pianoforte

OscarP

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Risposte postato da OscarP

  1. Intanto ringrazio Rstrauss per la sua attenzione, onestamente concordo e non concordo nel suo parere non tanto perchè lui non sia libero di fare gli appunti che ritiene necessari, ma perchè in alcuni punti è conflittuale e mi riferisco all'ultima parte riassuntiva.

     

    Sulle segnalazioni puntuali provo a rispondere, anzi mi scuso se mi sono lasciato attendere ma ero via :D

     

    Ci risiamo con la stesura della partitura :

    - mancano del tutto le dinamiche

    - mancano le legature per il coro

    - manca un'indicazione di tempo a meno che tu non voglia fare come Bach.

    Potrebbe essere un idea :). A me piace lasciare libertà all'interprete. Un alternativa poteva essere una melodia è un siglato?

     

    Ci vuole un coro di quelli tosti per eseguire questo brano. Non ci sono cose ineseguibili, ma i coristi dovranno sputare pallini per arrivare in fondo.

    I registri vengono sfruttati in tutta la loro estensione e se questo è posititvo da una parte, dall'altra pone problemi di economia di energie vocali, nel senso

    che a metà brano il coro sarà già un pò stanco. consiglio quindi a chi volesse cimentarsi almeno 30/35 coristi.

    In particolare a batt. 30 ai S. la frase che parte dal la sulla vocale 'i' risulterà molto disagevole e pericolosa.

    A me risulta che i cori moderni eseguono cose pazzesche e penso che difficilmente si stancherebbero con un mio branetto di pochi secondi e con intervalli e figurazioni ritmiche nel limite dell'umano.

     

    non ci sono proprio degli errori grossi, ma spesso le sillabe sono messe un pochino male :

     

    batt. 11 C. la sillaba 're' si allunga anche su due crome ribattute, impossibile da cantare. Era meglio legare.

    batt. 15 B. se volevi il vocalizzo la nota doveva essere di 2/4 legati. Così com'è scritto è brutto e difficile sopratutto nel registro alto dei bassi.

    batt. 22 B. l'accento della parola 'ge-ni-tò-rem' è sbagliato. Doveva cadere sulla prima nota della batt. 23

    batt. 26 C. T. E B. l'accento sarebbe 'po-sté-ri-us' che cade su tempo debole.

     

    A 11 è una svista, ovviamente quei 2 re sono un re da un quarto

    A 15, idem ... maledetto programma di editing. Quella pausa non esiste!

    A 22, se ti riferisci al basso, la sincope non è lo spostamento dell'accento forte su quello debole?

    A 26 idem, il tenore sincopa, il basso vocalizza su "e", il soprano sul battere tace, il contralto è in chiusura, di sicuro avrà un diminuendo ... non sbraiterà il rius prima di una pausa e su un ribattuto. Tutto evidenzierà il sincopato del tenore che trovo gestibile e mi permette di non alterare i vincoli formali.

     

     

    In pratica il brano è composto da due esposizioni di fuga :

    batt. 1 - 16 e 17-32 con un mini stretto alla fine basato sul primo tema.

    Che possa piacere o meno, non ci siamo. I due temi solo esposti senza un minimo di sviluppo sembrano messi li e poi abbandonati.

    A me sembra che:

    - la seconda sezione sia in contrappunto quadrulo, che è uno sviluppo ;)

    - la prima sezione, che è ascrivibile ad una fuga di esposizione, non ha mai visto sviluppi alle sue origini ... ed io a quella mi sono rifatto; tanto più che anch'essa viene rivoltata nel finale

     

     

    Il fatto di avere controsoggetto e parti accessorie che nel secondo partono subito non ti salva dalla sensazione che questo pezzo sia un

    incompiuto o semplicemente scritto in fretta.

    Ad un orecchio allenato non sfuggono le 4 volte del tema 1 e le altre 4 del tema 2 e poi di nuovo il tema 1, sempre uguali senza nessuna variazione o sviluppo.

    No scusa, il canone all'ottava la buttiamo via perchè il tema si presenta 4 volte senza sviluppo? No, scusa, ma il canone cos'è?

     

     

    Nemmeno la diversità dei due temi salva il brano : potevano benissimo stare assieme, ma senza una risposta o sviluppo sembrano appiccicati con la colla.

    Una risposta? Ma è una fuga o una romanza?

     

    Il tema 1 se usato a dovere poteva essere proprio bello e magari con il 2 in doppio canone sarebbe stato proprio interessante.

    Due doppi canoni è un altro schema formale, il mio tema poteva diventare qualsiasi altra cosa (scalabilità del materiale)... ma è una fuga di esposizione.

    Non so se conosci Pachelbell, prova a dare una scorsa alle sue fughe di esposizione ... vedrai che non c'è quello che tu indichi.

