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Piano Concerto - Forum pianoforte

wagner

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  1. Mi scuso, non volevo colpire nessuno, semplicemente quella musica non mi piace. Ma non mi piace neanche la censura, credo ricordi i brutti tempi andati prebellici.
  2. io ho studiato sul Mazzotta anni fa. E' molto ben fatto. Credo però si tratti di Armonia Complementare.
  3. Il fatto è che oggi sembra vietata la musica tonale o comunque diatonica, tutti i compositori d'elite scrivono in un stile dissonante che non mi piace. [censurato]. La musica di Antonio Vivaldi al suo tempo magari non era prima in classifica ma certamente non richiedeva così tanto impegno all'ascolto. [censurato]. Io quando ascolto una sinfonia di Brahms o di Beethoven ho i brividi.[censurato].Ha ragione Penderecki quando dice che i giovani autori di musica colta oggi sono epigoni dei vecchi grandi avanguardisti! Non capisco perchè complicare le cose. Preferisco di gran lunga i compositori del filone minimalista. Non dico di tornare al do maggiore, ma alle triadi si! Basta con queste torture uditive. Si avvisa l'utente Wagner che da regolamento non sono ammessi interventi di denigrazione che abbiano come oggetto persone o società; nel caso specifico ci si riferiva alla musica di Musicisti (con momi e cognomi) programmata in grande quantità in festival e rassegne prestigiose di tutto il mondo. Non ci sono mai problemi nell'esprimere pareri di gusto personali; le valutazioni oggettive devono essere quantomeno argomentate soprattutto se il fine è screditare una Persona o una Società. (la moderazione)
  4. http://petrucci.mus.auth.gr/imglnks/usimg/6/66/IMSLP300406-PMLP02707-Schumann_op68_Album_f__r_die_Jugend_DinA4.pdf http://petrucci.mus.auth.gr/imglnks/usimg/0/01/IMSLP289728-PMLP02827-Schumann__Robert_Werke_Breitkopf_Gregg_Serie_7_Band_4_RS_59_Op_21_scan.pdf
  5. Sheherazade dall'album della gioventù.... o le Novelletten....
  6. Guardate ragazzi, il primo anno di Contrappunto e Fuga l'ho fatto con un Maestro che mi instradava alla musica contemporanea, e con lui ho realizzato dei "modelli in stile Donatoni", si trattava di riempire dei pannelli formali con figure donatoniane e ricalcare i suoi pezzi per ottenere qualcosa di simile... grazie a questo ho capito che nella musica tutto parte da un minimo di note che viene sviluppato e fatto crescere. Dall'anno seguente, ho avuto un nuovo Maestro, le sue prime parole son state "Faremo un percorso completo, da ieri a oggi... dal contrappunto del De Ninno (autore che lui ama alla follia) alla dodecafonia di Schoenberg, ma per quella useremo il libro di Jachino (che mi son comprato inutilmente) e ti proibisco di guardar le partiture".Ma il mio primo insegnante metteva al primo posto le partiture, la musica dei compositori, mentre gli esempi di De Ninno sono terribilmente noiosi e accademici... è poi contrario ai testi didattici di Schoenberg, io ne ho due e sto cercando di studiarli per conto mio ma lui dice che sono "fuorvianti e non in linea con il programma del 38". Chiusa parentesi, faccio il confronto con compositori come Schubert, Mendelssohn e anche Brahms anche se vien dopo... questi tre sviluppavano come Bach e Beethoven, partivano da un minimo e da quello generavano la forma e il contenuto, mentre Schumann no, sembra uno che getta le cose istintivamente e soprattutto che anzichè concepire un sviluppo graduale fa un puzzle di sezioni formali
