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Piano Concerto - Forum pianoforte

Martelliera consumata


MCA
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Ciao a tutti, avrei bisogno di qualche consiglio su un pianoforte verticale che ha  oltre 100 anni di vita. Sono andato in pensione questa estate e ho deciso di riprendere lo studio del pianoforte che avevo intrapreso in età giovanile, ma interrotto da molti anni. Lo strumento era fermo da almeno 30 anni. Ho chiamato un accordatore che, visto lo stato dello strumento ha tentato  una preaccordatura che è andata a buon fine (nessuna corda è saltata, nonostante alcune siano un po' arrugginite) a 423 hz. 

Nessuna regolazione della meccanica, ci siamo accontentati del fatto che tutti i tasti fossero  funzionanti. 

Ripreso lo studio si sono iniziati a rendere evidenti i limiti dello strumento. Suono molto secco, tastiera rumorosa e molto pesante, soprattutto nei bassi, impossibilità di fare il pianissimo. Data la vetusta dello strumento e il suo valore commerciale pari a zero, non ho ritenuto il caso di chiamare un tecnico e con l'ausilio di YouTube ho provato a porre rimedio personalmente a quelli che mi parevano i difetti più grossi.

Per prima cosa ho messo mano ai martelli  che erano molto appittiti nel punto di impatto e li ho rifilati con carta vetrata cercando di dargli un profilo più tondeggiante.

Poi ho sostituito i panni di kashmir sotto i tasti che erano consumati, cambiato il mollettone retrotastiera che era tutto tarlato, lucidato e regolato i perni ovali.

Ho seguito con attenzione i video di Paolo e mi sono cimentato nella regolazione della meccanica.

Piloti, scappamento, smorzatoi e paramartelli. 

Sono abbastanza soddisfatto del risultato, ma ora mi stavo chiedendo se non sarebbe il caso di sostituire la martelliera. Ho l'impressione che i tasti siano molto consumati... Allego alcune foto. IMG_20211209_132311.thumb.jpg.551a1dde7889487135dba3ed89d48e02.jpg

 

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Non riesco a vedere le foto, comunque. Cominciando dall'accordatura: 423 non è una accordatura. Il pianoforte si deve tentare di riportarlo a 440. Per quello che riguarda la meccanica, sicuramente ha bisogno di un profondo restauro. Sicuramente sarai intervenuto bene. i martelli "tondeggianti" sono un errore, specialmente nei medi e negli acuti. Se cerchi numero altri miei post, sostengo che va mantenuta la forma originaria del martello per non compromettere , specie negli acuti, il preciso punto di battuta.(Anzi, sconsiglio la rasatura)

Inoltre martelli così vecchi  risultano induriti e non possono più restituire il giusto tono. Però adesso che sono stati rasati ( e di quanto?) come farai a stabilire l'originaria lunghezza e la precisa foratura per montare i nuovi martelli? Anche il punto di battuta si è spostato, perchè il martello più corto va a battere poco più in basso. Insomma troppe variabili problematiche. Non è un fatto di regolazione che, peraltro viene falsata. Apparentemente la rasatura eseguita cambia apparentemente un poco il suono che presto, però, diverrà di nuovo duro e impreciso. La durezza dei martelli stessi e la vicinanza, ora, dell'apice all'anima di legno, non favorisce una nuova intonazione e rende il suono ancora più "legnoso".

Ritornando sull'accordatura: pazienza se qualche corda si rompe ( si sostituisce), a va riportato a 440, altrimenti non ascolterai mai la sua vera timbrica. Molti accordatori per non rischiare l'insuccesso( eventuale) della rottura di alcune corde, consigliano di lasciare lo strumento più basso! Non è un buon consiglio. Si deve, con coraggio riportare, con un adeguato procedimento, anche sopra il 440. Attendere un assestamento della struttura e poi procedere ad una o più accordature di fissaggio. Una subito e un'altra o due dopo aver suonato alcuni giorni.

