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Piano Concerto - Forum pianoforte

Pianoforte verticale - regolazione pesantezza tasti


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Salve a tutti, vorrei chiedere a chi se ne intende se è possibile "correggere" una tastiera considerata un po' pesante di un piano verticale. Sto cercando di acquistare un pianoforte, ho provato uno Schimmel verticale che mi è piaciuto più di altri per il suono, ma meno per la tastiera, troppo pesante per i miei gusti.

Volevo anche sapere se è possibile rifare la sordina, cioè ho provato pianoforti che suonano bene anche con la sordina, mentre altri perdono molto a livello di prestazioni della tastiera..si usa rifarla, o modificarla? Visto che si tratta di un tessuto interno che fa da filtro, magari è pensabile cambiarlo con un tessuto più funzionale e migliore?

Poi c'è il problema del volume sonoro, io vorrei un piano che non abbia troppo suono, ho a casa un Hermann dell'800 non suonabile perchè da restaurare, ma ha un suono incantevole, dolce e profondo, non ho trovato nulla di simile nei pianoforti verticali attuali che ho provato, molto più prosastici, mentre l'Hermann in confronto trasmette poesia.  E' possibile un lavoro per regolare e abbassare il volume? Sono un violinista, e non ho mai molto sopportato pianoforti o pianisti che "strillano" ?

Per il marchio Schimmel ho visto un piano all'incirca degli anni '70-80, ho letto che in quel periodo la marca produceva nella Germania Est e che la qualità era inferiore. Sapete se è vero? Ho letto cose simili anche sul marchio Petrof di cui ho provato un modello squillantissimo, veramente insoppostabile.

Tra l'altro sono indeciso se scegliere un acustico o digitale, ho provato un Kawai CS11 digitale da 3.700 euro e ha una sonorità veramente bellissima, una tastiera molto interessante ma che non sarà mai come un digitale anche se merita veramente, e la possibilità di suonare di sera, l'ora che preferisco. Inoltre ha un suono che mi soddisfa più dei verticali che ho provato, molto realistico.

Grazie, Gabriele

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Ciao,

premesso che non sono un tecnico, vorrei risponderti in base alla mia esperienza personale.

Per ridurre il volume del mio piano, ho diminuito la corsa del martello inserendo uno spessore sotto il feltro di riposo, in questo modo il martello colpisce la corda con minore forza, poi ho regolato il gioco del tasto agendo sul pilota.

Ho anche fatto un'ulteriore operazione, ma non so se ti può interessare. Per poter suonare i suoni più tenui (il pianissimo) ho tolto la sordina e ho regolato lo scappamento per ridurre il punto di scappamento, cioè la distanza minima martello corda.

Ciao

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Ciao Salvatore, grazie x la risposta, ma per queste operazioni è necessario un tecnico? Oppure si possono apprendere anche con l'esperienza? Io come violinista ho imparato negli anni a saper regolare lo strumento, come spostare anima e ponte per regolare il suono, ma il pianoforte mi sembra un organismo molto più complesso.

Questa mattina sono stato in un negozio gestito credo in modo poco serio poichè c'erano molti pianoforti ma alcuni -molti- scordati, c'era un Petrof nuovo dal suono molto nobile ma oltre che non essere accordato era anche un quarto di tono sotto, per cui poi è difficile farsi una idea definitiva. Ho trovato però uno Schulze Polmann vecchiotto, anni 80, ma affascinante, il problema è che la sordina -che a me servirebbe a volte- è come impraticabile, con essa la tastiera diventa rigidissima e il suono nemmeno quasi si sente. Mentre su altri verticali la sordina è buona in qualche caso la tastiera resta suonabile e morbida.. é possibile rifare la sordina?

Martedì a Roma devo vedere uno Schimmel verticale, degli anni 70 o 80, per telefono il proprietario non è riuscito ed essere più preciso sulla data, mi ha assicurato però che il piano è stato suonato poco e solo occasionalmente...vediamo un po'... Qui ho letto che lo Schimmel è quasi il miglior verticale, ma questo vale anche per la vecchia produzione del periodo della Germania est? Ho visto un abisso ad esempio tra il Petrof nuovo di stamattina e quello squillante provato una settimana fa e costruito al tempo della dittatura comunista...

