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Piano Concerto - Forum pianoforte

Due martelletti non funzionano


adolfo
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Il piano e' un verticale Steiner, acquistato nuovo intorno al 1995.

Da qualche anno non viene utilizzato, e necessita di una riaccordatura.

Ha anche un altro problema: due tasti (fa# 3° ottava w fa ultima ottava) non vengono percossi, nel senso che

il martelletto, pur sollecitato, non arriva a colpirli.

Ho provato a guardare i vari tutorial su youtube messi generosamente a disposizione dal "Viaggio all'interno del pianoforte",

ho aperto il piano stesso, le molle mi sembrano a posto, credo che il problema sia qualche attrito.

Come smontare il martelletto ?

Grazie !!!!!

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E' probabile che dipenda dai perni della meccanica. E' cosa delicata e , se devono essere sostituiti, deve intervenire un tecnico.  Purtroppo devi pazientare. Non è cosa da "fai da te". Ricorda che non devono essere impiegati lubrificanti di alcun genere se non micropolvere di teflon. Ma ciò non credo possa risolvere il problema. Quando i pianoforti restano fermi a lungo e, forse, in ambiente dove l'umidità relativa aumenta e diminuisce sensibilmente, in diversi periodi dell'anno, le guarnizioni dei fori, che ospitano i perni, si gonfiano...il foro stesso di legno si stringe intorno alla guarnizione e quindi al perno e il pezzo ( martello e/o cavalletto e/o montante di scappamento ) si blocca, impedendone il movimento di "andata e ritorno". Il tecnico dovrà comunque verificare ed eventualmente sostituire i perni in questione con perni maggiorati ( ad es. da mm1.30 a mm.1,325) , avendo cura di alesare leggermente ( con alesatore dritto e non conico) la sede el perno sulla guarnizione di cachemire( senza intervenire sul foro in legno dell'altro pezzo. Tutto ciò va rimosso e rimontato con speciale estrattore.

Se la "pigrizia generale della meccanica aumenta ( magari, appunto, provocando in alcuni pezzi addirittura il blocco) bisogna prendere in considerazione di spostare lo strumento in luogo più asciutto.

Altra ipotesi è che questo processo sia stato già presente al momento dell'acquisto, magari solo con sintomi di "tastiera dura" e che poi sia minimamente, quanto basta, aumentato con l'inattività. Se così, bisogna ripristinare l'efficienza della meccanica, che tornerà a nuova vita, in un ambiente che, magari, è già correttamente adatto ad ospitare lo strumento.

 

L'accordatura va controllata almeno annualmente, anche se non viene suonato. Dopo diversi anni senza essere accordato, col solo cambiamento delle stagioni, il pianoforte potrebbe allontanarsi dal diapason, cioè dal livello generale del la 440Hz. Ciò comporterebbe un particolare lavoro di recupero del livello generale per poi procedere ad una o due accordature di assestamento. 

Tutti i pianoforte sono stati costruiti per essere accordati a 440Hz. Allontanandosi da questo livello, la voce dello strumento cambia e, nel tempo, è sempre più rischioso riportarlo stabilmente al suo "livello" generale e "universale" proprio di tutti gli altri strumenti( suonando ad esempio con una base orchestrale non ci si ritroverebbe!). Quindi deve essere preteso ciò ( garanzia del livello Hz. 440) per ovvi motivi sia commerciali che di corretto e soddisfacente utilizzo.

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Prima di tutto, grazie. Purtroppo non ho familiarità con la terminologia dei singoli pezzi, come "montante di scappamento" o "noce del martello". Non ho mai pensato di lubrificare nulla, visto che si tatta di legno e non di metallo e la cosa potrebbe risultare addirittura nociva. Mi chiedevo pero' se, come si fa qualche volta per sbloccare gli otturatori della macchine fotografiche di una volta, non si possa provare semplicemente ad azionare a man il meccanismo (stavolta si tratta di semplici rotazioni) in modo che cio' che e' eventuaslmente di osatcolo possa cedere. E chiaro che la soluzione migliore sarebbe quella da te indicata, cioe' la rialesatura e la sostituzione del perno, ma mi piaceva provare qualche altra cosa piu' semolice e allo stesso termpo per me soddisfacente. Capisco che un tecnico rabbrividirebbe, ma io mi accontento facilmente ! :-)

