Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

michele75

Membro
  • Posts

    20
  • Joined

  • Last visited

About michele75

Profile Information

  • Sesso
    Maschio
  • Città di residenza
    Lecce

michele75's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputation

  1. Posso aggiungere una nota ... senza che mi si dia dell' esagerato o del bigotto!? Ma dico, si può suonare un pianoforte in pubblico (specie se si suona musica classica) in jeans e camicia!? Mi si rizzano i peli sulle braccia quando vedo cose del genere! Non dico che ci si debba mettere il frac ... ma santo cielo, nemmeno le prime cose che capitano sotto mano! Scusate lo sfogo!
  2. Da parte mia, posso garantire per la "resa" della meccanica RM3 grand con let-off ... che è la stessa che c'è nel mio CA93. La regola è sempre quella del "vai e prova di persona", ma non so se dalle tue parti ci sia il problema che ho avuto qui in Puglia: i Kawai non li tratta nessuno! Io ho dovuto farmelo spedire da Milano (Kappaeffe) ed ho dovuto fidarmi delle impressioni di chi aveva avuto la fortuna di poterlo provare. Non so se questo possa influire sulla tua scelta, tenendo conto che sarebbe importante valutare anche la questione assistenza (specialmente se si parla di un pianoforte da palco, ovviamente più esposto a "rischi" rispetto a uno che se ne sta sempre tranquillo a casa ). Da parte mia ho pensato che questo sia un mezzo problema, nel senso che tanto ... nessuno te lo ripara in loco, e che quindi (nello sfortunato caso di guasti) chiunque ricorrerebbe alla spedizione in chissà quale laboratorio di chissà quale paese europeo (speriamo europeo!!! ). Tornando alla tecnologia, all'epoca del mio acquisto si parlava della meccanica RM3 grand con let-off come della migliore disponibile a costi (relativamente) contenuti. Per avere le stesse sensazioni con altre marche, occorreva spendere più o meno quanto indicatoti da Simone (parliamo del doppio, quindi). Sinceramente, però, non so quanto la più sfrenata ricercatezza del tocco possa pagare su uno strumento che poi ... finisce su un cavalletto! Nei passaggi più concitati, il piano finisce per sbacchettare (di più o di meno, a seconda della qualità del supporto) andando a rompere la "magia" che fa sentire che si stia suonando uno strumento acustico. Non so perchè, comunque, ai concerti si vedano sempre i soliti Roland o Yamaha! Saluti.
  3. Canone gettonatissimo nei matrimoni e ... (vorrei tanto essere più originale) purtroppo prevedo che sarà suonato anche al mio, il prossimo novembre! Eseguito con i viiolini rende di più. Va detto!
  4. Tanto per dare ancora addosso ai pubblicitari : probabilmente, usare la musica classica nelle pubblicità ... fa anche risparmiare sulla SIAE! Meglio utilizzare musiche entrate a far parte del dominio pubblico! Non vi pare??? ;)
  5. Sinceramente, non riesco a capire quale sia il problema! O forse si ma ... probabilmente sarebbe il caso di non porselo! Mi spiego meglio. Le pubblicità (anche quando appaiono stupide o incomprensibili) sono il frutto di un gran lavoro di professionisti il cui compito è quello di presentare un determinato prodotto al pubblico nel modo più "appetibile" possibile. Il fine ... giustifica i mezzi! Quali sono i mezzi? Tutti. E' diventata consuetudine, ormai, dare contro all'uso di ognuno di questi mezzi ... proprio perchè sfruttati talla tanto odiata pubblicità. Che siano donne, bambini, animali o opere d'arte non ha importanza. L' importante è che si cerchi di delegittimare l'" indegna pubblicità" all'uso di qualcosa che appartiene a qualcun'altro. Nel nostro caso, ci troviamo difronte al tentativo di proteggere la "nostra" amata musica classica. A parte il fatto che come l'acqua, come l'aria, come il sole, la musica classica non appartiene a nessuno ... (o meglio appartiene a tutti) non capisco cosa ci sia di male nell'ignoranza! Non è colpa dei pubblicitari se la gente non sa riconoscere quello che ascolta! Non è possibile neppure fornire didascalie per ogni elemento che componga la reclame, e non spetta alla pubblicità fare cultura. Tra l'altro, esiste una notevole differenza tra il non sapere e l'avere l'arroganza di contraddire un professore ... ma questa è un'altra storia. Se sono una persona curiosa, non avrò problemi a rintracciare una musica, o un dipinto, o una qualsiasi cosa che mi abbia impressionato di una pubblicità. Internet, oggi, agevola tantissimo in questo senso. E' vero, per concludere, che la scuola (e dobbiamo limitarci per forza a quella dell'obbligo) non dia una cultura musicale sufficiente ... ma mi accontenterei che lo facesse almeno in una delle materie che si insegnano!!! La musica classica è vastissima, e quindi non mi meraviglierei che anche all'alunno più diligente, del professore più appassionato, della migliore scuola statale sfuggisse che, in realtà, quell'amabile "pezzo" che accompagnava le pubblicità del Mulino Bianco sia Bach! (Corale "Jesus bleibet meine Freude" della Cantata BWV 147)
  6. Ma dde che!? Il video è troppo simpatico, e (quando il lavoro ed i risultati ci sono) si ha il sacrosanto diritto di vivere le cose con questa leggerezza Congratulazione ad enteambi P.S. La prossima volta mi aspetto la degustazione di un primitivo!
