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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Buongiorno a tutti,

mi presento: mi chiamo Daniela Santerini e insegno pianoforte e tastiere, anche online. Fin dagli inizi mi sono appassionata alla ricerca e sperimentazione didattica musicale, elaborando un nuovo metodo, "Limus", per imparare a suonare in modo consapevole (e non solo il pianoforte); diciamo per imparare a "leggere" la musica. Poi, grazie alle infinite possibilità che offre l'informatica e anche all'amicizia con il compianto Maestro Franco Bignotto, ho digitalizzato due delle sue opere, "Suono subito" e "Carillon".

Ho fondato nel 1983 il "Centro Artistico Le Muse" a Carbonia (perché anticamente erano detti musicisti i seguaci delle Muse, solo dopo la definizione si è ristretta alla sola arte dei suoni), dove si insegnavano, altre al pianoforte e tastiere, danza, pittura e recitazione. Nel 1993 ho proseguito la mia attività ad Alghero, aprendo corsi di musica con "Le Muse Music School", di cui è rimasta traccia qui, grazie all'arrivo dei computer...

Adesso, dopo vari trasferimenti per ragioni familiari, in attesa di aprire ancora una scuola di musica mi dedico a lezioni private, anche online, e alla cura dei miei siti, principalmente di nuovemuse.it. Mi sono trovata in questo forum perché cercavo "The craft of musical composition" di Paul Hindemith in italiano. Io ne ho tradotto un po', ma mi sono fermata.

Grazie a tutti per la vostra attenzione.

Daniela Santerini.

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Leggo ora. Sì l'ho conosciuto molto bene e ci ho parlato molte volte. A quel tempo ero un giovane pianista -studente e mi assisteva Riccardo Orsini, suo accordatore personale nel territorio romano. Grazie a lui ho potuto avvicinare il Maestro . Molti ricordi. Non è che ho partecipato ad una incisione. Fu un racconto di Orsini. Lui lo conobbe partecipando all'incisione delle Mazurche a via Tiburtina a Roma. Semplicemente, il pianoforte era scordato e non si poteva procedere all'incisione. Lui, Orsini, allora accordatore ufficiale dell'RCA di Tiburtina, fu chiamato per tentare di sistemare il pianoforte che non andava. Lui mi raccontò che era, secondo lui, soltanto scordato. Si prese due ore di tempo e quando Rubinstein sedette al pianoforte tutto andava bene. Il maestro fu costretto ad incidere le 56 mazurche di seguito, dalle 15,00 fino a tarda serata. Fantastico! Quella incisione marcata LM esiste ancora.Il giorno dopo lo attendeva un concerto a New York. 

Orsini fu per me di grande aiuto. Mi diede a quel tempo molti suggerimenti sull'accordatura e sul funzionamento della meccanica. Suggerimenti dettati più dall'intuizione che dalla "scienza", ma era una persona che entrava veramente in comunicazione con il nostro strumento!!!

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Bollani è Grande e preparatissimo. A me piace moltissimo ed è anche simpatico. Oggi non esiste più quella distanza dei grandi artisti di una volta. Altri tempi. Comunque Rubinstein era Grandissimo! Aveva inoltre un fisico eccezionale. Cambiava fuso orario per il mondo e suonava senza recupero. Fumava 3 sigari al giorno. Si sentiva pigro e diceva di non studiare mai abbastanza. Aveva una memoria eccezionale. Come dice suo figlio John , il suo segreto era la semplicità. Dalle sue esecuzioni non c'era da aspettarsi cose "strane". Osservava una stretta lettura del testo, che, a quel tempo. primi del secolo, in pieno Liberty, diede una ventata di modernità e di stile, soprattutto per quello che riguarda le interpretazioni di Chopin. A volte però era teatrale. Lui stesso racconta in un video che suonò a New York lo studio op 25 n 11 con una destra molto imprecisa e poco chiara. Si basò tutto sull'evidenza estrema del tema della sinistra e ciò fece letteralmente "impazzire" il pubblico. Cio' in disco non lo potremmo mai sentire. Ci mancano molte incisioni di Beethoven che non fece mai e molta musica spagnola che suonò frequentemente in concerto durante il primo periodo maturo della sua vita. Insisteva molto sul peso della mano destra e sulla trasmissione del peso del braccio e avambraccio sulla parte estrema delle dita. Anche Pollini racconta di aver sentito sulla sua spalla un esempio di "appoggio" della destra del Maestro. Cio' gli permetteva di sviluppare un eccezionale legato e una bellissima cantabilità, forse obiettivo primario da raggiungere nel nostro strumento.

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