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Piano Concerto - Forum pianoforte

Tecnica Pianistica E Debussy


pestatasti
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Ma io non mi irrito affatto per una cosa del genere e comunque ognuno pensa quello che vuole. Mi sembra però una frase messa lì solo per fare scena fine a sé stessa. Se fosse vera quella frase significherebbe che solo chi ha eseguito gli studi di Chopin è un pianista, ne segue che se non fossero esistiti gli studi di Chopin nessuno sarebbe diventato un pianista ? Questa non è opinione personale, è logica e la logica è innegabile per questo mi impunto su questa frase. Condivido pienamente tutto il resto del commento di Abbado ma non quella frase che è assurda. Se dunque fosse stata scritta per fare scena, come io credo che sia, ok ci sto e prendo la cosa con la leggerezza dovuta ma se avesse scritto quella frase con convinzione la cosa è logicamente assurda !!

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L'apertura del pollice può compensare la non lunghezza del 5°, ma si crea comunque scompenso tra il 4° e il5°.

 

Per Simone: Ho detto "irrita" per modo di dire. So benissimo quanto tu sia attento alla sostanza. Una volta mi trovavo a Positano in un albergo bellissimo. Il proprietario mi chiese: " Avete mai mangiato al nostro Ristorante? ( da leggersi con la dovuta dolce intonazione salernitana). Io risposi: No. E lui replicò: "...E allora non avete ancora assaggiato il meglio!!!! Io rimasi simpaticamente colpito dalla frase- reclame che, apparentemente, escludeva la dedizione e la preziosa competenza dei rimanenti ristoratori d'Italia.....e prenotai. Eccezionale!!!!!

 

Certo, però, che quel Ristorante non è e non sarà sempre un riferimento assoluto, ma conobbi nuovi piatti, cucinati in modo particolare.

 

La frase fece effetto. L'effetto corrispose alle aspettative. ...Però si può anche mangiare in una buona trattoria casareccia.

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Mi spiace per lui ma oggettivamente sarà sempre un mezzo pianista semplicemente perchè un buon 40% del repertorio non potrà suonarselo ... Chopin sarebbe il meno dei mali ;)

 

Meglio si orienti verso il repertorio antico, quasi quasi meglio che faccia il cembalista

 

Questa si che è criticabile. Le donne allora, che hanno mani più piccole, dovrebbero considerarsi geneticamente meno dotate degli uomini? In realtà ci sono ottimi pianisti con mani piccole (ricordo una ragazzina che pur avendo cominciato a suonare dopo di me eseguiva lo scherzo n. 2 di Chopin quando io lottavo per imparare l'improvviso op. 90, n. 2 di Schubert) e ottimi clavicembalisti con mani grandi.

Quanto a Chopin è vero, purtroppo, che lo suonano quasi tutti e quasi tutti lo "sfoggiano" come un "cavallo di battaglia" salvo poi andare in crisi di fronte, ad esempio, ad una sonata di Scarlatti.

Quanto alle parole di Abbado riterrei che fossero motivate, più che altro, da intenti commerciali (infatti, come ci conferma questa discussione, per la stragrande maggioranza dei pianisti esiste solo Chopin, e suonare significa suonare Chopin).

Nel prendere atto che l'unico che ha detto qualcosa su Debussy è TheSimon, vorrei chiosare sul rapporto tra tecnica, doti fisiche, studio e talento con una frase che credo di aver letto in un saggio di scrittura creativa:

"nelle scuole di calcio bisogna rimproverare chi calcia di punta; eppure Maradona sapeva far gol anche di punta".

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Leggo solo ora il topic

l'unico che ha detto qualcosa su Debussy

 

....l'oggetto del topic però invita a parlare di tecnica pianistica...mi sfugge se Debussy ha scritto pure studi, domanda ingenua ma sincera.

 

"nelle scuole di calcio bisogna rimproverare chi calcia di punta; eppure Maradona sapeva far gol anche di punta".

Forse maradona sapeva segnare anche di natica...magari trattava la punta del piede come il collo ;)

Diciamo che non tutti hanno i piedi di Maradona e dubito sia andato a scuola calcio, se non per tenere un corso ;)

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Leggo solo ora il topic

 

 

....l'oggetto del topic però invita a parlare di tecnica pianistica...mi sfugge se Debussy ha scritto pure studi, domanda ingenua ma sincera.

Oggetto: tecnica pianistica e Debussy

Se avessi letto l'autore del primo post richiedeva il giusto approccio tecnico per affrontare le estampes di Debussy. L'autore del secondo post ha poi ampliato la domanda chiedendo se si potesse arrivare al livello tecnico necessario per le estampes senza essere passati per gli studi di Chopin e Liszt.

 

 

Forse maradona sapeva segnare anche di natica...magari trattava la punta del piede come il collo ;)

Diciamo che non tutti hanno i piedi di Maradona e dubito sia andato a scuola calcio, se non per tenere un corso ;)

 

Bhé... Dare due calci ad un pallone e suonare il pianoforte non è proprio la stessa cosa. Non mi risulta di aver mai sentito parlare di nessun talentuoso del pianoforte che nonostante il suo talento non sia stato a scuola. Forse per il calcio non c'é bisogno. Non lo so, non amo il calcio e non ci ho mai giocato se non per tirare qualche pallonata :-)

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Certo che Debussy ha scritto degli studi. Difficilissimi e bellissimi. Tutt'altro sono les Estampes, bellissime. Trovo commovente la seconda "soiree dans Grenade", che evoca la Spagna in modo impressinante....anzi "impressionistico" :) ...Eppure Debussy non mise mai piede in Spagna, pensate!!!!