  7. Come tu stesso hai già detto ... è eccessivamente lenta. Non mi permetto di giudicare chi preferisce eseguire la sonata in modo lento, ma credo che non si debba suonare questo adagio come un requiem! Credo che un "chiaro di luna" sia un momento ameno e rilassante. Mi riferisco proprio alla condizione meteo! Ben venga il rubato, che da molto carattere alla sonata, ma la velocità dell'esecuzione deve considerare che si stanno suonando delle crome ... e per quanto lento si voglia eseguire il pezzo ... sono crome Non solo, la lentezza dell'esecuzione ti costringe ad appesantire i toni gravi affinchè riescano ad avere una durata sufficiente a "riempire" la battuta, senza lasciare orfana e solitaria l'ultima terzina. Personalmente, per questa sonata, prendo ad esempio l'esecuzione "semplice" e "scorrevole" di Kempff.
  8. In sostanza, sono stati 2.800,00 euro spesi bene! E' un pianoforte facile da suonare, con una meccanica "sincera". Il suono, con la giusta regolazione del master volume (posizionato al centro della scala, come consigliato dal costruttore) è sempre proporzionato alla forza che si imprime ai tasti. In pratica si lascia suonare in modo molto "naturale". Alcuni miei amici, possessori di pianoforti verticali, si sono meravigliati della sensazione di "acusticità " del CA93. Il mio metro di giudizio parte da una semplice sensazione: dà piacere nel suonarlo! Tale sensazione si avverte sia nello studio che nello "svago". Vi assicuro che ogni nota suona in modo perfetto fino all'ultima vibrazione percepibile, senza mai produrre effetti innaturali. Non è da sottovalutare la questione dell'aspetto. Credo che i designer giapponesi abbiano evitato di mettere davanti al pianista tastini e display, nel tentativo di mascherare la natura digitale dello strumento. In pratica, quello che ci ricorda che non si tratti di un piano acustico, è posto in una posizione comoda, ma discreta. Personalmente, apprezzo tantissimo questa caratteristica. Il KAWAI CA93 è un "imbroglione" che fa di tutto per farci credere di essere quello che non è, e ci riesce bene, a mio parere. E io mi faccio piacevolmente prendere in giro!
  9. Grazie ancora "ragazzi" Beh, per fortuna, nel mio caso sarà ancora possibile suonare brani per due mani! Certo, ci sarà da lavorare, ma una mia amica fisioterapista mi ha assicurato che i risultati (con il tempo e la dedizione) saranno ottimi Se il sogno di ogni pianista è quello di avere due mani destre ... il mio è più realistico: tornare ad avere una destra ed una sinistra!
