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Piano Concerto - Forum pianoforte

maricallas

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  1. Caro Gennarino, ho appena ascoltato la Barcarolle di Alkan. E' bellissima! Mi richiama malinconiche atmosfere della musica Napoletana. Concordi? A presto
  2. Caro Francesco, mi complimento innanzitutto con te per l'acutezza delle tue osservazioni e il modo brillante con cui riesci ad esprimere le tue opinioni! Tuttavia, non son sono pienamente d'accordo con te in merito a questa tua ultima risposta all'intervento di Pianoscholar che, invece, ho trovato estremamente lucido ed impeccabile nelle sue considerazioni. Ha ragione lui quando dice che, purtroppo, la musica utilizzata nelle pubblicità è solo un mezzo per aiutare la memoria del video-ascoltatore senza distrarne l'attenzione verso altri oggetti che non siano il "Prodotto" che si intende reclamizzare. Il fatto che una pubblicità che mostrasse il titolo e l'autore del brano musicale di sottofondo, rappresentando un fatto insolito, resterebbe impresso nella memoria dell'ascoltatore lo trovo un po' ingenuo (non me ne volere!) poiché, se diventasse una regola, perderebbe per definizione questo carattere di straordinarietà e distrarrebbe, nel tempo, il video ascoltatore dallo scopo primario delle pubblicità che resta purtroppo quello di inculcare nell'utente la validità del prodotto reclamizzato. Ti saluto e, comunque, mi complimento ancora per la vivacità dei tuoi interessi, soprattutto in rapporto alla tua giovanissima età! Questo ti fa onore e continua sempre così!!! Io non partecipo sempre alle discussioni che si animano nel forum perché sono una semplice amante della musica in genere anche se per molti anni mi sono dedicata allo studio del canto lirico che ho ripreso solo da pochissimo. A presto!!!
  3. Caro Gennarino, sono riuscita, finalmente, ad entrare nel forum ed ho trovato le tue indicazioni sulla musica rumena molto interessanti. Non la conoscevo affatto e quindi mi ha incuriosito molto. Certo è una musica molto lontana dal mio gusto personale, tuttavia è interessante il richiamo a certe sonorità della cultura turco araba. Sono andata subito a scorazzare in internet ed ho trovato il testo della danza SARAIMAN nella vesrsione cantata da Romica Puceanu, ma vci sono anche altre versioni nelle quali cambia un po' la pronuncia. LINGUA MOLTO DIFFICILE!!!! Soprattutto la pronuncia rispetto alla parola scritta!!!! Comunque è stato interessante questo primo approccio poiché non ho mai avuto modo di sentire parlare e tantomeno cantare in questa lingua. Anche l'intonazione di questa melodia è particolarmente difficile e sarebbe interessante vedere lo spartito perché probabilmente contempla alcunii intervalli dissonanti tipici della musica orientale. ti mando in allegato il testo della lirica del quale sarebbe utile avere la traduzione! Grazie ancora e a presto!testo della lirica rumena SARAIMAN.doc
  4. Complimenti!!, complimenti vivissimi per questa esecuzione che trovo perfettamente rispondente allo stile mozartiano. Considero Mozart forse il più grande in assoluto fra tutti i compositori non solo del suo tempo perché riesce a comunicare sempre emozioni profonde unitamente alla freschezza di certi suoi temi, come ad esempio nel primo tempo di questa sonata e ci riporta a quella connotazione per me fondamentalmente malinconica che fa di Mozart, oserei dire, un autore quasi fuori del tempo,e della sua musica, una musica eterna che riesce sempre a richiamare la più vasta gamma dei sentimenti umani, dalle note più leggere a quelle più profonde ed a volte quasi dolenti nelle quali Mozart anticipa in modo sorprendente la sensibilità romantica. Non tutti gli esecutori che ho avuto modo di ascoltare negli anni riescono a trasmettere questi aspetti della musica di Mozart che voi siete riusciti, a mio modesto parere, a cogliere in pieno. Soprattutto, mi complimento per la perfetta sintonia tra canto ed accompagnamento, anche in considerazione dell'evidente gap generazionale tra Simone e Paolo che non solo non ha minimamente influito nelle scelte interpretative del pezzo, ma anzi conferma quanto questa Musica possa accomunare nella sua freschezza di intenti anche età così diverse come le vostre. Grazie e continuate sempre a fare buona musica insieme e non solo.
