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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rasatura e intonazione dei martelli


Marti
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Salve, spero che qualcuno mi possa aiutare perché sono molto in ansia. 

Ho acquistato un mezzacoda Kawai del 1985. Quando l'ho provato (e mi sono presa il tempo di andarlo a provare più volte visto che avevo già avuto esperienze poco piacevoli) ho trovato una tastiera praticamente perfetta! Tutti i suoni erano omogenei e il suono bello aperto ma allo stesso tempo non troppo squillante. 

Io avevo chiesto solo il montaggio del sistema silent. Al momento della consegna mi viene detto che è stata eseguita rasatura e intonazione dei martelli. Sono rimasta pietrificata dalla notizia poiché secondo me non c'è n'era bisogno. Inoltre sono stati cambiati i rullini. Ora mi ritrovo con una tastiera molto più "dura" (non so il perché) e con una sonorità completamente disomogenea con note più brillanti altre completamente ovattate altre ancora che sembrano un tamburo. 

Il suono non è più lo stesso ma quello che mi preoccupa maggiormente sono quei suoni ovattati che prima erano più brillanti e il fatto che faccio molta fatica a gestire la dinamica forte/piano. Cosa che non avevo per nulla percepito prima di questi interventi. Mi chiedo se la sonorità si sistemerà da sola suonandolo.... Ma con questo intervento di rasatura e intonazione temo che mi abbiano rovinato il piano e sono davvero angosciata! 

Perché le note non suonano tutte in ugual modo?! 

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La rasatura non doveva essere eseguita ! In altri post spiego le importanti ragioni! La dimogeneità dipende dalla perdita di intonazione dei martelli e dalla modifica della struttura dei martelli. Inoltre ( invia, se vuoi delle foto) probabilmente gli acuti sono stati arrotondati e in tutta la martelliera è cambiato il punto di battuta, fondamentale specie sul cantabile e sugli acuti.

Secondo me non resta che restituire lo strumento o cambiare martelliera e stiletti, affidando però il lavoro ad un tecnico esperto.

Naturalmente l'avvicinamento dell'apice dei martelli all'anima di legno rende il suono molto più duro e la minore quantità di feltro rende i martelli poco intonabili

Se vuoi maggiori chiarimenti puoi anche telefonarmi al n. 3393395980.

P.S. la cosa non si sistema suonandolo. Forse peggiorerà

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Grazie della sua risposta. C'è chi mi ha detto che il suono, laddove ora risulta un po' più ovattato, si aprirà nuovamente man mano che si rifanno i solchi. 

A dire la verità ho avuto lo stesso identico problema su un verticale anche cambiando completamente la martelliera. In pratica con la martelliera nuova i suoni erano più ovattati rispetto a prima e pochissima escursione tra p e f. Anzi la situazione era molto peggio di questa pur con la martelliera nuova( Abel che sono anche preintonate se non sbaglio). Ho provato anche dei Yamaha restaurati con questo suono così poco brillante. Ho provato anche uno Steinway nuovo e rispetto a uno usato del '74 aveva un suono più chiuso. 

Nel caso invece i martelli non battano più la corda tutti allo stesso modo a causa di una rasatura imprecisa dovrei avere modo di dimostrarlo ma non saprei come. 

Potrei anche inviarle delle foto ma devo aspettare che mi venga un tecnico perché, con la barra del silent, non riesco a uscire la martelliera... Ho paura di fare danni 😁 (e anche su questo argomento vorrei capire quanto l'installazione del silent va a modificare l'assetto e la regolazione meccanica 🙄

Ascoltando poi una registrazione in realtà il suono appare molto dolce e piacevole. E non si sentono particolari disomogeneità sonore. Le percepisco più io mentre suono. 

Ad ogni modo la ringrazio molto di avermi lasciato il suo n. Penso che la chiamerò 😉

Grazie per la disponibilità. 

 

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Quando viene il tecnico, cerca di individuare come viene estratta la meccanica. Ogni Silent ha qualche particolare diverso. Fammi sapere. Sono inoltre convinto che l'introduzione del SIlent potrebbe falsare e/o limitare la regolazione fine della meccanica...ma è tutto da vedere

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Sì l'inserimento del silent impone, per quanto poco, un abbassamento dei martelli e non si ha una tastiera subito pronta al suono diciamo. All'inizio mi infastidiva poi ci si abitua. Certamente è molto meglio la regolazione senza silent! 

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On 1/4/2021 at 07:58, Marti ha detto:

anche inviarle delle foto ma devo aspettare che mi venga un tecnico perché, con la barra del silent, non riesco a uscire la martelliera... Ho paura di fare danni 😁 (e anche su questo argomento vorrei capire quanto l'installazione del silent va a modificare l'assetto e la regolazione meccanica 🙄

Ciao. Poi mi fai sapere come ha fatto? Ho anche io tale difficoltà 

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  • 1 year later...

