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Piano Concerto - Forum pianoforte

Armonizzazione di un basso (movimento V-VII)


Antongiulio
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Salve, sono nuovo nel forum e colgo l'occasione per salutare tutti e ringraziare preventivamente per l'aiuto.

 

Sto armonizzando una serie di bassi (in questo caso lo J. Napoli 13), ma quando mi trovo di fronte ad una successione di bassi V-VII mi mette in difficoltà.

Ovviamente so che VII è sensibile del nuovo tono quindi armonizzerei VII6 e che il raddoppio della sensibile è impossibile da fare, da qui nasce la mia domanda:
Come armonizzo il V? E' possibile far sentire la sensibile armonizzando questo grado con V7 e poi muoverla nel movimento successivo (dove sarebbe VII6)?

E' una domanda abbastanza da neofita lo so e probabilmente so già che la risposta è si, ma volevo comunque chiedere conferma a voi e se in qualche testo parlava del cambio di stato degli accordi!

Grazie di nuovo

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Ciao grazie tante della risposta, è il capitolo sul basso modulante senza alterazioni. Quindi faccio sentire la sensibile della tonalità nel primo accordo e poi cambio di stato nel secondo facendo sparire quella sensibile e dandola al basso dato? E' possibile non risolverla quando si cambia stato? Diciamo che nella mia domanda iniziale ho fatto un giro di parole per esprime questo concetto :D

 

Se puo aiutare scrivo le note delle due battute incriminate Sono tutti quarti La Fa# SI Re#/ Mi Sol Si Do io ho armonizzato  IV II ? V6 (alcune volte ho trovato scrittoVII6 ma la sostanza è quella) / I I6 V VI

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Se la funzione armonica non cambia allora la sensibile basta spostarla in un'altra voce, cambia stato non so cosa significhi. In pratica potresti semplicemente fare V - V6  sul Si e Re# semplicemente spostando la sensibile al basso. Se l'esercizio si dichiara modulante e quindi vuole lavorare sul principio di tonalità ed eventuali modulazioni temporanee o permanenti.. potresti anche fare del Fa# la Dominante della dominante. 

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Certo Antares, è un classico.

 

Diciamo che dal punto di vista funzionale, se uno decide di usare 2 cadenzali...meglio VII V che il contrario (come meglio IV II, che viceversa, per le precadenzali).

 

Dilatatazione dell'accordo di dominante usando 2 rivolti diversi va bene, anche se più forte l'attrazione verso la tonica o inganno se si usa al basso Si Sol DO/LA che Sol SI DO (in do maggiore). Sono scelte per dosare la tensione ad esempio in relazione alla forma (discorso ovviamente valido per un pezzo per pianoforte più che per un basso ... che è già dato :) )

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  • 3 months later...
On 15/1/2018 at 03:40, antares86 ha detto:

Beh nulla da obiettare

Considerando il basso, direi che non ci sono dubbi: il basso esegue una serie di 3e che prolungano i singoli accordi: la fa# (II7)- Si Re#(V7)- Mi Sol (I). Resta inteso che quando il basso prende la 3a successiva devi fre uno scambio di parti

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