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Piano Concerto - Forum pianoforte

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  1. Il tecnico deve riconsiderare tutto. ATTENZIONE SE SOSTITUISCI MARTELLIERA FARSI RESTITUIRE LA VECCHIA: Se lo scappamento è lontano dalle corde, sicuramente la martelliera è stata rasata. Bisogna risalire alle misure originarie dei martelli. regolare non basta se si è alterata la geometria della meccanica.Mettere per iscritto tutto quello che viene fatto e come. Per questo io rilascio una relazione con foto a colori annotando, illustrando e spiegando tutti gli interventi tecnici e le misure adottate. Ciò fa acquisire un valore aggiunto allo strumento, nel caso sia rivenduto.
  2. Non si capisce quello che devi fare! il feltro di fine tasto non spinge il pilota e il pilota non è avvitato al tallone! E' tutto da vedere perché si modifica tutto e fare solo una cosa non risolve le insoddisfazioni. Il funzionamento del pianoforte è un "TUTTO" e il tutto non è semplicemente la somma delle parti. Le regolazioni e le sostituzioni sono interdipendenti. Un tecnico deve vedere quello che è necessario e quello che non lo è, anche in rapporti ad altre parti da sostituire o non.
  3. non mi orienterei su Rosler. Un verticale alto Yamaha può andar bene per es. un 131. Controlla se la martelliera è molto segnata( vuol dire che ha lavorato molto, magari a noleggio). Guarda il mio video tutorial su l'acquisto di un pianoforte nuovo o usato. Il pianoforte non può ritenersi rigorosamente nuovo...solo perché si trova in negozio.... Marche da prendere in considerazione: Orientali Yamaha, Kawai occidentali : Schimmel ( "il principe"), ma solo verticale. Ibach, ...poi senza limiti di spesa Bluthner, Bosendorfer, Bechstein. Parliamo sempre di verticali Code: il C3 Yamaha va molto bene ed è commerciale. Comunque a coda dalla misura 180 cm in su Ad un piccolo quanto di coda è preferibile un buon verticale. meglio un ottimo Spumante che un cattivo Champagne!!!! Naturalmente Steinway è il top sia nel verticale che nelle code
  4. Il terzo pedale, se ben regolato, non deve inficiare l'uso del pedale di risonanza
  5. non si può dire in due parole. Il cachemire di diversi spessori serve per le guarnizioni dei perni e per le asole delle tastiere. Non si usa i diablement bianco che invece resiste bene alla compressione ( talloni dei cavalletti)
  6. Il peso di ritorno non è una resistenza.Proprio la differenza tra peso di abbassamento e peso di ritorno esprime la " resistenza" cioè il valore degli attriti! Se gli attriti sono troppo alti aumenta il peso di abbassamento e diminuisce quello di ritorno. La giusta proporzione tra i due esprime la "salute" del movimento della meccanica. Ogni progetto ha i suoi valori che, naturalmente, devono essere nel giusto rapporto. Questo non deve essere rigoroso logico. Anche la piombatura richiesta deve essere uniformemente decrescente. Discontinuità eccessive di piombatura dei tasti ci dice che si è voluto compensare una resistenza che invece stava nell'eccessivo attrito e bisogna cercarne la causa.
  7. NON SUL FELTRO! Nell'incavo dell'astina di legno dove scorre la molla!!!!!!! GRAFITE LIQUIDA Deve essere passata con un pennellino leggermente . Se resta difficile, devi incaricare un tecnico MAI TOCCARE I FELTRI!!!!!! Bisogna liberare la molla, PULIRE SE C'E' SPORCIZIA che impedisce lo scorrimento e GRAFITARE. POCA GRAFITE!
