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Piano Concerto - Forum pianoforte

Sostituzione martelletti Yamaha U3


Andrew
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Salve a tutti,

ho letto diversi post con risposte di qualità qui tra le discussioni ed ho deciso quindi di condividere con voi un dubbio che mi attanaglia da mesi.

Un annetto fa ho acquistato un Yamaha U3 rigenerato di cui non posso lamentarmi eccessivamente, dato anche il prezzo contenuto che si aggirava attorno ai 3500€.
Quello che ho sempre detestato un po' è però forse l'eccessiva "brillantezza" che percepisco personalmente come un suono davvero troppo metallico e a volte fastidioso. L'accordatore ha confermato l'alta qualità delle corde che, a detta sua, sono riconoscibili ad un occhio esperto, quindi ho creduto potesse trattarsi della qualità dei feltri coi martelletti che però, nonostante tutto, non presentano solchi o evidenti segni di usura.
Essendo un pianoforte rigenerato, immagino che la martelliera sia stata sostituita (non so se indicare qui il colore grigiastro e non bianco dei feltri possa essere utile) e riconosco che l'U3 non abbia certo il suono di uno Schimmel.
La mia domanda in breve è questa: scegliendo di cambiare tutta la martelliera, gli "Hammer Heads" insomma, sarebbe possibile ottenere un suono più caldo e morbido come quello che vorrei?
Nelle mie ricerche sono incappato in questi: Abel/Hammer Heads ma non so davvero se sia la strada giusta.

E' possibile che ciò che mi infastidisce di quel suono sia dovuto quasi esclusivamente a questo o c'è qualche accorgimento che potrei commissionare ad un tecnico?
Chiedo scusa in anticipo per eventuali imprecisioni dovute alla mia ignoranza in questo campo.

Grazie

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Quello che dici mi fa pensare che la martelliera sia stata rasata e quindi, se mal fatta e/o non intonata, può risultare molto aspra. E' naturalmente una ipotesi. Se è così, bisogna vedere il tipo di martello e approdare ad una sostituzione adeguata della martelliera. Capisco poco la frase circa le corde, la qualità delle quali, non può essere riconosciuteaad occhio nudo. Non sappiamo neanche cosa sia stato sostituito nella "rigenerazione", parola del tutto altisonante e poco convicente, se non in una accattivante prospettiva commerciale! 

"rigenerare un pianoforte" cosa significa? Significa, spesso, come vedo, rasare i martelli,  sostituire le corde( magari), feltri della tastiera( forse)...e il pianoforte si mostra molto elegante e "rigenerato"

A volte, magari non sarà il tuo caso, i martelli vengono rasati senza una forma adeguata e arrivando troppo vicini all'anima in legno ( da cui, suono duro, legnoso, privo di timbrica..) . All'occhio, sembrano nuovi , ma dopo poco tempo il suono peggiora inevitabilmente. Ciò anche perchè il punto di battuta sulle corde si modifica, come si viene a modificare tutta la "geometria della meccanica.

Le corde, se sostituite, vanno scelte nel loro preciso diametro e ciò non può assolutamente essere valutato ad occhio nudo. La qualità : ROSLAU BLEU e PAULELLO , le migliori usate...e non possono essere riconosciute ad occhio nudo.

Abel fa ottimi martelli, come pure Renner, ma l'importante è inquadrare l'anno di costruzione e sostituire la martelliera adatta a quel pianoforte. Magari si possono richiedere diversi gradi di compressione del feltro in modo da ottenere un suono più vicino possibile a quello che il pianista richiede. Quindi molte scelte da fare. Il tecnico deve sapere queste cose e non baypassarle!!!!!

Se la martelliera è ancora buona, puoi richiedere al tecnico, competente, di eseguire una intonazione dei martelli. Intervento di molta competenza, che deve essere eseguito  con perizia, pena il danno irreversibile del feltro e della timbrica generale della martelliera.

Spero di esserti stato utile

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Salve Paolo @pianoexpert,

grazie davvero per la risposta tempestiva e dettagliata.
Mi pare di aver capito che trattandosi di un pianoforte rigenerato, la probabilità che i martelletti siano stati soltanto rasati, è molto alta. Ricordo tra l'altro che in un'occasione, l'accordatore si fosse preso del tempo per "ammorbidire" un feltro (con lo strumento ad aghi) perché si percepiva chiaramente una timbrica più metallica delle altre. Questa degli aghi potrebbe essere una soluzione tampone da provare?
Ho letto in qualche discussione che è anche possibile che ai feltri sia stato dato un impregnante e che eventuali interventi come quello degli aghi, potrebbero dare piccoli risultati solo nel breve periodo.