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Ok come Maradona e quanti altri ?

 

A parte che rispondevo a PestaTasti, è lui che ha proposto la metafora calcistica.

 

Resta il fatto che il tuo assunto era: "Non mi risulta di aver mai sentito parlare di nessun talentuoso del pianoforte che nonostante il suo talento non sia stato a scuola."

 

Uno è saltato fuori...magari se cerchi..vedrai che c'è pure qualcun altro ;)

 

Comunque io ho capito il tuo discorso, infatti il mio primo post andava proprio a dire che c'è chi può permetterselo e chi meno. Quelli meno sono pochissimi, ma sono esistiti ;)

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Io di Wagner so che fin da piccolo manifestava un talento musicale straordinario e dopo il trasferimento della famiglia a Dresda nel 1821, si dedicava allo studio delle musiche di Weber, della mitologia greca, e delle opere di Sakespeare e di Beethoven.

 

I suoi studi musicali erano essenzialmente da autodidatta anche se cerca di seguire alcuni corsi di musica (armonia e contrappunto) a Lipsia a partire dal 1828.

Per cui autodidatta ...in ambito compositivo

 

La sua straordinaria versatilità musicale lo portò anche ad eseguire, all’età di soli 17 anni, una riduzione per pianoforte della nona sinfonia di Beethoven e ... etc.

 

Questo non penso voglia dire che sia per forza un pianista ;); anche i compositori di oggi eseguono riduzioni ( :( ) ma non per questo sono pianisti ... anzi

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...per quanto riguarda la dimensione della mano, non vi sembra che una mano piccola sia un grosso limite in termini di scelta del repertorio?

 

Un conto è dire, posso suonare Rachmaninoff ma per il motivo X, Y e Z preferisco Mozart e un altro è dire, vorrei suonare Rachmaninoff...ma non posso permetterelo perchè ho le manine piccoline (donna o non donna) e allora "scelgo" Mozart.

 

Cosa ne pensate, quel pianista vivrà una scelta o un obbligo?

 

Chiaro, se poi per il motivo X, Y e Z avrebbe comunque scelto Mozart ...

...però non tutti sono in questa condizione.

Modificato da Frank
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...per quanto riguarda la dimensione della mano, non vi sembra che una mano piccola sia un grosso limite in termini di scelta del repertorio?

 

Un conto è dire, posso suonare Rachmaninoff ma per il motivo X, Y e Z preferisco Mozart e un altro è dire, vorrei suonare Rachmaninoff...ma non posso permetterelo perchè ho le manine piccoline (donna o non donna) e allora "scelgo" Mozart.

 

Cosa ne pensate, quel pianista vivrà una scelta o un obbligo?

 

Chiaro, se poi per il motivo X, Y e Z avrebbe comunque scelto Mozart ...

...però non tutti sono in questa condizione.

 

Sono dell'idea come te che sia un grosso limite, però chi ha questo limite non può essere considerato un pianista perché non può suonare gli studi di Chopin ? Mi sembra fosse questo l'argomento iniziale. Essere un pianista penso che prescinda da limitazioni fisiche ma credo sia un mix di virtù di natura tecnica, di esperienza, di sensibilità, di intelligenza. Affermare che "essere un vero pianista" implichi il fatto di eseguire degli studi che sono sì importanti ma sono forse un milionesimo del repertorio pianistico altrimenti non si è pianisti mi sembra illogico e molto riduttivo.

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Affermare che "essere un vero pianista" implichi il fatto di eseguire degli studi che sono sì importanti ma sono forse un milionesimo del repertorio pianistico altrimenti non si è pianisti mi sembra illogico e molto riduttivo.

 

Sono d'accordo e, visto che tutto ha preso origine da una citazione, ne propongo un'altra, di Friedrich Gulda, il quale disse una volta che «un pianista può definirsi tale quando sa suonare tutte le Sonate di Mozart». Fate voi... ;)

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Sono dell'idea come te che sia un grosso limite, però chi ha questo limite non può essere considerato un pianista perché non può suonare gli studi di Chopin ? Mi sembra fosse questo l'argomento iniziale. Essere un pianista penso che prescinda da limitazioni fisiche ma credo sia un mix di virtù di natura tecnica, di esperienza, di sensibilità, di intelligenza. Affermare che "essere un vero pianista" implichi il fatto di eseguire degli studi che sono sì importanti ma sono forse un milionesimo del repertorio pianistico altrimenti non si è pianisti mi sembra illogico e molto riduttivo.

 

Sarò troppo in buona fede io ma nello scritto di Rotore:

 

Mi spiace per lui ma oggettivamente sarà sempre un mezzo pianista semplicemente perchè un buon 40% del repertorio non potrà suonarselo ... Chopin sarebbe il meno dei mali ;)

 

non leggo cose molto diverse da quelle che sono state scritte dame e te ... certo, forse i toni sono diversi, però il succo è che si incorre in forti rinunce per cui voglio leggere fra le righe....

 

Infatti non trovo riscontro in queste tue specifiche parole:

 

Affermare che "essere un vero pianista" implichi il fatto di eseguire degli studi

 

... lui dice che Chopin è il meno dei problemi.

 

... boh

Modificato da Frank
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