 

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Puoi provare a sganciare la cinghietta, smontare da dietro il cavalletto e fare un "massaggetto" al montante di scappamento( cioè farlo muovere sue giù energicamente) che sarebbe quella"levetta" che spinge il martello verso la corda. Non credo risolverai. Il montante, liberato dalla molla ad aspirale che lo aiuta, dovrebbe cadere sotto il suo peso. Se è bloccato, non resta altro che cambiare il perno. Purtroppo la situazione attuale non ci permette di vederci, ma in seguito, augurandoci che tutto finisca presto, ne possiamo riparlare. E' cosa delicata.

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temo che tu abbia ragione......andando a spingere con la punta di un giravite lo scappamento, il tasto suona. Pero' subito dopo non suona piu'. Potrebbe essere la molla a spirale che sostiene lo scappamento o il perno del noce: che ne pensi ?

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Quella levetta che tu tocchi,appunto, è il montante di scappamento o leva di scappamento ( ma non vogliono che si chiami così, perché tutto deve essere uniformato alla nomenclatura europea)..quindi il "montante di scappamento" non ritorna. La molletta serve solo per un piccolo aiuto, ma è il perno che è bloccato. Il fenomeno potrebbe essere presente su tutti i perni della meccanica, e ti potrebbe far avvertire una "durezza "di tutta la tastiera...come una sensazione di movimento "impastato". I casi limite, poi, "bloccano" proprio il pezzo e allora ciò fa da campanello di allarme se, caso mai, il pianista non avvertiva o si era abituato, rassegnato, a questo mal funzionamento. Per usare una metafora, è è come guidare un auto con il freno tirato! I pezzi, chiamati "forcole" sono le "articolazioni", gli"snodi" della meccanica. sono tre: Il perno del montante di scappamento, appunto; il perno della forcola del martello, e il perno della forcola del cavalletto, che viene smontato dal retro della meccanica. Devono avere un attrito da 3 a 6 gr.. Ne più ne meno. Se più, come in questo caso, il pezzo si blocca o risulta troppo "duro" al movimento. Se meno , il pezzo potrebbe "ballare", essere troppo lasco e creare una sensazione di troppa " con lentezza " con eccessiva vibrazione nel momento di impatto del martello. Il giusto tiene ben salde le forcole, offrendo, però, il giusto attrito. Unitamente a questi eccessivi eventuali attriti, bisogna anche controllare le guarnizioni centrali e anteriori della tastiera che potrebbero creare altri impedimenti durante la discesa e la risalita del tasto. L'eliminazione degli eccessivi attriti di tutta la meccanica ridona una "nuova vita" allo strumento.

Questi problemi possono essere causati o da una eccessiva escursione di umidità dell'ambiente( anche del magazzino del venditore di pianoforti nuovi!) e/o da una non buona stagionatura dei legni della meccanica  o, anche, ad una scarsa qualità delle guarnizioni di cachemire che ospitano il movimento dei perni.

Saluti

Paolo

P.S. Quindi la molletta non si deve toccare!

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Perfetto: oggi ho smontato del tutto la meccanica dal mobile, tolta molta polvere dall'interno, verificate le guarnizioni della tastiera, e il problema sembra essere proprio il perno del montante di scappamento, che non lascia libero di ruotare il montante stesso. Mi rendo conto, per quanto hai detto nelle risposte precedenti, che non ho ne' gli strumenti ne' le competenze per compiere la riparazione.

Il piano d'altra parte e' in casa mia gia' da una ventina d'anni, e sempre nella stessa posizione, quindi la causa non dovrebbe essere  una cattiva stagionatura ne' una cattiva esposizione (da anni per mia fortuna non accendo il riscaldamento in casa, e non ho neanche il condizionamento). Penso che la causa principale sia il non uso dello stesso da oltre 10 anni, per cui quando finirà sto macello mi rivolgero' ad un accordatore. Ovviamente nel frattempo ho rimontato il tutto, e FUNZIONA ANCORA ! ?

?

Pazientissimo, grazie ancora !

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