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Piano Concerto - Forum pianoforte

Approccio allo studio con i prinicipi della scuola russa


Pierpier
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Trovo questo modo di trattare la tastiera molto manierista. Questi inutili movimenti aggiuntivi non fanno altro che perdere il contatto reale con il trasferimento delle peso alla tastiera. Quest'ultimo, dosato dalla spalla, non deve interessare tutto l'apparato dei grandi muscoli che devono rimanere fuori tensione. Molte le varianti. Nel notturno in questione va trovato un certo equilibrio del braccio della sinistra che si sposta per le due ottave e questi aggiuntivi movimenti non fanno che rendere più difficile e incerta l'acquisizione di questo spostamento equilibrato . La destra deve essere sempre legata e sonora ( non si può ottenere un buon legato se non si acquisisce la proporzione tra intensità e durata del suono). Nel pianoforte il legato melodico è la cosa più difficile da ottenere, cioè il "cantare" sullo strumento. Trovo che questo approccio sia molto manierato e tradisca la sensazione di fiducia e di aderenza costante del peso. Rubinstein che era un Grande in questo , e non solo, dichiarava che deve esserci una grande gravitazione della destra nel cantabile. Faceva sentire questo peso posando le sue dita sulla spalla altrui ed era impressionante. Il costante contatto e la consapevolezza del "fondo del tasto" ci fa raggiungere un suono "sincero " e legato. Anche lo sbilanciamento di peso tra destra e sinistra, che lui , Rubinstein,e non solo, attuava costantemente nel cantabile, aumenta questo giusto approccio e produce maggiore contabilità. 

Quindi a mio avviso (anche se ci sarebbero da dire molte altre cose e praticare molti esempi) questo modo di trattare lo strumento non conduce a percorrere una buona strada. Tutti i movimenti eleganti e superflui possono di tanto in tanto essere visivamente introdotti in concerto, ma non devono essere un principio che sottintende un significato "tecnico"

Questo penso 

P.S. non mi risulta, poi, che questi siano principi della Scuola Russa...basta guardare in video suonare Emil Ghilels o Sviatoslav Ricther, i due migliori allievi di Neuhaus

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Paolo un pò mi soprende la tua risposta perchè mi era sembrato di capire da altri post che fossi un fautore

di questo tipo di approccio in cui si partecipa alla produzione del suono con tutti i segmenti corporei ben coordinati,

dita, polso, avambraccio, gomito, braccio, spalla, schiena... mi era sembrato che elogiassi molto ad es. Valentina Lisitsa

che è l' apoteosi di questo modo di suonare... un esempio tra i mille suoi che si trovano in rete: https://www.youtube.com/watch?v=tV5U8kVYS88

Riguardo la scuola russa o non-russa la tipa del video sostiene di insegnare la scuola russa io non so se sia vero o meno... ha tutto un suo canale con varii video ecc.ec  ecco cosa riporta: "Join my Piano Coaching Program to get access to hundreds of  exclusive piano playing tutorials (including step-by-step courses) where I share the professional principles of the Russian piano school "

 

Riguardo Rubinstein, Richter, Gilels anche a me sembra che non suono proprio in questo modo ma mi chiedo:

esiste forse un "nuova scuola russa"???   Un altro celebre russo giovane che mi pare  suoni cosi è Danil Tifonov

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Nello specifico ho sempre parlato, anche nei miei video di gesti fondamentali di base. Intendo escludere i gesti manierati, come vedo in questo video. Non mi risulta che la Lisitsa li usi. Se qualche pianista se ne serve, anche lei, a margine è solo per offrire una forma di eleganza visiva, ma è mia convinzione , e non solo mia,che ciò non faccia parte di una tecnica o di una nuova tecnica. E' fuorviante ogni gesto che non trasferisca con determinazione l'attacco al tasto. Ti invito a leggere il libro di Sandor "come si suona il pianoforte" dove vengono appunto illustrati e studiati i gesti fondamentali di base. E' un manuale del gesto pianistico. Alzare le mani e le dita con questi manierati movimenti è di inutile gestualità. Alfredo Casella dice nel suo bel libro "il pianoforte": " ricordate che la tastiera è sotto di voi non sopra di voi". Ciò vuole dire che ogni gesto precedente all'attacco del suono come pure gesti successivi alla produzione di esso sono inutili. Per esempio suonare un accordo e continuare a produrre pressione. Precedere l'inizio di una melodia con gesti manierati come si vede nel video. Non si tratta di gesti corporei ben coordinati.Si tratta di mescolare gesti inutili a gesti fondamentali.E si crea confusione. "poche regole,ma chiare". Si pensi all'inizio del concerto di Chopin op. 11 in mi minore. Quella famosa figura puntata dell'inizio del tema del pianoforte ha un preciso e puntuale attacco ritmico e melodico e non può che essere scevro da inutili movimenti aggiuntivi. E' pur vero che un grande pianista come Kissin maniera molto il gesto e si muove molto col corpo...ma questo serve a lui per scaricare tensione, emotività da lui dichiarata sinceramente in più di una intervista. Voglio dire che gesti molto personali, che osserviamo in alcuni pianisti, non sono però alla base dei principi fondamentali della tecnica che bisogna percorrere in sede di studio. Questo penso

