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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Buongiorno a tutti, 

scrivo questa discussione per il seguente motivo,

mi è stato regalato un pianoforte a coda Kawai , prodotto negli anni 90,  usato raramente, ora il problema è che la tastiera è lenta e un po' dura uniformemente, tranne negli acuti dove i tasti sono più fluidi e reattivi.

 

ho provato a verificare il peso di affondo di tutti i tasti con le monetine da 5 cent con alzati gli smorzatori, come spiegato in un altro post:

il risultato è di 15 (58gr) monetine dai bassi fino agli acuti di 14 (54gr), 

mentre la risalita del tasto alla posizione di rilassamento ( ovvero alla pari con gli altri tasti):

 é di  6 (24gr) o 5(20gr) partendo dai bassi (il più delle volte lenti nel risalire), fino a 7 (27gr) monetine negli acuti ( veloci nel risalire).

 

secondo voi può essere il fatto che non essendo suonato da più di 5 anni gli attriti sono aumentati ?

 

grazie a tutti !

 

 

 

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Quando gli attriti aumentano, diminuisce il ritorno e aumenta l'abbassamento. Io direi che siamo nei limiti. Il Kaway non è molto docile e dipende tutto anche dalla lunghezza della leva del tasto. Consiglio di controllare la regolazione della meccanica ed eventualmente non esagerare con la forza delle molle. Cercare di ridurre, specie negli acuti, la distanza martello - corda di un 2 -3 mm.Senza alterare la regolazione standard , si può mettere una striscia di cartoncino leggero (0,30 mm circa) sotto il feltro di riposo dei martelli, nella lunghezza senza colla. La meccanica sembrerà più "agevole" , anche se diminuirà un poco l'energia di attacco del martello. Tutto fa i conti con la regolazione, con l'accordatura e con l'intonazione dei martelli. Controllare anche la "agevolezza "laterale delle guarnizioni della tastiera.

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4 ore fa, pianoexpert said:

Quando gli attriti aumentano, diminuisce il ritorno e aumenta l'abbassamento. Io direi che siamo nei limiti. Il Kaway non è molto docile e dipende tutto anche dalla lunghezza della leva del tasto. Consiglio di controllare la regolazione della meccanica ed eventualmente non esagerare con la forza delle molle. Cercare di ridurre, specie negli acuti, la distanza martello - corda di un 2 -3 mm.Senza alterare la regolazione standard , si può mettere una striscia di cartoncino leggero (0,30 mm circa) sotto il feltro di riposo dei martelli, nella lunghezza senza colla. La meccanica sembrerà più "agevole" , anche se diminuirà un poco l'energia di attacco del martello. Tutto fa i conti con la regolazione, con l'accordatura e con l'intonazione dei martelli. Controllare anche la "agevolezza "laterale delle guarnizioni della tastiera.

 

grazie per la veloce risposta!

Volevo precisare che sono alle prime armi e non ho esperienza , mi piace interessarmi e cercare di fare del mio meglio per comprendere il mondo del pianoforte, mi perdoni per eventuali sciocchezze... detto questo, 

allora la lunghezza della leva credo sia abbastanza lunga dato che il pianoforte misura 225 cm, la regolazione della meccanica pare omogenea e corretta, i martelletti sono allineati così come i piloti. Tuttavia estraendo la meccanica e provando i tasti levando i martelletti ( alzandoli del tutto) , mi pare che le molle siano più dure ripspetto agli acuti, anche senza i martelletti comunque il meccanismo è duretto.

poi per l'energia di attacco dei martelli non è un problema, il risultato che vorrei è una fluidità e scorrevolezza maggiori, anche a discapito di un volume sonoro inferiore.

il pianoforte non essendo suonato da più di 5 anni ,é scordato, per l'intonazione dei martelletti non saprei davvero...

l'agevolezza laterale della tastiera significa controllare i perni dove i tasti si incastrano?

una lubrificazione potrebbe essere un'idea ? 

 

grazie

 

 

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Assolutamente nessuna lubrificazione!!!!!! Puoi smontare un martello e vedere se la forcola cade lentamente ed uniformemente sotto il peso della propria vite. Quello ti da' l'attrito giusto (3-6 gr. circa) . Controlla così anche le forcole dei cavalletti. I montanti di scappamento devono, una volta disinserita la molla, cadere con il loro peso. Se è tutto a posto, la sensazione avvertita dipende dalla mancanza di regolazione. Le guarnizioni della tastiera sono centrali e anteriori. Potrebbero creare qualche impedimento se usurate o troppo strette. Un tecnico "esperto" saprà valutare tutte queste interdipendenze e farà funzionare meglio il tuo strumento. 

