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Piano Concerto - Forum pianoforte

Livellamento tastiera


Eletrik
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Un saluto a tutti i frequentatori del forum.

Come detto nella presentazione ho un pianoforte verticale anni trenta di marca Zimmerman che vorrei sistemare.Lo strumento non è messo male,ma tanti sono gli anni passati inattivo.Togliendo i tasti e pulendo la struttura sotto,ho visto che le rondelle di carta nella parte centrale sono consumate o meglio "sbricciolate".Devo dunque ripristinare le rondelle centrali e livellare la tastiera.Vorrei sapere se esiste un metodo di partenza per fare questo lavoro o si può iniziare  da un punto qualsiasi della tastiera?Lo spessore della prima rondella ha una misura standard o è a discrezione del tecnico?

Grazie!

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Direi che in questo caso si possono tenere come riferimento le estremità della tastiera.

 

Bisogna avere una riga lunga quanto tutta la tastiera per procedere con il livellamento aggiungendo la cartina dello spessore necessario: la regola da seguire (o almeno che io seguo per mia scelta personale, ma nessuno vieta di fare diversamente) è quella di mettere sotto alle rosette di kachemire o di mollettone (rispettivamente per il centro e per lo sfondo) il minor numero di cartine possibile, ovvero quando è necessario sollevare il tasto di 2 decimi di mm preferisco mettere una cartina da 2 decimi di mm anziché 4 cartine da 0,5 decimi, per evitare l'effetto sabbie mobili o fisarmonica che si verifica tra le cartine c'è sempre aria, salvo gli n-mila anni di utilizzo e i famosi discorsi di assestamento/maturazione...

 

se si utilizzano due cartine o tre, quella più sottile va messa sopra di tutte.

 

A monte delle cartine andrebbero scelte però delle rosette dello spessore corretto e della giusta densità, per evitare ancora l'effetto sopra dovuto alla compressione e decompressione del feltro e per evitare di creare delle deleterie torri di carta.

 

Talvolta nei pianoforti vecchi può essersi imbarcato il tavolaccio e di conseguenza il telaio della tastiera, che lo segue in maniera solidale. In questo caso bisogna ripristinare il livello dei tasti non con le singole cartine ma sollevando il telaio in centro con degli spessori di cartoncino in corrispondenza delle viti di fissaggio del telaio al tavolaccio (lo chiamo tavolaccio, ma si può chiamare anche porta tastiera e delle volte può essere realizzato con un contro-telaio di profilati di alluminio, a seconda della scarsità del pianoforte, ma il concetto non cambia).  

 

Le regole esistono più che altro per determinare l'inclinazione del tasto in relazione al piazzamento della meccanica, quindi lo spessore del mollettone retro tasto, ma sono dei discorsi lunghi che vanno oltre il fai-da-te e che spero si possano trascurare in questo caso (a patto che nessuno ci abbia messo le mani in passato).

 

La livellatura può essere perfettamente orizzontale oppure leggermente convessa verso il centro (fino a 2 mm di dislivello tra il centro e gli estremi). Essendo in questo caso un pianoforte usato, con rosette già assestate e compresse, direi di procedere con la livellatura orizzontale, senza tener conto dei fenomeni di maggiore compressione o flessione al centro dovuti all'utilizzo, che sono per ovvie ragioni già avvenuti.

 

Buon lavoro.

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C'è un equilibrio tra il livello centrale, livello posteriore en profondita anteriore del taste. Tutto questo risulta nel funzionamento giusto del meccanico. Io faccio il calcolo con tre tasti, uno sinistra, uno centrale e uno adestra. Così posso vedere bene la media della sistema. Sopratutto pianoforti vecchie non sono completamente dritti e uguali dappertutto. Io metto un feltrino (rosso) di 1 mm sotto il taste alla barra centrale. La stricia di feltre (verde) sotto il taste al lato posteriore deve avere un tale spessore che l'altezza del taste al parte anteriore deve misurare 2 cm. La profondita del taste suonandolo deve essere 1 cm. Poi rimetter la meccanica e provare suonare le tre taste. Quando il martello fa il suo movimento completo, toccare il corde e poi andare in dietro tutti misure sono giusti.

Poi puoi trattare il resto del tastiere in manera uguale. Potrebbe essere necessario di mettere una cartina sotto il feltre di alcuni tasti. Tutti i tasti devono avere il stesso livello. Anche la profondita dei tasti suonato deve essere uguale dappertutto.