  7. Ciao a tutti!! In questo periodo sto analizzando alcuni pezzi di Robert Schumann, in parte la seconda Novellette e alcuni brani dall'Album della Gioventu'. Ho già alle spalle alcune esperienze di analisi da esami pregressi, mi riferisco a sonatine di Muzio Clementi, Sonate di Haydn e Concerti Grossi di Vivaldi. In tutte queste opere ho trovato delle tecniche di sviluppo del materiale iniziale, procedimenti per partire da "poco" e arrivare a "molto" in termini motivici. Nei pezzi classici ho trovato la forma-sonata, sempre diversa in ogni autore ma sempre attinente allo "schema" che tutti noi conosciamo. In Schumann cambia tutto!! Frasi riproposte pari pari in modi diversi (prima in maggiore poi in minore), modulazioni continue dove non si capisce la strategia armonica e soprattutto, la forma!! Non è uno sviluppo coerente ma un delirante (seppur geniale) copia incolla di sezioni, sembra quasi di aver davanti un puzzle ben montato. Non è una critica ma sicuramente una preoccupazione, dato che mai ho riscontrato così tante stranezze in un compositore. Ho cercato e ricercato in Schoenberg, nel libro Bass sulla forma ma non ho trovato nulla che rispecchiasse una tal forma così stramba, contorta, complessa e nello stesso tempo scorrevole e ben organizzata. Ho provato a parlarne al mio Maestro di Contrappunto e Fuga ma mi ha detto che lui non si occupa di queste cose e che il suo compito è solo insegnare l'armonia e il contrappunto dai manuali che tutt'ora uso, del De Ninno. Mi ha anche consigliato di non guardare le partiture dei compositori perchè in sede d'esame potrebbero penalizzarmi dato che tutto quel che studio in classe è preso dai trattati scolastici, ma io son curioso e voglio capire come scrivevano questi illustri "colleghi" e Maestri nel passato, anche perchè il metodo di lavoro del Conservatorio mi sembra utile ma allo stesso tempo un po' noioso, in 2 anni non ho mai visto una partitura d'autore tranne ora che mi sto sfogando! Potete darmi delucidazioni, consigli, dritte su come analizzare ma soprattutto capire come ragionava Robert Schumann quando scriveva musica?
  8. Ma davvero? Io pensavo che la dedica a Menotti comportasse una maggior libertà nella scelta de linguaggio con riferimenti più evidenti alla tradizione o comunque alla tonalità.
  9. ps. quanto può essere utile a tal proposito il manuale di armonia di Vincent Persichetti? Qualcuno di voi lo usa? E in questi concorsi di composizione musicale il linguaggio con riferimenti alla tonalità o comunque all'armonia di terze è ben visto o considerato scarso?
  10. Siete tutti estremamente gentili e vi ringrazio per gli ascolti proposti, davvero. Il mio Maestro purtroppo mio segue saltuariamente e pretende molta autonomia. Nella composizione di questo pezzo sono completamente libero senza vincoli stilistici o altro... lui mi ha consigliato di scriverlo per partecipare al Concorso di Composizione che si terrà a Spoleto in estate, dedicato a Gian Carlo Menotti ma non so se lo farò, di sicuro scriverò questo brano perchè è il mio terzo approccio alla musica contemporanea. I primi due pezzi che ho scritto, uno per clarinetto e uno per flauto, sono completamente atonali, scritti seguendo come traccia la musica di Franco Donatoni, George Benjamin e Ligeti. In questo pezzo voglio invece provare a farmi influenzare da compositori che mi piacciono molto come John Adams, Philip Glass, Takashi Yoshimatsu e Samuel Barber, però in un contesto minimale.. ho detto neotonale perchè vorrei usare delle strutture derivate dalla tonalità, successioni accordali, però poi svilupparle in modo complesso. Stavo provando a pensare ad un piano di lavoro collaterale alla composizione, che ne dite? 1) analisi quartetti di bartok 2) ascolto di quartetti contemporanei 3) trascrizione manuale di quartetti
  11. ciao a tutti, mi presento, sono nuovo del forum, sono un pianista e studente di composizione sperimentale. Vorrei scrivere un quartetto d'archi contemporaneo ma non so da dove iniziare, non ho riferimenti, materiale, etc. mi piacerebbe analizzare qualche partitura moderna, avete dei nomi interessanti? Mi piacerebbe scrivere in un stile neotonale Grazie a tutti
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