P.S. La forza della molla deve essere tale che, lasciato il tasto dopo che il martello è stato parato dal paramertello, fa salire lo stesso in modo netto ma senza farlo saltare. Ciò, però, fa i conti con l'attrito della forcola del martello stesso, che, se eccessivo, richiede più forza alla molla ecc....

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Ho visionato le diverse parti, credo che sia stato effettuato un lavoro di rasatura dei martelletti, e addirittura non siano neanche originali,  è possibile che un cambio del peso del martelletto legato a delle molle più robuste (per un peso maggiore) possa rendere il tutto più pesante? La meccanica rimane dura anche togliendo i martelletti, magari il progetto in principio prevedeva un peso maggiore del martello... mi sbaglierò sicuramente però vorrei condividere questa ipotesi

ho chiamato nel frattempo un tecnico, appena arriverà aggiorno la situazione.

grazie per la cordialità 

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Mi pare tutto originale, il piano non ha nulla di strano. 

A me è capitato di vedere pianoforti nuovi provenienti dalle fabbriche giapponesi con martelli trattati ancora più grossolanamente rispetto a questi: quando si fa "l'agopuntura" bisognerebbe poi levigare finemente i residui e far sparire i buchi, per ottenere un risultato dignitoso anche dal punto di vista estetico. Costa più tempo, più ore...

La compressione dei rullini è quella che si ottiene dal solo peso dei martelli che gravano sui cavalletti. Puoi trovare rullini perfettamente cilindrici solo prima del montaggio, ma dopo due settimane dal montaggio sotto il peso dei martelli sarebbero già deformati. Anzi mi sembra di vedere delle ottime centrature, considerando anche che le foto esaltano i difetti, e della pelle di ottima qualità.

Quello che secondo me bisogna fare è compensare la compressione di alcune parti e il naturale assestamento della meccanica: potrebbe essere necessario compensare lo schiacciamento naturale dei rullini sollevando di mezzo giro i pilori, per esempio. Infatti bisogna considerare che un lieve abbassamento del rullino anche di qualche decimo comporta un aumento della distanza martello corda di uno o due millimetri, e questo non permette un comodo scatto dello spingitore che fa così fatica ad uscire dal rullino rendendo la meccanica "tosta".

Un'altra misura da compensare è probabilmente l'altezza della leva di ripetizione, che potrebbe essersi abbassata troppo ostacolando il rientro dello spingitore in sede nella fase di ribattuto (altro fattore che determina una sensazione di fatica).

Le misure che hai riportato sono negli standard Kawai. Il piano è come nuovo.

E' chiaro che le regolazioni che si fanno in fabbrica si fanno con meccaniche appena posate, soprattutto se la fabbrica fa grandi numeri e non ha tempo di fare grandi sedute di assestamento (che sarebbero antieconomiche). Quindi è compito del tecnico rivederle dopo qualche tempo, senza stravolgere ciò che c'è di buono, ma "girando le viti giuste".

Limitandoti a queste due operazioni potresti trovare un maggiore piacere nel suonare il tuo pianoforte. Scaricare le molle di ripetizione, che generalmente sono molto cariche è un di più e probabilmente va fatto, senza esagerare. Bisogna ottenere una risalita del martello decisa ma non instabile per via della poca o troppa forza...

Ciao


 

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Comunque per capire meglio quanta lana mediamente è stata rimossa nella preparazione iniziale servono le foto di profilo degli ultimi acuti, i martelli dei bassi o medi, fattori di forma a parte su cui si può discutere, non si consumano facilmente. E' anche vero che grattando e intonando, grattando e intonando etc.  prima o poi... si arriva al legno...

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La ringrazio Giovannig , davvero preparato ed esauriente! 

Sono contento di avere  il suo riscontro  positivo sul fatto che sia nuovo, e in buone condizioni. Io non avendo esperienza non ho avuto modo di confrontare o avere un idea. 

 

Per la prima operazione intendeva il pilota? 

L'altezza della leva di ripetizione come posso regolarla? Quale parte regola la sua posizione?

