Musick Postato Marzo 8, 2017 Report Share Postato Marzo 8, 2017 Buonasera a tutti, anche se non sono quasi mai attivo seguo spesso il forum con molto piacere e dire che mi è stato di enorme aiuto è quantomeno riduttivo, vorrei approfittarne per rinnovare i miei ringraziamenti a tutti voi. Avrei una domanda. Da qui a poco mi procurerò l'impregnante per martelli (per la precisione quello consigliato da steinway) e il mio desiderio sarebbe fare degli esperimenti su qualche serie di teste che prenderò appositamente. Per ora sto studiando e valutando le varie tecniche, cercando di approfondire e confrontare più che posso ciò che ho a disposizione, so bene che ce n'è di strada da fare per ottenere (o almeno solo avvicinarmi) a ciò che mi piacerebbe..nel frattempo mi limito a provarci Ecco la semplice questione, recentemente mi sono posto il problema della diluizione della "lacca" impregnante, quale sarebbe il prodotto più adatto?grazie in anticipo, un saluto! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
giovannig Postato Marzo 8, 2017 Report Share Postato Marzo 8, 2017 Diluente alla nitro o sintetico, a seconda dei casi...meglio il secondo che non spande il colore del sotto feltro... Ma non capisco quali esperimenti si possano fare sulle teste dei martelli europei attuali, che è raro, se non sconsigliabile, dover impregnare in quanto sono martelli che nascono già parecchio compressi e tesi. Quello che si ottiene impregnando questa tipologia di martelli, in dosi molto diluite perché altrimenti la sostanza impregnante nemmeno può penetrare, altro non è che una decompressione del feltro, dovuta al fatto che il diluente da liquido agisce gonfiando il feltro, per poi evaporare... La sostanza che rimane, che sia la vernice trasparente alla nitro (o zaponlack) o il collodio (nitrocellulosa) contribuisce a generare un attacco più brillante perché "incolla" le fibre tra loro più di quanto non lo siano già, ma non a costruire il tono in quanto la martelliera nasce già compressa, appunto, ed è la decompressione che la porta a suonare, che sia questa ottenuta con punture (e successiva rasatura) o con la nitro. Diverso è il caso di una martelliera molto morbida, in feltro naturale, dove l'imoregnante puó penetrare a fondo anche in dose poco diluita, e in più applicazioni successive via via più diluite per costruire corpo e attacco...come nel caso del martello per Steinway americano.... Poi c'è chi usa impregnante molto diluito distribuito uniformemente sul feltro, chi più denso ma solo sulle spalle con lo scopo di tendere maggiormente il feltro... Secondo me oggi bisogna partire da una giusta preintonazione del martello, tralasciando le tecniche (superate) di impregnazione, limitandole ai soli cunei acuti se necessario. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Musick Postato Marzo 9, 2017 Autore Report Share Postato Marzo 9, 2017 No certo, sul martello europeo non mi sembra il caso è un'idea a parte per dopo, USA.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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