     

    Concludendo ribadisco che sono alla prima esperienza con il coro, però mi sono documentato molto prima di cimentarmi ... di sicuro non ho proposto cose fuori dal mondo.

    Poi qualcosa da limare c'è sempre ... ma il brano non mi sembra proprio da buttare

  2. Io mi rapporto con l'originalità in questi termini; il fatto che i brani siano tutti diversi significa che ognuno ci ha messo di proprio e ha dato un suo "marchio" alla composizione.

     

    Però dato che In senso stretto non ci trovo molto di originale in un cromatismo, ad esempio, vedi il brano di Abate...ma potri fare altri esempi, compreso elementi base del mio brano...eh!

     

    A cosa ci stiamo riferendo?...curiosità...

  3. Il documento non l'ho ancora letto, ma passo questa check list, redatta da J. Aebersold al termine di un seminario intitolato "Anyone can improvise!".

     

    Riporto:

     

    Lo scopo è quello di lasciare al lettore idee su cui riflettere e meditare. Essendo Aebersold un jazzista, vi sono parecchi riferimenti alla musica jazz; ciò non toglie che quanto è scritto può valere per tutta la musica in generale. Buona lettura.

     

    1. Due sono i fattori che bloccano chi vuole improvvisare: la paura di perdersi, e quella di eseguire note sbagliate.

    2. Registratevi e ascoltatevi senza essere critici. Ascoltatevi e basta.

    3. La TV e l'ignoranza uccidono l'immaginazione.

    4. Se non pensate prima di eseguire un fraseggio, non è improvvisazione. E' solo esercizio.

    5. Cantate! Cantate! Cantate!

    6. Pensate ad ogni singola nota prima di eseguirla.

    7. La scala cromatica è il vostro alfabeto. Imparatelo prima di parlare!

    8. Non praticate la stessa cosa per sempre, esplorate nuovi territori.

    9. I jazzisti usano in genere scale ad otto note. Esercitatevi con questo obiettivo.

    10. Dopo aver imparato l'alfabeto imparate a pronunciarlo come si deve.

    11. Uno dei motivi per cui non suonate come il tal musicista nel tal disco, è perchè non avete ancora imparato a pronunciare come si deve l'alfabeto.

    12. Imparate e suonate un solista insieme al disco per migliorare la vostra pronuncia. Imitate i grandi musicisti!!!

    13. Ascoltate e rubate idee dai dischi.

    14. Ascoltate! Sempre! Tutte le risposte alle vostre domande stanno nei dischi gia pubblicati!

    15. Ascoltate jazz ogni giorno. La vostra anima un giorno vi ringrazierà.

    16. Se avete sviluppato una buona tecnica, probabilmente qualcosa di buono riuscirete e combinare.

    17. E' importante suonare con persone piu? brave di voi. Loro vi spingeranno a migliorarvi.

    18. Nessuno è nato che sapeva già suonare.

    19. Non avete la più pallida idea della quantita di tempo ed energia che i jazzisti buttano nel loro lavoro.

    20. Cantate un blues in 12 battute mentre guidate o prendete la metropolitana.

    21. Charlie Parker studiava dalle 11 alle 15 ore al giorno.

    22. Imparate la distanza che esiste tra le note (gli intevalli). Suonateli e memorizzateli!

    23. Quando cantate, cercate di visualizzare la tastiera. Se non sapete in quale tonalità, ragionate in Do, la più semplice.

    24. Studiate le scale per almeno 5 minuti al giorno. Dovete arrivare a farle con gli occhi chiusi e in tutte le 12 tonalita'.

    25. Se PENSATE a quello che state facendo, ve lo ricorderete piu? facilmente.

    26. Non risulta sia mai morto nessuno per il troppo pensare.

    27. Per imparare un nuovo brano, memorizzate i cambi di accordo una misura alla volta. Poi suonate le scale di ogni singolo accordo, e quindi gli arpeggi. Ma soprattutto: MEMORIZZATE!

    28. I Turnaround vi riconducono alla partenza del brano. Memorizzate i III VI II V I .

    29. Quando eseguite un voicing alla chitarra, non è necessario suonare troppe note. Ne bastano 3, massimo 4.

    30. Cercate di passare una decina di minuti al giorno alla tastiera di un pianoforte anche se il vostro strumento è il flicorno.

    31. Guardate sempre l'ultimo accordo di un brano (o quello piu' prossimo all'ultima misura) perche' vi svelera' la tonalita' del pezzo in questione.

    32. Imparate a trasportare un brano in altre tonalità.

    33. Una volta, quando non esistevano libri di partiture, si trascrivevano i pezzi direttamente dai dischi: USATE LE VOSTRE ORECCHIE E MEMORIZZATE!!!

