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Piano Concerto - Forum pianoforte

L'accordatura Del Pianoforte


Guest Giovannip
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Comunque...credo che basti ed avanzi uno shure beta 58, il pre del pc è da abolire, necessita una scheda decente!! il nuemann e la scheda sono dello studio, non li avrei mai comprati solo per il piano, credo invece che dipenda molto dal piano, è un kawai verticale, quasi nuovo, comunque sono in fase di sperimentazione...devo fare pratica cercando di non fare danni, Grazie ancora!!

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Comunque...credo che basti ed avanzi uno shure beta 58, il pre del pc è da abolire, necessita una scheda decente!! il nuemann e la scheda sono dello studio, non li avrei mai comprati solo per il piano.

 

Lo credo bene ! :D

Certo, deve beccare solo le giuste frequenze un beta 58a va già di lusso !

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  • 9 months later...

Bellissima spiegazione pianoexpert!!! anch'io sono dell'avviso che se non si può seguire un corso di accordatura...è MEGLIO seguire i tuoi tutorial,sono molto meglio di vari testi vedi ad es.il testo di walter pfeiffer sul martello,smorzi ecc ecc..tutta teoria..tanti disegni ..ma ho finalmente capito qualcosina solo tramite i tutorial del GRANDE PAOLO!saluti

saverio

.......scusate tanto ma non riesco a capire la differenza tra una caviglia che gira e una che si torce ...l'esempio del dito indice destro serrato nella sinistra non mi ha chiarito .....si potrebbe spiegare meglio?
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Benissimo, Giovanni!!!!!

 

Allora posso ritenerti un "iniziato".

 

Molti hanno imparato ad accordare scoprendo segreti e osservando il proprio accordatore, magari un buon accordatore.

 

E' stato così anche per me.

Ricordo che quando Orsini, grande maestro, veniva a casa mia era una festa. Nessuno , prima di lui era riuscito a soddisfarmi. Colsuo modo essenziale, rozzo e bonario , non lesinava spiegazioni e consigli e io, ragazzo non ancora ventenne, ero affascinato. Quando lui andava via il piano era veramente accordato. Vibrava in titta la sua estensione. Tutto era bello e cantabile. Così la pensava anche Arthur Rubinstein, che quando era a Roma, voleva solo lui.

Ora per quello che ti riguarda, possiedi una buona chiave( suppongo con beccuccio a stella!), quindi....via all'esperienza. Puoi accordare anche frequentemente un pianoforte, ciò non nuoce allo strumento ( ma attenzione a non fare movimenti "stressanti" con la chiave a rischio di ovalizzare i fori). Ma devi osservare alcuni accorgimenti.

 

Quando si fa girare la chiave, bisogna avvertire quando la caviglia gira e quando si "torce". A volte pensiamo che avvenga un movimento, ...invece è avvenuta una sola torsione, opp. in parte ha girato e in parte si è torta. Per capire questo basta prendere il dito indice della destra e serrarlo con la sinistra. Proviamo a farlo girare. vedremo e sentoremo che il dito prima si torce e poi, sotto la spinta della torsione comincia a girare. Quindi salire un poco rispetto a ciò che è giusto e tornare leggermente indietro con un DOLCE molleggiamento del polso. La caviglia più è stretta ( meglio così), più , naturalmente, stenta a muoversi e quindi inzialmente si torce. Cerca di imparare a sentire la distinzione tra i due movimenti. Bene, allora quinta calante e quarta crescente. Verifica le terze maggiori che, da FA-LA sotto il do centrale, dovranno essere con battimenti di velocità progressiva.FA-LA circa 5 al secondo, LA-DOdiesis 7,DO diesis-FA 9 , FA-LA 13. Chiudere la verifica tra la terza magg. FA3-LA3 e la decima FA3-LA4. Stessi battimenti. Già spartire bene da quel Fa3 al La 4 è un buon inizio. Tienimi informato sui tuoi progressi. Poi parleremo di altre verifiche. Buon lavoro Paolo

