giangi Postato Marzo 1, 2020 Report Share Postato Marzo 1, 2020 Ciao a tutti, sono un nuovo utente su questo forum e cercherò di spiegare la mia storia il più sinteticamente possibile: Ho iniziato lo studio del pianoforte all’età di 8 anni come privatista, nel corso degli anni ho conseguito gli esami Teoria e Solfeggio, 5° di pianoforte (compimento inferiore) Storia della Musica, Armonia Complementare e 8° di pianoforte (compimento medio) e per una disgrazia famigliare all’età di 23 anni ho dovuto smettere vendendo pure il mio pianoforte (TANTISSIMO DISPIACERE!!!!)Ora all’età di 46 anni mi sarebbe piaciuto riprendere certo senza pretendere di finire gli studi data l’età e il lavoro che attualmente sono occupato, ormai sono 23 anni che non ho toccato più un pianoforte e per puro caso mi sono trovato ora in casa di amici e mettendo le mani sulla tastiera mi sono SBALORDITO!!! Le mie mani e il mio cervello meccanicamente ricordavano ancora tanti passaggi di una sonata di Beethoven che avevo portato all’esame dell’8° ma purtroppo con tristezza non avevo più quell’elasticità di allora e in più la rigidità dei polsi, ma è normale che perdendo l'allenamento si sforzi di più a spingere con il braccio?. Vi chiedo un vostro consiglio: da dove posso ripartire per riprendere l’allenamento? Potrò mai riprendere l’elasticità nelle mani come prima? Grazie 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ile77 Postato Marzo 31, 2020 Report Share Postato Marzo 31, 2020 Ciao, anch'io vorrei riprendere...ho 42 anni e da privatista ero arrivata al compimento inferiore...sono ferma da 15 anni ormai....non saprei come ricominciare perché l'agilità che avevo e' un ricordo..... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
kEEs Postato Aprile 7, 2020 Report Share Postato Aprile 7, 2020 Si può provare con le Romanze di Mendelssohn e ovviamente con Bach Ciao C Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 14, 2020 Report Share Postato Aprile 14, 2020 La cosa migliore credo sia riprendere in mano gli studi fatti. Magari cominciando da un Bach delle suites e da qualche studio di Cramer. Il primo dei 60 è quasi un esercizio. Trovare la rilassatezza anche con un po' di diseguaglianza , senza sfidare la tastiera. Suonare rilassati sul fondo del tasto ed eliminare le tensioni. Pian piano il coordinamento dei piccoli e grandi muscoli si trasformeranno in energia. La velocità e la sicurezza proviene dalla buona gestione dei micromovimenti e dalla collaborazione tra i piccoli e grandi muscoli. Ci vuole un po' di tempo, ma, secondo me, e non solo, questa è la strada. All'inizio non bisogna pretendere molto, credendo che faticosi "addestramenti" portino ad un buon risultato. Inoltre tutto, anche uno studio o un esercizio deve essere accompagnato dall'aspetto musicale che non deve essere mai tralasciato. Buono studio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Musick Postato Aprile 17, 2020 Report Share Postato Aprile 17, 2020 On 1/3/2020 at 10:10, giangi ha detto: Ciao a tutti, sono un nuovo utente su questo forum e cercherò di spiegare la mia storia il più sinteticamente possibile: Ho iniziato lo studio del pianoforte all’età di 8 anni come privatista, nel corso degli anni ho conseguito gli esami Teoria e Solfeggio, 5° di pianoforte (compimento inferiore) Storia della Musica, Armonia Complementare e 8° di pianoforte (compimento medio) e per una disgrazia famigliare all’età di 23 anni ho dovuto smettere vendendo pure il mio pianoforte (TANTISSIMO DISPIACERE!!!!)Ora all’età di 46 anni mi sarebbe piaciuto riprendere certo senza pretendere di finire gli studi data l’età e il lavoro che attualmente sono occupato, ormai sono 23 anni che non ho toccato più un pianoforte e per puro caso mi sono trovato ora in casa di amici e mettendo le mani sulla tastiera mi sono SBALORDITO!!! Le mie mani e il mio cervello meccanicamente ricordavano ancora tanti passaggi di una sonata di Beethoven che avevo portato all’esame dell’8° ma purtroppo con tristezza non avevo più quell’elasticità di allora e in più la rigidità dei polsi, ma è normale che perdendo l'allenamento si sforzi di più a spingere con il braccio?. Vi chiedo un vostro consiglio: da dove posso ripartire per riprendere l’allenamento? Potrò mai riprendere l’elasticità nelle mani come prima? Grazie Direi proprio di sì, il lavoro fatto te lo ritroverai completamente ... E lo filtrerai con il tuo modo di sentire la musica di adesso... Probabilmente non ti piacerà più e quindi suderai per ottenere versioni interpretative sicuramente più sofisticate di allora. Il tempo ci cambia anche se ci stacchiamo dalle nostre attitudini. Concordo pienamente con Paolo sul da farsi, buono studio ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
giangi Postato Maggio 18, 2020 Autore Report Share Postato Maggio 18, 2020 Avevate ragione!!!! Sono passati ca. 2 mesi devo dire che con gli studi Cramer e clementi (studi già fatti allora) sono tornato come un tempo fa' mi mancava proprio l'allenamento! Mi esercito un paio di ore al giorno con esercizi di tecnica (Pischna, Cramer e gli studi di Clementi poi aggiungo delle Sonate Beethoven n°21 op.53 Debussy Children's corner e lo scherzo di Martucci) Direi che mi ritengo soddisfatto in quanto alla rigidità e sforzando con il braccio ora non mi capita più mancavo proprio di esercizio avendo ora più scioltezza la mano e il braccio si rilassano in modo naturale. Avrei un dubbio! Sto' studiando su un pianoforte digitale YAMAHA Arius IDP 144 ovviamente con tasti pesati e leggendo su questo forum ho trovato un vostro articolo che parlava della pesatura dei tasti....molto interessante! Ho provato con il metodo delle monete da 5 e 2 centesimi come ho visto su questo forum per poter verificare il peso di questa tastiera ma addirittura il tasto si abbassa a 75gr. ciò che in un pianoforte acustico dovrebbe abbassarsi massimo con un peso di 55gr.......,(o sbaglio?)la mia domanda è: non avendo a disposizione un pianoforte acustico sto' studiando su una tastiera eccessivamente dura? Non ho più idea ora se il tasto di un pianoforte con meccanica sia sempre più leggero di quello digitale Grazie 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Dicembre 6, 2020 Report Share Postato Dicembre 6, 2020 Leggo solo ora il tuo ultimo post. Al tuo livello, questo eccessivo peso di abbassamento falsa tutta la dinamica dello strumento e la tua prestazione tecnica che si "adatta" a questi eccessivi pesi. Il pianoforte acustico, se ben conservato, ha valori appunto intorno ai 50 gr. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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