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Ciao,

per esperienza personale ti posso dire che lo Schimmel verticale del 1977 (o 1975 non ricordo bene l'anno) è un ottimo strumento, purchè sia stato tenuto bene. Se ti fai dire il numero di matricola puoi controllare l'anno di produzione sul sito della Schimmel. Ma comunque è un'ottima marca.

Secondo me, quando si acquista un pianoforte sarebbe opportuno farlo accordare prima, per poter capire se suona bene o no. A volte può sembrare solo scordato, ma in realtà nasconde altri problemi. Per esperienza personale il mio consiglio è di non fidarti e di verificare tutto.

Riguardo alla sordina non so cosa dirti, io l'ho tolta perchè credo sia inutile.

Le regolazioni non sono difficili, ma devi sapere quello che fai. Io ti consiglio di studiare i video della meccanica del pianoforte di Paolo Ferrarelli, che trovi su questo sito e su Youtube. Io li ho visti e rivisti più volte, per potermi fare un'idea di come intervenire.

Ciao

 

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Grazie Salvatore,

si hai ragione non ci si può fidare di strumenti scordati usati, se nuovi magari si ma chi compra un pianoforte nuovo vuole la soddifazione di provarlo al meglio.

Non c'è nessuno che mi sa dire se la sordina si può cambiare o modificare? Per me è importante, si è inutile musicalmente e se vuoi suonare non ha senso farlo con sordina, ma per esercitarsi di sera magari è utile se l'alternativa è non suonare per niente. Ad esempio mi è piaciuto uno Schulze Polmann 115 antik anni '80, ma la sordina non è buona e così mi sono venuti dei dubbi sullo strumento... è inutile che tutti i pianoforti hanno la sordina se poi solo su alcuni questa è "praticabile" mentre su altri rende la tastiera rigida e insuonabile. Comunque se trovo il pianoforte che mi piace posso soprassedere anche sulla sordina.

Domani mattina vado da un privato che vende uno Schulze polmann identico al precedente che avevo provato in negozio, sono curioso di provarlo e vedere le differenze col "gemello"...

Poi nei prossimi giorni proverò anche uno Schimmel anni '80, anche in questo caso sono curioso perchè ho provato una settimana fa un Schimmel nuovo in un negozio a Roma, forse l'unico verticale che in quel contesto mi era piaciuto, perchè c'erano quasi solamente Kawai e Yamaha, e due Schulze Polmann nuovi di livello medio, tutti strumenti squillanti tranne uno Yamaha di livello superiore con una voce più profonda e bella...lo Schimmel in quel caso mi era piaciuto ma solo per il confronto con gli altri, poichè la tastiera era pesante, e sebbene il suono mi piacesse mi sembrava troppo scuro e forse troppo corposo... credo che il pianoforte ideale, almeno per me, deve avere un suono luminoso anche nel registro medio-grave, non intendo dire un timbro necessariamente chiaro, anzi lo preferisco caldo ma comunque luminoso. Ad esempio i Pleyel storici che ho ascoltato su Youtube -purtroppo non ho avuto mai occasione di sentire dal vivo il suono di Chopin- mi sembrano profondi, caldi ma luminosi anche nel registro medio o medio-basso... Spero proprio di trovare il mio pianoforte col quale passare tanti bei momenti...

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Gabriele, seguendo quello che dici, tu parli molto bene del tuo Hermann e lo descrivi come un pianoforte dal suono dolce e che ti piace. Perchè non considerare il restauro? Corde incrociate si o no? Meccanica a baionetta, si o no? Qualche foto me la puoi inviare. A volte la soluzione è davanti a noi! Alcuni Hermann del passato sono buoni!...tu parli dei Pleyel del passato.....Bisogna vedere, certo, le condizioni attuali del tuo piano....