  10. La questione dell'intelligenza artificiale è molto complessa, e meriterebbe di essere discussa in un apposito thread! Mi rendo conto che siamo un tantino OT rispetto al tristo inquilino, ma vorrei dire brevemente la mia sull'argomento. Non sono molto d'accordo con Simone, e mi rendo conto che ciò sia dovuto proprio alla base di partenza dei nostri ragionamenti. Simone parte (evidentemente) da una concezione religiosa della questione io ... no, in quanto agnostico. Si tratta solo di complessità (secondo me), noi non siamo nè più nè meno che un processore complessissimo in cui le scelte 1/0, SI/NO, sono tantissime. Lo so che questo ragionamento potrebbe stonare in un forum come questo (votato all'arte) ... ma anche l'arte, e quindi la musica, si riduce a 1/0 ed a Si e NO. Il futuro ci riserverà grosse sorprese Mi fermo qui ... per rispetto del tristo inquilino, ma sarebbe bello continuare la discussione in un altro thread!
  11. Idea non solo grandiosa, ma anche generosa Tuttavia credo che sia importante valutare il fatto che si vada verso l'estate, e che diventi difficile restare a casa davanti al pc! Proporrei di non "bruciare" l'idea, e di riproporla a Settembre
  12. michele75

    Kawai Ca93

    Pianoforti digitali Kawai Kawai è uno dei principali fabbricanti mondiali di pianoforti. Dalla profonda conoscenza dei desideri dei pianisti, degli aspetti strutturali e delle possibilità espressive dello strumento tradizionale nasce la costante aspirazione ad avvicinarsi sempre più al modello ideale di ogni emulazione digitale: il pianoforte acustico. Suonare il pianoforte è esperienza che non riguarda solo suono e tocco, ma anche molte altre sensazioni. Alcuni tratti sono estremamente difficili da riprodurre: si pensi ai cambi di timbro che si accompagnano alla dinamica (a seconda quindi si suoni piano o forte), gli effetti dei pedali, le differenze nella consistenza del feltro dei martelletti e la risonanza delle altre corde, che vibrano per simpatia anche quando non vengono suonate direttamente. Tutti questi sottili elementi sono stati analizzati dai progettisti del reparto ricerca e sviluppo, cui è affidata la realizzazione dei modelli d'élite della Kawai, dai primi RX–A, agli EX, alle odierne code Shigeru Kawai. Ed è proprio sul suono del grancoda da concerto EX, destinato alle sale da concerto e ai più prestigiosi concorsi pianistici internazionali, che viene campionato il timbro principale dei pianoforti digitali Kawai. Si è fatto ricorso a tecnologie radicalmente innovative per valorizzare il patrimonio di esperienza Kawai nel campo della produzione di pianoforti acustici, traducendolo in uno strumento elettronico d'avanguardia. L'obiettivo principale, creare un pianoforte digitale che si avvicinasse quanto possibile al modello di grancoda acustico, è stato raggiunto grazie ad una convergenza di innovazione tecnologica e applicazione al digitale di procedimenti costruttivi tradizionali. Decisive rispettivamente la tecnologia Harmonic Imaging™, che riguarda il timbro principale, quello di pianoforte, e la concezione di tastiera e meccanica per il tocco. Si è inoltre posta attenzione ad una serie di altre caratteristiche, necessarie per un prodotto della più alta qualità: dagli "altri" suoni, che permettono al digitale una versatilità sconosciuta al pianoforte tradizionale, al mobile, importante non solo per l'estetica ma anche per il sistema di diffusione sonora, alle dotazioni opzionali quali Concert Magic ed effetti sonori. In un modello d'eccellenza, il CA91 (cui in seguito si sono aggiunti il CA111 e il CA93), è stata perfino adottata una tavola armonica in abete per l'amplificazione, una delle caratteristiche più esclusive degli strumenti acustici. TOCCO RM3 Grand CA13, CA63, CA93 Questa meccanica, uscita nel 2010, rappresenta lo sviluppo delle meccaniche AWA. È integrata dalla superficie Ivory touch, che conferisce alla tastiera la ruvidità tipica dell'avorio, e in alcuni casi anche con l'emulazione di doppio scappamento. meccanica RM3 Grand (cliccare per ingrandire) Emulatore di doppio scappamento (let–off) CN33, CA93 Alcuni modelli dotati di meccanica RH ed RM3 Grand possono