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Piano Concerto - Forum pianoforte

Cercasi Dinamica


Sergio
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Guest Pianoaccordatore

Dipende dall'abilità del costruttore del pianoforte, cioè da come è riuscito ad economizzare gli spazi e quindi le relative efficienze.

Se il pianoforte ha il giusto numero di attriti, una corretta e giusta regolazione del meccanismo da parte del tecnico accordatore fa poi il resto.

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Guest Pianoaccordatore

Controllo la distanza martello-corda in rapporto all'affondo del tasto.

Poi scatto e caduta del martello; parata del martello; forza della molla di ripetizione; allineamento del montante; smorzatori. . .

 

Se guardi i video realizzati da paolo e simone sulle regolazioni del verticale e coda, troverai tutta la sequenza della regolazione del meccanismo.

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Guest Pianoaccordatore

. . .la domanda iniziale di sergio era su come agire sulla regolazione per riuscire ad eseguire il pp e il ff.

 

Bene, lo scappamento più vicino alla corda produce una maggiore facilità nel realizzare il pianissimo.

Per il forte invece è molto importante l'allineamento del montante con la parte anteriore in legno del rullino che influisce appunto sull'attacco del forte; inoltre una distanza maggiore del martello dalla corda contribuisce ad avere maggiore potenza nella dinamica forte dello strumento.

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Bene, lo scappamento più vicino alla corda produce una maggiore facilità nel realizzare il pianissimo.

 

 

 

Cosa s'intende per scappamento più vicino alla corda?

Sono i pianissimi che mi mancano un po'!

In alcuni passaggi affondo solo i tasti senza emettere alcun suono.

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Guest Pianoaccordatore

lo scappamento è il momento in cui il montante si impernia sul suo bottoncino e si mette da parte.

In questo momento il martello "scappa" dalla corda e si allontana nel verticale, mentre nel coda c'è la caduta dello stesso.

 

Lo scappamento o scatto del martello, si regola dal bottoncino di scappamento; per ridurre lo scatto, alzare il bottoncino girandolo in senso antiorario.

Ovviamente Sergio, si deve tener conto che nella regolazione di un pianoforte usato, che l'usura dei feltri e attriti eccessivi non permettono di arrivare a una regolazione perfetta di tutto il meccanismo.

Quindi sarebbe necessario, prima di intervenire alla regolazione del meccanismo, verificare "lo stato di salute" dei perni di centro, dei perni del tasto, delle guarnizioni in kasimir delle mortase dei tasti. . . insomma. . . un passaggio alla volta.

 

Buon lavoro

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Si può aumentare la dinamica di un pianoforte in due ambiti. Uno è, come avete illustrato, è l'ambito della regolazione. Un maggior affondo e una maggiore distanza del martello dalla corda aumentano l'escursione dinamica.....anche se rendono al pianista la vita un poco più difficile.

 

Il secondo riguarda una modifica strutturale. Cioè ricalcolare la cordiera e maggorarla e, contemporaneamente, tenere in considerazione di liberare un poco la tavola di risonanza dall'eccessivo carico. Due operazioni che devono essere ben ponderate, perché sviluppano nello strumento grandi dinamiche e sopprimono notevolmente il"freno" al suono.

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