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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianistamaggiorenneDi38

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  1. non ho letto le risposte scritte dalla mia precedente risposta, perche' senno' chissa' quante discussioni ne uscirebbero, ma volevo solo aggiungere un'altra cosa che credo sia importante: ho scritto quello che ho scritto sui complimenti che mi hanno fatto le persone che ho menzionato prima, ma non volevo dire che sono Gesu' Cristo, non mi illudo in quanto sono sicuro di avere interpretato i complimenti di quelle persone nella maniera corretta: sto andando bene e continuero' ad andare bene SE mi daro' da fare, e di lavoro da fare ce n'e', ma e' anche vero che sono sicuro che almeno una buona meta' l'ho fatto. Non mi illudo, ho ancora molto da imparare, ma e' anche vero che non sopravvaluto nessuno, ne' sottovaluto nessuno, di certo non sottovaluterei mai uno come Clementi e mi viene da ridere pensando che chiunque oggi lo possa fare. E' successa una cosa simile in una discussione su Czerny, quindi mi sa che con me e' un tema ricorrente che e' meglio evitare. Secondo me solo perche' cambiano le tendenze dei compositori, o i gusti del pubblico, non significa proprio nulla, fatto sta che dubito seriamente che ci sia chiunque che abbia fatto una gavetta intensa come quella di un Clementi. Un maestro rimane un maestro, e questo tipo di maestro non era il tipo di 'maestro' che si metteva a ciondolare al piano un'oretta al giorno con tutti i comfort che ci sono oggi, ai tempi di Clementi la vita era molto piu' dura, eppure guarda che cosa hanno combinato, spesso nel corso di pochi anni. Le critiche su uno qualsiasi di questi maestri le accetto solo da un altro, vero maestro, e da nessun altro. Punto. Secondo me anche uno come Stravinsky diceva delle scemenze insensate, tipo quella che disse su Vivaldi.....intanto Vivaldi nacque parecchie generazioni prima e la sua musica se la studio' anche Bach, e oggi chi si compra un disco della musica di Stravinsky? Le Quattro Stagioni sembra vendano molto di piu', ci hanno fatto anche le pizze, Pero' ancora ancora, a Stravinsky la cosa su Vivaldi la condono, almeno lui era Stravinsky. Quindi la conclusione e': non sto cercando di fare il musicista d'avanguardia, ne' mi interessa, sto solo esplorando stili e tendenze che mi piacciono, solo perche' mi piacciono. Tutto qua. Un musicista non ha bisogno di nessuna giustificazione, e di certo non una socio-culturale. Poi non dico nemmeno che Clementi sia attuale.....non lo e', e questo lo sanno tutti, incluso io, ma non significa che solo perche' non e' attuale uno deve per forza ignorarlo. Se e' per questo, la realta' e' che nessuno crea uno stile completamente nuovo....come scrisse Don Sebesky nel suo libro di arrangiamento, uno stile nuovo e' in realta' solo uno stile vecchio con aggiunte delle cose leggermente nuove. A meno che uno non e' Schoenberg o qualcuno cosi', sta di fatto che anche Schoenberg aveva studiato tutto quello che era venuto prima di lui
  2. Piccinesco, guarda, basta, non mi sono nemmeno letto quello che hai scritto, ne' leggero' eventuali future risposte, mi sono stufato di perdere tempo, ieri ho perso ore sgolandomi con una stupida domanda che mi sembrava fosse chiara a semplice a sufficienza, ma sarebbe stato meglio osservare la carta da parati che si scolla dalla parete giorno per giorno senza rancore, addio, la chiusa mentalita' da piccolo studente di conservatorio non fa per me, pensavo qui ci fossero musicisti, qualcuno c'e' ma vedo che molti di voi siete bloccati da una mentalita' zeppa di cazzate ridicole, come la 'confusione sull'interpretazione' (chissa' che cavolo significava? io non sto interpretando nulla, non sono un interprete, sto semplicemente scrivendo musica in uno stile che sto studiando perche' semplicemente mi interessa, mi piace per vari motivi e basta, chi se ne frega se tizio e caio al conservatorio, approvano? A me, proprio nulla). Continuate pure cosi', addio
