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Piano Concerto - Forum pianoforte

Mura di casa ed acustica del pianoforte.... quali materiali?


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Buonasera a tutti.... non so se sono sulla sezione giusta... apro questo thread perché stiamo sistemando casa, in particolare dovremmo dividere la stanza dove sistemare il pianoforte..... dovremmo erigere un muro frontale, per il corridoio e un muro a fianco per separare la stanza adiacente....

ora ci stiamo chiedendo se far costruire un muro normale in forati, oppure uno in cartongesso + riempimento con qualcosa di isolante (tipo "lana di roccia", da quello che ho visto su internet...)...... ho paura però che questi "cuscini isolanti" oltre a isolare assorbano la risonanza facendo un'acustica secca..... cosa risuonerebbe meglio secondo voi?? 
Non ho problemi con il vicinato in quanto è una casa isolata... però ovviamente bisogna un po' isolare una stanza con l'altra.... diciamo "a regola"....

Mi sarebbe davvero utile qualche consiglio.....anche perché le persone che dovrebbero fare il lavoro non ne sanno molto.... 

 

Se può essere utile, con questi nuovi 2 muri la stanza diventerebbe 4,5x3,6 metri (è possibile però che più in là, anzi quasi sicuramente io decida di allargarla.... in quel caso buttando giù l'altra parete, -quella già esistente- diventerebbe  4,5 x 8....)

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Ciao Silvia.

Ti hanno consigliato bene di realizzare una muratura in cartongesso intramezzata da lana di roccia. La lana di roccia viene posizionata tra il muro esistente e quello in cartongesso pertanto non contribuisce a rendere l'ambiente più secco, ma a fonoisolare l'ambiente dall'esterno, ovvero limitare i rumori percepiti al di fuori della stanza. 

 

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13 ore fa, thesimon ha detto:

Ciao Silvia.

Ti hanno consigliato bene di realizzare una muratura in cartongesso intramezzata da lana di roccia. La lana di roccia viene posizionata tra il muro esistente e quello in cartongesso pertanto non contribuisce a rendere l'ambiente più secco, ma a fonoisolare l'ambiente dall'esterno, ovvero limitare i rumori percepiti al di fuori della stanza. 

 

ciao Simone, innanzitutto grazie per la risposta.... forse non mi sono espressa in modo chiarissimo.... la stanza dovrebbe essere divisa in due, quindi Non esiste un muro al momento in quel punto....

per sporcare meno durante i lavori mi hanno proposto il cartongesso imbottito, così non dovremmo sgomberare tutto.... solo che io mi chiedo.... secondo te l'acustica sarebbe migliore se il muro, anziché in cartongesso imbottito, lo facessi costruire a forati?.... 

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Lo dico da ingegnere in tutt'altro campo, ma ci sono diversi studi di ingegeria ed arhitettura che hanno esperienza in isolamento acustico.

Isolamento acustico e trattamento acustico di un ambiente sono cose completamente diverse. Mettendo dei pannelli fonoassorbenti è vero che si isola un po', ma non è il loro scopo. Paradossalmente se fai un pavimento flottante e sopra all'MDF metti delle lastre di marmo, otterresi una stanza con un discreto riverbero ma acusticamente isolata.

Del resto ci sono in commercio altoparlanti fatti di pietra http://www.musicalstones.com/index.html

 

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1 ora fa, mike71 ha detto:

 

Isolamento acustico e trattamento acustico di un ambiente sono cose completamente diverse

Sì esatto, a me non importa "isolare".... vorrei solo che all'interno della stanza io abbia un'acustica migliore possibile.... per questo mi chiedevo se il suono "rimbombasse" meglio sui forati o in alternativa sui pannelli di cartongesso..... dato che devo dividere in due la stanza magari opto per la soluzione migliore....

 

 

quindi da quello che ho capito più il materiale è duro migliore sarà il riverbero?.... beh a questo punto opto per dividere la stanza con il classico muro in forati....

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Ti ha già risposto il collega... 

L'isolamento acustico è una cosa, la normalizzazione acustica di una stanza è tutt'altra cosa...

