Pierpier Postato Maggio 9, 2021 Report Share Postato Maggio 9, 2021 Ed insomma in una tastiera che fino a poco prima era equilibrata ad un certo momento alcuni martelli cominciano a "sparare" e altri rimango invece al livello in cui si trovavano prima con un suono più dolce.. creando grossi problemi per l' eguaglianza e la regolarità timbrica... come accade questa cosa? eppure i tasti li suoniamo tutti.. Trovo straziante questo problema anche perchè ancora più straziante è la soluzione: "intonare" il piano affondando gli aghi del punzonatore nel feltro dei martelli.. cosi poi per mesi o magari anni si ha un piano bello omogeneo ma drammaticamente ovattato...!!!! aiuto!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Maggio 10, 2021 Report Share Postato Maggio 10, 2021 Deve essere intonato da mani esperte. Ma prima di intonare bisogna SEMPRE controllare l'efficienza e la regolazione della meccanica e l'accordatura. Anche un unisono scordato può far "sparare" una nota. Mai usare gli aghi se non si è esperti. Tranquillo!!! Succede a tutti i pianoforti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Maggio 10, 2021 Report Share Postato Maggio 10, 2021 Leggevo ora a proposito del suono ovattato: diviene tale se le punture avvengono in modo spropositato, tale da uccidere la martelliera. Si deve pungere in modo scientifico e graduato. In questo modo il timbro sarà sempre preciso nelle varie dinamiche. Esistono delle aree di compressione e altre di dilatazione del martello da rispettare. Il martello dovrebbe essere un pugno di ferro in un guanto sottile di velluto. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Pierpier Postato Maggio 10, 2021 Autore Report Share Postato Maggio 10, 2021 Grazie Francesco, sono quasi quarant'anni che posseggo pianoforti e avrò provato nel tempo non meno di 6-7 tecnici diversi: nessuno è mai stato in grado di risolvere in maniera saggia ed equilibrata questo problema...: o ti tieni il piano diciamo "a sbalzi" o fai intonare e ti ritrovi un piano la cui timbrica è annullata.. un piano il cui suono è come fosse "nascosto" sotto quattro coperte di lana pesante... veramente deprimente 'sta cosa... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Maggio 10, 2021 Report Share Postato Maggio 10, 2021 Pochissimi tecnici sono anche dei bravi voicer... La meccanica, l'accordatura ok...l'intonazione è la parte più artistica della messa a punto. Ci sono tecniche di intonazione per aprire di più il suono (vedi come fa Steinway per esempio). Il suono voluto dalla Casa non andrebbe "ucciso" con intonazioni spropositate, ma domato: piccoli ritocchi ripetuti nel tempo per uniformare il timbro e correggere l'asprezza. Uno Yamaha non deve suonare come un Pleyel altrimenti risulterebbe ovattato (come dici tu); e viceversa!!!. Ogni strumento ha delle caratteristiche date dal progetto ma anche dalla sua natura intrinseca (ovvero da come nasce) e l'intonazione dovrebbe enfatizzare tali caratteristiche piuttosto che sopprimerle. Intonare non significa addolcire, o almeno non soltanto, ma ridonare al martello le giuste zone di compressione ed espansione. Anche la scelta della martelliera è fondamentale: se scelta bene, avrà bisogno di meno intonazione e quindi conserverà più a lungo le sue peculiarità specifiche. Tutto questo imparato anche da esperienze negative sui miei pianoforti, oltre che ai saggi consigli del M° Ferrarelli. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.