Ilenia Postato Marzo 26, 2012 Report Share Postato Marzo 26, 2012 Complimenti per il forum, devo fare una tesina sul modo di usare la voce nella musica elettronica. Volevo partire dalle origini, e mi piacerebbe sapere quali sono i brani che più sono indicativi in questo ambito. Grazie in anticipo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tiger Postato Marzo 26, 2012 Report Share Postato Marzo 26, 2012 Ciao Ilenia, ben venuta. Intanto direi che non puoi farti mancare le primissime: Visage di Berio, Gesang der Junglinge di Stockhausen, Canto Sospeso di Nono. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita1 Postato Marzo 26, 2012 Report Share Postato Marzo 26, 2012 ...di Berio anche "Omaggio a Joyce" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Sono l'unico che pensa che il mero inventario dei brani è sostanzialmente inutile? Ok per avere una panoramica...ma ai fini di una tesina ... ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Sono l'unico che pensa che il mero inventario dei brani è sostanzialmente inutile? Ok per avere una panoramica...ma ai fini di una tesina ... ? Perchè non è utile...non c'è stata un evoluzione? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Perchè non è utile...non c'è stata un evoluzione? Perchè c'erano 3 centri Parigi, Colonia e Milano e tutti e 3 inseguivano ideali diversi. Come confrontare Gesang der Junglinge con Visage? Quello che magari si può fare è prendere come riferimento un decennio ed evidenziare le differenze e le analogie proprio in base ai modelli di “riferimento”. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ilenia Postato Aprile 16, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 16, 2012 Sono l'unico che pensa che il mero inventario dei brani è sostanzialmente inutile? Ok per avere una panoramica...ma ai fini di una tesina ... ? Si, puntavo ad avere una panoramica ... anche se è emerso un po' poco Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Aprile 18, 2012 Report Share Postato Aprile 18, 2012 E' complesso fare una panoramica, anche per questo non lo sta facendo nessuno... la voce è una specie di tabù nella musica del secondo cinquantennio del '900, ed in una certa misura anche la musica elettronica. Unire elettronica e voce è un'operazione che pochi hanno fatto, soprattutto pochi hanno fatto con chiare e originali idee estetiche. Se vuoi andare oltre Stockhausen e Berio, la cosa diventa una ricerca vera e propria, altro che tesina. Un argomento del genere, poi, andrebbe allargato anche alla musica leggera. Perchè gran parte della tecnologia audio dedicata alla voce è nata lì, i filtri, i synth vocali, i microfoni... come al solito, nasce tutto dai Beatles e da Lennon che si filtrava la voce :-) Va bene un'impostazione che distingua i tre centri europei di musica elettronica, lo studio di Fonologia della Rai a Milano (con Berio, Maderna ed altri), lo studio di Colonia e il centro di ricerca musicale di Parigi. A Milano si faceva di tutto, a Colonia si faceva soprattutto musica elettronica "pura" e a Parigi si faceva musica concreta. Il Gesang der Junglinge di Stockhausen è un specie di unione tra musica elettronica pura e musica concreta, è un'eccezione quindi; le composizioni tra musica vocale ed elettronica di Berio si basano tutte su uno studio sul linguaggio preverbale, e sulla voce di Cathy Berberian; Pierre Schaeffer e Pierre Henry a Parigi hanno fatto di tutto, ma ancora poco si conosce (ai tempi il loro lavoro venne poco considerato, oggi invece è rivalutatissimo). Poi c'è tutto un mondo di musica elettronica extra-europea di cui si sa poco. Ci sono state sperimentazioni un po' ovunque, quelle più conosciute sono state fatte negli Stati Uniti. Ma anche di queste non è che si sappia molto, almeno non in Italia... è già tanto che si conosca Milton Babbitt, che è più famoso per il suo articolo "Who cares if you listen?" che per le sue composizioni. Ma il suo Philomel segue la linea di Berio http://www.youtube.com/watch?v=Ngw1AzxGF0Y ma complicandola... Babbitt è uno dei dodecafonisti più radicali... dall'altra parte, la musica concreta negli Stati Uniti ha il suo vero sviluppo. Vladimir Ussachevsky e Otto Luening fondano a Princeton un centro di ricerca musicale, che diventerà uno dei più grandi centri di computer music, ma applicano tecniche soprattutto ai nastri magnetici, iniziando un movimento di "Tape Music" tipico degli States. La Tape Music di Ussachevsky e Luening darà l'ispirazione a quello che tutt'oggi è uno dei compositori più di successo in campo vocale-elettronico, Steve Reich. Nel 1965 compone un pezzo che viene considerato capitale, tanto quanto Gesang der Junglinge, con la differenza che questo è ancora remixato da una marea di dj e band. ma io gli do molta enfasi perchè lo conosco bene... comunque il trattamento che Reich fa delle voci è rivoluzionario, in It's Gonna Rain, in "Come Out", in "Tehillim", in "The Cave". Ma anche queste cose devono essere relazionate alla musica non classica. Se parliamo di voce, loop ed elettronica, non possiamo non parlare di "Revolution 9" dei Beatles. Ecco, ascolta il "White Album". 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ilenia Postato Aprile 19, 2012 Autore Report Share Postato Aprile 19, 2012 Grazie Thallo, veramente eccellente Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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