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Piano Concerto - Forum pianoforte

Gran Coda Erard del 1851


GIUSEPPEPIANO
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Buonasera a tutti,

Sono alle prese col restauro di un gran coda Erard del 1851, a corde diritte e sistema smorzatori a molla, da sotto le corde. La tastiera è estremamente leggera, secondo me per diverse cause concomitanti: assenza di attriti, molle scariche, legno molto stagionato... ma il fattore che più che altro ha causato l’alleggerimento è dovuto ai piombi...si sono gonfiati e ho dovuto rimuovere la parte sporgente. Prima di procedere a ripesare la tastiera sto procedendo a ristabilire i giusti attriti sostituendo eventuali guarnizioni e perni di centro; poi una volta fatto ció regolerò la meccanica, compresa la tensione della molla; solo una volta eseguite queste operazioni , procederò a ripiombare la tastiera(in questo pianoforte I piombi sono nella parte posteriore del tasto). Volevo chiedere, il peso di abbassamento del tasto va verificato sempre escludendo gli smorzatori, quindi con pedale destro abbassato? Inoltre la molla più o meno carica incide sul suddetto peso, vero? Vorrei sapere anche se reputate efficace il modo in cui sto procedendo...

Grazie a tutti

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Sì. Attenzione alla piombatura. Solo gli ultimi due o tre acuti possono avere piombatura nella parte posteriore. Si deve tendere a togliere e non ad aggiungere piombo alla tastiera. Non credo che la martelliera sia così leggera da esigere un appesantimento dei tasti. Controllare. Eventualmente piccolissimo piombino sulle code dei martelli. Ma prima ricostituire i giusti attriti. Può essere che siano stati aggiunti, con decisione insana, piombi per compensare l'eccessivo peso di abbassamento dovuto, invece, all'eccessivo attrito dei perni.

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Grazie Maestro. Allego qui alcune foto dello strumento in questione. Il cliente si è rifiutato categoricamente di pensare al cambio martelliera, per cui per salvare il salvabile ho dovuto procedere ad una rasatura superficiale(per non arrivare proprio al legno nei martelli acuti), lasciando comunque delle impronte abbastanza evidenti. Penso se il cliente avesse voluto, l’opzione più sensata sarebbe stata quella di far rinfeltrare la martelliera mandandola ad Abel o Renner, essendo presumibilmente difficile reperire martelli simili a quelli mostrati...ma su questo attendo delle opinioni. Per quanto riguarda la pesatura, ha sorpreso anche me il fatto che la fabbrica abbia inserito solo dei piccoli piombi nella parte posteriore del tasto, piombando invece in maniera piuttosto massiccia i cavalletti....cosa ne pensate?

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C'è da dire che la leva del tasto è molto lunga. Risentirà di meno della piombatura posteriore. La rifeltratura dei martelli è una scelta saggia, magari riuscendo a lasciare la parte "sottofeltro che è molto particolare. Il cliente potrebbe essere convinto dicendo che tutto rimarrebbe originale e che sarebbe conservata la geometria della meccanica, che invece, in questo modo, con questa eccessiva rasatura, si viene a modificare sensibilmente. Inoltre, rifeltrando, potrebbe venir meno la necessità di piombare la tastiera posteriormente. In effetti Renner o Abel possono usare un feltro adatto, magari con pressatura media. Abbi l'accortezza di farti fare i martelli poco più alti perché dopo la rifeltratura  vanno ancora rifiniti. ( Cerca di ricostruire l'altezza essettiva del felltro originale osservando la perpendicolarità del montante di scappamento rispetto all'anima del rullino. Tanto feltro quanto basta per ottenere circa mm 45 dalle corde in posizione di riposo) Buon lavoro

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  • 4 weeks later...

Buonasera a tutti,

Riprendo il post per segnalare un problema sul gran coda Erard che mi lascia piuttosto basito, sperando di ricevere qualche suggerimento. Ho completato la registrazione della meccanica-tastiera e sostituito parte delle corde ramate dei bassi che si sono spezzate durante il tiraggio; quelle rimaste hanno conservato comunque un’ottima sonorità. Nessun problema per le corde d’acciaio le quali sono arrivate senza problemi al corista. Fatto ciò ho affidato la parte di pulitura al mio collaboratore il quale ha verniciato la parte in ghisa e posizionato il pianoforte su un fianco per applicare l’antitarlo, tappare i buchi e ritoccare con dello stucco al legno. Una volta completata la parte estetica abbiamo rimesso il pianoforte in posizione...e qui arriva il bello: corde dei bassi quasi totalmente afone,comprese quelle sostituite(le corde d’acciaio invece hanno conservato la sonorità).Stavo cercando di capire se il verniciare la ghisa color oro possa aver causato tutto ciò, ma poi il mio collaboratore ha ammesso un “dettaglio” importante...ha pulito le tavola armonica in corrispondenza delle corde d’acciaio(parte difficilmente accessibile con le corde montate) applicando dello sgrassatore(chanteclair)e ha cercato di strofinare per levare le incrostazioni....poi ha soffiato con l’ausilio di un compressore per levare via tutto. Credo che ciò abbia minato la capacità vibratoria della tavola armonica e non so se possa essere reversibile...

Cosa ne pensate?

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  • 2 weeks later...

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