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Piano Concerto - Forum pianoforte

bach busoni bwv 645


nancy
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Si infatti capisco...credo sia molto da imputare alla registrazione altrimenti abbassando il volume non sparirebbe tutto come è accaduto a me. Ottimo direi.

Nell'ascolto io cerco di impegnarmi e fare una specie di lavoro che sia utile. Anche sui brani che posto mi farebbe piacere una critica attenta...aiuta moltissimo. Magari molti sono frenati per la paura di offendere o fare i maestri. Direi utilissimo dire quel che si sente senza mezzi termini. Spero di riuscirlo a studiare anche io appena avrò un po di tempo; è veramente bello.

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Mi piace molto di più. Complimenti. Però ( adesso mi mandi a quel paese!) io azzarderei ancora. Qualche volta dico : "proviamo ad andare dall'altra parte...oltre il confine...si fa sempre a tempo a ritornare nei limiti. Io insisterei sul creare molto più decisamente i tre piani sonori : sfondo la melodia della destra. Secondo piano il basso e primissimo piano il tema centrale del corale. Ora, credo, che per creare questo, bisogna iniziare molto più piano senza paura che sfuggano le note della destra, che dovrebbero suonare sottovoce. Queste, sostenute dal basso , attendono la sorpresa del tema centrale del corale che resta in primo piano. Per non temere di perdere le note, all'inizio del pezzo, conviene usare il peso naturale della caduta delle dita. i martelli raggiungono le corde con decisione ma senza alcuna forza. appena quello che basta per produrre il suono, con uguaglianza ( senza sforzarsi di pensare troppo). Il pedale aiuta a creare una nuvola lontana sostenuta dalla luce del basso. E' il tema centrale che suona realmente e concretamente, non troppo forte, naturalmente, costituendo una vera sorpresa. E' già una buonissima esecuzione ed è scomparsa la frammentazione degli accenti. Tutto è più scorrevole. Non mi mandare a quel Paese come Alberto Sordi! :D

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Mi piace molto di più. Complimenti. Però ( adesso mi mandi a quel paese!) io azzarderei ancora. Qualche volta dico : "proviamo ad andare dall'altra parte...oltre il confine...si fa sempre a tempo a ritornare nei limiti. Io insisterei sul creare molto più decisamente i tre piani sonori : sfondo la melodia della destra. Secondo piano il basso e primissimo piano il tema centrale del corale. Ora, credo, che per creare questo, bisogna iniziare molto più piano senza paura che sfuggano le note della destra, che dovrebbero suonare sottovoce. Queste, sostenute dal basso , attendono la sorpresa del tema centrale del corale che resta in primo piano. Per non temere di perdere le note, all'inizio del pezzo, conviene usare il peso naturale della caduta delle dita. i martelli raggiungono le corde con decisione ma senza alcuna forza. appena quello che basta per produrre il suono, con uguaglianza ( senza sforzarsi di pensare troppo). Il pedale aiuta a creare una nuvola lontana sostenuta dalla luce del basso. E' il tema centrale che suona realmente e concretamente, non troppo forte, naturalmente, costituendo una vera sorpresa. E' già una buonissima esecuzione ed è scomparsa la frammentazione degli accenti. Tutto è più scorrevole. Non mi mandare a quel Paese come Alberto Sordi! :D

Paolo tocchi un tasto dolente....non sai quanto ci studio per ottenere questo, ma non viene...il pianoforte "suona troppo". E anche considerando l'appiattimento dovuto alla registrazione ( tanto è che dal vivo si sentono molte più sfumature dinamiche) il pianoforte non vuole saperne di farsi domare fino in fondo! L'ho fatto regolare da poco per il discorso del pianissimo ed è migliorato, ma oltre non va....non bisbiglia. I bassi del pezzo bisbigliano benissimo nel digitale.

Rimane tutto nelle intenzioni e dentro la mia testa.

Non sai quanto ti ringrazio per averlo sentito e comunque deve ancora maturare perché la tenuta del nuovo stacco è un pochino incerta ecc ecc....ma questa cosa che non riesco a fare con il mio amico seiler mi distrugge...

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Paolo...chiedi tu di non a mandarti a quel paese....?!?!?!? sono io che lo devo chiedere...perdonatemi se vi tedio ancora, ma mi piacerebbe proprio raggiungere il risultato che descrive Paolo.

