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Piano Concerto - Forum pianoforte

Chopin : Valzer B56 in Mi minore op. postuma


Darknino
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Salve a tutti. tra i pezzi che ho deciso di portare per l'esame di laurea c'è il valzer n.14 di Chopin. Volevo chiedervi come eseguire gli arpeggi presenti nelle prime 8 battute del brano.

Per esempio...nella seconda battuta (re diesis - mi - SOL - MI OTTAVA SUPERIORE - si - sol) come raggiungere il Mi dell'ottava superiore senza allungare le dita e irrigidirsi?

Ovviamente ne parlerò anche con il mio maestro ma volevo prima confrontarmi con voi 

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  • 2 weeks later...

Effettivamente mi sbagliavo.Quel passaggio è molto facile. Il vero problema sono gli arpeggi da battuta 34 a battuta 40 in cui bisogna fare uno "scambio" tra il primo e il quinto dito sullo stesso tasto. Per l'' arpeggio ho questa domanda: a livello tecnico il mio maestro mi ha consigliato di farlo spostando direttamente la mano nella nuova posizione e mantenendo l'apertura. La domanda è: quale parte del corpo fa partire il movimento, trascinando le altre? Ad esempio: bisogna spostare di lato prima l'avambraccio (che poi porta con sè polso e mano) o prima il polso (che poi porta con se il braccio)? Spero di essere stato abbastanza chiaro...

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Secondo me addirittura con una sospensione dalla spalla. Tutto il braccio e l'avambraccio devono essere fermi, ma rilassati. Il tuo Maestro saprà ben sorvegliare quale movimento "non sia giusto". Ogni pianista, infatti potrebbe dover realizzare il movimento in modo leggermente diverso, a seconda della sua corporatura e comunque in modo giusto. Per studiare il movimento, consiglio di suonarlo ad accordi e osservare quale spostamento deve attuare l'apparato muscolare. Anche le dita, in questo tipo di passaggio, molto frequente in Chopin ( vedi l suo ultimo studio o i concerti) devono essere ferme ma NON rigide. Proprio come se si suonasse ad accordi.

Poi, se posso permettermi, non bisogna prendere le cose alla lettera. La tecnica non è fatta di...."ora sposto così..opp. come devo mettere il braccio? ecc.." Al di la di alcuni gesti di base che devono essere compresi per realizzare una difficoltà ( usare la rotazione, articolazione con mano ferma ecc..) ogni pianista deve assumere un naturale approccio alla tastiera, senza imporsi eccessive regole costrittive. L'ascolto attento suggerisce a volte la giusta soluzione che può essere diversa da mano a mano.

Ricordarsi sempre che la "tecnica" è un mezzo e non un fine ( Parole di Carlo Zecchi, Maestro della mia insegnante e grande pianista). Quindi mai ostinarsi a perfezionare un passaggio all'interno, se non inserito nel contesto musicale. Potremmo studiare ore di scale ...ma eseguire la scala in sol minore per ottava e per decima della fine della prima ballata di Chopin è un'altra cosa!

Questo penso

Buono studio

P.S. comunque quel passaggio del valzer in mi min. non è dei più facili!

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  • 5 months later...

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