Un'ultima cosa: L'indurimento e l'irrigidimento dei martelli possono provocare rottura di corde anche suonando. 

Spiego in alcuni miei video come le zone del martello devono reagire all'impatto. Con un vecchio martello irrigidito dal tempo e per di più rasato, la reazione non avviene. Il martello colpisce la corda come un corpo rigido e il subitaneo rilascio dalla stessa non permette agli armonici di svilupparsi.

 

 

 

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e' molto difficile giudicare un pianoforte ascoltandolo a distanza peraltro registrato con mezzi poco professionali. Sembra uno strumento sonoro, ma va valutato da vicino. prima di tutto vanno verificate le caviglie e la loro tenuta. Poi va misurato l'angolo che le corde formano sui ponticelli. Le corde dei bassi, sono le più penalizzate dopo molti anni. Divengono abbastanza sorde e ciò si sente. Certo, ammesso che la tavola di risonanza abbia in corrispondenza dei ponticelli un discreto angolo di vibrazione, tutte le corde, non solo dei bassi( che vanno filate esattamente secondo i campioni)dovrebbero essere sostituite. Va controllata la tavola se presenta fessurazioni e, caso mai, vanno riparate. Cambiando le corde si maggiorano anche le caviglie per restituire alle stesse una buona tenuta nei fori ( una o due misure in più, forse). Quindi i martelli e il controllo di tutti i perni delle forcole della meccanica. 

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  • 1 year later...

Riprendo questa discussione dopo un anno durante il quale ho ,alla meno peggio, sostituito personalmente la vecchia martelliera con una nuova di marca Abel. Il suono è migliorato,ma il risultato visivo lascia alquanto a desiderare . Mi sono deciso a chiamare un tecnico restauratore piuttosto noto in Liguria, per commissionargli un accordatura . Aperto lo strumento si è scandalizzato del lavoro sulla martelliera e voleva andarsene. Ho faticato non poco a convincerlo a restare e a procedere ad una accordatura. Il tecnico ha faticato non poco in quanto , a suo dire, la cordiera, essendo molto vecchia, presentava dei battimenti anche suonando una singola corda. Alla fine però il risultato è stato ottimo, nemmeno paragonabile al risultato dei due accordatori che avevo ingaggiato precedentemente. Ho scoperto uno strumento con un suono che non conoscevo. Il tecnico mi ha informato che è un ottimo strumento e che , secondo lui, varrebbe la pena di restauralo. La martelliera si poteva scollare e riutilizzare, al che mi sono deciso a chiedergli un preventivo per un restauro dello strumento. Incollo qui la parte relativa ai lavori che sono oggetto del preventivo e chiederei gentilmente a pianoexpert un parere. Grazie 

Preventivo

                       Preventivo dei lavori da eseguire al pianoforte verticale Andrae – Berlin, n.20216