 

ho finito ora di studiarlo. non posto la registrazione perchè appiattisce troppo questo genere di sfumature. Vorrei basarmi solo sulle mie orecchie. Sono riuscita ad ottenere il bisbiglio dei bassi...la parte della destra soprattutto quando si concentra sui medi "suona ancora troppo" ed è stato quasi impossibile farla più soffusa....ma ho dovuto faticare le dodici camicie per ottenere questo risultato e suonarlo così...

ricordo che quando studiavo in conservatorio su tanti steinway diversi (studiavo soprattutto in conservatorio e non a casa passando ore e ore proprio sugli steinway ... per cui  ne ho conosciuti davvero tanti e bellissimi) non facevo assolutamente tutta questa fatica ad ottenere questo tipo di sonorità...

ma questa mattina ho visto che se anche con una enorme fatica posso tirare  fuori quel suono dal seiler....almeno nei comparti estremi e non suoi medi....

Simone mi diceva che va assolutamente intonato soprattutto nel comparto medio....oltre al timbro l'intonazione influisce sulla risposta del pianoforte nel pianissimo? la regolazione della distanza martello corda è già stata fatta e portata ai limiti e ha reso una maggiore docilità e agilità...

insomma posso chiedere al mio seiler un ulteriore sforzo per diventare ancora più docile?....o oltre non riesce ad andare....non potendosi trasformare in uno steinway?

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Infatti intuivo un po' questo. ...Mi toccherà venire in Sicilia :D . A parte gli scherzi, sei naturalmente bravissima e il tuo tocco è misurato. La prossima volta che viene il tecnico ad accordare fai controllare la regolazione e anche la molla di ripetizione( che può essere indebolita se lo scappamento è ad 1 mm- 1,5mm dalla corda. Non troppa caduta del martello e parata a 1,5cm dalle corde. Se la molla è regolata bene, il martello, dopo la parata, deve risalire "netto", ma senza saltare. L'intonazione dei martelli: deve essere realizzato un piccolo cuscinetto del pianissimo sull'apice dei martelli di un mm circa di profondità, non oltre! Sugli acuti si batteranno e combatteranno gli apici, dopo aver realizzato il cuscinetto. Comunque la timbrica del tuo pianoforte è buonissima. Deve essere solo un poco più "ammorbidito" senza cambiare "il tono" generale. Anche il pedale "una corda" va controllato. Comunque non badare troppo alle "opinioni a distanza" . Tutto viene filtrato . Nel tuo caso ti rinnovo i complimenti perché si sente che c'è dietro una forte ricerca e un ottimo studio....e anche ottimo risultato!( avessi io tutta questa voglia di studiare!!! :rolleyes: ) Ciao

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Leggo solo adesso il tuo ultimo post....dopo aver scritto il mio. Infatti le opinioni combinano. Confermo quello che ho detto. E poi, guarda che il tuo Seiler non ha nulla da invidiare ad altri grandi marche. Io ho posseduto proprio il 180 e ti dico che era molto buono. Altra soluzione :prova a chiuderlo tutto quando suoni. Comunque , poi, non rischiamo di "incartarci " con gli ascolti a distanza. Credo benissimo che il suono dal vivo sia proprio ricco di maggiori sfumatura timbriche.

Ciao

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Si infatti. Sono tutti complessi della distanza..secondo me va bene già cosi. Poi è normale che ti crei sempre un margine di miglioramento ma..

Sai che ho iniziato a leggerlo? Merito tuo!! Ha Ha..che bel pezzo. Come dicevo ad Antares non vedo l'ora di suonare l'organo in qualche chiesa della Lunigiana..se riesco a leggerlo tutto farò pratica sul posto con la pedaliera...ci sarà da ridere.

Grazie ancora.

 

p.S.  le mie registrazioni io le sento benissimo...come mai? Qualcuno può aiutarmi a postare qualcosa di decente o capire il problema?

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Mi fa molto piacere! Sono pezzi che meritano impegno!....poi ce lo farai sentire!

Per la qualità dell'audio nelle registrazione ho solo constatato che è molto difficile ottenere un buon risultato. E non saprei cosa consigliarti! L'unica cosa che come pianisti possiamo fare e cercare di mettere in ordine il pf...cosa non facile anche questa. Anche io devo ancora lavorarci su...

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