  3. ah, comunque un paio di ultime cose, Dante: ma che stupidaggini, evidentemente tutto lo studio superficiale che hai fatto non ti ha insegnato che anche tutti i migliori compositori hanno imparato da altri e sono stati inspirati da altri, in seguito aggiungendoci le prorie idee e sviluppandole naturalmente. Molti lavori di Beethoven sono state influenzate sia da quelle di Mozart cha da quelle di Clementi, e ci sono tanti altri esempi di tanti compositori storici. Ma che andate raccontando? Anche Mozart disse che chi pensa che la sua Arte sia venuta a lui facile, si sbaglia completamente, perche' non c'e' UN compositore influente che lui non abbia studiato. Forse tu sei comparabile a Mozart in quanto ti La gestione delle texture è oggetto del corso inferiore di composizione Mi spiego meglio, e per l'ultima volta, poi chiudiamo la cosa: ho gia' scritto pezzi di pianoforte, musicalmente mi soddisfano pienamente (cosa che non potevo dire della mia musica fino a qualche anno fa, perche' mi sono dato da fare) e in gran parte li ho anche improvvisati e al tempo stesso sapevo esattamente cosa stavo facendo. Non ho detto che non so scrivere un pezzo per pianoforte, e Clementi l'ho menzionato per il suo stile nell'accompagnamento del pezzo in questione, ho scelto un esempio facile perche' non volevo complicare le cose nelle mie domande. I miei pezzi sono musicalmente e strutturalmente coerenti e musicali, perche' i miei studi me li sono fatti e ho allenato il mio orecchio in maniere che probabilmente non ti hanno nemmeno insegnato al conservatorio, e ho ricevuto elogi e complimenti sul mio talento anche da persone la quale esperienza e' indubbia: da un compositore e insegnante di composizione, poi un musicologo e insegnante di composizione , e non uno, ma tre concertisti con molta esperienza. Tutti loro sono rimasti davvero sorpresi non solo perche' ho le mie idee ma il fatto che il 90 per cento di quello che so l'ho imparato da solo, e l'ho imparato bene. Nella mia discussione volevo solo sapere se qualcuno ha scritto un libro sul comporre direttamente sul pianoforte, perche' no, visto che sono stati scritti centinaia di libri sul pianoforte per ogni tipo di cosa, dalla tecnica all'improvvisazione, all'accompagnamento ecc. Non ho detto che non sapevo comporre, intendevo dire che voglio creare un accompagnamento piu' classico ma che sia abbastanza imprevedibile e piu' contrappuntistico, appunto una mistura fra armonie in blocco e contrappunto, e mi e' venuto in mente Clementi. Non ho detto che ascolto solo Clementi. Guarda, non so come suoni e componi , spero solo che la tua musica non sia al livello assurdo delle baggianate che dici Il problema che hai e' che hai una mentalita' da conservatorio dove la composizione pianistica e' 'oggetto del corso inferiore di pianoforte'. Ma che stupidaggine ridicola, la composizione pianistica va dalla cucaracha suonata con un dito solo, a tutte le difficilissime composizioni create da menti assurdamente tecniche. Conclusione: la gestione della texture e' oggetto del corso inferiore di composizione, materiale che io gia' conosco bene, e infatti parlavo dei livelli piu' avanzati, non di quelli inferiori. Che perdita di tempo. Grazie per nulla
  4. gia', l'avevo gia' vista ma ti ringrazio lo stesso per segnalarla . A dire il vero, ci avevo gia' pensato ma ora penso non sarebbe una buona idea per me e per tutti, farne parte... il problema e' che molte persone confondono i giudizi tecnici con giudizi soggettivi sullo stile ecc, ed e' una cosa molto comune specialmente con chi insegna, tempo fa ho anche preso delle lezioni private da un compositore, e dopo che mi ha detto che scrivo in una maniera antiquata (sorpresa), ho abbandonato le lezioni. Per cui grazie lo stesso, ma non credo sia una cosa buona perche' chissa' che discussione ne nascerebbe....meglio di no Comunque ti ringrazio lo stesso, Faria Colgo anche l'occasione per ringraziare Frank e Simone, che anche se non conosco personalmente, mi sembrano davvero delle ottime persone, molto democratiche e genuine. Non sto dicendo che gli altri siano miei nemici, no di certo, ognuno ha una sua opinione, ma francamente mi sembra che stiamo tutti perdendo tempo, purtroppo mi serve per la pratica, ho parecchio da recuperare, sto cercando di non scendere mai a meno di 3 ore al giorno, vorrei farne 6 ma con l'internet non ce la faro' mai, quindi devo eliminarlo quasi completamente. Ringrazio di nuovo Frank e Simone e tutti quelli che mi hanno dato consigli positivi. Ciao
  5. ah ecco, quindi devo dedurre che tanti hanno scritto libri di composizione, ma nessuno per il pianoforte, men che meno nello stile di Clementi, perche' non e' attuale, e comunque se vuoi scrivere per il pianoforte o vai in conservatorio o nulla. Be' almeno finalmente ho capito , grazie per i chiarimenti