In isolamento si utilizzano materiali pesanti e/o porosi in accoppiata. L'accoppiata di queste tipologie di materiale serve a dissipare l'energia vibrante dell'onda sonora. Per quello che concerne l'acustica interna della sala, e qui entriamo nel campo della normalizzazione acustica, tra un muro in cartongesso e un muro in roccia cambia poco. Nel senso che il tempo di riverbero dipende dal coefficiente di Sabine (ovvero dal coefficiente di riflessione delle pareti) che fa fede unicamente al materiale sul quale l'onda sonora impatta. A livello di densità superficiale non cambia molto tra un muro realizzato con i forati e un muro in cartongesso. Se poi vuoi risolvere i problemi acustici della sala allora ci sono altre strategie da intraprendere che comprendono: trappole per bassi, pannelli vibranti, fonoassorbenti, diffusori di schroeder 2D e 3D ecc. ecc. Chiaramente l'uso di queste soluzioni dipende dai problemi da risolvere. Quindi per fare lo cose come si deve la stanza deve essere misurata con un segnale impulsivo che contiene tutte le frequenze che simuli quello che in gergo si chiama Delta di Dirac e da lì si analizzano tutte le componenti spettrali che generano problemi che possono essere: i filtri comb, anche chiamati filtri a pettine che sono a loro volta dovuti alle onde stazionare che si creano lungo le tre dimensioni della stanza ed anche il tempo di riverbero. A seconda delle frequenze in gioco si opta per alcune soluzioni che però ripeto devono essere scelte accuratamente da personale competente.

Ovviamente non credo tu debba realizzare una sala regia, quindi non credo che tu abbia la necessità di spendere un mucchio di soldi per poter ottenere un ascolto quanto più piatto possibile, quindi per risolvere eventuali problemi di echoing puoi optare per soluzioni fai da te molto più semplici, ad esempio mettendo un bel tappeto pesante e grande nella stanza, Se c'entra un divano, se ci sono delle finestre puoi inserire delle tende realizzate con velluto molto pesante che funzionano benissimo. Chiaramente aggiungi un pezzo alla volta fin quando non otterrai l'eco che preferisci. Tieni conto che inserire tutte queste cose in una soluzione potrebbe generare un ascolto troppo secco che poco si sposa con il suono del pianoforte.

Nella precedente risposta andavo un po' di fretta, spero di essere stato un pochino più preciso in questa. 

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non saprei ma, al contrario, da quando ieri abbiamo tolto le tende, levato i tappeti e i divani a me l'acustica sembra piacermi di più.... Potrebbe essere solo una mia impressione temporanea?
non lo so questo a cosa possa corrispondere in registrazione, però penso che nel mio caso sia decisamente più importante ciò che percepisco io mentre suono anziché ciò che percepirà il microfono ? Il pianoforte da sé è molto cupo... il forte pieno non dà fastidio....  

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10 ore fa, Silviaa ha detto:

non saprei ma, al contrario, da quando ieri abbiamo tolto le tende, levato i tappeti e i divani a me l'acustica sembra piacermi di più.... Potrebbe essere solo una mia impressione temporanea?
non lo so questo a cosa possa corrispondere in registrazione, però penso che nel mio caso sia decisamente più importante ciò che percepisco io mentre suono anziché ciò che percepirà il microfono ? Il pianoforte da sé è molto cupo... il forte pieno non dà fastidio....  

Ma infatti il discorso che facevo nel mio precedente messaggio si riferiva soprattutto a questo. A me, personalmente, il suono secco del pianoforte non piace affatto, ma non piace neanche eccessivamente riverberato. Ci dev'essere un giusto compromesso. Non a caso le più belle hall da concerto del mondo sono famose perché in quel contesto acustico il suono degli strumenti risuona in un modo molto gradevole all'orecchio (cosa non semplice da ottenere in stanze dalle grandi dimensioni) perché ci sono una serie di fenomeni di latenza dovuti al ritardo nelle prime riflessioni che invece danno fastidio. 

Estremizzando, suonare in una camera anecoica ti farebbe venir voglia di uscire al più presto, perché sentiresti il suono del pianoforte molto diverso da come sei abituata a sentirlo. Idem suonandolo dentro una caverna.

In medium stat virtus dicevano i latini! ?

Buona serata e buona musica...

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