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Piano Concerto - Forum pianoforte

Messa a punto Bechstein B203


Niki
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Salve a tutti, apro questo 3d solo per ringraziare il maestro Ferrarelli per lo splendido lavoro effettuato sul pianoforte in oggetto. Paolo mi aveva già aiutato periziandolo prima dell'acquisto; il pianoforte si presentava già in buone condizioni data l'età (1907) con tavola armonica ancora intatta e carica, caviglie, corde e martelliera in buone condizioni perché sostituite abbastanza recentemente. Paolo mi aveva solo messo in guardia su alcuni lavori da fare ai perni delle forcole, alle mortase della tastiera e ad un controllo generale di tutta la meccanica. Dopo l'acquisto ho tenuto in casa il pianoforte per un paio di settimane, poi è venuto Paolo ed ha portato via la meccanica per i lavori. Ieri, due settimane dopo, mi ha riportato la meccanica e nn smetto di ringraziarlo per il lavoro fatto. Dopo l'accordatura ed una (leggera) intonazione il pianoforte nn è più lo stesso: come ho detto a Paolo, ora sembra uno strumento moderno con un cuore antico. La tastiera è pronta, veloce e consistente il giusto, mentre il suono è quello di prima ma ulteriormente perfezionato. Un suono romantico che è difficile da descrivere e da ritrovare su pianoforti moderni. Un ulteriore chicca è data dalla relazione cartacea e fotografica di tutto il lavoro svolto; un documento molto interessante e ben spiegato che resta a riprova della manutenzione del pianoforte sia nell'ottica di una eventuale rivendita (ma nn è il mio caso) sia nell'ottica di documentare il lungo percorso di uno strumento che, secondo me, merita ogni cura possibile.

Grazie Paolo, continua così.

Domenico

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Grazie veramente di cuore. Domenico è molto attento ai suoi strumenti e cura con vera dedizione la loro efficienza. Ha collaborato con vera attenzione a rifinire alcune parti esterne che sono ridiventate brillanti. Con cura estrema ha sostituito alcune viti e alcuni feltri esterni della stessa dimensione e colore, rispettando il look tipico del Bechstein. E' uno strumento magnifico che ha un suono bellissimo e una tastiera in avorio perfetta. Grazie per aver apprezzato il mio intervento che ha ripristinato totalmente l'efficienza della meccanica.

Grazie di cuore

Paolo

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Attualmente sono alle prese con l'ultima fase del restauro: dopo aver fatto replicare la vernice del piano in un colorificio della zona, ho ricostruito l'angolo anteriore sinistro del mobile, lato tastiera, dove c'era una bella ammaccatura, e sto facendo altri piccoli ritocchi alle gambe. Cmq appena riesco a capire come si fa, carico qual he foto dello strumento ed un video.

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...scusate, nn avevo visto ma è semplicissimo caricare i file. Intanto vi allego la documentazione fotografica del pianoforte: prima nello studio dove l'ho trovato, poi a casa mia dove sono in corso i lavori...

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  • 1 year later...
On 20/4/2019 at 08:38, Niki ha detto:

Salve a tutti, apro questo 3d solo per ringraziare il maestro Ferrarelli per lo splendido lavoro effettuato sul pianoforte in oggetto. Paolo mi aveva già aiutato periziandolo prima dell'acquisto; il pianoforte si presentava già in buone condizioni data l'età (1907) con tavola armonica ancora intatta e carica, caviglie, corde e martelliera in buone condizioni perché sostituite abbastanza recentemente. Paolo mi aveva solo messo in guardia su alcuni lavori da fare ai perni delle forcole, alle mortase della tastiera e ad un controllo generale di tutta la meccanica. Dopo l'acquisto ho tenuto in casa il pianoforte per un paio di settimane, poi è venuto Paolo ed ha portato via la meccanica per i lavori. Ieri, due settimane dopo, mi ha riportato la meccanica e nn smetto di ringraziarlo per il lavoro fatto. Dopo l'accordatura ed una (leggera) intonazione il pianoforte nn è più lo stesso: come ho detto a Paolo, ora sembra uno strumento moderno con un cuore antico. La tastiera è pronta, veloce e consistente il giusto, mentre il suono è quello di prima ma ulteriormente perfezionato. Un suono romantico che è difficile da descrivere e da ritrovare su pianoforti moderni. Un ulteriore chicca è data dalla relazione cartacea e fotografica di tutto il lavoro svolto; un documento molto interessante e ben spiegato che resta a riprova della manutenzione del pianoforte sia nell'ottica di una eventuale rivendita (ma nn è il mio caso) sia nell'ottica di documentare il lungo percorso di uno strumento che, secondo me, merita ogni cura possibile.

Grazie Paolo, continua così.

Domenico

Beati voi che siete a Roma,e soprattutto siete seguiti dal MAGICO PAOLO!!

 

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Anche io non smetto di ringraziare Paolo!!! È venuto in puglia e ha rimesso a nuovo il mio Pleyel (del 1981, prodotto in Germania dalla Schimmel): anche nel mio caso si è portato la meccanica e l'ha praticamente non solo risistemata, ma proprio ripensata. Martelliera sostituita con una Abel più leggera (che dona al pianoforte il timbro tipico del Pleyel romantico, differente da quello moderno), sostituito tutti i perni, kasimir, ribilanciando la tastiera a pesi ottimali (51-47 g in discesa su oltre 25 anche 30 g di ritorni) con un'inerzia davvero minima su un tasto corto (martelliera leggera, bilanciamento con sottrazione di piombo, perfetto controllo degli attriti, stiletti che si assottigliano già dai medio-acuti, minima carica della molla di richiamo alla forcola del cavalletto ed ecco il miracolo!). Anche io ho tutto il materiale fotografico, la vecchia martelliera (con gli stiletti!) e i piombi rimossi. La cosa bella è che potevo chiedergli qualunque cosa, senza paura di essere giudicato, e mi ha permesso di aiutarlo mentre ero a casa. Il pianoforte è cambiato! Stessa sensazione: tastiera "moderna", molto reattiva, timbro "antico" (attacco dolce, timbro ricco di armonici, maggiore sustain, ricchezza dinamica, cantabilità estrema su tutti i registri). Prima che venisse lui era un altro pianoforte. A parte problemi di attriti, montava una martelliera Renner eccellente ma non adatta a quello specifico pianoforte e al nome che porta: pesante, con attacco "aggressivo", minor sustain. Tale martelliera era controbilanciata da maggiore piombatura (aumento di masse e di inerzia) ed eccessiva carica delle molle di richiamo alla forcola (in questo caso si rischia di enfatizzare eventuali attriti e non avere sempre una continua perfetta aderenza fra pilota e tallone). E poi le piccole chicche di Paolo: gli stiletti assottigliati, mollettoni conici per l'affondo del tasto (senso di estrema precisione anche nel pp). Posso confermare che una buona accordatura dura! Magari si muovono gli unisoni (che ogni tanto aggiusto) ma i rapporti rimangono piacevoli. Per la prima volta i gravi non sono diventati crescenti dopo qualche settimana (anzi, sugli estremi bassi si avverte l'ottava dilatata, che produce battimenti, con quinte quasi giuste, come piace a me). È stato bello lavorare insieme (non ha mai pre, so iniziative in proprio, ma sempre confrontandosi con me). 

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