Problema del tutto simile. IL mio Kawai KG2-E dopo rasatura della martelliera non è più lo stesso. APprezzavo la regolarità della meccanica e della tastiera nonstante pesantezza. Mi sono stati sostituiti perni, lubrificati i feltrini e rasata la martelliera che aveva più di 30 anni. poi si è proceduto con l'intonazione dei martelli. Con la volontà di rendere più dolce il suono in realtà lo so è attutito troppo. Adesso fatico a suonare e per fare uscire il suono - soprattutto per i cantabili - devo spingere otremodo.

Dopo aver suonato ieri per 1 ora e mezza ho un male tremendo al polso e sono abbastanza avvilito.

Ho contattato un tecnico professionista e mi risulta pure apprezzato per fare ciò. Ho forse dato io qualche indicazione sbagliata quando il pianoforte era completamente aperto....  mentre o lo suono sempre chiuso con il leggio posto sopra perchè l'anbiebte è basso.

Spero si possa tornare indietro in un qualche modo.... almeno con l'intonazione

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con Nick ci siamo sentiti telefonicamente, quindi conosco il problema e lo abbiamo dibattuto.

Vorrei fare alcune considerazioni di carattere Musicale e di carattere tecnico.

Diciamo che quando sediamo al pianoforte, dobbiamo considerare che siamo abbastanza lontani dal suono che produciamo. L'approccio ottimale sarebbe, idealmente, quello che ci fa immaginare tutta la meccanica, fino al martello che percuote la corda, come un prolungamento delle nostre dita. Ciò FA I CONTI COL BUON FUNZIONAMENTE DELLA MECCANICA CHE DEVE AVERE I GIUSTI ATTRITI e far si' che ci sia giusto il peso di abbassamento dei tasti, ma soprattutto il giusto peso di ritorno . Il buon rapporto tra questi due valori e una buona regolazione produce dinamicità alla tastiera e ci permette di suonare con facilità i passaggi difficili. Anche la piombatura della tastiera non deve essere eccessiva. Per esempio una meccanica alla quale vengono sostituiti martelli troppo pesanti e con tastiera bilanciata aggiungendo piombatura non avrà la stessa dinamica di una tastiera meno pesata. Questo è importantissimo per il nostro buon approccio allo strumento.

Col tempo, i martelli si segnano contro le corde, il suono diviene più brillante , forse troppo.....e noi ci abituiamo a tutto ciò...fino a che sentiamo però l'esigenza di ottenere un suono più compatto.

Ciò non è possibile se non sostituendo i martelli dello stesso tipo, misura, foratura e inclinazioni. La vita del suono ritorna all'inizio, ritorna a quel suono al quale non eravamo più abituati...e allora sentiamo lo strumento  poco sonoro. A meno che non sia stata errata la martelliera o la regolazione, i martelli stessi si segneranno col tempo, producendo via via un suono più aperto.

La rasatura, come già detto, con successiva intonazione modifica la geometria della meccanica e, riducendo la distanza tra apice e anima di legno, genera un suono sicuramente più duro ( anche se compensata da tentativi di intonazione)

Se questa successiva intonazione viene fatta in modo eccessivo e nelle zone errate del martello, l'intervento può essere irreversibile.

La regolazione anche può influire sul suono. Ad esempio uno o due decimi in più di affondo potranno rendere il pianoforte più sonoro, come pure un leggero aumento della distanza martello-corda. Sarà cura del tecnico, in seguito, recuperare rapidamente queste leggere variazioni di distanza utilizzando degli spessori.

 

Sarebbe anche il caso di soffermarsi a parlare di tecnica pianistica, ma voglio solo dire ( come ho ripetuto altre volte) che il suono ottenuto da una maggiore gravitazione, unito  alla preparazione di una martelliera in modo omogeneo, genera un magnifico cantabile. Si ascolti i dischi di Rubinstein, dove la destra suona sinceramente forte e legato anche nel piano. Da lui dichiarato che la "sincera" gravitazione, specie della mano destra, affidandosi di più al sostegno delle dita, produce sicurezza e cantabilità. Una martelliera, per esempio divenuta molto aspra, troppo brillante ecc... scoraggia il pianista a produrre questo "suono lavorato in profondità" e lo abitua ad un minore appoggio sul fondo del tasto.

Quando si cambia la martelliera viene cambiata, questo minore appoggio, gravitazione, produce un suono che "fa fatica ad uscire" specie nel cantabile. Il grande pianista,   il che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo e con il quale ho parlato più di una volta, non si risparmiava di esemplificare spesso a noi, giovani ragazzi ( e non solo- ne parla anche Pollini), assetati di segreti, questa modalità di approccio. Vi assicuro che il peso delle sue dita sulla nostra spalla era impressionante.

Naturalmente questo sviluppo di energia non proviene da "prove muscolari" bensì dal controllo della nostra muscolatura "fuori tensione". Segnalo il meraviglioso libro di Monique Deschausses "l'Home e le piano" che tratta magnificamente proprio questo concetto. Della stessa autrice il libro sui 24 studi di Chopin. ...Il francese è comprensibile ...

Faccio sempre troppe chiacchiere......

Buona Musica

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