    34. Un buon musicista ha un grande repertorio nella sua memoria.

    35. La MUSICA non si preoccupa di chi la suona.

    36. "Suona quello che c'è scritto, non vogliamo sentire le tue bugie" - Art Blakey.

    37. Quando finalmente suonerai quello che hai in mente, incontrerai te stesso per la prima volta!

    38. "Ci vuole molto tempo per suonare come te stesso" - Miles Davis.

    39. Davvero poche persone adulte dedicano il giusto tempo per suonare jazz.

    40. Una caratteristica degli assoli bebop è che evidenziano in modo esplicito l'armonia.

    41. Trascrivi in un TUO libricino il TUO repertorio.

    42. Il vostro obiettivo: PENSARLO! DIRLO! FARLO!

    43. Non è facile tenere il tempo. Aiutatevi con un metronomo.

    44. Nel jazz, il tempo è essenziale. Usate sempre un metronomo per esercitarvi. Quando studiate accordi e scale, fatelo sempre tenendo il tempo che vi siete prefissati. E usate la giusta pronuncia.

    45. Si suppone che la musica sia divertimento. Studiate divertendovi.

    46. Quando chiesi ai grandi musicisti: quanto tempi passi pensando alla musica? La risposta è sempre stata: 24 ore.

    47. Quando eseguite un solo abbiate ben in mente i cambi di accordi e giocate d'anticipo. Pensate sempre 'in avanti'.

    48. Gli ostacoli sono le opportunità che ci vengono offerte per migliorarci giorno dopo giorno.

    49. Non approcciate il vostro studio come se doveste imparare un enorme quantita' di informazioni. SUONATE!

    50. L'uso efficace di una scale bebop separa quelli che sanno suonare da quelli che cercano di suonare.

    51. Non dimenticate: dietro ad un accordo c'è sempre almeno una scala.

    52. Non passerete mai abbastanza tempo ad ascoltare gli altri suonare.

    53. Se non pronunciate bene il vostro alfabeto, chi potrebbe essere interessato ad ascoltare quello che avete da dire?

    54. Per trovare una settima minore, scendete di un tono dalla tonica.

    55. La terza e la settima sono le note più importanti per evidenziare la qualita' di un accordo.

    56. Registratevi, ascoltatevi. Fatelo in modo obiettivo. Dopo tutto anche gli altri vi ascoltano.

    57. In un 4/4, se volte dare una stabilita armonica, evidenziate la prima e terza battuta.

    58. La Lidia è la scala preferita per sostituire una maggiore.

    59. Potrete rispondere a tutte le vostre domande sul jazz solo in un modo: ASCOLTANDO! ASCOLTANDO! ASCOLTANDO!

    60. Il jazz? è caos. Un grande caos. Fino a che non incontra un cervello in grado mettere ordine.

  4. Comunque l'ho trovato molto interessante

    Grazie

     

    un po' duro il suono del Re al canto sopra il Do# a battuta 15.

     

    E' un rivolto di nona, avrei dovuto far arrivare il do# sull'ultimo tempo della battuta...ma il testo è il testo, un altra soluzione poteva essere un vocalizzo magari partendo da re che scendeva a do#.

     

    Vedrò, sono alla prima esperienza per il coro :D

  5. Ciao DrJellyFish, ho partecipato al laboratorio di musica corale che scade a fine mese (quelli che segue Frank). Il mio brano non sarà eccelso (prima esperienza con il coro) ma vorrei un tuo parere perchè io un po' di contrappunto ho cercato di usarlo.

     

    Ecco dove puoi trovare il mio brano, dagli un occhiata e fammi sapere, che sono curioso.

    http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1283-laboratorio-musica-corale-2012-elaborati/

  6. Ciao DrJellyFish, ho partecipato al laboratorio di musica corale che scade a fine mese (quelli che segue Frank). Il mio brano non sarà eccelso (prima esperienza con il coro) ma vorrei un tuo parere perchè io un po' di contrappunto ho cercato di usarlo.

     

    Pazienta un po' e complimenti per l'iniziativa!

  7. Anche io sarei interessata ed ho le stesse difficoltà. Qualche barbatrucco?

     

    C'è il programma aTubeCatcher. Basta incollare l'indirizzo (tasto destro del mouse, "copia") nella casella URL: Per salvare soltanto l'AUDIO seleziona WAV dalla casella Formato.

     

    Invece per elaborare i video scaricati da YouTube puoi utilizzare il programma MOVIE MAKER fornito gratuitamente con il sistema Windows.

     

    Formati adatti per l’elaborazione audio e video sono

    - per l’AUDIO solo: WAV PCM 16bit 44100Hz Standard

    - per il VIDEO AVI Microsoft MPEG4v3 (VBR)

     

    Magari utile, per impedire la pubblicità su YouTube c'è invece un altro programmico che si chiama "AdBlock Plus"

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