Pierpier Postato Ottobre 5, 2018 Report Share Postato Ottobre 5, 2018 Recentemente mi è capitato di esercitarmi per un certo periodo su un piano verticale antico, un Pleyel verticale di fine ottocento restaurato nei primi anni 2000, a dispetto di una serie di "limiti" piuttosto evidenti dello strumento, primo fra tutti la scarsa tenuta dell' accordatura, la gamma dinamica limitata, uno timbro simile a un forte-piano, bassi deboli, difficoltà a suonare dentro i tasti per una loro dimensionatura leggermente (ma percettibilmente) inferiore rispetto all' attuale, ecc.. devo dire che è stata un' esperienza interessante e a tratti sorprendente.. ho avuto spesso la sensazione di suonare su uno strumento straordinariamente "vivo", reattivo, umano.. come se gli accenti, i respiri, le intenzioni, il proprio pensiero musicale si materializzassero con facilità e fluidità. Al paragone i moderni pianoforti, nonostante la loro più avanzata tecnologia, mi appaiono, alle volte, più anonimi, più freddi, meno "umani"... Che ne pensate? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Ottobre 6, 2018 Report Share Postato Ottobre 6, 2018 Quello che hai notato denota sensibilità ed è senza dubbio vero. Un tempo ogni cosa era più a misura d'uomo e su ogni dettaglio chiunque poteva specchiarsi. Oggi purtroppo economia e finanza hanno preso il posto di etica e fede e...nonostante le aziende facciano del loro meglio per realizzare capolavori (e pianoforti ben fatti c'è ne sono ancor oggi) non traspare più quell'aspetto "sensibile" di cui ti sei accorto". Fare i conti con i fatidici "costi" avrà sempre un effetto su ogni oggetto, opera, manifestazione e...chi più ne ha più ne metta. Bella constatazione comunque, condivido a pieno quel che dici. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Pierpier Postato Ottobre 7, 2018 Autore Report Share Postato Ottobre 7, 2018 Grazie, mi fa piacere che condividi questa constatazione.. del resto qualcosa di molto simile l' ho provato anche suonando su una spinetta.. forse devo dedicarmi agli strumenti antichi...!!! :-))) ps. cmq mi sa che ho sbagliato "location" per il post, lo rigiro in "strumenti a tastiera" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Ottobre 27, 2018 Report Share Postato Ottobre 27, 2018 Penso che il post possa stare anche qua. Forse in strumenti a tastiera vengono trattate le specifiche tecniche in dettaglio, mentre la tua sembrava una riflessione su entrambi gli aspetti; poetico/strumentale. Potrebbe essere che tu abbia una sensibilità smossa da un fascino contenuto negli strumenti antichi, anche a me capitava; ricordo ad esempio l'odore delle essenze di legno che si avvertiva fortissimo dalle casse armoniche di certi pianoforti, capisco capisco, e sono in pieno accordo. Certo che un Pleyel deve essere comunque un bel pianoforte. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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