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Piano Concerto - Forum pianoforte

Stainway


Pierpier
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Qualcuno sa dirmi che differenza c'è tra i pianoforti siglati Stainway & Sons 

e quelli siglati unicamente Stainway ( e con un carattere grafico leggermente diverso)? 

Ricordo che al conservatorio di Roma la stragrande maggioranza apparteneva al primo tipo 

ce n'era poi uno in una stanzetta dove ogni tanto mi rifugiavo a studiare che riportava solo Stainway

questo piano mi risultava particolarmente favorito, aveva una risposta meccanica che mi soddisfaceva molto. 

che metteva particolarmente a mio agio, "easy and friendly" mi verrebbe da commentare.. piuttosto diversa dai 

"Stainway and Sons" delle altre stanze.. si percepiva in maniera inequivocabile la "corsa del tasto"  a differenza 

degli Stainway and Sons che mi hanno sempre dato una sensazione di "gommosità" al tocco e di scarsa nettezza

meccanica..

Poi riguardando alcuni video di Glenn Gould mi sono reso conto che lui utilizzava proprio questo piano 

"Stainway" per esattezza il cd 318 e che solo questo voleva detestando tutti gli altri S&s che la ditta gli proponeva...

 

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  • 3 months later...
On 16/12/2019 at 00:19, Pierpier ha detto:

Qualcuno sa dirmi che differenza c'è tra i pianoforti siglati Stainway & Sons 

e quelli siglati unicamente Stainway ( e con un carattere grafico leggermente diverso)? 

Ricordo che al conservatorio di Roma la stragrande maggioranza apparteneva al primo tipo 

ce n'era poi uno in una stanzetta dove ogni tanto mi rifugiavo a studiare che riportava solo Stainway

questo piano mi risultava particolarmente favorito, aveva una risposta meccanica che mi soddisfaceva molto. 

che metteva particolarmente a mio agio, "easy and friendly" mi verrebbe da commentare.. piuttosto diversa dai 

"Stainway and Sons" delle altre stanze.. si percepiva in maniera inequivocabile la "corsa del tasto"  a differenza 

degli Stainway and Sons che mi hanno sempre dato una sensazione di "gommosità" al tocco e di scarsa nettezza

meccanica..

Poi riguardando alcuni video di Glenn Gould mi sono reso conto che lui utilizzava proprio questo piano 

"Stainway" per esattezza il cd 318 e che solo questo voleva detestando tutti gli altri S&s che la ditta gli proponeva...

 

Non immagini quanto vorrei provarne uno degli STEINWAY con la scritta in stampatello....

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On 16/12/2019 at 00:19, Pierpier ha detto:

Qualcuno sa dirmi che differenza c'è tra i pianoforti siglati Stainway & Sons 

e quelli siglati unicamente Stainway ( e con un carattere grafico leggermente diverso)? 

Ricordo che al conservatorio di Roma la stragrande maggioranza apparteneva al primo tipo 

ce n'era poi uno in una stanzetta dove ogni tanto mi rifugiavo a studiare che riportava solo Stainway

questo piano mi risultava particolarmente favorito, aveva una risposta meccanica che mi soddisfaceva molto. 

che metteva particolarmente a mio agio, "easy and friendly" mi verrebbe da commentare.. piuttosto diversa dai 

"Stainway and Sons" delle altre stanze.. si percepiva in maniera inequivocabile la "corsa del tasto"  a differenza 

degli Stainway and Sons che mi hanno sempre dato una sensazione di "gommosità" al tocco e di scarsa nettezza

meccanica..

Poi riguardando alcuni video di Glenn Gould mi sono reso conto che lui utilizzava proprio questo piano 

"Stainway" per esattezza il cd 318 e che solo questo voleva detestando tutti gli altri S&s che la ditta gli proponeva...

 

Guarda qui .... Credo tu abbia ottimi gusti!! 

 

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  • 3 weeks later...

Eccolooo!!!

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Mi sono andato a rileggere la storia di Glenn Gould.. e del suo piano...pare avesse un rapporto morboso con questo strumento che aveva trovato per caso in un magazzino  dove giaceva da anni e che poi lo accompagnò per tutta la vita; a un certo punto durante un trasporto il piano subì dei gravi danni e Glenn arrivò a spendere alcune miglialia di dollari di allora per farlo riparare..     

"La storia di Gould e del suo pianoforte ha un qualcosa di profondamente romantico. Gould lo scoprì nel 1960, nel retro della sala da concerti della Eaton’s Company, un grande magazzino che vendeva anche strumenti musicali, nel centro di Toronto. Il pianoforte era lì da anni, dimenticato e abbandonato dopo aver fatto una buona decade come strumento per i concerti dei pianisti che passavano in città.  Gould lo vide, sollevò il copritastiera, fece qualche passaggio rapidamente, in piedi, con una mano sola. Aveva addosso quella specie di disattenzione di chi prova ma non ci crede veramente. In quel breve passaggio, però, capì che quello era il pianoforte che stava cercando da tutta una vita: lo Steinway CD 318.

La storia di quel piano è (ovviamente) singolare. Prodotto nel 1941, in piena Guerra Mondiale. Le fabbriche erano riconvertite e la Steinway non ne era esente. Produceva alianti per aeroplani e pavimenti per elicotteri, poi, essendo una fabbrica di tecnici e artigiani altamente specializzati, li fecero smettere e cominciarono a produrre bare. Il legno selezionato e tutta la perfezione dei pianoforti fu messa al servizio dei morenti caduti di guerra. Nel mezzo, quando possibile, si faceva qualche pianoforte l’anno. Il CD318 era uno di quelli.

Gould lo comprò solo nel 1973, ma lo usò per tutto il tempo nel mezzo (1960–1973). Smise la carriera pubblica suonando quello Steinway e poi usò solo quello per fare quasi tutti i suoi dischi."   https://lacaduta.it/bach-il-genio-e-i-soccombenti-glenn-gould-una-storia-9a88f43a786e 

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