francescochopin90 Postato Marzo 22, 2019 Report Share Postato Marzo 22, 2019 Volevo chiedere consigli su una regolazione che pensavo per la meccanica degli smorzi. Intendevo farla ritardare alla prossima messa a punto per far ritardare l'azione degli smorzi durante la corsa del tasto di quel poco che basta a rendere più brevi gli staccati, senza rendere troppo disagevole il legato. Però pensavo una cosa che non so se si faccia o se sia fattibile: se invece di farli alzare tutti insieme, si rendesse l'azione più ritardata nei bassi e via via più precoce verso gli acuti fino al punto in cui gli smorzi non ci sono? Si può fare? Che conseguenze potrei avere? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 22, 2019 Report Share Postato Marzo 22, 2019 Hai l'inconveniente che cambiando il pedale, non tutti gli smorzi cadano sulle corde contemporaneamente. Possono essere però tutti anticipati o ritardati. (Ricordiamo che lo smorzatoio, in regolazione standard, deve alzarsi a metà corsa del martello. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Marzo 22, 2019 Autore Report Share Postato Marzo 22, 2019 Ma poi penso che questo aspetto vada visto dopo l'accordatura che comunque tende a dare un'idea di maggiore smorzo dei suoni. Giusto? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 22, 2019 Report Share Postato Marzo 22, 2019 Ma.... diciamo che è sempre meglio valutare dopo l'accordatura...ma la regolazione degli smorzatoi, ammesso che li si voglia regolare in modo differente dalla regolazione standard, fa i conti con l'acustica dell'ambiente e dal modo come il pianista usa pedalizzare. La perfetta accordatura in effetti rende il pianoforte un poco meno sonoro, comunque è tutto da verificare sul posto. L'insoddisfazione può dipendere anche proprio dal progetto e dalla carica della tavola. Alcuni strumento hanno un suono più "frenato" alcuni altri più ampio. In base a ciò si deve essere pronti a saper usare il pedale con più o meno parsimonia e decidere quando usare l'ordinario in battere o in levare e il sincopato ( anche il pedale vibrato o messo sui tempi deboli , magari in modo corto, può creare buoni risultati) Non ultimo il pedale tonale può essere usato, per esempio in musiche clavicembalistiche, in alternativa a quello di risonanza. Ascoltai un concerto "estivo" del pianista e amico Andrea Bacchetti. Suonava musiche italiane del 700 su di uno strumento pessimo. Ammirai la sapienza con la quale usò il pedale tonale che teneva le armonie dei bassi senza rinunciare alla chiarezza e l'articolazione del cantabile. Geniale!...Gli ho manifestato a voce, di persona la mia ammirazione per questa scelta. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Marzo 22, 2019 Autore Report Share Postato Marzo 22, 2019 Mah non è che abbia questa grande insoddisfazione, è la sala che rimbomba. In un video dicesti proprio che l'ideale sarebbe regolare gli smorzi in base al l'acustica e addirittura in base al repertorio, non cosa sempre fattibile. Sinceramente riesco a lasciare chiari i fraseggi col pedale destro. Pensavo alla regolazione degli smorzi per estremizzare un po' il tutto e perfezionando ancora meglio il pedale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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