essere dotati questo accorgimento, che simula la risposta al tocco — una sorta di lieve resistenza che si avverte in fondo alla corsa del tasto — corrispondente al meccanismo del doppio scappamento, tipico dei coda: la sensazione per il pianista è decisamente appagante, soprattutto dopo aver suonato per qualche minuto. Copertura dei tasti ad effetto–avorio (ivory touch) CN23, CN33, CA63, CA93 I modelli dotati di meccanica RH ed RM3 Grand sono equipaggiati con Ivory touch; questo nuovo materiale, ha elevata capacità di assorbimento del sudore; al pari dell'avorio tradizionale, impedisce pertanto lo scivolamento delle dita sui tasti: da qui non solo la gradevolezza al tatto ma soprattutto l'importanza funzionale nel favorire le esecuzioni veloci. SUONO Harmonic Imaging™ Un buon grancoda da concerto produce una gamma estesa di sfumature dinamiche, dal pianissimo al fortissimo. È importante notare che ad ogni livello dinamico non cambia solo la potenza, ma anche il timbro: più il volume si abbassa avvicinandosi al pianissimo, più semplice si fa la struttura armonica delle note generate. Giovandosi della grande conoscenza dei pianoforti acustici, Kawai ha deciso di riprodurre questa complessità ricorrendo ad una tecnologia d'avanguardia. I tecnici specializzati per i compiti più impegnativi – la preparazione dei grancoda per concerti e concorsi – hanno accordato, regolato e intonato i numerosi EX a disposizione. Dopo una scrupolosa valutazione di molte ore, è stato scelto un pianoforte dalle caratteristiche eccezionali: il progenitore della serie CA. È stato poi effettuato un campionamento di estrema accuratezza nella camera anecoica dei laboratori Kawai di Ryuyo, che assorbe completamente ogni eco: si è così potuto catturare il suono purissimo del miglior grancoda EX. Partendo da questo, l'esecutore potrà poi, a suo piacimento, introdurre un effetto di riverbero. Il consueto campionamento non fa che riprodurre solo una piccola porzione della gamma dinamica di cui un pianoforte è capace. Harmonic Imaging™, esclusivo procedimento Kawai, traccia invece con esattezza la mappa del timbro di un grancoda acustico EX per ogni nota e per ogni grado dinamico. Il campionamento non è quindi solamente nota per nota: ognuno degli 88 tasti è stato analizzato a diversi livelli di intensità, dal pianissimo al fortissimo. Così si sfrutta completamente la ricchezza armonica di un grancoda da concerto EX: il digitale Kawai dispone di quella ricchezza armonica che rende il pianoforte acustico così vicino al cuore di chi ascolta. Anche questa tecnologia si è avvalsa di un notevole sforzo di innovazione; si sono succedute varie tecnologie, ed ogni novità si è tradotta in maggior fedeltà nel riprodurre il magnifico suono del pianoforte a coda: primo sviluppo, l'Harmonic imaging II (CL25, CL35, ES6, MP5, MP8 II, CA18, CA51, CA111, CP116, CP136), con la possibilità in alcune versioni del campionamento su tutte le ottantotto note della tastiera: si evita così la necessità di approssimare per interpolazione; in seguito la tecnologia Progressive harmonic imaging (PHI), che fornisce dettagli timbrici ancora più ricchi, anche qui con campionamento per singola nota (CA13, CN23, CN33, CN42); a questa si affianca in altri modelli la Ultra–progressive harmonic imaging (UPHI), ancora più avanzata (CA63, CA93). Effetto smorzatori (damper effect) CL35, ES6, CN33, CN42, CA13, CA18, CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II Quando suoniamo una nota in un pianoforte acustico, lo smorzatore — un fermo guarnito di feltro — si alza e permette alle corde sottostanti di vibrare. Se contestualmente premiamo il pedale di destra, si solleveranno gli smorzatori di tutte le note: in questo modo premendo una singola nota otterremo non solo quel suono, ma anche molti altri che vibrano per simpatia, senza quindi essere causati da una percussione: potete facilmente sperimentare il fenomeno, più facile ad ascoltarsi che a spiegarsi, mediante una semplice prova diretta. Questa sottile peculiarità dei pianoforti acustici, che conferisce pienezza sonora all'esecuzione, è spesso trascurata nei pianoforti digitali: Kawai ha sviluppato un