       Lo strumento Andrae - Berlin in oggetto si definisce “verticale”, ed è stato costruito precisamente da Günther Andrae di Berlino, noto come Pianoforte-Fabrikant
 dal 1905 sino al 1912, e successore di suo padre Robert Andrae, operante nel secolo precedente (non si conosce la data di inizio dell’attività); Günther operò la costruzione in pochi anni di circa 7.000 pianoforti, i cui numeri d’opera furono sommati a quelli del padre, arrivando ad una produzione totale di circa 21.000 strumenti, prima di chiudere l’attività a causa della concorrenza di molti altri costruttori nella stessa città di Berlino che iniziavano già allora ad utilizzare meccaniche e tastiere prodotte da costruttori più economici rispetto alle marche tecniche più note; fra queste, la prediletta di Andrae fu l’eccellente Oscar Köhler di Berlin, casa che si fregiò di decine di brevetti per le innovazioni applicate alle proprie macchine, fra cui l’invenzione di una meccanica per pianoforte verticale concepita in unico blocco con la tastiera (come per il pianoforte a coda).
Lo strumento in suo possesso è un ottimo pianoforte di robusta ed accurata fattura, come tutti i pianoforti usciti dalla fabbrica Andrae, e monta una eccellente meccanica e tastiera Oscar Köhler attualmente fuori registrazione e che necessitano di un completo intervento di ripristino, per poter ricondurre lo strumento alle caratteristiche di comfort d’uso originali, di ricchezza sonora e di agilità di tocco che ne facevano una macchina all’avanguardia, in rapporto all’epoca di costruzione.
Al degrado “indotto” da interventi di tipo hobbystico, lo strumento allo stato attuale soffre, come tutti i pianoforti che hanno superato il secolo di vita (essendo la sua costruzione databile intorno al 1909/1910), della vecchiaia della cordiera, che comporta l’indurimento dell’acciaio armonico che, pur suonando, modifica le caratteristiche armoniche del suono producendo autonomamente oscillazioni (battimenti) non più occultabili in fase di ordinaria accordatura; le caviglie dello
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strumento, anch’esse datate, sono meno inficiate dall’età, ma se ne consiglia comunque la sostituzione, in sede del rifacimento della cordiera, per non incorrere in rischi di tenuta dell’accordatura a seguito della perdita di trazione indotta dallo smontaggio delle vecchie corde, i giorni di “riposo” prima del rimontaggio della cordiera, ed il ripristino successivo della corretta tensione delle corde a corista (normalmente il LA di 440 Hz.); i fori del somiere per loro natura risentono di tale rilascio di tensione (tensione perdurata in modo continuativo per più di un secolo) per cui si suggerisce il cambio delle caviglie come unica certezza di ripristino della corretta tenuta di accordatura per decenni e decenni (in condizioni climatiche “normali”.
Qui di seguito presentiamo il sommario elenco delle principali operazioni che saranno eseguite al pianoforte per il suo completo ripristino funzionale, ed acustico:
 completo smontaggio delle parti mobili dello strumento, disarmatura del telaio, smontaggio della cordiera e delle relative caviglie dal somiere; estrazione della meccanica e del telaio della tastiera, leve dei tasti comprese. Su richiesta, lo smontaggio delle corde e delle caviglie potrà avvenire in tempi successivi, in quanto potranno essere rilevate le misure delle corde senza smontarle per permettere allo strumento di continuare a poter essere usato nel periodo di attesa dell’arrivo delle nuove corde filate (vedere oltre). In questo caso la revisione con rettifica della meccanica e della tastiera avverranno dopo l’arrivo in laboratorio della nuova cordiera filata, e pertanto l’intervento potrà durare sino a circa una settimana abbondante in più rispetto al previsto. Le corde nude vengono preparate direttamente nel nostro laboratorio;
 impianto di nuove caviglie di opportuno diametro nel somiere dello strumento previa alesatura di ciascun foro e pulizia interna come necessario; vengono utilizzate caviglie tedesche (marca Biene) su foggia delle originale, maggiorate mediamente di n.2 misure (5/10 di mm.);
 rifacimento della cordiera nuda, utilizzando acciaio di primissima qualità (acciaio armonico per corde Pitham, leggermente più morbido rispetto all’acciaio armonico attuale, in quanto più affine a quello dell’epoca di costruzione dello strumento), secondo i diametri e le misure riportate direttamente sul ponte, per non alterare le forze di trazione cui può resistere il telaio dello strumento, e permettere così una perfetta e duratura tenuta di accordatura a corista (normalmente non oltre il LA di 440). Si precisa che il diapason originale dello strumento, vista la provenienza e l’epoca di costruzione è il LA di 435 Hz., ma con l’impianto di nuove corde e caviglie, il
