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Piano Concerto - Forum pianoforte

Armonia E Composizione Modale - Il Concetto Lydio Cromatico Della Organizzazione Tonale


modale
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A breve comincierò a parlare dell'argomento in questione che si articolerà nel seguente modo:

- un seminario settimanale

- teoria

- esercizi

 

Dato che ritengo molto importante affiancare alla teoria ed agli esercizi l'ascolto della musica modale, propongo di cominciare ad ascoltare i miei brani nella sezione "Questo l'ho scritto io" di questo forum.

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Non sono proprio di primo pelo ed ho anche una mia idea di didattica...passare dal repertorio non è mai una cosa negativa, anzi.

Però non guido io il seminario, per cui per ora metto da parte i pregiudizi e vedo cosa succede...infatti come Gozzo "purtroppo" sono curioso, per cui ha ancora la meglio questo mio tratto caratteriale ;)

 

Speriamo che duri, perchè non mi interessa imitare il buon Modale...ho già ascoltato qualcosa di suo, compreso cellule sonore e forse un altro brano. Il fattore improvvisazione (o estemporaneità) può far giocare in tanti modi e spesso si ha il braccino corrto e si può dare l'idea di muoversi in modo poco strutturato (chiaro, dipende dal musicista)...in generale io spero che ci sia un forte supporto teorico e didattico e l'apertura alla diversità; mi gustano gli esercizi...che dire, vediamo.

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I brani d'autore si possono trovare dappertutto, citerò il nome degli autori. Ritengo che i brani di mia composizione siano più aderenti a ciò che dirò nei seminari in quanto in tali seminari esisteranno elementi culturali musicali di dominio comune ed elementi personali che sono presenti o quanto meno hanno una maggiore concentrazione nelle mie composizioni.

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L'INQUADRAMENTO STORICO prospettato da Jamsession è utile ma va fatto autonomamente da chi è interessato all'argomento, su Wikipedia c.è abbastanza. Procederò nella direzione indicata da Frank : "un forte supporto teorico e didattico e l'apertura alla diversità". Cercherò di storicizzare il fenomeno musicale modale evitando nozionismi o pareri partoriti da una mentalità legata all'arco temporale che stiamo vivendo. Ovviamente anche io sono fglio del mio tempo ed una contaminazione certamente sarà inevitabile. Voglio comunque manifestare un mio timore che spero si rivelerà solo tale: Non vorrei che il forte supporto teorico e didattico che per me è la "conditio sine qua non" della mia attività didattica, costituisca un deterrente per il fruitore, creando una eterogenesi dei fini. Cercherò di essere chiaro nelle spiegazioni, ma comunque l'armonia modale non è un argomento semplice. Occorre pazienza nello studio e tanta ....tantissima passione anzi PASSIONE per la musica.

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PREMESSA:

 

Profilo artistico

 

 

 

 

 

Giuseppe Perna, pianista, come molti colleghi europei, è passato dall’avantgarde degli anni ’60 e ’70 uscita dalla dodecafonia e serialismo post-Webern, attraverso la combinazione di neoclassicismo e armonia modale e gradualmente si trasformato in un improvvisatore in uno stile che combina il classicismo contemporaneo e il jazz modale d‘avanguardia. La poetica musicale e melodica di Giuseppe Perna come lui stesso la definisce è “un tentativo di immersione in me stesso per essere in grado di toccare la bellezza” .

 

L’improvvisazione modale libera dal prevedibile e spinge verso l’ignoto di una performance dove l’orchestrazione tipica proposta dalla modernità ufficiale si indebolisce per l’oscuramento dell’ elemento musicale di gravitazione tonale.

 

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Utilizzerò ALCUNI dei concetti di G.Russel espressi nel suo libro “Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization”(d’ora in poi denominato Lccoto). Tali concetti saranno espressi:

 

- IN FORMA SUCCINTA

 

- ESCLUSIVAMENTE PER FINALITà PROPEDEUTICHE AL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO CULTURALE PROPOSTO ai punti 2,3,4.

 

Coloro che desiderino approfondire la conoscenza dell’opera di G.Russel, devono acquistare il suo libro: “Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization”- CONCEPT PUBLISHING COMPANY-BROOKLINE-MASSACHUSETTS-

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Il progetto didattico si articolerà nelle seguenti fasi:

 

1) Utilizzo del CONCETTO nella Armonia Tonale

 

2) Studio della Armonia Modale

 

3) Studio della Armonia Cromatica su base modale

 

4) Studio della Armonia Modale con uso simultaneo di più modi.