Rispetto ad una eventuale sostituzione dei martelletti, una cosa che posso fare è quella di provare a risalire all'anno di produzione tramite il numero di matricola. Potrebbe trattarsi di un piano degli anni '70. Esteticamente sembra tutto perfetto, anche se il colore invecchiato dei feltri non mi abbia mai convinto troppo. Credi che fare qualche foto ravvicinata per avere più dettagli da osservare possa essere d'aiuto?

Una cosa è certa, mi sono un po' pentito dell'acquisto di questo pianoforte, tornando indietro aspetterei di potermene permettere uno migliore. Forse è proprio vero che "chi più spende, meno spende".

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Molti concetti contemporaneamente. 

Diciamo che l'intervento " con gli aghi" è proprio l'intervento di intonazione, ma se la martelliera è stata rasata e rasata troppo, magari tondeggiando gli acuti (esecuzione errata), allora l'intonazione servirà a poco. Potrà essere proposto un "ammorbidimento" che però, a breve, risulterà assordare la martelliera stessa.

Il prezzo è contenuto, ma bisogna valutare, quando si acquista, i lavori che devono essere fatti, così da arrivare a valutare il vero costo dello strumento

La martelliera dello Yamaha è sicuramente impregnata all'origine e intonata appositamente con zone compresse e zone espanse. Quando si rasa troppo la zona espansa si riduce o scompare e non si riesce a ricrearla, data l'esigua quantità del feltro intorno all'anima si legno.

L'intonazione è un intervento molto vario e va adeguatamente eseguito a seconda della situazione. Quando non è possibile è meglio non eseguirla. IL MOMENTANEO "SUONO MORBIDO" potrebbe essere un definitivo "funerale " dei martelli. Quindi attenzione!

La sostituzione, invece, offre un martello da lavorare, prima con una pre intonazione e poi con una intonazione fine e definitiva. E' evidente, comunque, che , col tempo, le corde segneranno i martelli che diverranno più brillanti. In sede di accordatura, basterà eseguire piccole correzioni.

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6 ore fa, Andrew ha detto:

Salve Paolo @pianoexpert,

grazie davvero per la risposta tempestiva e dettagliata.
Mi pare di aver capito che trattandosi di un pianoforte rigenerato, la probabilità che i martelletti siano stati soltanto rasati, è molto alta. Ricordo tra l'altro che in un'occasione, l'accordatore si fosse preso del tempo per "ammorbidire" un feltro (con lo strumento ad aghi) perché si percepiva chiaramente una timbrica più metallica delle altre. Questa degli aghi potrebbe essere una soluzione tampone da provare?
Ho letto in qualche discussione che è anche possibile che ai feltri sia stato dato un impregnante e che eventuali interventi come quello degli aghi, potrebbero dare piccoli risultati solo nel breve periodo.

Rispetto ad una eventuale sostituzione dei martelletti, una cosa che posso fare è quella di provare a risalire all'anno di produzione tramite il numero di matricola. Potrebbe trattarsi di un piano degli anni '70. Esteticamente sembra tutto perfetto, anche se il colore invecchiato dei feltri non mi abbia mai convinto troppo. Credi che fare qualche foto ravvicinata per avere più dettagli da osservare possa essere d'aiuto?

Una cosa è certa, mi sono un po' pentito dell'acquisto di questo pianoforte, tornando indietro aspetterei di potermene permettere uno migliore. Forse è proprio vero che "chi più spende, meno spende".

"Chi più spende meno spende" è un concetto molto ma moooolto relativo con i pianoforti.... Potrebbe essere il preciso opposto....

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Diciamo che se io vedo che lo strumento ha una bellissima sonorità e non ha impedimenti strutturali ( vedi il mio tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato) , allora si può mettere in programma di eseguire una serie di interventi che riportino lo strumento alle sue prestazioni originarie. A volte però, a causa di inesperienza, ci illustrano lo strumento come "rigenerato" ( termine, come ripeto, suggestivo, ma che non ha un significato tecnico) e spesso, sono state alterate delle cose ( come la forma dei martelli - o altri interventi poco convincenti) che a breve porteranno insoddisfazioni. La sostituzione delle corde, per fare un esempio, esige il rispetto dei diametri originari ecc..

Quindi, certamente, non sempre si va incontro a a strumenti  "manipolati", ma bisogna esigere che il venditore illustri e ben circostanzi ciò che è stato fatto sullo strumento

All'acquisto sarà meglio essere accompagnati dal proprio tecnico "veramente" di fiducia, che possa esaminare ciò che che è stato fatto, ciò che non si doveva fare e ciò che sarebbe, casomai, ancora, il caso di eseguire. Lo scopo del pianista, a diffirenza degli scopi commerciali, è quello di avere uno strumento che sia di sua soddisfazione nel tempo.

Allora, il prezzo dello strumento, come si trova, viene dai soggetto stabilito ed accordato, in relazione allo stato nel momento della vendita e ai lavori di vero ricondizionamento  ancora da eseguire. In questo modo potremo conoscere il vero prezzo finale di quello strumento.

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