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LA “moderno” di 440 Hz. potrà essere applicato senza rischi al telaio o alle corde stesse, opportunamente calcolate per tale forza di trazione;
 rifacimento della cordiera filata in rame presso ditta specializzata tedesca (casa Hellerbass di Gregor Heller), che provvederà a costruire le nuove corde con l’esatta misurazione dei campioni originali, per la perfetta aderenza alle caratteristiche foniche e costruttive del manufatto originale;
 revisione della meccanica come necessario, con smontaggio delle tre parti consuete (cavalletti, smorzatori, noci) e ripristino della lubrificazione, della centratura, degli allineamenti come necessario, e con sostituzione di tutto il materiale non più idoneo al corretto e silenzioso funzionamento per vecchiaia o per scorrettezza di montaggio; ripasso generalizzato dei perni delle forcole di tutte le parti, con ammorbidimento e ripristino del corretto peso delle molle, intervenendo a seconda dei casi con alesatura del foro del perno o con sostituzione dello stesso perno (filo di centro);
 ripristino della martelliera già sostituita con riallineamento delle testine e correzione dell’angolazione di incollaggio, sulla base delle misure delle meccaniche Köhler da noi restaurate nel tempo, e sostituzione parziale degli stiletti come necessario; questa operazione permetterà il ripristino della esatta scorrevolezza e morbidezza “elastica” delle noci dei martelli, sulla base del ricalcolo del peso delle nuove testine di martelletto;
 ripristino della corretta funzionalità degli smorzatori, con correzione delle altezze, delle teste e della corretta angolazione nei confronti del piano delle corde, per la migliore smorzatura generalizzata del suono;
 applicazione delle feltrature anteriori del telaio della tastiera, nel rispetto delle misure utili alla correzione della corsa dei tasti (vedere oltre); si utilizzerà feltro verde di produzione inglese tagliato in rondelle con apposita fustella, e di opportuno spessore (vedere oltre);
 revisione della tastiera, con ricalcolo della corsa delle leve in modo da ottimizzare l’allineamento orizzontale e verticale conducendo la corsa dei tasti a mm.10 di sfondo con rialzo dei tasti cromatici di circa mm.2 in fase di pressione, nonché eliminazione dei laschi laterali dei tasti, conducendo la corsa del tasto e l’allineamento delle leve a perfezione; revisione come necessario dei pesi in piombo applicati al corpo dei tasti, con eventuale sostituzione di materiale secondo necessità;
 revisione dei meccanismi dei pedali come necessario con sostituzione di tutto il materiale riscontrato non più idoneo ad un corretto funzionamento dei meccanismi; eventuale adeguamento o sostituzione delle molle di ritorno dei meccanismi in legno applicati ai perni dei pedali;
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 pulizia globale interna dello strumento con intervento disinfestante anti tarme (da ripetere ogni dodici mesi da parte del cliente con semplice apposizione interna di quadretti tarmicidi secondo nostre indicazioni);
 accordatura dello strumento al diapason pari al LA di 440 Hz. (5 Hertz superiore al corista originale del pianoforte, riferito all’epoca di costruzione, pari al LA di 435 Hz.), secondo il consueto temperamento equabile;

Comprese nel costo del lavoro restano diverse accordature (due, tre, eventualmente quattro) da eseguire a calendario per la stabilizzazione delle nuove corde; tali successivi appuntamenti vengono concordati di volta in volta (per ogni volta circa un’ora abbondante di lavoro).

I costi non sono comprensivi di I.V.A., che viene calcolata a parte al 22% in sede di fatturazione.
 Intervento sulle parti meccaniche e sulla tastiera, compresa la messa a punto conclusiva in casa e la prima accordatura secondo quanto descritto.....€. 600
 Rifacimento della cordiera nuda e filata, compreso acquisto ed installazione delle nuove caviglie, e livellature delle corde....................................€. 1.200
(per un totale di €. 1.800)

 

 

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Non possiamo permetterci di giudicare a distanza e pubblicamente il lavoro e il compenso richiesto da questo tecnico. Questo Forum non può approvare o meno preventivi, che incontrano, peraltro, una valutazione personale. Ciò anche nel rispetto di chi propone ill lavoro. 

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