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Piano Concerto - Forum pianoforte

bach busoni bwv 645


nancy
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....ho ancora molte incertezze soprattutto nello stacco del tempo. se lo porto leggermente più spedito diventa poco spirituale se lo rallento diventa troppo pesante.

lo trovo molto difficile da interpretare...non riesco a trovare le mie sonorità giuste...bho forse ci rifletto troppo e in ogni caso il timbro del mio pianoforte non mi aiuta?!?!?!

consigli??

 

 

https://drive.google.com/open?id=0BwxMxiEhTxdcTTZiRmEwZUUzYTg

 

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Cara Nancy non te la sto a menare con teorie sull'interpretazione di questo brano,alcuni lo suonano un pelino più veloce ,ma se tu lo senti tuo così, non vedo perchè dovresti cambiare il tempo , ti posso dire che mi ha fatto provare una profonda emozione ascoltarlo e questo mi basta.In fondo è questo il succo della questione,se mi fai provare qualcosa allora allora hai suonato bene,altrimenti riprovaci.Il pianoforte si sente che si trova in un ambiente raccolto, il suono è molto bello e reale, sembra di stare li a pochi passi da te che suoni.

Grazie.

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complimenti Nancy!

 

una volta lo suonavo anch'io (all organo). Mi faceva sempre sudare freddo: arrivare alla fine senza false note era già un successo personale.

 

io lo farei più spedito. Perchè dovrebbe risultare poco spirituale?... Non esiste solo la spirtualità della immota contemplazione, ma anche quella di una lieta danza dell'animo.

E che sia danza allora! :) . . .

 

 

io lo sento spigliato e danzante: quello stupendo arabesco alla mano desta che Sebastian Bach ha intessuto attorno al corale . . . . 

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io lo sento spigliato e danzante: quello stupendo arabesco alla mano desta che Sebastian Bach ha intessuto attorno al corale . . . .

 

In effetti le tue parole sono molto illuminanti...."spigliato e danzante"....provo a ripensarlo! Concentrandomi molto sui bassi e cercando di renderli come se dovessero essere fatti alla pedaliera di un organo cercavo di dargli una certa profondità da cui lo stacco d'un tempo più "serioso".

Grazie!

Ci posso riprovare?

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Intanto direi...brava Nancy perché c'è un bello spirito in quel che suoni, soprattutto si avverte il rispetto che hai per la musica di Bach ma forse proprio questo ti blocca un poco. I miei non sono giudizi questo sia chiaro ma...solo sensazioni. Io mi fonderei di più con il pezzo. Bellissimo il brano proposto da Luca ma attenzione!! L'organo non è il pianoforte e parliamo di due linguaggi diametralmente opposti. Danzante e spigliato ok ma io sul pianoforte lo ripenserei in modo differente.

Lo sento ad esempio come scalini separati nella tua esecuzione, mentre dovrebbero essere rampe di scale con i loro pianerottoli. Nella proposta di luca ascolterei di più le frasi fatte dal coro e lavorate su grandi archi di fraseggio che partono, si realizzano e concludono ma l'organo porta fuori in quanto rende suonato in quel modo perché ha suoni lunghi. Il basso che fai ad esempio (molto ben calibrato) richiederebbe il maggior legato possibile ed anche le dinamiche anzi che arrivare di botto dovrebbero essere calibrate maggiormente; voglio dire di creare maggior dinamica abbassando maggiormente il peso sui passi dove già suoni piano...(nel senso di suonare ancora più piano crescendo in modo calibrato) si sente anche che il piano non ti aiuta (infatti certi suoni quasi spinti a cercare di far cantare alcune note sembrano dovuti al fatto che lo strumento non risponde...anche scordato? Ha ha) Se lo trovo in rete ti giro una cosa per far capire quello che intendo anche se il brano ha un altro spirito da questo.

Ti sei presa un bel grattacapo...il conflitto in questo brano tra il suo carattere espressivo cantabile e di giubilo non è per nulla facile. A parer mio dovrai fare una scelta espressiva ma dando chiaramente precedenza ad uno dei due fattori; almeno sul pianoforte, per poter dare all'ascoltatore una direzione ed un senso estetico sicuro su sui poggiare le basi di ascolto; per non disorientarlo insomma.