  5. Grazie Gennarino per questa vera chicca! Sono riuscita finalmente ad ascoltare il brano di Gottschalk che ho trovato delizioso. Grande energia , ma con quella particolare leggerezza che ci trasporta immediatamente nell'atmosfera calda e gioiosa della vera tarantella napoletana.
  6. Grazie, Gennarino per il graditissimo regalo di questo brano che non conoscevo. La sua vena malinconica lo riconduce allo stile dei grandi autori romantici e la sua cantabilità mi ricorda un po' alcune ballate di Satie. Un ricordo struggente, lontano si intreccia con un'immagine presente gioiosa che nella sua persistenza in qualche modo sottolinea la malinconia di un passato che non può ritornare, ma che le fa inevitabilmente da sfondo. Un tema questo che rispecchia un mondo di sentimenti molto vicini alla sensibilità femminile. Viva le donne che non sono state e non sono soltanto muse ispiratrici delle grandi opere degli uomini, ma che hanno saputo e sanno essere anche protagoniste di piacevoli creazioni come questa.
  7. Mi ha colpito in modo particolare un'affermazione del Maestro Ramin Barhami nel video pubblicato: ....dare forma alla propria passione! Questa espressione riassume in modo eloquente il senso della discussione che si è sviluppata fra Pianoexpert, theSimon, Gennarino ,PianoScholar. Io sono molto d'accordo con quanto nella sostanza afferma Pianoexpert e cioè che per trovare la giusta espressione alla propria esecuzione non si possa prescindere dalla "forma" ossia dall'analisi di ciò che un autore ha scritto cercando l'interpretazione attraverso la decodifica della scrittura musicale. Personalmente mi sono accanita per anni a cercare di affinare la mia tecnica vocale pensando che fosse fondamentale per ottenere quei risulltati artistici cui aspiravo ed a cui mi faceva tendere la mia sensibilità musicale della quale, in parte credo di essere stata da sempre dotata naturalmente, ma in parte acuita da un ascolto attento, non solo delle più grandi voci del passato, ma anche di tanta musica classica ed altra. Solo in un'età ahimé avanzata ho capito (scontrandomi più e più volte con la realtà e provando al di là di certe resistenze che avevo opposto in passato a dare retta a quanto mi veniva detto in proposito dai miei maestri) che solo attraverso la comprensione delle "intenzioni" dell'autore, insite nello spartito che andiamo ad analizzare, si possono trovare quelle soluzioni tecniche che il brano stesso ci suggerisce. Chiaramente, quelle soluzioni possono essere applicate con risultati che variano secondo una scala di intensità che dipende prima di tutto dal grado di conoscenza e di maturità artistica che si possiede al di là di certi troppo facili "personalismi" dietro cui, a volte, si nascondono impreparazione e/o semplicemente incapacità. I grandi autori hanno inteso lasciare ai posteri e non solo ai loro contemporanei un patrimonio artistico che non è rappresentativo solo delle loro emozioni e che quindi non ci legittima a voler esprimere a tutti i costi le nostre quando con poca umiltà ci apprestiamo a rieseguire una delle loro opere. L' opera d'arte è tale in quanto va oltre la scintilla emotiva dalla quale essa è stata generata ed i suoi contenuti universalmente validi sono tali proprio se si impara a leggere ed a decodificare il significato di ciò che l'Autore ha voluto esprimere. Sempre Ramin Barhami dice che persino nella musica di Bach che è meno ricca di indicazioni tecniche per la sua esecuzione è stato possibile ricostruire l'interprertazione musicale voluta dall'Autore e quindi decodificare le partiture attraverso quanto è stato detto nei trattati di epoca bachiana. A che cosa sarebbe servito questo se non a permettere a ciascuno degli interpreti futuri di questi capolavori di eseguirli corretamente, sia pur in un ambito interpretativo che non può e non devetuttavia prescindere dal significato filologico degli stessi.
  8. Il mio vero nome è Marina, ho studiato canto lirico per diversi anni, prima con il Maestro Gianni Socci ( grande Basso comico) e poi con la Soprano tedesca Carla Parila, esperta nella lideristica e non solo, la quale ha collaborato con grandi nomi della lirica. Sono stata attratta dal Forum leggendo lo scambio vivo di opinioni in merito all'argomento "Tecnica e Musica"e ho desiderio di intervenire con alcune mie modeste considerazioni che ritengo possano unirsi alle vostre, nonostante io non sia una pianista, perché ritengo che in ogni caso si possano, anzi si debbano applicare principi comuni alle due diverse discipline (canto e pianismo)per ottenere quei risultati espressivi cui tutti i musicisti credo aspirino.
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