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Piano Concerto - Forum pianoforte

MY FUNNY VALENTINE & FOUR AND MORE


RobertoPutzu
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Ciao a tutti!

Felice del fatto che ci sia una sezione dedicata al jazz, propongo l'ascolto di questo classico registrato dal vivo nel 1964.

2 cd, parte prima e seconda!

Adesso, non so di preciso quale in realtà sia la prima e quale la seconda a livello cronologico!

Essenzialmente le due parti si dividono in una parte ballad( my funny valentine) e una parte fast( four and more)!

Ho letteralmente consumato il cd all'epoca che lo conobbi e trovo ancora oggi che questo concerto sia una pietra miliare del jazz per come lo intendo io.

L'urlo di Dizzie Gillespie dalla sala durante un acuto di Miles Davis in Stella By Starlight, Toni Williams che smette di suonare lasciando che Herbie Hancock e Ron Carter o George Coleman se la sbrighino da soli e questo la dice tutta!

Non ascolto niente del genere da un pezzo e devo dire che mi manca tanto!

È da tanto che non ascolto jazz ma quando rimetto questi dischi ritorno a quando avevo vent'anni e immaginavo la vita del jazzista piena di ostacoli ma comunque una vita piena di incontri musicali degni di nota.

Se vi va ascoltatelo.

Io prediligo My Funny Valentine!

 

La formazione:

Miles Davis: tromba

George Coleman : sax

Herbie Hancock : pianoforte

Ron Carter : contrabbasso

Tony Williams : batteria

 

Buon ascolto, good night!

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  • 3 weeks later...

Concerto strepitoso e uno dei mei dischi preferiti in assoluto (My funny Valentine)! Tutti e cinque i musicisti suonano a livelli stellari. La cosa buffa è che Davis aveva accettato di suonare a questo concerto per beneficenza e quando lo comunicò alla band Ron Carter iniziò a rimettere il contrabbasso nella custodia. Alla fine tutta la band fu pagata da Davis.  Quando poi ho letto che Hancock sosteneva che fosse impossibile suonare a causa della pessima acustica ho iniziato seriamente a pensare di mollare il piano e fare il pescivendolo...

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Se avete tempo e pazienza vi consiglierei, dopo l'ascolto del disco per pura goduria, di riascoltarlo facendo attenzione di volta in volta a quello che fa ogni singolo musicista, anche quando accompagna. Scoprirete delle cose da fantascienza, dalle armonizzazioni di Herbie agli assurdi incastri ritmici di Williams e Carter, e altro ancora...

Già solo il fatto che ogni tanto la batteria smetta letteralmente di suonare, quasi all'improvviso, e ce ne accorgiamo solo quando rientra dà l'idea della incredibile fluidità del groove di questa band irripetibile.

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