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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Salve a tutti!👋🏻 Sono un amante del pianoforte e qualche mese fa ho avuto l'occasione di acquistare un verticale ad un prezzo irrisorio (appena 250€ da un privato che doveva traslocare) il pianoforte dovrebbe essere di marca Eisenberg (da ciò che sono riuscito a scoprire dal numero di serie, la marca è stata coperta) ed è dei primi anni settanta. Monta una meccanica pianic, a livello visivo si trova in ottime condizioni e nella sua vita non è stato praticamente mai suonato dal vecchio proprietario. Ora, il problema è che oltre ad una generale durezza della tastiera su moltissimi tasti nel piano e nel pianissimo il martelletto tende a ribattere sulla corda creando un fastidiosissimo ribattuto. Il fenomeno è più invadente nel registro grave e in quello medio (credo per il maggior peso dei martelli, correggetemi in caso di conclusioni errate) e quasi assente nel registro acuto. Ho già letto di un paio di problemi simile al mio qui sul forum ma non sono riuscito a risolvere utilizzando le informazioni delle altre discussioni, spero quindi di non essere ripetitivo. Attraverso i video del maestro Ferrarelli che mi hanno letteralmente aperto un mondo ho potuto constatare che almeno ad un primo esame le regolazioni principali mi sembrano rientrare nei giusti limiti. Distanza martello-corda 45 mm, affondo tasti poco meno di 10 mm e scappamento regolato sui 3 mm circa. Detto questo volevo chiedervi, possibile che questa meccanica in particolare abbia bisogno di una regolazione diversa da quella più "generale"? Sul web non sono riuscito a trovare nessun dato della casa produttrice, mi rimetto quindi alla vostra esperienza. E, in caso negativo, cosa potrebbe provocare un problema così fastidioso e ingombrante e come potrei risolvere? Potrei essere stato io ad ignorare qualche particolare o prendere qualche misura in maniera errata?. So che il modo più semplice per risolvere sarebbe con tutta probabilità chiamare un tecnico ma data la situazione attuale, la mia buona manualità e la mia profonda sete di conoscenza verso uno strumento così eccezionale come il pianoforte, mi piacerebbe cercare di risolvere il problema con le mie mani (ovviamente entro certi limiti) sotto la sapiente guida che sono certo saprete darmi e rimettendomi alle vostre opinioni🙂. Vi ringrazio in anticipo per le risposte e spero di essere stato abbastanza chiaro!

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Provo a rispondere nell'attesa di un riscontro competente di Paolo Ferrarelli. Innanzitutto che non sia mai stato usato non significa che non sia usurato, anzi, forse pure peggio: sono SICURO che siano da sostituire tutti i perni (meccanica e tastiera) previa alesatura del cachemire nei fori nei quali sono inseriti e che il feltro dei martelli si sia indurito nel tempo. Tutto ciò che ti ho detto su perni e cachemire può avvenire anche in un pianoforte nuovo e raffinato ma che abbia stazionato per mesi senza essere suonato: il suonare rappresenta un "massaggio" per le guarnizioni le quali altrimenti renderebbero a bloccarsi. Quel ribattuto di cui parli penso derivi da un affondo dei tasti insufficiente, ma può essere alimentato dagli attriti.

Dato il costo esiguo dello strumento e tanti altri aspetti, non so, vedi tu, se sia il caso di rimetterlo a nuovo, cosa che sicuramente ti viene a costare molto più del costo del pianoforte stesso. Dipende se il gioco vale la candela. Io non conosco tale marca, quindi aspettiamo il M° Ferrarelli.

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Quello che dice Francesco potrebbe essere giusto. Comunque è tutto da vedere. Ci sono cose che si possono fare ed imparare con il "fai da te", ma in questi casi va esaminato lo strumento nel suo insieme. Se il pianoforte suona bene, potrebbe valere la pena di rimetterlo su per bene. bisogna vederlo. Del resto anche pianoforti seminuovi e poco costosi possono avere una serie di problemi che li rendono "insuonabili". A prescindere dalla qualità del suono ( che puo', però, essere sempre migliorata) il pianoforte deve funzionare bene...altrimenti non è un pianoforte. Il discorso è che ti troverai di fronte ad una quantità di variabili interdipendenti e l'errore su una può compromettere l'altra. Il costo iniziale del pianoforte può nascondere una serie di problemi,alcuni dei quali , speriamo non siano parzialmente irreversibili ( tenuta accordatura, stato della tavola di risonanza, stato della cordiera ecc.) . Alla fine, dopo aver speso per un ricondizionamento, il pianoforte potrebbe funzionare  e suonare di un pianoforte, magari da un privato o in negozio, che avrebbe bisogno comunque di una notevole messa a punto, nonostante, magari, la cifra di acquisto più alta. Intanto inviaci foto dell'interno della meccanica  e anche un file di ascolto.

P.S. La meccanica pianic non è un gran che, ma può funzionare bene se ben controllata e assistita

P.P.S. Naturalmente i miei Tutorial non hanno lo scopo ne la pretesa di istruire il pianista per illuderlo a divenire un "tecnico immediato " con il fai da te( Naturalmente potrà forse diventarlo, studiando, approfondendo e sperimentando in laboratorio sotto la guida di persona esperta). E' invece importantissimo che il pianista si renda conto da cosa dipendono le sue insoddisfazioni riguardo allo strumento e cosa sia necessario fare per riportarlo in piena efficienza.

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