Io molte volte per chiarirmi come suonare ad esempio un adagio di Mozart ascoltavo un altro adagio; ti assicuro che può servire.

Concludendo quoto Gianni, anche per me bello spirito e l'80% del lavoro è fatto.

Grazie per aver suonato per noi.

Corro a cercare il brano.

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avete capito benissimo il mio "disorientamento"....al momento ho un Seiler che ha molto carattere con attacchi un pochino aggressivi (deve essere preparato a dovere. ho deciso per una intonazione nella prossima accordatura). quando per esempio lo suono sul furstein (tra l'altro verticale) ho meno problemi di timbro. il suono è più malleabile e dolce e si adatta di più ai corali.

 

Giovanni dice bene che se il pezzo viene sentito proprio con uno stacco anche diverso da quello più usato da tutti non è un problema....ma io ancora non lo sento completamente mio proprio dal punto di vista interpretativo. e vi ringrazio perchè mi state dando tutti un grosso aiuto con degli ottimi spunti

secondo me è un pezzo molto particolare in cui la difficoltà della trascrizione è notevole. nell'organo (come ben dice Fabio) molte cose sono più naturali. vanno fatte delle scelte per renderlo pianisticamente.

nel BWV 645 che hai postato (con un buon pianoforte...ben preparato) è tutto più chiaro a livello dinamico e timbro. la sonorità calda e profonda dei bassi, e il corale che emerge con chiarezza ma anche molta dolcezza....meditativo. 

su questa linea potrebbe essere l'interpretazione che da Solomon. bellissimo ed emozionante...coerente in tutto

ma diventa un'altra cosa rispetto al corale della cantata originale che è più "una lieta danza dell'animo" "spigliato e danzante".

sul pianoforte vorrei trovare la giusta via per dargli cantabilità e giubilo...vi dirò di più quando domani  ci rimetto le mani sopra perchè vorrei provare a fare una cosa diversa proprio sui bassi...se continuo a pensarli come i bassi profondi dell'organo devono essere per forza più lenti e cadenzati. invece alleggerendoli e  legandoli con un lavoro maggiore sul soprano per creare volume e continuità dovrei (forse) riuscire a ricreare una sonorità più corposa con una dinamica in crescendo che si avvicina di più alla pienezza dell'organo.

non è facile da spiegare e capisco che leggendo la mia vi sembrerà una menata assurda...ma ci voglio provare!

 

quello che dici sul pianissimo e sulle dinamiche è reale e lo sento anche io come un grosso limite ma sembrerebbe in parte un problema nella ripresa dell'acustica della stanza che è limitata come dimensioni rispetto al pf e in parte un problema nella preparazione della martelliera...al momento è un piano con un suono "molto moderno". Considera che ho microfoni e preamplificatore di tutto rispetto ma purtroppo nonostante il grossissimo impegno che si è preso Simone per aiutarmi a sistemare la cosa miracoli non se ne possono fare (considerando anche la distanza).....anzi ha corretto già una infinità di cose!!!

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No no Nancy, ci mancherebbe..hai fatto un gran lavoro. Io credo che mettendo insieme tutti gli spunti arriverai alla soluzione più "luminosa" per così dire.Secondo me sai benissimo quello che ancora manca e non avrai problemi ad illuminarlo. Pensalo in "divenire" come una gioia del dover fare. In fin dei conti credo che questa musica voglia rendere una condizione intima dell'animo umano dopo aver incontrato la protezione e la consolazione della fede. Una passeggiata in primavera con un cielo limpido dicendo "grazie signore per tutto questo" io la vedo cosi.

Bach è pur sempre Bach. Perché cosi difficile? Perché questo brano non è altro che un sorriso con tanto di lacrime agli occhi.

Molto difficile da trovare.

Successone comunque la tua esecuzione visto che lo stò già leggendo...trovato in rete.

