modale Postato Giugno 29, 2017 Report Share Postato Giugno 29, 2017 Il testo di Russell è un testo fondamentale e non sostituibile per entrare nel mondo armonico modale. Tale testo tratta l'utilizzo delle scale modali nella armonia tonale ed inoltre getta le fondamenta per la comprensione della armonia modale vera e propria. In buona sostanza Russell dice che ogni accordo va abbinato in maniera fissa ad una scala modale. si crea quindi il cosiddetto Chord/Mode, cioè l'accordo sposato con una scala modale. Quindi, attenzione!, Russell parte da...lla melodia, a tale melodia abbina un accordo ed A TALE ACCORDO ABBINA UNA SCALA. In Armonia modale il concetto di scala modale non esiste, esiste il Modo nel quale le note che lo compongono vengono lette in maniera scalare solo per una convenzione facilitatoria, ma la scalarità non è più funzionale, la stessa tonica non ha più tale funzione ed ha lo stesso valore delle altre note che compongono il Modo. Tutto ciò porta ad una riduzione della importanza della melodia o canto ed ad una annullamento del concetto di accordo. Nella armonia modale non esistono accordi minori o maggiori o altro, esiste solo il Modo.. Il Modo è un sistema armonico autosufficiente non necessita del II-V-I, e soprattutto non necessita di risolvere. Il Modo, a mio avviso, ha più potenza tonale degli insignificanti gira e rigira di note della armonia tonale e soprattutto la sua evoluzione armonica è imprevedibile, cosa che non succede nella armonia tonale dove più o meno, modulazioni a parte, tutto è molto più prevedibile. La prevedibilità è stato il fattore che ha determinato il successo della musica tonale e l'insuccesso della musica modale. The people gradisce la prevedibilità perchè essa da sicurezza, anche per questo motivo la Chiesa cattolica mise al bando la musica modale dei canti gregoriani a favore della musica tonale che ancora oggi viene adoperata. Il"Trattato di Armonia modale" è un riassunto del testo di Russell, creato casualmente mentre studiavo il testo di Russell e prendevo appunti, poi decisi di organizzarlo e di farne un testo. Ovviamente è scritto in italiano, è un riassunto del testo in inglese. L'altro testo "Armonia funzionale" è invece tutta farina del mio sacco, a mio parere lo vedo come la prosecuzione del testo di Russell in senso modale. Tale testo tratta della Armonia modale, quella vera, cioè quella che si basa sul Modo e non sulla scala modale. Anche il ballo del Qua Qua è basato sulla scala modale ionian adoperata sull'accordo maggiore. Il Modo Ionian è tutt'altra cosa. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Luglio 8, 2017 Report Share Postato Luglio 8, 2017 Riflessione molto interessante. Penso ai mattoni che costruiscono i palazzi e la loro "modulazione", come penso alla "naturalezza" della musica araba...la scala esatonale, etc etc. La prevedibilità in effetti, anche se banale e scontata è "un sentiero"!! Nessuno vieta nel bel mezzo del sentiero che ben sappiamo dove ci porterà di deviare attraverso la macchia scura. Sono ambiti vastissimi ed infiniti; sarebbe bello parlarne. Bella discussione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
modale Postato Luglio 9, 2017 Autore Report Share Postato Luglio 9, 2017 Purtroppo, Fabio 73, la maggior parte dei musicisti sono lontani da questi concetti, a loro basta leggere ed eseguire, non che la cosa sia semplice, tutt'altro, ma la creatività è la cosa più bella e più stimolante. Forse arriverà il tempo in cui i pianisti esecutori saranno sostituiti dai robot, come è già avvenuto nella medicina e in tanti altri settori, allora forse obtorto collo ci si dedicherà di più alla creatività che solo l'essere umano può realizzare perchè dotato di emozioni e di sentimenti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Luglio 14, 2017 Report Share Postato Luglio 14, 2017 Si in effetti esistono "macchine da guerra" d'interpreti e non ci si può far nulla; persone convinte che la musica sia un rullo scritto da srotolare ma...sappiamo tutti che così non è. Michelangeli ad esempio, che suonava per ore un accordo di Images nella sua casa di Brescia, con la gente ad ascoltare sotto la finestra, perché? Forse non era ben pesato? Forse mancava qualcosa al geniale tocco del maestro? Di sicuro no!! Solo che anche lui, come mille altri grandissimi, aveva fiutato quel "mistero dei suoni" che risiede nel cuore di tutti i "veri" musicisti ed in cuor suo cercava di scoprirne l'enigma. Ad esempio, io trovo una grande falla nell'insegnamento della pratica pianistica, in dettaglio sul fatto di non lavorare per espandere ed arricchire il bagaglio della sperimentazione sui suoni come "suoni in libertà" dove l'allievo possa creare ed immaginare il percorso e l'effetto degli stessi. La musica, dovrebbe essere...anche questo non credi? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
modale Postato Luglio 17, 2017 Autore Report Share Postato Luglio 17, 2017 a volte nei conservatori vedo molta depressione culturale e professionale, non è bene che venga trasferita agli studenti, Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Luglio 29, 2017 Report Share Postato Luglio 29, 2017 Insegnanti scadenti creano allievi scadenti, non lo dire a me per le belle arti! Mi rallegro che a volte la cosa è talmente evidente da scatenare qualche ribellione da parte degli allievi più intelligenti. Viva i ribelli, in questo caso, ha ha. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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