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Piano Concerto - Forum pianoforte

Sonatina Per Violoncello E Pianoforte


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Come detto in un altro topic (sotto "Segnalazioni"), si sono svolte sabato scorso (19-5-2012) le audizioni dei concorrenti di violoncello al concorso "Note sul Mare". Ieri abbiamo caricato il video, di cui vi do il link: http://www.youtube.com/watch?v=fbtppQ5lNcI

 

La registrazione è quello che è, una videocamera fissa in una sala poco adatta alla musica (pensate che dal palco chi stava al piano a stento riusciva a sentire il violoncellista!); comunque mi pare che il mio piccoletto se la sia cavata abbastanza bene.

 

Ogni commento è bene accetto, anche sulla composizione!

 

Saluti a tutti. Ringrazio in particolare Simone che mi ha chiamato personalmente per sapere come era andata.

 

Gino Palumbo (Roma)

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Io trovo le tue composizioni molto interessanti, ma questo te lo dissi anche sulle due sonate per pianoforte di cui mi hai gentilmente regalato le partiture. In questa sonatina (scelto bene visto che il secondo tempo in particolare è abbastanza corto) mi sembra che tu sia stato molto attento al gioco delle parti (voce principale e risposta) che si scambiano vicendevolmente pianoforte e violoncello. Tenendo conto dell'età di tuo figlio, credo 11/12 anni si, sente una certa mancanza di sicurezza e di personalità artistica che credo non tardino ad arrivare ed anzi, queste esperienze (concorsi - concerti - saggi - eventi in genere) forgiano proprio questi aspetti. Il mio consiglio per una sua crescita artistica è proprio quello di farne quanti più possibile... Stare in mezzo al pubblico fino ad abituarsi rende le esecuzioni più distese e ragionate dal momento che l'attenzione non viene compromessa da uno stato d'ansia. Non ho notato invece molta ansia da parte tua a differenza di quanto mi avevi detto, o forse la nascondi bene... Si sentono chiari invece problemi di natura tecnica nel terzo tempo della sonata; nulla che un po' di esercizio non possa correggere. Dopo aver parlato dei peli nell'uovo mi sembra che sia stata un'ottima prova. Avrei curiosita di sapere se la prova richiedesse solo l'esecuzioni di opere inedite. Ancora congratulazioni...

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Io trovo le tue composizioni molto interessanti, ma questo te lo dissi anche sulle due sonate per pianoforte di cui mi hai gentilmente regalato le partiture. In questa sonatina (scelto bene visto che il secondo tempo in particolare è abbastanza corto) mi sembra che tu sia stato molto attento al gioco delle parti (voce principale e risposta) che si scambiano vicendevolmente pianoforte e violoncello. Tenendo conto dell'età di tuo figlio, credo 11/12 anni si, sente una certa mancanza di sicurezza e di personalità artistica che credo non tardino ad arrivare ed anzi, queste esperienze (concorsi - concerti - saggi - eventi in genere) forgiano proprio questi aspetti. Il mio consiglio per una sua crescita artistica è proprio quello di farne quanti più possibile... Stare in mezzo al pubblico fino ad abituarsi rende le esecuzioni più distese e ragionate dal momento che l'attenzione non viene compromessa da uno stato d'ansia. Non ho notato invece molta ansia da parte tua a differenza di quanto mi avevi detto, o forse la nascondi bene... Si sentono chiari invece problemi di natura tecnica nel terzo tempo della sonata; nulla che un po' di esercizio non possa correggere. Dopo aver parlato dei peli nell'uovo mi sembra che sia stata un'ottima prova. Avrei curiosita di sapere se la prova richiedesse solo l'esecuzioni di opere inedite. Ancora congratulazioni...

 

Ti ringrazio molto per le parole di commento. Allora, con ordine: l'idea della sonatina è nata proprio per il fatto di avere un pezzo un po' più di ampio respiro rispetto ai brevi pezzi che si trovano sui metodi didattici di violoncello; doveva essere un pezzo possibile per un ragazzino (13 anni ad agosto prossimo) che ancora conosce soltanto la prima posizione, ma che avesse in qualche modo un interesse musicale. Perciò poche difficoltà ritmiche (almeno per lui), un minimo di dialogo tra i due strumenti... insomma, diciamo che è stato come fargli un abito "su misura", partendo dalle difficoltà tecniche che ho visto nei pezzi che sta studiando. La sicurezza e la maturità artistica... bè, ovviamente maturano un po' alla volta (come si dice a Roma, "nessuno nasce IMPARATO"!). Però sono contento di aver trovato (quasi per caso) un ottimo maestro per lui. E' vero quello che tu dici riguardo all'utilità di esibirsi in pubblico, anche se la votazione mi ha lasciato un po' perplesso, tanto che lì per lì ho pensato se per il futuro valesse la pena impegnarsi nella partecipazione a concorsi di livello non proprio eccelso (ma di questo parlerò con il suo maestro). Quanto ai MIEI problemi tecnici... che dire? Non mi resta che mangiarmi le mani fino al gomito per aver abbandonato tanti anni fa (ma il danno era cominciato già da prima, con diversi maestri nessuno dei quali mi ha impostato veramente bene).

 

Grazie per l'attenzione. Un saluto a te e ai partecipanti al forum.

 

Gino Palumbo

 

P.S. Anche volendo, non avevo i video degli altri candidati: a ciascuno (se richiesto) hanno dato il DVD solo con la sua esibizione.

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  • 4 weeks later...