Signori!?...questa è arte!...ed il bello è che Paolo ne parla come preparasse il ragù!...(ingredienti: 2 terze , una spolverata di quarte , 3 quinte, battimenti quanto basta , torsioni etc. :-) ) grazie Paolo...non solo perché non sei geloso di queste conoscenze raccontandole e facendone videocorsi, ma perché mi fai guardare al pianoforte, che da autodidatta suono da sempre, con un altro occhio.... Adesso sto studiando teoria musicale e facendo esercizi proprio come uno studentello alle prime armi...e la cosa mi affascina da morire...tutto grazie a Paolo e Simone....comunque scusatemi il fuori tema...solo per dire che anch'io ho fatto più esperimenti di accordature del mio pianoforte secondo gli insegnamenti di Paolo...E' BELLISSIMO!...bye
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Caro Giulietto, grazie dei troppi complimenti. Ovviamente la pratica non è così aderente alla Teoria. Riguardo il parallelo ironico con il ragu......dici una cosa profonda. A parte il fatto che sono un appassionato cuoco dilettantissimo( A Masterchef mi riempirebbero di insulti), ma l'esempio calza. Io credo nel "modo di fare le cose" e penso molto personalmente che esista un Modus o almeno un approccio comune a tutte le cose. Non voglio allargarmi troppo, perchè il discorso sarebbe lungo e complesso, ma la Cucina, la Pittura, la Musica, il Teatro, la Danza ecc possono essere attraversati da un dolce" file rouge" che li fa riconoscere tra loro. Quante volte ammiriamo un quadro classico con tanto di prospettiva e piani di profondità e ci viene in mente una melodia di primo piano con uno sfondo di accompagnamento. E però quando mescoliamo i colori, come diceva mio suocero, il famoso acquerellista Bruno Mercuri, ci sembra proprio di eseguire una ricetta: "...ecco aggiungi un po' di questo, un po' di quello ...ancora ...ecco, ora il colore è maturo". Le famose e infinite "sfumature di grigio" ad es. possono essere intese in modo superficiale e spicciolo: basta prendere il nero e aggiungere bianco fino a che si arriva al grigio desiderato. Proprio per niente!!!!!!! Bisogna sapere che il grigio non è affatto un "nero sbiancato", ma proveniente dal meraviglioso incontro tra il marrone e il blu!!! Solo così si potranno ottenere tutte le sfumature....ma anche tutte le gradazioni. Ogni volta cioè che scopriamo visioni più profonde, ci si apre un Mondo, almeno così è ed è stato per me. Ecco così che nella Musica non basta suonare più piano o più forte e andare a tempo ( pena le incazzature dei Maestri che hanno paura della "flessibilità del tempo"), come nella Cucina non basta aggiungere sale per insaporire. Invece quella visione del "TUTTO" che, come ho gia detto numerose volte, è PIU' della somma delle parti, dobbiamo sforzarci di intravederla e conquistarla. La semplicità, poi, può essere il linguaggio più efficacie e profondo, che supera le sovrastrutture e guarda anche direttamente al "fare".....Beh, ho parlato anche troppo!!! Che ne dite?

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  • 2 years later...

Secondo me è inutile un microfono costoso, alla fine deve solo misurare la frequenza corretta di una sola corda. E poi il microfono shure beta 58a è dinamico e non a condensatore (che è più sensibile), inoltre rileva da 50hz  minimo, mentre il pianoforte parte da 27 hz. Quindi sempre secondo me basterebbe un microfono a condensatore economico con range 20 hz - 16000 hz. Cosa ne pensate?

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Ragazzi qualsiasi cosa va benissimo. L'importante è che abbia una capacità di cattura di nello spettro delle frequenze udibili (20 - 20 kHz). Non importa come sia la sua risposta in frequenza, quello che ci serve è che sia in grado di "ascoltare" le frequenze in gioco quando si accorda un pianoforte, e credetemi se vi dico che sono frequenze perfettamente "udibili" da qualsiasi microfono. Non ha senso comprare un microfono costoso per il solo scopo di fargli ascoltare frequenze a prescindere dalla qualità di cattura. 

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Simone prima di questo microfono ne ho provati diversi sempre da da pochi euro. Sicuramente come dicevi tu tutti sanno "ascoltare" il problema è che questi software per accordare  non sanno "sentire" tutte le frequenze del pianoforte sopratutto l'ultima ottava,si ha quindi l'esigenza di un microfono di qualità leggermente migliore ,naturalmente mi riferisco alle versioni installate su di un p.c.

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Sull'ultima ottava probabilmente il problema è dovuto al fatto che il pianoforte non ha una grande tenuta di quelle frequenza li... L'inviluppo è molto veloce, quindi forse per questo motivo non ti sei trovato con microfoni da 5 euro. Sicuramente però non erano di quelli piezo a contatto. Quelli costano 5 euro e vanno meglio di tutti. Hanno una pinza e la capsula piezoelettrica è in diretto contatto con la superficie del pianoforte. Per accordare con questi software quelli sono i migliori e costano proprio una stupidaggine. 

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