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Ho ascoltato Solomon e direi che a parte la registrazione bruttina come audio la sua sembra una versione ad "imitazione" dell'organo e direi anche notevole da questo punto di vista, visto che il basso sembra proprio una pedaliera che si anima dalla navata centrale di una cattedrale; come dici tu però, perde quel carattere di giubilo e lieta danza dell'animo e si torna al discorso...cosa scegliere? Se riuscirai nel tuo intento verrà fuori una cosa sul serio notevole. Poi ad un certo punto tira fuori la voce centrale (non so se tenore, ora me la vado a vedere bene)mettendo a tacere le altre quasi lontanissime.

Ora intanto me lo leggo e poi vedrò se mi viene in mente altro...incredibile comunque.

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vorrei provare a fare una cosa diversa proprio sui bassi...se continuo a pensarli come i bassi profondi dell'organo devono essere per forza più lenti e cadenzati.

 

Perchè «per forza più lenti e cadenzati»?

Non è una prerogativa della pedaliera dell'organo la lentezza (e la seriosità... mi par d'intuire)

 

Comunque, complimenti per tutto i tuo lavoro di riflessione e interpretazione.  :)

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Perchè «per forza più lenti e cadenzati»?

Non è una prerogativa della pedaliera dell'organo la lentezza (e la seriosità... mi par d'intuire)

 

Comunque, complimenti per tutto i tuo lavoro di riflessione e interpretazione.  :)

hai ragione ....però chissà perchè se penso alla pedaliera la penso riduttivamente con bassi profondi e lenti.  invece possono essere anche solo accennati e avere un altro effetto.

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Cara Nancy, ascolto solo ora la tua deliziosa incisione. E ho letto qua e là "qualche" commento, ma non troppo. Io ti faccio molti complimenti e, se non sono di troppo, ti dico la mia. Partiamo dal fatto che stai interpretando un Bach- Busoni. E credo che non si può, interpretando Busoni, rimanere devotamente legati al rispetto della spiritualità di Bach. La pedalizzazione e le numerose soluzioni che Lui, Busoni, ripropone nella musica di Bach e non solo ...ci allontanano inevitabilmente dal Bach che abbiamo in testa e ...nel cuore. Se poi, a mio avviso, vogliamo trovare delle soluzioni che ci "incatenano" di meno rispetto a questa scrittura, quella di Busoni, allora credo che non dobbiamo temere un tempo un poco più veloce. L'esempio degli scalini di Fabio calza bene. Nel tempo più lento tendiamo a trovare più appoggi e quindi più accenti. L'accentuazione cioè si "frammenta"e frammenta il discorso musicale . Non ricordo se il tempo sia in 4, mi pare. Allora provare a suonarlo in 2, con lo stesso metronomo, risulta miracolosamente più veloce e scorrevole. Il concetto è reversibile: tempo leggermente più veloce ci aiuta a diminuire gli accenti.Credo di dire cose a te ben note, naturalmente. Anche il "tocco bachiano" che tanto ci hanno inculcato, secondo me, qui non vale. Una melodia quasi pensata e appena suonata "sullo sappamento" e sostenuta dalle dolci ottave quasi organistiche, legatissime. Sotto questo solenne bisbiglio ben si staglierà , come una sorpresa,l'uscita del tema del corale, che già tu ben evidenzi. Non dico cose "giuste", ma cose che "sento". Ciò non toglie che ci hai regalato una bellissima incisione di un pezzo affatto facile, almeno per me.

Grazie ancora

Saluti Paolo

P.S.

Credo di aver già accennato in altri post di aver, in passato, partecipato all'incisione dei preludi di Chopin suonati da Busoni con il sistema di rulli Duo-Art. Il disco che vinse il Gran prix du disque, mi fece fare una grande esperienza. Busoni, anche come pianista, aveva bisogno di trovare nuove soluzioni e nuove letture. Addirittura furono giustificate alcune note cambiate, non certo( dopo approfondimento) per errore di perforazione. Anche il pedale molto particolare.

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ciao Paolo! è un onore essere ascoltata da te! i consigli che mi dai sono utilissimi ed è verissimo quello che dici sul pezzo.

oggi ho provato dopo averlo ripensato in questi termini ed è stato grandioso....