Me l'ero persa Gino, tuo figlio mi è sembrato soddisfatto mentre dava vita all'opera del suo papà...questo è un fatto fondamentale, per cui obiettivo centrato ;)

 

E' sempre bene sapere perchè nasce una composizione e che obiettivi si prefigge :)

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Complimenti a tutti e due, ho ascoltato tutti e tre i tempi e si nota nel finale

che tuo figlio sembra sciogliersi un pò, sicuramente ha sentito in particolar modo

la tensione, per questo forse mi è sembrato un pò rigido, soprattutto nelle parti

suonate lentamente, ed è proprio li che è più chiaramente percepibile il tocco,

ma questo è normale, l' emozione penso che abbia contribuito anche a far

eseguire alcune parti leggermente più veloci rispetto al tempo che stavi tenendo

tu con il piano, ma anche questo logicamente è legato all' emozione, sono sicuro

che provandolo a casa ( come spesso avviene per chi sente particolarmente

queste prove in cui è presente il pubblico ) avrete avuto un' impressione

differente.

Riguardo l' intonazione del violoncello, vorrei chiederti se vedendo il video ti è

sembrato di vedere l' archetto posizionato non proprio ad angolo retto rispetto

al corpo di tuo figlio, perchè anche qui, mi è parso di constatare che quando

( anche se la visuale di fronte non aiuta ) le note erano scandite più decisamente

l' archetto fosse posizionato in un modo più efficace.

A livello compositivo mi è piaciuto il pezzo, se pensi che la forma sonata ( anche se

qui di dimensioni ridotte ) è una forma che mi piacerebbe saper sviluppare, l' ho

ascoltata con interesse, e anche se non ho ancora i mezzi per analizzarla ( oltre

alla partitura ), mi sembra un lavoro ben sviluppato, e come dicono gli altri adeguata

ad un' esecuzione non particolarmente complessa al violoncello, ma si nota

comunque una buona capacità compositiva e soprattutto il saper sviluppare

in modo piacevole un tema.

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  • 4 weeks later...

Complimenti a tutti e due, ho ascoltato tutti e tre i tempi e si nota nel finale

che tuo figlio sembra sciogliersi un pò, sicuramente ha sentito in particolar modo

la tensione, per questo forse mi è sembrato un pò rigido, soprattutto nelle parti

suonate lentamente, ed è proprio li che è più chiaramente percepibile il tocco,

ma questo è normale, l' emozione penso che abbia contribuito anche a far

eseguire alcune parti leggermente più veloci rispetto al tempo che stavi tenendo

tu con il piano, ma anche questo logicamente è legato all' emozione, sono sicuro

che provandolo a casa ( come spesso avviene per chi sente particolarmente

queste prove in cui è presente il pubblico ) avrete avuto un' impressione

differente.

Riguardo l' intonazione del violoncello, vorrei chiederti se vedendo il video ti è

sembrato di vedere l' archetto posizionato non proprio ad angolo retto rispetto

al corpo di tuo figlio, perchè anche qui, mi è parso di constatare che quando

( anche se la visuale di fronte non aiuta ) le note erano scandite più decisamente

l' archetto fosse posizionato in un modo più efficace.

A livello compositivo mi è piaciuto il pezzo, se pensi che la forma sonata ( anche se

qui di dimensioni ridotte ) è una forma che mi piacerebbe saper sviluppare, l' ho

ascoltata con interesse, e anche se non ho ancora i mezzi per analizzarla ( oltre

alla partitura ), mi sembra un lavoro ben sviluppato, e come dicono gli altri adeguata

ad un' esecuzione non particolarmente complessa al violoncello, ma si nota

comunque una buona capacità compositiva e soprattutto il saper sviluppare

in modo piacevole un tema.

 

Grazie per il tuo commento (e scusa se rispondo soltanto ora). Dunque... sì, l'emozione è sempre una brutta bestia! In effetti, io penso che per i ragazzi sia utile partecipare a questi concorsi, non tanto per la possibilità di un riconoscimento (che poi conta poco, a meno che non sia un concorso veramente importante... ma allora non è per principianti!), quanto piuttosto per abituarsi a suonare in pubblico e per il fatto di dover essere giudicati da persone comunque competenti.

Per quanto riguarda la mia composizione... be', per la verità mi sento un po' in imbarazzo a "dare consigli", perché di certo non sono la persona più adatta. Per molto tempo sono andato avanti da autodidatta, e quasi tutto ciò che ho imparato delle varie forme musicali l'ho ricavato dall'osservazione (e diciamo da un po' di "analisi" fatta in modo alquanto istintivo) dei pezzi dei grandi compositori del passato, a cominciare dalle sonatine di Clementi che studiavo da ragazzo, per poi continuare con pezzi più complessi. In questa sonatina mi sono attenuto ad un modello abbastanza semplice: il primo tempo è quasi "mozartiano", con la classica fermata a fine esposizione e uno sviluppo breve. Il secondo è la solita forma A-B-A, con la parte centrale in maggiore; nella coda si sentono armonie che possono richiamare le canzoni napoletane. Il finale poi è un semplice rondò, con solo due episodi secondari (couplets) + coda, per non dilungarsi troppo. Che dire? Io penso che se uno vuole entrare nei meccanismi compositivi, la cosa migliore è (a parte uno studio teorico che non fa mai male) provare a buttarsi e scrivere qualcosa: magari i primi pezzi saranno delle mezze schifezze (tipo le sonatine che scrivevo a 15 anni), poi l'uso delle forme sicuramente migliora.

 

Ah, se vuoi (e se ti va di perderci un po' di tempo), guarda qui: http://www.armoniamusicale.com/forma-sonata.html

 

Ciao a te e a tutti i frequentatori del forum.

 

Gino

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