sofisticato algoritmo che la riproduce quando utilizzate il pedale destro. L'intensità è selezionabile su una scala da zero a dieci. Risonanza delle corde (sympathetic resonance / string resonance) ES6, CN33, CN42, CA63, CA93, CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II Un fenomeno analogo si produce, sempre per simpatia, anche in assenza di azionamento del pedale destro. Questa funzione, sempre graduabile sino a dieci, lo ricrea con molto realismo. Effetto rilascio tasto (key-off) CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II Quando un tasto è azionato velocemente e con forza si genera, particolarmente nei bassi, un'ulteriore sfumatura sonora, riprodotta dall'avvento della generazione 2007 della serie CA Kawai in poi: si tratta del suono dello smorzatore che ritorna a toccare le corde non appena il tasto (o il pedale di risonanza) viene rilasciato. Riverbero tridimensionale (3D reverb) I luoghi chiusi hanno una riflessione naturale delle onde sonore che può essere più o meno spiccata in conformità a fattori quali la configurazione fisica dell'ambiente, il rivestimento delle pareti, la presenza di corpi — persone, ad esempio — che possano assorbire i suoni: una grande sala da concerto avrà un riverbero più accentuato di una piccola per musica da camera. La serie CA dispone di una gamma completa di opzioni per riprodurre l'acustica dell'ambiente prescelto: mentre le funzioni standard di riverbero impostano tutti i suoni frontalmente, come foste nelle ultime file, quella dei CA vi pone virtualmente nel mezzo della platea. Altri effetti Queste opzioni, in combinazione con le altre precedentemente elencate, affinano ulteriormente il realismo del risultato sonoro della serie CA. effetto eco (delay) tremolo: consigliato per le voci di vibrafono o pianoforte elettrico chorus: eccellente per i registri moderni (Electric piano e Pop piano) rotary speaker: si tratta del famoso effetto Leslie, da abbinarsi al registro Jazz Organ; la velocità di rotazione è controllata dal pedale sinistro ottimizzazione acustuca posizione (Wall EQ) (CA91, CA93, CA111): questa funzione rende possibile selezionare un'equalizzazione differente a seconda il pianoforte sia addossato ad una parete o lontano da essa. prolungamento suono (damper hold) (CN33, CN42, ES6, CA51, CA63, CA93) in coincidenza con l'azionamento del pedale di risonanza, si può decidere di prolungare suoni continui quali organo o violino anziché farli decadere come nelle impostazioni di fabbrica. TECNICO VIRTUALE Sul pianoforte acustico si effettuano periodici interventi di accordatura, che non sono necessari sul pianoforte digitale in quanto il suono non si altera nel corso del tempo: non è infatti determinato da materiali sensibili alle variazioni di umidità come accade nello strumento tradizionale. Il lavoro del tecnico permette però, specialmente sul pianoforte a coda, di adattare il suono ai gusti dell'esecutore. Kawai ha creato alcune avanzate opzioni software per ricreare queste opportunità. Intonazione CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II, DP1 Un tecnico esperto può trasformare il timbro di un pianoforte acustico, lavorando i martelli. Quest'operazione, estremamente impegnativa, è detta intonazione: si effettua pungendo con speciali aghi il feltro per ammorbidirlo, più di rado ricorrendo ad altri artifici per indurirlo. La funzione Virtual Voicing, esclusivo procedimento Kawai reso possibile dalla tecnologia Harmonic Imaging (nel DP1 usa un altro procedimento), permette di intonare virtualmente: si può agire sul colore del suono come potrebbe fare il migliore tecnico, perdipiù in modo completamente reversibile Temperamenti storici CN42, ES6, CA63, CA93, CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1 Nei digitali Kawai è possibile accordare lo strumento con sistemi alternativi a quello temperato o equabile (consacrato dal Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach): vi sono ben sette alternative – oltre al sistema temperato in due versioni (semplice o con curva crescente di accordatura, che fa risaltare i toni alti), quello pitagorico ed una serie di sistemi in voga in epoca rinascimentale