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Piano Concerto - Forum pianoforte

Yamaha rigenerati


Pierpier
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Salve a tutti cosa ne pensate degli yamaha verticali rigenerati?

Oggi ne ho provati alcuni da un noto rivenditore, non mi hanno entusiasmato...

dal punto di vista "espressivo" presentano un suono spesso troppo ovattato, che non "esce"

molto standardizzato, scarso range timbrico oltre che dinamico... come se avessero perso 

un pò di "anima"... 

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La rigenerazione di un pianoforte deve raggiungere le caratteristiche che aveva in origine. Probabilmente è stata errata l'intonazione della martelliera o, se nuova e non rasata, errata la scelta del "tipo" dei martelli. Poi tutto il resto influisce( regolazione, affondo ecc.). I martelli devono offrire un buon forte e fortissimo e devono essere in grado di suonare agevolmente il pianissimo. Anche lo stato della cordiera e la carica della tavola influiscono notevolmente sul suono. Tu, mi sembra, hai anche uno Schimmel, principe dei verticali, che costituisce una eccellenza per il progetto e per i materiali impiegati ! Quindi puoi ben fare il confronto! E' evidente che influisce molto lo stato di manutenzione e conservazione. Ciao

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Si ho anche uno schimmel dei primi anni ottanta, anche esso però è un piano che 

non mi ha mai particolarmente entusiasmato nonostante il nome...

in particolare "non lo capisco" da un punto di vista meccanico intanto...:

non si percepisce in maniera netta  sotto le dita "la corsa del tasto"... 

dove finisce esattamente il tasto??   lascia una sensazione per cosi dire "gommosa"  che mi risulta

particolarmente fastidiosa..  e che, a mio avviso, non ti permette di apprezzare in pieno

il gioco del dinamismo manuale nei passaggi brillanti e scorrevoli...

(premetto che è sempre stato cosi sin da nuovo... e sempre mantenuto in luoghi non umidi..).

Sto andando a provare gli yamaha perchè  sto capendo che mi soddisfano molto da un punto di 

vista squisitamente meccanico..  hanno quasi sempre una tastiera leggera e scorrevole e che, 

soprattutto, di permette di percepire in maniera nettissima dove inizia e dove finisce il tasto anche se poi, purtroppo lasciano totalmente a desiderare su altri aspetti... specie  gamma timbrica e dinamica ridottissima, bassi poveri di armonici, concezione globale del suono molto "consumer"...

cmq farò di questo oggetto di un altro post...

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Tutto quello che dici dipende dagli attriti e dalla perfetta regolazione.  La tastiera scorrevole diventa tale quando ,eliminati gli eccessivi attriti, diminuisce il peso di abbassamento e aumenta quello di ritorno dei tasti. La percezione del perfetto affondo del tasto dipende dalla perfetta regolazione di tutta la meccanica e, non ultimo, dalla qualità dei mollettoni tondi che limitano la corsa del tasto. 

Aggiungo: naturalmente anche dallo stato della pelle della noce ( verticale) e dall'appiattimento del rullino ( coda)

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  • 1 year later...

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