Pierpier Postato Giugno 26, 2018 Report Share Postato Giugno 26, 2018 Salve a tutti avete consigli sullo studio dei trilli sia in senso diciamo "astratto" sia applicato ai brani in cui si trovano, trovo gli stessi tra gli elementi tecnici più ostici... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Giugno 26, 2018 Report Share Postato Giugno 26, 2018 Diciamo che dobbiamo individuare tre aspetti. Primo, bisogna realizzare il trillo, cioè sviluppare le note e vedere la risoluzione. Un trillo realizzato su di un valore largo e in un tempo lento sarà probabilmente, non so, in biscrome, mentre in un allegro potrebbe essere in semicrome o , su di un valore breve, addirittura realizzato con una quintina. Stabilire tutto ciò, anche a volte scrivendolo, che è meglio, non ha regole precise. Il gusto musicale deve guidare. Gli abbellimenti- diceva un mio Maestro- sono come il trucco per le donne: deve essere giusto e leggero e non deve modificare la fisionomia delle note "abbellite". Deve cioè rimanere l'effetto che produceva la nota reale. Niente deve essere trasformato, ma solo abbellito. Secondo, il modo di realizzarlo tecnicamente. Qui bisogna tener conto appunto della figura scelta(es. quartine di semicrome, terzine di crome ecc.) e degli accenti di questi gruppi. Terzo: la diteggiatura. La vecchia scuola sostituiva sulle due note del trillo tre dita( 1323 1323 ecc.) . Nella moderna scuola del 900 , con la facilità che i moderni strumenti offrono, si tende ad usare due dita(13131313 opp.232323232 raramente 12121212) . Il gesto tecnico è quello di una leggera rotazione del polso specie nel 131313131. Il Maestro deve sorvegliare ed escludere eventuali movimenti errati della mano e dell'avambraccio. Buono studio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Pierpier Postato Giugno 26, 2018 Autore Report Share Postato Giugno 26, 2018 Si queste cose le conoscevo, intendevo dire cosa fate proprio all' atto pratico per migliorare la propria personale tecnica del trillo, sia in senso astratto (esercizi, studi), sia per ottimizzare l'esecuzione di un trillo all' interno di un brano ( una volta che si sia deciso come realizzarlo ) (personalmente mi trovo molto bene, benchè non sempre applicabile, anche con 3-5 ma cmq è un altro discorso..) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Chopin Postato Giugno 27, 2018 Report Share Postato Giugno 27, 2018 Ciao PierPier, per migliorare la propria personale tecnica del trillo secondo me devi farlo in contesti espressivi. Il trillo "meccanico" è fine a se stesso, ok...può servire come tecnica di base, ma poi deve comunicare. Per studiare questo aspetto devi passare da studi composti con lo scopo di rendere espressivo il trillo e ti suggerisco di procurarti tramite il sito di Sconfinarte (basta iscriversi e ordinare la partitura, come ho fatto io) questi: L'Acquerello V: für Stefano (al minuto 4' 12'') incarna perfettamente quello che intendo, quando riuscirai a rendere tema il trillo almeno quanto fa Elisa Copellini...allora avrai raggiunto l'obiettivo di "aver migliorato la tua personale tecnica del trillo" 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Giugno 28, 2018 Report Share Postato Giugno 28, 2018 Condivido il pensiero di Chopin. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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