e barocca. La funzione key temperament permette di scegliere la tonalità nei temperamenti non equabili. I temperamenti adottati sui pianoforti digitali Kawai equabile integrale: la scala viene divisa in dodici semitoni proporzionali: questo rende equivalenti, se non per la frequenza, le diverse tonalità, rendendo agevole la modulazione. equabile adattato: si tratta di un adattamento del precedente, rigidamente matematico, alla fisiologia dell'udito (la capacità ricettiva varia a seconda della frequenza del suono). È questa l'accordatura predefinita per i suoni di pianoforte. Mersenne puro (maggiore e minore): elimina la dissonanza tra le terze e le quinte. Il prezzo da pagare è rappresentato dalle dissonanze indotte dal cambio di tonalità. L'armonia timbrica è però straordinaria: per questo motivo il Mersenne è molto apprezzato per la musica corale. pitagorico: basato su semplici rapporti matematici per eliminare la dissonanza delle quinte, è di difficile utilizzazione negli accordi, ma produce linee melodiche molto caratteristiche. mesotonico: impiega un tono medio tra il minore ed il maggiore integrali per eliminare la dissonanza delle terze. Inventato per eliminare certi difetti del Mersenne (la mancanza di consonanza in alcune quinte), produce accordi più belli che l'equabile. Werkmeister III, Kirnberger III: questi temperamenti sono situati tra quello medio e quello pitagorico. Per la musica con pochi accidenti, producono i bellissimi accordi del tono medio; con l'aumento del cromatismo, si avvicinano invece alle melodie caratteristiche del pitagorico. Vengono impiegati principalmente per i brani barocchi, per fedeltà alle esecuzioni dell'epoca. Altezza dell'accordatura (diapason) CN33, CN42, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1 ---> La frequenza convenzionale è di 440 Hertz per il la centrale, spesso però si opta per un'accordatura lievemente più acuta (o, meno spesso, più grave) anche in relazione alle caratteristiche dello strumento o dell'uso che ne deve essere fatto (in particolare nella musica d'insieme). Questa funzione consente di impostare il la centrale anche in altre frequenze. Accordatura progressiva (stretch tuning) CA63, CA93 CA111, MP5, MP8 II Si tratta di un accorgimento talvolta adottato nella messa a punto dei pianoforti da concerto: la sezione bassa viene accordata ad una frequenza lievemente inferiore, mentre all'opposto quella acuta viene forzata verso l'alto. Curva di tocco CL25, CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1 Quella della regolazione della meccanica è un aspetto importante dell'attività del tecnico. Questa funzione permette di impostare la resistenza del tasto agendo sulla risposta sonora, secondo differenti settaggi predefiniti; sono anche presenti configurazioni ottimizzate per il vostro modo di suonare create da un avanzato software di riconoscimento del tocco. PEDALI I pedali riprendono le funzioni degli omologhi del pianoforte a coda (sul verticale quello centrale comanda solitamente la sordina, funzione evidentemente inutile su un digitale). L'elenco è in ordine di inclusione nei digitali, che possono infatti averne uno, due o tre. Pedale destro Detto anche "di risonanza" o "del forte", ha il compito di permettere alle corde di vibrare liberamente, senza essere arrestate dagli smorzatori. Non si tratta semplicemente un interruttore on/off: premendolo tutto, gli smorzatori si alzeranno completamente; è anche possibile abbassarlo leggermente, con effetto parziale. I pianisti ricorrono abbondantemente a questa tecnica, detta di mezzo–pedale, per graduare al livello desiderato la risonanza delle corde. La funzione mezzo–pedale (half–pedaling) Kawai ( CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1) è in grado di ricreare con accuratezza questa caratteristica. Pedale sinistro Questo pedale, detto anche "del piano" o "una corda", nei pianoforti a coda sposta verso sinistra la tastiera, riducendo così il numero delle corde messe in vibrazione dalla percussione del martello ove queste sono tre o due (l'effetto appunto una corda): ne scaturiscono un'attenuazione di intensità e una modificazione nel colore del suono. Il