Grazie ancora per la disponibilità e per la pazienza 

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Qui ci sono validissimi tutorial sulla regolazione, andrebbero visti almeno per capire dove agire.

 

Comunque fondamentale è verificare i l'altezza della leva di ripetizione, prima di toccare qualsiasi cosa: col dito uno per uno si fanno uscire in posizione di riposo gli spingitori da sotto il rullino (spingendoli in basso lentamente con l'indice sotto il bottoncino dello scappamento, dove la leva prende la sua forma a "L") per poi rilasciarli dolcemente rientrare. lo spingitore deve riaccomodarsi sotto il rullino senza fatica, ma sfiorandolo: questo sfioramento si evince dal un movimento verso il basso del martello di un millimetro circa quando lo spingitore lascia il rullino e verso l'alto di nuovo in posizione quando vi rientra. Se non si verifica alcun movimento del martello la leva è troppo alta e va abbassata agendo sulla vite in fondo al cavalletto quasi sotto i martelli. Se invece il martello cade in basso e non ritorna su la leva è troppo bassa, e la stessa vite del bottoncino va girata in senso opposto. Basta poco, quarti di giro per osservare delle differenze.

ovviamente il martello deve essere abbastanza in alto e non tale che lo stiletto poggi sul cuscinetto bianco di freno. Nel caso sollevare un pò tutti i piloti prima di fare questo controllo.

la verifica della corretta altezza dei piloti invece, prendendo per buono lo sfondo in quanto il pianoforte è nuovo, si effettua facendo scattare lentamente il meccanismo premendo il tasto fino in fondo. Il martello deve cadere comodamente su sulla leva di ripetizione a tasto scattato (scappamento) e fermarsi in sospensione tra uno e due millimetri sotto la posizione di scatto (molti lo chiamano secondo scappamento). In sostanza dopo lo scatto c'è un vuoto di corsa del tasto verso il cuscinetto e percorrendo questa corsa premendo fino in fondo (senza comprimere troppo il cuscinetto) deve vedersi una minima risalita del martello.

quindi primo scappamento (scatto) -> ricaduta (sul secondo) -> doposcatto (leggero vuoto) con leggera risalita del martello.

Se non si osserva una minima risalita, di mezzo millimetro per intenderci, potrebbe funzionare tutto comunque ma non si è sicuri che il dopo-scatto sia sufficiente per la comoda uscita dello spingitore, e del pianista nel suonare. Bisogna sollevare il martello svitando i piloti finché non si osserva questa "intenzione" di risalita. Basta poco, si tratta spesso di mezzi giri.

Io meglio di così non la so raccontare, per me è più difficile scrivere che fare in questo caso. Per te non so, non sono controlli da principianti a mio parere.

 

 

 

 

 

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Ringrazio ancora per la veloce ed esauriente risposta.

no assolutamente non modifico nulla , ho chiamato un tecnico per accordare e registrare la meccanica, però mi interessano molto queste cose, e mi fa piacere comprenderne il complicato funzionamento.

Detto questo seguendo le spiegazioni ho controllato l'altezza della leva di ripetizione dei martelli, che in base alla descrizione mi pare sia giusta al punto che il martello spostando lo spingitore (che sfiora il rullino) si abbassa di 1 mm (o poco meno) e poi si alza rilasciandolo.(i martelli sono rialzati dal feltro di riposo di 2-3 mm).

Per la verifica dei piloti mi pare anch'essa corretta 

allego la foto dei martelletti della sezione acuta

image.jpg

image.jpg

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Ho controllato i martelletti e sono senza nomi\marchi:D

16 ore fa, pianoexpert ha detto:

Giovanni mi hai preceduto. Va bene. Sono d'accordo. Una giusta regolazione prima di tutto. Non sembra anche a me che i martelli siano stati rasati. Osservo l'allineamento montante - parte interna rullino che è sulla stessa retta! 

Grazie per l'osservazione , quindi è come nuovo ?^_^

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Non è messo male.

 

Unica cosa, hanno angolato in avanti l'ultimo martello e non capisco perchè....il piano è sonoro sugli ultimi acuti?

Non capisco di quale tipo di kawai si tratta. Non mi sembra la serie KG, perchè negli anni 90 aveva già le forcole in materiale composito (color crema, non nere ma non in legno).

E' forse un KG di fine anni 80? Oppure una delle serie parallele?

 

Ciao

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