 

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- L’inquadramento storico della musica modale verrà effettuato autonomamente da chi segue i seminari.

 

- Proporrò l’ascolto di MIEI brani e di MIEI esempi musicali, perché più aderenti al mio insegnamento e di conseguenza più utili.

 

- E’ utile che ognuno ascolti musica modale di altri autori.

 

- Il mio insegnamento conterrà elementi culturali di dominio comune ed elementi personali.

 

- Tutto ciò che pubblicherò e i brani di mia composizione sono coperti da copyright.

 

- Non sono un grande pianista e neanche un compositore, bensì un pianista concertista improvvisatore nell’ambito modale.

 

- Lo studio della Armonia Modale è impegnativo e per portarlo avanti occorre tempo e grande passione e forse anche un cambio di mentalità.

 

- La frequenza dei seminari sarà più o meno settimanale e comunque legata all’apprendimento ed alla maturazione degli argomenti trattati.

- Lo studio dell'Armonia Modale richiede delle conoscenze di base nell'ambito della armonia in generale,(scale, accordi, concetto di tonalità, ecc....).

- Lo studio dell'Armonia Modale e comunque in generale dell'armonia prescinde dallo strumento adoperato.

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Coloro che desiderino approfondire la conoscenza dell’opera di G.Russel, devono acquistare il suo libro: “Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization” - CONCEPT PUBLISHING COMPANY-BROOKLINE-MASSACHUSETTS-

 

... se ti può far piacere ce l'ho in PDF, magari utile per capirsi meglio sulla questione.

 

Qualcun altro ce l'ha già...per gli interessati, inviarmi mp ;)

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Ai seminari di Siena Jazz del 1999 (a cui ho partecipato e vinto una borsa di studio) Franco D'Andrea (mica uno sbarbato..), invitato ad esprimersi sul testo di Russell, disse: "Beh, a me piace il modo superlocrio, ma non per questo ci scrivo un libro...."

Non vorrei sembrare disfattista, ma la visione di Russell nell'ambiente jazzistico è vecchia come il cucco, tutto questo alone di rivoluzione musicale, tutta questa presentazione in pompa magna, tutta questa novità del modale in contrapposizione al tonale, mi sembra un tantino forzata. Nessun musicista serio oggi è completamente tonale, nè completamente modale e nella modalità non ci vedo tutta questa atmosfera di libertà di espressione e di ispirazione assoluta contrapposta alla "gabbia" dell'armonia tradizionale o cmq tonale. La modalità fa semplicemente parte di quella tavolozza di colori a cui un musicista, esecutore o compositore che sia, può attingere per acquisire uno stile e rendere interessanti le proprie opere.

Secondo me, ridimensionando un po' la cosa, l'iniziativa è sicuramente apprezzabile e interessante, ma niente di nuovo sotto il sole, la modalità esisteva prima della tonalità......

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1^ LEZIONE

 

ABBREVIAZIONI:

 

Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization = Lccoto

 

Ionian Concept of Tonal Organization = Icoto

 

Armonia Modale = AM

 

Armonia Tonale = AT

 

----------------------------------------------------------------------------------------------

 

L’AM utilizza il Lccoto

 

L’AT uilizza il Icoto

 

----------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

 

Desidero in questa mia prima lezione spiegare la differenza tra AM e AT e quindi tra Lccoto e Icoto. Capire questa differenza è FONDAMENTALE per i successivi studi.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------

 

COSA SUCCEDE in Icoto:

 

Prendiamo un qualsiasi accordo es: D-

 

Se in un brano tonale troviamo l’acc. D- la scala che suoniamo su di esso è diversa in rapporto alla tonalità del brano.

 

- Se ci troviamo in tonalità Bb, allora D- è il terzo grado della scala ionian di Bb e sull’acc. D- suoneremo la scala Bb ionian

 

- Se ci troviamo in tonalità F, allora D- è il sesto grado della scala ionian di F e sull’acc. D- suoneremo la scala F ionian.

 

- E ci troviamo in tonalità C, allora D- è il secondo grado della scala ionian di C e sull’acc. D- suoneremo la scala C ionian.

 

Come vedete per un solo accordo abbiamo tre scale ionian genitrici possibili.

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------

 

COSA SUCCEDE IN Lccoto:

 

Prendiamo lo stesso accordo D-

 

Questo accordo viene suonato in alleanza con UNA ED UNA SOLA SCALA.

 

L’accordo e la scala costituiscono quindi un tutt’uno inscindibile.