pedale sinistro dei verticali è un surrogato: l'effetto è simulato accorciando la corsa dei martelli, ma così facendo, oltre a produrre indesiderabili alterazioni del tocco, se ne perde la peculiare timbrica: non così nel caso della serie CA, che riproduce l'effetto presente nel pianoforte a coda. Pedale centrale Si tratta del pedale tonale nei pianoforti a coda, una delle ultime importanti innovazioni — pur vecchia di più di un secolo, essendo del 1874 — nel campo dei pianoforti acustici. Ne dispongono quasi tutti i coda di recente costruzione, ma pochissimi verticali, tra i quali le versioni per l'Italia di K–6 e K–8 Kawai, al pari di quella dei precedenti CS–40, K–60, K–80. Ma allora, ci si chiederà, cos'è il pedale centrale che è visibile in quasi tutti i pianoforti verticali di recente costruzione? Si tratta della sordina: tramite l'interposizione di un feltro tra corde e martelli limita il disturbo per i vicini, a prezzo tuttavia di notevoli alterazioni non solo di timbro ma anche di tocco. I pianoforti digitali non necessitano evidentemente della sordina (esistono già la regolazione del volume esterno e, a voler tagliar la testa al toro, le cuffie): il pedale di centro, quando esiste, ha quindi la funzione di tonale. SERVIZI DI ALLOCAZIONE DELLA TASTIERA Sotto questa denominazione raggruppiamo alcune delle funzioni più generali che riguardano l'organizzazione del pianoforte digitale, in particolare l'associazione dei suoni ai tasti. Sovrapposizione di voci (dual) CN23, CN33, CN42, ES6, CA18, CA63, CA93 CA111, DP1---> In tutti i pianoforti digitali Kawai le voci in dotazione possono venire utilizzate anche due alla volta; un tipico abbinamento è quello tra un suono percussivo ed uno tenuto (pianoforte o clavicembalo con archi), in modo che questi si integrino a vicenda. Questa funzione &mdash non propriamente presente nei pianoforti da palco, che dispongono di alternative ancora più potenti &mdash può anche prevedere regolazioni sofisticate, quali: Variazione di ottava del suono sovrapposto (layer octave shift) Permette di innalzare od abbassare il suono di accompagnamento. Sovrapposizione dinamica dei suoni (layer dynamics) Questa funzione consente di mantenere controllare la sensibilità dinamica di due suoni al fine di creare tra di essi una perfetto equilibrio: per alcuni abbinamenti — specie in presenza di dinamica poco differenziata — non è sufficiente regolare il bilanciamento relativo del volume per ottenere il risultato desiderato. Divisione della tastiera (split) CN33, CN42, ES6, MP5, MP8 II, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, DP1 In molti modelli si può scegliere una nota che divida la tastiera in due parti assegnate a voci diverse. È questa una classica tecnica per aggiungere una voce di basso al cantabile. Le serie CP e soprattutto MP non sono dotate di un semplice split, bensì di forme più complesse di divisione della tastiera. Per arricchire le opzioni dell'esecutore, può essere prevista la funzione: innalzamento per ottave della sezione inferiore (lower octave shift) Si avranno così a disposizione più timbri nella parte cantabile. Quattro mani (four hands) CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, DP1 Questa funzione presenta qualche analogia formale con la split: anche qui la tastiera viene divisa, ma per permettere a due pianisti di suonare contemporaneamente: grazie ad una doppia trasposizione, i due esecutori si trovano infatti a disporre della medesima estensione di suoni; il pedale del piano, inoltre, viene trasformato in pedale del sostenuto per chi suona a sinistra. Come la funzione seguente, è stata escogitata soprattutto per l'apprendimento Programma didattico (lesson function) CL35, CN23, CN33, CN42, CA13, CA63, CA93 Si tratta di una collezione di esercizi di riscaldamento, quali scale minori e maggiori e studi di Hanon. Questi sono completati da pagine di didattica tipica del primo anno: Czerny, Burgmüller, Beyer e Bach. Si possono eseguire questi esercizi pre-registrati, avvalendosi anche dello spartito in dotazione, modificarne la velocità, ascoltarne solo la parte per una delle due mani e anche comparare la propria esecuzione