Come ho detto, tutto è un equilibrio. Non è per niente una cosa facile. Pero provalo così per vedere come risultarà.

E scusate il mio Italiano, spero che ho scritto in una manera che puoi capire.

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Sono d'accordo con tutte le precisazioni. Vorrei aggiungere che , per simulare il peso della meccanica esistono degli speciali piombi da attaccare ai paramartelli ( se trattasi di coda) o, come in questo caso, poggiati sul retro del tasto. Si può livellare la tastiera del verticale anche senza tali piombi, togliendo tasto per tasto e aggiustando le rosette. E' un lavoro lungo. Consiglierei di far riposare la tastiera a lavoro finito, per poi perfezionare qualche tasto che ha subito assestamento

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  • 3 months later...

Buongiorno a tutti. Una curiosità che mi è venuta in mente leggendo i vostri post ed il consiglio del M Ferrarelli: nel caso di un pianoforte a coda non avendo gli speciali piombi da attaccare ai paramartelli come potrei  affrontare il livellamento? Sarebbe possibile qualche altro sistema? 

Grazie

Cordiali saluti a tutti

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La migliore e più efficace procedura è, con pazienza, controllare la livellatura con la riga e poggiare una cartina sopra il tasto dove risulta mancante, e così per ciascun tasto.

 

Dopodiché svitare il castello, rimuoverlo, e inserire le cartine sotto i tasti. Riavviare il castello e ripetere l'operazione con le cartine più sottili dove servisse.

 

Serve un po' più di tempo, considera che i piombi per una livellatura fine non fanno bene. Agiscono applicando il peso in una posizione sbagliata (normalmente grava sul pilota) e quindi comprimono diversamente il mollettone retro tasto (che non in tutti i pianoforti è di altissima densità e durezza.

 

Per ritocchi si pochi tasti di lieve entità, le cartine da mezzo decimo si possono anche inserire con una pinza lunga sotto il tasto senza rimuovere il castello, ma bisogna tagliare la cartina.

 

Ciao

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  • 1 month later...

Buonasera a tutti. Volevo riprendere la discussione proponendo una questione a mio avviso piuttosto spinosa. Per quanto riguarda il livellamento della tastiera del verticale non ho problemi di sorta in quanto è possibile modificare il livello con il peso della meccanica che grava direttamente sul pilota, togliendo il tasto all'occorrenza. Per il coda la questione si complica. Sto provando a livellare la tastiera del mio Yamaha C3 a 64mm, ma riscontro il problema che andrò a esporre. Ho operato nel seguente modo: innanzitutto ho misurato la distanza dal tavolaccio di alcuni tasti campione...alcuni erano 64, alcuni erano un pó sfasati. La cosa interessante è che quando ho estratto la meccanica tastiera mettendola sul piano da lavoro e misurando la distanza dalla palettina alla superficie del banco, quasi tutte le misure erano sfasate di circa 1mm(più distante). Questo suppongo sia dovuto alle irregolarità dello specifico tavolaccio, difficilmente riproducibili su altro supporto.A questo punto ho smontato il castello e rimosso gran parte dei tasti, lasciando solo 3 o 4 tasti di riferimento per le varie sezioni. Ho poi applicato I piombo specifici sui paramartelli per simulare il peso della meccanica, ma anche questa volta la distanza risultante era imprecisa: ho applicato piombi da 90gr ai bassi e ho constatato che la distanza diventava ancora maggiore rispetto a quella misurata col castello montato, sul banco da lavoro. Per avere la medesima misura(comunque 1mm in più rispetto alla distanza tasto-tavolaccio), sono dovuto scendere a 40gr per tasto(nei bassi). In sostanza, non ho punti di riferimento per effettuare una regolazione di precisione, perché la distanza che rilevo sul banco da lavoro non corrisponde esattamente a ciò che misuro una volta messa la meccanica nel pianoforte. Oltre a ciò, l'uso dei piombi non ha avuto successo dato che rilevo addirittura una terza misura, che non corrisponde nemmeno a quella che trovo con il castello montato sul banco da lavoro.

Come si procede in questi casi per effettuare una regolazione non grossolana, ma di precisione?devo effettuare la misurazione sul banco da lavoro considerando la discrepanza di 1mm? Il livellamento del coda è meglio farlo direttamente sullo strumento? Ma se si, come? Aiuto

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  • 2 weeks later...

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