Pierpier Postato Dicembre 15, 2018 Report Share Postato Dicembre 15, 2018 "A pot of hot water is much better than many exercises" diceva Glenn Gould il quale pare che prima di sedersi al piano immergesse le braccia per mezz' ora nell' acqua calda piuttosto di fare riscaldamenti vari o esercizi tecnici, questi ultimi in particolare diceva che gli toglievano la spontaneità dell' approccio al piano e il desiderio di far musica... Che ne pensate? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Dicembre 15, 2018 Report Share Postato Dicembre 15, 2018 C'è chi ha bisogno di riscaldarsi. Io personalmente non ne sento il bisogno, ma invece sento che è determinante suonare tutti i giorni...anche poco, proprio con un approccio spontaneo. E' evidente che nel corso degli studi si debbano esaminare e risolvere le formule tecniche proposte dagli appositi testi ( Rossomandi lo consiglio). Conoscere l'essenza delle difficoltà e non ripeterle ginnasticamente. Questo penso. E', per esempio, importante risolvere il passaggio del pollice nelle scale e negli arpeggi, piuttosto che ripetere , ripetere anche in modo sbagliato. Imparare a percepire le tensioni muscolari ed abbandonarle. Sviluppare una grande energia che parte dalla rilassatezza, dall'equilibrio e dalla compartecipazione dei piccoli e grandi muscoli......... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Pierpier Postato Dicembre 19, 2018 Autore Report Share Postato Dicembre 19, 2018 Certo quello che scrivi è sacrosanto.. tra l' altro anch' io adoro il Rossomandi che trovo a suo modo geniale e un unicum nel settore dei testi, diciamo, di preparazione e "di tecnica"... comunque ho provato a fare come Gould: braccia in acqua calda per un pò... il risultato è sconcertante.. le mani "lavorano" alla perfezione.. peccato che dopo una ventina di minuti se siamo in inverno ritornano freddine... soffro di cattiva circolazione periferica sic.. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Dicembre 19, 2018 Report Share Postato Dicembre 19, 2018 Io credo che la cosa sia molto individuale e fisiologica. Ho provato diverse volte a scaldare le mani con borse dell'acqua calda o immergerle nell'acqua calda. Sicuramente è molto meglio che suonarle a freddo, ma personalmente l'unica cosa che realmente mi permette di pensare e suonare quello che penso è scaldarmi bene al pianoforte. Un riscaldamento come si deve per la mia fisiologia può durare anche un'oretta. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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