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Non so come fai a dire che Lisitsa non li usa... è un tutto uno svolazzare di polsi, avambracci e gomiti... guarda anche solo i primissimi istanti del video che ho postato quando prepara l' attacco del brano..      un grande respiro col polso alzato che si porta dietro avambraccio e gomito sino al terminale del dito che tocca infine il tasto... dopo il primo intervallo di sesta già il polso si rialza e a seguire infinite volte...  e non credo che sia solo per dare eleganza al gesto ma credo siano movimenti che hanno delle precise motivazioni acustiche e fisiologiche...

   Il libro di Sandor lo conosco bene, uno dei concetti su cui maggiormente insiste è: polso basso all' inizio della frase o gruppo di note, polso alto alla fine della stessa; fa molti esempi con tanto di frecce   su e giù...  il che non mi sembra affatto  in contrasto con quello che fa sia la tipa della lezione sia Lisitsa sia molti pianisti della nuova generazione russa.. 

Quello che a prima vista può sembrare manierato come dici te non è detto che lo sia.. altrimenti è manierato ad es.  pure il fatto che muoviamo le braccia quando camminiamo:  gesto inutile!  a che serve muovere le braccia se è le gambe che dobbiamo muovere quando camminiamo..??   eppure anche involontariamente le braccia si muovono perchè il corpo è uno e non si possono separare i segmenti corporei come fossimo robot: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria...

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La Lisitsa è sicuramente e veramente una grande virtuosa della tastiera. Quello che ho cercato di dire , ma sicuramente non mi sono ben spiegato, anzi non ci sono riuscito affatto, è che di questi personali "approcci" non devono essere scambiati per soluzioni tecniche. Sono "modalità", bensì, che vengono in seguito usate come personali espressioni corporee, che alcuni pianisti possono permettersi, avendo però ben chiari i gesti di base ( peso, rotazione articolazione ecc). Le freccette e le indicazioni di Sandor si riferiscono ai micromovimenti e alle intenzioni cioè, su e giu', mettere e levare peso e non evidenziare i movimenti come se facessero parte della soluzione, movimenti che peraltro vengono da una constatazione a posteriori quando si acquisisce definitivamente una giusta naturalezza del movimento. Se la tecnica fosse fatta di una serie di movimenti prestabiliti (alza il polso, abbassa il polso, gomito stretto, gomito largo, alza le dita, abbassa la spalla ecc.) si rischierebbe di scambiare il "mezzo" per il "fine". La Lisitsa sa bene che gli"svolazzamenti" e altri movimenti sono una piacevole immagine visiva e anche un modo per trovare suoni particolari,peraltro del tutto femminile, ma ben conosce per esempio come dosare il peso alla tastiera e come ben trasferire questo con tutte le parti della mano e dei muscoli piccoli e grandi. Quindi, a mio avviso, ben chiari prima i concetti fondamentali e poi, eventualmente, trovare soluzioni particolari. Quindi al di sotto di ciò che vediamo, sottintende sane soluzioni. E' invece errato, a mio avviso, suggerire tali manierismi e tali particolari movimenti come punto di partenza e passarle come fossero nuove e più efficaci soluzioni.

Ad es. può essere fuorviante alzare eccessivamente e visivamente ogni dito se prima non si possiede bene la naturale capacità di trasferimento del peso ( gravitazione) da un dito e l'altro e possedere così un buon equilibrio della mano.( equilibrio e punto di partenza  che Monique Dechausses chiama nel suo bel libro "l'homme e le piano" il "punto zero")

P.S. Inoltre, a volte, o spesso,si trova una soluzione ascoltando il suono o l'effetto cercato e prodotto. Quando quello che ascoltiamo è giusto e convincente, la mano ha realizzato ciò' che doveva fare ed è nella giusta posizione. E' evidente che sulla base dell'esperienza, il Maestro suggerisce all'allievo quale potrebbe essere la strada, cercando, soprattutto, di sottolineare ed evitare quello che l'allievo NON deve fare.

Ecco che anche le indicazioni del manuale di Sandor vanno prese come indicazione da sperimentare sulla propria mano, SEMPRE ALLA PRESENZA DI UN BUON MAESTRO, che ben interpreta le soluzioni e/o gli errori che l'allievo mette in atto.

 

 

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