 

Nel caso dell’accordo D- la scala è la D dorian.(Sesto grado della scala F lydian)

 

OGNI QUALVOLTA troveremo l’acc. D- suoneremo in alleanza con esso la scala D dorian A PRESCINDERE DALLA TONALITà DEL BRANO.

 

Un accordo e la scala ad esso alleata esprimono quindi un solo modo.

 

A differenza di Icoto ove un accordo può essere abbinato a più modi.

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Questo produce delle conseguenze incredibili sul piano armonico:

 

- Provate a pensare ad un brano in Bb, ove ovviamente l’armatura di chiave contiene due bemolle e cioè Bb e Eb. Se in questo brano compare un acc. di D- e se se tale accordo lo suoneremo come D dorian, qundi alleato alla scala D dorian, al’improvviso verranno a mancare i due bemolle dell’armatura di chiave, ciò produce una verticalizzazione della melodia e del’armonia che certamente non esisterebbe se suonassimo il D– come terzo grado della scala Ionian di Bb.

 

- Suoniamo svincolati dalla tonalità del brano in quanto ogni accordo del brano possiede una sua specifica scala e quindi ogni accordo viene visto come espressione di un modo.

 

QUINDI:

 

la successione di acc. di un brano in Icoto presuppone in linea di massima una line suonata sulla scala Ionian dell’accordo di tonalità, invece in Lccoto, ogni accordo vive e si esprime in base al modo che esso rappresenta.

 

Questa è la differenza tra ARMONIA TONALE ED ARMONIA MODALE

 

 

Avrete intuito a questo punto che:

ANCHE ANCHE UN BRANO TONALE PUò ESSERE ANALIZZATO E SUONATO SECONDO REGOLE MODALI.

Trattasi di “modalizazione di brano tonale”

 

L’ARMONIA MODALE IN SENSO STRETTO è ALTRA COSA E SARà ARGOMENTO DI QUESTO SEMINARIO.

 

Vedi “articolazione del progetto didattico” in PREMESSA.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------

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Domanda:

 

COSA SUCCEDE in Icoto:

 

....

 

Come vedete per un solo accordo abbiamo tre scale ionian genitrici possibili.

 

Ma la triade di D- non si trova nelle seguenti scale?:

 

I grado di D-

II grado di C

III grado di Bb

IV grado di A-

V grado minore di G-

VI grado di F

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COSA SUCCEDE IN Lccoto:

 

Prendiamo lo stesso accordo D-

 

Questo accordo viene suonato in alleanza con UNA ED UNA SOLA SCALA.

 

L’accordo e la scala costituiscono quindi un tutt’uno inscindibile.

 

Nel caso dell’accordo D- la scala è la D dorian.(Sesto grado della scala F lydian)

 

OGNI QUALVOLTA troveremo l’acc. D- suoneremo in alleanza con esso la scala D dorian A PRESCINDERE DALLA TONALITà DEL BRANO.

 

Un accordo e la scala ad esso alleata esprimono quindi un solo modo.

 

A differenza di Icoto ove un accordo può essere abbinato a più modi.

 

Per capire meglio cosa vuoi dirci ho bisogno di una premessa sulle scale modali, non ho proprio capito l'affermazione in rosso.

Potresti proporre una panoramica, elencando da una tonica tutte le possibili scale...nomi e strutture?

Grazie

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  • Città di residenzaNola

Inviato Ieri, 23:01

Ai seminari di Siena Jazz del 1999 (a cui ho partecipato e vinto una borsa di studio) Franco D'Andrea (mica uno sbarbato..), invitato ad esprimersi sul testo di Russell, disse: "Beh, a me piace il modo superlocrio, ma non per questo ci scrivo un libro...."

Non vorrei sembrare disfattista, ma la visione di Russell nell'ambiente jazzistico è vecchia come il cucco, tutto questo alone di rivoluzione musicale, tutta questa presentazione in pompa magna, tutta questa novità del modale in contrapposizione al tonale, mi sembra un tantino forzata. Nessun musicista serio oggi è completamente tonale, nè completamente modale e nella modalità non ci vedo tutta questa atmosfera di libertà di espressione e di ispirazione assoluta contrapposta alla "gabbia" dell'armonia tradizionale o cmq tonale. La modalità fa semplicemente parte di quella tavolozza di colori a cui un musicista, esecutore o compositore che sia, può attingere per acquisire uno stile e rendere interessanti le proprie opere.

Secondo me, ridimensionando un po' la cosa, l'iniziativa è sicuramente apprezzabile e interessante, ma niente di nuovo sotto il sole, la modalità esisteva prima della tonalità......