  6. Chi l'ha detto? Onestamente mi sembra che fai troppa confusione fra gli aspetti interpretativi e quelli compositivi. In generale se uno suona bene non è detto che scriva bene altrettando e viceversa. Ma che stupidaggine. Primo, ci sono molti professionisti che scrivono ancora pezzi ragtime, e gente come me che compra i loro spartiti. Tu sai scrivere ragtime? Secondo, sembra che tu abbia anche la facolta' di decidere che tipo di compositore dovrei essere io, e , niente di meno, anche di cosa avrebbe fatto Bach in un universo parallelo Chi l'ha detto? Te lo dico io, che ho letto biografie scritte da persone autorevoli sia musicalmente che storicamente, di cui tu probabilmente non conosci neppure l'esistenza, visto che non sono state tradotte e visto che probabilmente leggi libri in una sola lingua., a differenza di me. Onestamente mi sembra che fai troppa confusione fra gli aspetti interpretativi e quelli compositivi. In generale se uno suona bene non è detto che scriva bene altrettando e viceversa. Guarda, onestamente, hai la testa piena di sciocchezze , se mi stai dicendo che Clementi non scriveva bene, la tua situazione e' grave, Clementi a 13 anni aveva padroneggiato varie aree specializzate della musica, tra cui l'arte del contrappunto, e scriveva messe con considerevole abilita', e se tutta la storia che ha fatto dopo per te non conta nulla, e' ovvio che il conservatorio ti ha dato alla testa
  7. La gestione delle texture è oggetto del corso inferiore di composizione tu dici? chissa' perche' allora con tutti i libri di composizione che ho ammassato, infatti tutti quelli che ho trovato, tra i quali quelli di Schoenberg, Goetschius e molti altri, in nessuno infatti viene spiegato proprio nulla della texture, ma si incentrano tutti sulla struttura. Forse tu ne possiedi alcuni di cui non sono a conoscenza. Fammi sapere quali che li prendo volentieri anche io. Sul discorso dell'attualità o meno della sintassi di Clementi, ma sarebbe uguale se si parlasse di Bach, Mozart, Beetoven, Brahms, Franck, etc. sono concorde con Faria e non è neanche un parere soggettivo. Guarda, saro' molto onesto: con tutto il rispetto, su questa questione, non me ne frega nulla ne' del tuo parere, ne' di quello di tizio e caio. Secondo me uno che fa scelte in base a parametri ridicoli come l' 'attualita', e' una mente debole, perche' significa che fa musica in base a cose che con la musica infatti non c'entrano nulla....e io questo problema, per fortuna, non ce l'ho. E non e' ignoranza , perche' la storia della musica l'ho studiata anche io, e capisco benissimo la differenza, a livello tecnico-musicale (o 'sintassi' come la chiami tu), tra il periodo Classico e la musica del 20mo secolo o quello che vuoi. Ma la musica e' l'arte del suono, non l'arte dell'attualita'......se e' per questo ci sono gruppi che si specializzano in repertorio rinascimentale, perche' credi che c'e' gente che, io incluso, compra il loro CD, perche' la loro 'sintassi' e' attuale? I musicisti veri non se ne fregano nulla dell'attualita' e tutte queste preoccupazioni inutili.....seguono semplicemente il loro desiderio e la loro tendenza artistica, anche se agli altri sembra strana o fuori luogo....solo perche' tu non capisci perche' io sono attratto dallo stile di Clementi, non significa che hai infatti capito nulla. Se uno e' attratto dallo stile di Franck, o di chicchessia, dovrebbe studiarlo, e se non lo fa per motivi ridicoli come l' 'attualita' ', secondo me dovrebbe dare una bella testata al muro per me non e' importante che cosa e' attuale, non sto cercando di entrare nelle classifiche di vattelappesca, o di piacere a qualcuno; forse il solo motivo per cui sono contento di non essere andato in conservatorio e' proprio quello di non essere stato influenzato da tutta la pomposita', anche se ammetto che mi dispiace di non esserci andato per tutti gli altri motivi che ritengo utilissimi. Grande Clementi, a me piace molto
  8. grazie ma gli argomenti trattati nei libri di dick grove li conosco gia' come le tabelline... inoltre non sto parlando di stili di musica popolare
  9. si' penso che hai trovato la parola giusta, 'texture'. Qual'e' la parola analoga in italiano? 'Tessitura' e' qualcosa che ha a che fare con la voce, una cosa diversa, ma la parola inglese 'texture' definisce quello che voglio dire io, la maniera in cui il pezzo e' 'vestito' In quanto all'attualita' di Clementi, e' solo un'opinione altrui quindi la cosa non mi preoccupa per nulla, semplicemente suono e compongo cio' che mi piace se e' per questo nemmeno Bach o Beethoven o Scott Joplin sono 'attuali' eppure i loro lavori vengono suonati Poi non ho mai capito perche' le sonate di Mozart sono cosi' osannate e quelle di Clementi sono 'antiquate', visto che non pochi hanno detto che Clementi suonava anche meglio di Mozart. Non per togliere nulla a Mozart, per carita', ma il purismo non lo sopporto. E' quella la cosa antiquata. Anche Beethoven disse che di Mozart gli piacevano le sinfonie, non le sonate, e che considerava Clementi un grande maestro.