Gli Schulze Polmann  sono un po' duri e anche gli Schimmel . Usano molle molto robuste per gli smorzatoi. Diciamo tastiere consistenti . Schimmel è un gran bello strumento, ma bisogna vedere lo stato...anche del nuovo.

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altra precisazione: il suono più o meno "squillante" dipende dalla intonazione dei martelli. Si può modificare...sapendolo fare. Naturalmente lo strumento deve avere "sostanza" e non deve essere povero di armonici. Il suono deve essere potente... può essere ridimensionato  a piacimento.

Fammi sapere

Saluti Paolo

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  • 2 weeks later...

Ciao Pianoexpert, grazie per i consigli, poi ho comprato lo Schimmel, lo strumento di cui avevo scritto sopra....stimolato anche dall'aver letto alcuni tuoi interventi su questo marchio -lo avevi definito il principe dei verticali- sono andato a provarlo con molta aspettativa...all'inizio al primissimo impatto non mi era sembrato molto diverso dagli altri come qualità, ma poi ho provato sensazioni che altri verticali che avevo suonato non mi avevano dato, soprattutto il fatto che dopo un po' il suono si modellava alla personalità dell'esecutore, un suono che diventava più bello e personale. Un pianoforte con una vera voce, in grado di fare i pianissimi pur avendo un gran suono potente. E' arrivato a casa pochi giorni fa.

Avevo pensato a restaurare l'Hermann, ma chi lo aveva visto in passato mi aveva detto che andava rifatta tutta la meccanica interna perche non si poteva accordare in quanto ossidato. Comunque per il futuro non escludo un restauro se possibile tecnicamente..ed economicamente  ? I costi per il restauro immagino siano elevati. Anche al confronto con lo Schimmel l'Hermann rimante sempre il più poetico.

Comunque per il momento sono felice di aver trovato una bella occasione per lo Schimmel con un gran suono limpido, preso da un privato. Non avevo molti soldi da spendere, tra tutti i pianoforti che ho provato questo è quello che mi è piaciuto di più ed anche quello più economico, mille euro. Strumento del 1952 (il proprietario era convinto fosse dei primi anni '80, era stato acquistato quindi usato dalla mamma che lo aveva suonato pochi mesi), internamente ben messo, suonato pochissimo stando ai segni sui martelli, me lo ha trasportato da Roma a Terni il trasportatore di Ciampi il quale senza che gli chiedessi nulla mi ha detto che ho fatto un affare poichè il pianoforte è ben messo e a suonarlo sembra un coda. Il problema è che dopo il trasporto presenta dei problemi che prima non aveva, relativi alla tastiera, alcuni tasti sono più duri, si sente qualche risuono e qualche piccola vibrazione ma solo su pochissimi tasti, e poi c'è un problema al pedale di risonanza, che prima era perfetto ora non funziona bene, se premuto in modo giusto fa risuonare solo le ottave centrali e superiori, non le basse che risuonano solo se viene prenuto in eccesso. Spero siano problemi ordinari relativi a un trasporto di 120 km. Quando l'avevo provato a Roma due settimane fa aveva la tastiera perfetta e anche il pedale, e lo avevo suonato per un'ora e mezza. Curiosamente l'accordatura è rimasta abbastanza inalterata. Non so se un semplice accordatore sa fare pure una messa a punto per risolvere questi problemi.

Te pianoexpert cosa mi consigli? Sicuramente la potenza del suono se possibile sarebbe da attenuare visto che il piano è in una stanza non grande, ma ancor prima andrebbe rimessa a posto tastiera e pedale. E forse anche il pedale di sinistra è un po' peggiorato.

Grazie, Gabriele

 

 

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per i tasti bisogna vedere se dipende solo dalla registrazione delle guarnizioni tastiera opp. c'è qualche perno della meccanica che deve essere sostituito. Poca cosa ma deve essere fatto con alesatori dritti e con molta cura, misurando il giusto attrito. Il pedale si regola. Per il suono bisogna accordare e intonare i martelli con una timbrica più morbida.  

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