 

RISPOSTA:

Certo le opinioni sono tante e tutte rispettabili. Ritengo comunque che un giudizio vada dato dopo aver approfondito l'argomento che si va giudicando. Utilizzo il concetto di Russel come punto di partenza, è chiaramente espresso nella "PREMESSA". Ritengo che musicisti del calibro di D'andrea e altri non abbiano bisogno di studiare tanto perchè alla base c'è un talento innato, ma molti musicisti, me compreso, hanno invece bisogno di testi per lo studio non disponendo del talento necessario per intuire istintivamente certi concetti.

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  • Città di residenzaSondrio

Inviato Oggi, 08:02

Domanda:

 

 

snapback.pngmodale, su 18 aprile 2012 - 23:01 , ha detto:

 

COSA SUCCEDE in Icoto:

 

....

 

Come vedete per un solo accordo abbiamo tre scale ionian genitrici possibili.

 

 

Ma la triade di D- non si trova nelle seguenti scale?:

 

I grado di D-

II grado di C

III grado di Bb

IV grado di A-

V grado minore di G-

VI grado di F

RISPOSTA:

 

Le tre SCALE GENITRICI erano C Ionian, F Ionian, Bb Ionian, Attenzioni, Martina a non confondere le sca genitrici con le..... "Scale figlie"

Le scale minori in Icoto non sono SCALE GENTRICI, sono invece scale costruite sui gradi della scala ionian genitrice. In Icoto(Ionian concept of tonal organization) il conceto tonale scaturisce da una scala ionian. Segui i seminari ed avrai pian pianino le idee più chiare.

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  • 5 months later...

DISCUSSIONE SULLA ORGANIZZAZIONE TONALE IONICA E SULLA ORGANIZAZIONE TONALE LIDIA

 

 

La scala lidia va posta al centro del sistema tonale per un motivo: perché è depositaria del “suono puro maggiore”.Le conseguenze di ciò sono: a) L’assenza della cadenza dominante primaria – triade di tonica. B) La verticalizzazione della armonia. Le scale maggiori che possono essere concepite come organizzatrici del sistema tonale sono la scala ionica e la scala lidia. La scala ionica possiede due toniche. Esempio: nella scala di C ionico le due toniche sono C ed F da cui originano la scala C ionico e F lidio. All’interno dell’intervallo C-F la tonica è F quindi in realtà la scala C ionico è un derivato della scala F lidio. Di conseguenza la scala C ionico non è portatrice del “suono maggiore puro” in quanto è un derivato di un’altra scala maggiore. La scala ionica è portatrice della cadenza dominante primaria-triade di tonica. Ad esempio: in C ionica abbiamo la cadenza G VII-C ionico perché il tritono F/B risolve in C maggiore. La scala lidia non possiede la cadenza dominante primaria-triade di tonica; infatti se analizziamo la sala F lidio sul V grado troviamo C ionico che non risolve in F lidio. L’assenza della cadenza dominante primaria-triade di tonica, porta ad un forte indebolimento della potenza tonale della triade di tonica e della forza centripeta che porta a gravitare tutta l’armonia verso la triade di tonica. La sequenza modale dorico/misolidio/ionico comunque è contenuta nella scala lidia; è un VI/II/V, quindi la dominante sul II grado risolve sulla triade del V grado e non sulla triade di tonica. Anche in questo caso il risultato è un forte indebolimento della potenza tonale della triade di tonica. La scala ionica possiede due toniche quindi la armonia che nasce da essa quando viene posta al centro della organizzazione tonale è una armonia delimitata dalle sue due toniche. La scala lidia possiede una sola tonica e quando tale scala viene posta al centro della organizzazione tonale l’armonia che nasce è verticale in quanto non delimitata da un’altra tonica. Nella organizzazione tonale lidia, quindi, l’armonia non è più soggetta a delimitazioni ma può espandersi assumendo forme non più obbligate come nella organizzazione tonale ionica permettendo al musicista una maggiore espressività. Nella organizzazione tonale ionica le note estranee alla scala, sono note assenti e quando vengono suonate hanno un valore puramente cromatico, di abbellimento, di colore. Nella organizzazione tonale lidia le note estranee alla scala sono note esistenti, e quando vengono suonate sono strutturali e non semplicemente delle note di passaggio. Bibliografia: “Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization” di George Russell Concept Publishing Company-Brookline, Massachusetts

http://ettoregarzia.blogspot.it/

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