 

proprio vero è bastato portarlo in 2 per sistemarsi. lo stacco giusto lo fa scorrere con naturalezza e finalmente ha preso una direzione estetica........ "giubila"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! il basso delicato sulla punta dello scappamento crea quel "solenne bisbiglio" che è fantastico e crea continuità in tutto il pezzo. 

 

ora non mi resta che aspettare un momento di silenzio in casa (ovvero quando i bambini sono all'asilo) per ri-registrarlo sperando che il risultato che ho sentito io mentre suonavo sia altrettanto anche per voi che ascolterete la registrazione!!!!!!!!!!!!

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti  :D  :D

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Bene! Complimenti! Mi fa piacere che quello che "sentivo" ti sia arrivato, giusto o non giusto che sia, l'importante che tu senta l'atmosfera che il pezzo suscita. Credo che tutto il resto venga di conseguenza. Attendiamo con interesse la registrazione. Non ti preoccupare del "silenzio"......anche il "solenne bisbiglio" dei bambini impreziosisce l'atmosfera di  un "live" casalingo!!!!!!! :P

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...."solenne bisbiglio" perchè non conosci i miei tre "gremlis"...io lo chiamerei schiettamente "chiasso fragoroso"

 

l'ho registrato.

https://drive.google.com/open?id=0BwxMxiEhTxdcY3l3UVIzSWZDaU0

 

 

risentendo la registrazione mi rendo conto che ora deve maturare perchè in alcuni punti tende a sfuggirmi come se avessi paura di perdere il treno e i bassi spesso diventano ancora troppo presenti.  Dal vivo sono più soft. ma dovrei essere sulla retta via di studio.. :D

il suono rispetto all'altro file non è processato ( a parte un minimo di riverbero) e quindi si sente meno equilibrato....

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Si meglio nel basso, però stranamente sulla destra sembra ancora frammentato...ma...direi che la registrazione a questo punto porta via molta morbidezza dell'esecuzione dal vivo come dici. Non è che ti sei concentrata troppo sui bassi e dimenticato certe cose sulla destra? Ha Ha...io lo faccio sempre...a parte il pensarlo su lunghe frasi e meno frammentato ci sono momenti di grande bellezza. Anche vicino alla fine al minuto...poi ti dico. Direi che ci siamo quasi no? Non sei ancora soddisfatta?

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l'ho riascoltato ora a volume più basso e devo dire che è tutta un'altra cosa. Secondo me non stiamo ascoltando quel che hai sentito tu mentre lo suonavi. A questo punto cambia tutto. Comunque nel percorso del brano direi: inizio veramente bello come apertura e in progress..poi molto bello al sec. 47 oppure il basso molto bello dal 2.13 al 2.28..ed anche l'alternarsi delle dinamiche al 2.37. Mi sono molto piaciuti anche gli accordi dal 2.50 al 2.56 e poi prima del finale ma anche il finale stesso. Secondo me sei quasi al capolinea. Molto bello comunque.

 

P.S. La frammentazione che sentivo nella destra forse era dovuta all'incisione. Secondo te?

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Grazie Fabio! Per il discorso della frammentazione secondo me ci sono più fattori.

In primis dal vivo è tutto più morbido e fluido...soprattutto le dinamiche sono molto più espresse. Il pp nella registrazione diventa un p e il f un mf..

Il piano considera che è stato regolato e accordato da poco ma mai intonato quindi manca una vera preparazione che lo renderebbe anche più semplice da suonare. ...e nonostante la regolazione fatta non risponde come uno steinway....forse proprio perché non è uno steinway..... La stanza ha dimensioni tali da non consentire di allontanare oltre i microfoni che quindi prendono molto l'attacco del suono...

Io forse suonando risento delle difficoltà che trovo per il pianoforte e quindi ci sta anche che una certa spigolosita' sia mia per questo motivo....

In ogni caso ti ringrazio molto per il tuo parere....per me i pareri degli altri sono molto utili per lo studio....

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