con quella di serie nello strumento, preparata da professionisti. Concert Magic Ognuno di noi è musicale, anche se spesso si tratta di una potenzialità inespressa. Quest'attitudine non si riferisce al mero ascolto passivo della musica: la maggior parte delle persone vorrebbe suonare uno strumento musicale, di norma il pianoforte o altri strumenti a tastiera. Concert Magic include diversi brani musicali, che vengono eseguiti premendo ripetutamente un solo tasto; mentre Concert Magic controlla le note, è chi suona a dirigere dell'esecuzione — lenta o veloce, piano o forte. Kawai ha sviluppato questa funzione per mettere in grado chiunque di interpretare un brano musicale, anche i familiari di chi già suona. L'acquisto non è più per uno, ma per tutti. CARATTERISTICHE Keyboard: 88 wooden keys with Ivory Touch key surfaces Action: RM3 Grand with Let-off Sound Source: Ultra Progressive Harmonic Imaging™ (UPHI) Internal Sounds: 80 voices Polyphony: max. 192 notes Display: 16 x 2 characters LCD Reverb: Room 1, Room 2, Stage, Hall 1, Hall 2 Effects: Chorus, Delay 1, Delay 2, Delay 3, Tremolo, Rotary 1, Rotary 2 Recorder: 10 song, 2 track recorder - 90,000 notes USB Functions: Play MP3/WAV/MID, Record MP3/WAV, Convert Song to Audio, Load/Save Recorder song Registrations: 8 memories Demo Songs: 36 songs + 29 Piano Music pieces Concert Magic: 176 songs Lesson Function: Finger exercises + Alfred lesson books Virtual Technician: Voicing, Damper Resonance, String Resonance, Key Off Effect, User Touch Curve, Temperament, Stretch Tuning EQ Settings: Wall EQ, Loudness, Bass Boost, Treble Boost, Mid Cut, User (3 band EQ) Other Features: Dual, Split, Dual/Split Balance Adjust, Four Hands Mode, Key/Song Transpose, Tuning, Metronome (with 100 rhythms), Speaker/Headphone Volume Pedals: Damper (with Half-Pedal support), Sostenuto, Soft Finish: Premium Black Satin, Premium Rosewood Jacks: MIDI (IN/OUT/THRU), USB (to Host, to Device), LINE IN (L / MONO, R), LINE IN Level Adjust, STEREO IN, LINE OUT (L / MONO, R), Phones x 2 Speakers: 7 cm x 4 + 1.9 cm x 2, Soundboard Speaker System Output Power: 50 W x 2 + 35 W transducer Dimensions: 146 (W) x 47 (D) x 92 (H) cm Weight: 87.0 kg Fonte: furcht.it I testi e le immagini appartengono ai legittimi proprietari Bene, a tutte queste parole, spero di far seguire presto un video esplicativo Intanto vi propongo qualcuno tra i tanti video che si trovano online: http://www.youtube.com/watch?v=PSQzTN4zb2Q http://www.youtube.com/watch?v=lG2fXBJcPvE
  13. Si si, il notturno era spettacolare! Nessuno lo ha detto, ma credo che per fartelo suonare così a 16 anni, il tuo maestro abbia fatto un lavoro eccezionale. Credo che te lo abbia fatto capire, ed amare. Quindi ... ho aspettato con ansia quelle piccole imperfezioni che ci sono state! Brutta cosa l'invidia! ;) Complimenti
  14. Non mi permetto di esprimere un giudizio sugli esecutori ... perchè non ne sono capace! Posso dire, però, quali siano i miei compositori preferiti (è solo una questione di "gusto" personale, niente a che vedere con l'importanza o con la grandezza): Chopin, Beethoven, Bach, Vivaldi.
  15. E' il mio film preferito. E non lo è solo perchè il protagonista è un pianista! La regia è ottima, e sono fiero che sia di un italiano. Come italiano è l'autore del libro da cui il film è tratto. Il "minimondo"di Novecento è così "funzionale" e così invitante (e così ben presentato) da portare lo spettatore a desiderare di farne parte! Adoro diversi momenti del film. Certamente questo, ma anche quello in cui si parla della scelta improvvisa di Novecento di scendere dalla nave. La metafora del quadro che cade dalle parete è bellissima. Mi scuserete la volgarità che sto per scrivere, ma ho fatto mia un' espressione spesso utilizzata dal protagonista del film: "in culo al ..." Provatela, e poi fatemi sapere! E' un' espressione liberatoria ed esorcizzante. Quando c'è bisogno di allontanare l'ansia per una certa cosa, provate a dire "in culo a ... quella certa cosa"! Prima di farla ... ne esorcizza la paura, dopo averla fatta ... chiude definitivamente la questione! Viva La leggenda del pianista sull'oceano
×
×
  • Crea nuovo...