  10. comunque mi rendo conto che 'nello stile di Clementi' puo' non essere per nulla chiaro.....come 'stile di Clementi' mi riferisco a un tipo di accompagnamento che ad esempio non e' ne' completamente contrappunto, ne' accordi in blocco, ne' arpeggi, ma una via di mezzo, ad esempio si nota nella sonatina n. 36. Mi ha sempre interessato quel tipo di accompagnamento a nota singola ma molto meno prevedibile di altri tipi di accompagnamento. Mi sa che devo riprendere con il contrappunto, cosa che comunque dovevo fare comunque
  11. Non voglio semplicemente mettere un accompagnamento a una melodia, questo lo so gia' fare bene. credo che la composizione abbia ben poco a che fare con l'arrangiamento, avere un buon tema e saperlo armonizzare e saper mettere insieme il tutto in una struttura musicale coerente non significa saper arrangiare...... la composizione riguarda la melodia, l'armonia e la struttura di base. L'arrangiamento consiste in come presenti il tuo pezzo. Puoi avere la stessa melodia, stessa armonia, stessa struttura, e fare 12 versioni completamente diverse del tuo pezzo, anche se sono tutte in stile classico. Ci sono libri che parlano di armonia, contrappunto, orchestrazione, etc.; ho gia' studiato armonia e anche del contrappunto, sebbene con l'ultimo la questione non e' ancora terminata purtroppo temo di non aver compreso appieno il senso di arrangiamento pianistico CLASSICO mah, non so cos'altro dire....
  12. e chi lo dice? se tutte e due fossero terze maggiori, avresti una triade eccedente, non una triade maggiore
  13. gia' bisogna anche dire che la versione su youtube e' solo una vaga idea del pezzo....chissa' come l'avrebbe suonata il compositore stesso? Non credo che dei giganti della musica come Chopin o Liszt si entusiasmassero per poco
  14. Io personalmente cerco di imparare qualcosa dallo stile classico perche' e' il tipo di armonia che ho studiato e capisco. Clementi per me ha uno stile interessante perche' le parti di accompagnamento hanno della polifonia ma non sono del tutto contrappuntistiche. In Mozart o Czerny sembra che l'accompagnamento sia piu' semplice, ad esempio con il basso albertino, che so usare bene e di cui onestamente mi sono stancato Per 'arrangiamento' comunque io non intendo solo una questione di strumentazione, ma anche come usare il concetto di variazione, ad esempio ripetendo un tema cambiando dinamiche, ecc, o anche di cambiare la struttura stessa, ad esempio allungando o accorciando delle frasi. In questo senso, per 'arrangiamento' intendo piu' il significato moderno di esso, che non l'orchestrazione. Quello che hai suggerito, cioe' di esaminare molti arrangiamenti che mi piacciono, non l'ho fatto ancora a sufficienza, ma a pensarci bene hai ragione ma se qualcuno e' a conoscenza di libri ecc che sono stati scritti a proposito, non esitate a farmelo sapere, grazie....mi sembra un po' strano che nessuno l'abbia fatto
  15. indubbiamente e' una questione molto vasta, ma mi chiedevo perche' non si trovano libri su come arrangiare una melodia in stile classico (supponendo che l'arrangiatore naturalmente abbia gia' una buona conoscenza dell'armonia classica e che sappia armonizzare bene una melodia). I libri sull'arrangiamento pianistico che ho sono per la musica leggera. Interessanti ma a volte un po' banali, quello che alla lunga stanca e' che l'arrangiamento e' visto come una serie di 'patterns' da mettere sotto una melodia. Nella musica classica l'arrangiamento si 'fonde' con il tema, quasi come se fosse un arrangiamento particolare creato apposta per quella melodia. Ho cercato in lungo e in largo ma mi sembra strano che siano stati scritti trattati interi di orchestrazione e nulla sull'arrangiamento al piano.
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