  8. Dipende dalla scelta della Casa. Non ricordo la marca del tuo pianoforte. Comunque per esempio Schimmel usa molle robuste e si avverte di più la differenza tra il peso di abbassamento del tasto libero e di quando incontra lo smorzatoio. Non conviene modificare le molle, perché la scelta del calibro può essere stata fatta in ragione della lunghezza della leva del ferro, posizione dello smorzatoio ecc..L'unica cosa puoi controllare lo scorrimento della molla e casomai grafitare l'incavo dove scorre
  9. bisogna controllare i perno della meccanica degli smorzatoi e le rispettive molle
  10. Sei una persona molto attenta e hai notato il decentramento di alcuni martelli. Questo influisce certamente sulla qualità del suono, come influisce sul suono la non contemporaneità con cui il martello colpisce le due o tre corde. Però se ormai i martelli stessi sono segnati dalle corde, anche minimamente, non si possono ricentrare, pena l'ottenimento della diversità timbrica! Non si deve pensare neanche, come certi tecnici consigliano di "rasare "la martelliera. Io sono personalmente assolutamente contrario! Togliere una parte della struttura del martello significa avvicinarsi troppo all'anima di legno, accelerando la durezza eccessiva e il fine vita di tutta la martelliera. Se poi, come impropriamente spesso viene fatto, si snatura la forma dei martelli stessi, tondeggiandoli, ad esempio, sugli acuti, si rende incerto il punto di battuta, si altera la distanza del punto di battuta rispetto al capotasto e si altera tutta la geometria della meccanica ( con conseguente perdita di energia) Per il pedale del piano è possibilissimo regolare l'alzata della balla che avvicina i martelli alle corde. Basta agire sul dado del relativo pedale. Per il poliestere usare panno di tela vecchia, mai di lana! Qualche piccolo graffio può essere rimosso con Polish per Auto o al massimo con pasta abrasiva finissima per lucidare. Le ditate si tolgono il giorno dopo( quando la parte grassa si è asciugata) usando solo tela di cotone. Evitare nel tempo prolungato microfibre e piumini.( Il piumino swiffer è antistatico perché è grasso!) Per i segni più profondi esistono dei Kit con pigmento nero a due componenti, ma molto difficili da usare e quindi li sconsiglio. Si può colmare qualche piccolo punto profondo, usando vernice nera lucida a mo di ritocco, con un piccolo pennello. Capisco la totale dedizione all'insegnamento. Io in passato ho insegnato tanto. Nel tempo ho sviluppato interesse per la correlazione tra il buon funzionamento del pianoforte e lo sviluppo della tecnica pianistica. Mi chiedo ancora oggi come alcuni Conservatori ( e non solo) non curino periodicamente i pianoforti in dotazione. Martelli appiattiti e rullini pure essi appiattiti, fuori regolazione, fuori intonazione, fuori accordatura...nessun pianoforte in questo stato può far capire all'allievo cosa deve fare per superare questo o quel passaggio! Capire da subito se le nostre insoddisfazioni dipendano da noi o dallo strumento che stiamo suonando, credo sia fondamentale. Ne parlo nei miei Video Tutorial e questi concetti hanno mosso il desiderio di creare questo sito e questo FORUM. Buon lavoro
  11. Bisogna vedere come è stata modificata la carica della tavola! Se più caricata o meno caricata. Spero che ti abbia restituito martelli e stiletti vecchi montati. questo permette di controllare se c'è stato un errore sul punto di battuta! Anche questo può modificare la qualità timbrica. i singoli martelli che suonano male vanno controllati se nel momento dell'impatto tocchino simultaneamente le tre corde o le due corde. poi bisogna perfettamente accordare....regolare e intonare i martelli. Le corde dei bassi dopo anni potrebbero essere divenute timbricamente non buone. Cambiare le corde sì, ma comprendendo anche tutta la zona del cantabile. Insomma troppe cose cambiate contemporaneamente soprattutto parzialmente non portano , a volte, a buoni risultati. Le variabili divengono interdipendenti e possono interagire negativamente se non si sono rispettati certi princìpi. La cosa migliore è richiamare l'autore del lavoro e mostrare le proprie insoddisfazioni. Ritengo che le martelliere Abel siano eccellenti e quella adatta al KG2 è, secondo me, migliore dell'originale. Naturalmente deve essere di quelle impregnate e deve essere controllato il bilanciamento della tastiera. La restituzione della vecchia martelliera( montata su stiletti) è FONDAMENTALE per controllare il rispetto delle forature e dei punti di battuta:
  12. non si tratta di accordatura. Il martello probabilmente è stato un po' troppo intonato. Aspetta un po' che si solchi...il suono dovrebbe divenire più brillante. Se comunque la differenza è tanta, bisognerà intervenire con un poco di impregnante e poi reintonarlo di nuovo.
  13. Bisogna rintracciare i diametri delle corde e sostituirle tutte . Per strumenti antichi ci vogliono corde particolari.
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