naturalmente. La massa è più leggera e quindi è tutto più scorrevole, ma bisogna sapere che tutto ciò che è plastica o carbonio, per la mia opinione, è un'altra cosa.nella mia vita ho visto sostituire le racchette da tennis con la plastica e con il carbonio(più leggere ma con minor assorbimento del colpo), gli sci con il metallo ( più leggeri ma con maggiore vibrazione e minor tenuta sul ghiaccio. Il legno, con peso specifico diverso, costringe ad una maggiore inerzia e quindi, apparentemente a maggior fatica del movimento. Steinway, però, seguita a montare il legno e le sue forcole sagomate ( brevetto Steinway) vogliono proprio minimizzare la vibrazione delle parti meccaniche durante il colpo del martello sulla corda, vibrazioni che producono una certa perdita di energia. Questo penso. Naturalmente è una mia opinione da uomo del '900....
Io consiglierei o meglio suggerirei di trovare un pianoforte in buono stato che sia "vecchia maniera". Del resto se vogliamo le cose "virtuali" possiamo suonare un digitale che risponde alla perfezione, forse troppo, e ha un suono "confezionato". Io ci studio molto spesso , anche se possiedo uno Steinway B.
Non dico che quello che hai provato non sia un buon pianoforte... ma può essere un po' diverso gestire la manutenzione nel tempo ( incolllaggio feltri, sostituzione perni, martelli ecc.)
P.S. Il suono troppo brillante dello Yamaha che hai provato può essere proporzionato con una buona intonazione dei martelli( sempre che non siano stati rasati eccessivamente e/o malamente). La meccanica si può restaurare.( Dai una occhiata anche allo stato delle corde). Guarda il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato