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Piano Concerto - Forum pianoforte

martello che non vuole staccarsi da stiletto


enricofabio
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Capito capito..anche sul mio Yamaha ho visto che la colla ( penso termocolla oppure comunque colla speciale ) fuoriesce anche dal foro a formare un cerchietto rigonfiato nel legno..ne danno un poco di più forse...di quel che serve per garantire tenuta..

Devi sentire Paolo...manda semmai un messaggio privato..

Oppure att nei che veda il post.

Ma come hai cercato di scaldarla?

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  • 2 weeks later...

Grazie Pianoexpert. il vapore ha funzionato, anche se con tanta insistenza. Mi chiedevo dove poter reperire le aste nuove da sostituire. Da Ftp Pianoforte mi pare di capire abbiamo solo poche misure. le mie misure sono 18 e 13 (da perno a rullino). inoltre il colore dello stiletto è marrone scuro (carpino? scusate l'ignoranza ....)

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Non capisco bene cosa devi fare......attenzione le aste nuove devono portare martelli nuovi e i vecchi devono rimanere montati sulle vecchie aste. Non scollare i martelli...altrimenti perdi la copiatura del punto di battuta. Sostituire una martelliera è cosa da esperti e si rischia di perdere le misure di progetto. Nel vecchio stiletto, inoltre bisogna osservare l'uguaglianza con il nuovo...anche dell'altezza della forcola....

Spero che tu non voglia sostituire gli stiletti rincollando i vecchi martelli; sarebbe contro ogni buon senso.

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Mi spiego meglio Prof. Ferrarelli. Il pianoforte è antico con una nuova martelliera. ma fin da quando mi fu consegnato presentava un problema all'ultimo tasto grave . I'asta del martello era stata incollata malamente e risultava anche più corta. Non ho dato troppa importanza al fatto visto che sono tasti che io non ho mai usato. Ora però vorrei correggere anche questo e pensavo che la cosa migliore fosse tenere il martello e sostituire l'asta. Se l'asta deve rimanere originale come fare quindi in caso si sia danneggiata in modo grave?

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Non credo tu riesca a trovare l'asta, perché mi sembra fuori misura e con una particolare forcola. Ne andrebbe adattata una nuova , copiando le esatte misure , altezze e forme. Non sarà però proprio identica all'originale. Oppure, con un taglio diagonale, incollare solo una ultima parte terminale, ovviamente più lunga , con colla a caldo e accompagnata nel colore come la parte vecchia. (Si può provare con quegli speciali pennarelli da ritocco legno- facendo prima una prova sul legno nuovo per raggiungere la identica tonalità) . Dopo incollato il taglio, avvolgi un bel po' di filo da cucire intorno alla giuntura, filo che rimuoverai dopo qualche giorno allorché la colla, dopo la presa, abbia raggiunto l'indurimento definitivo ( usare colla in perline da scaldare a bagnomaria con temperatura non superiore a 60°)

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Sì quella, quella che si usa sempre sulle parti che suonano degli strumenti.

Comunque dato che io ne uso parecchia di colla, ho escogitato un modo per fare il bagnomaria che non porti a ebollizione la colla, sennò dovrei star sempre lì a controllare...

 

 

 A mio parere sul legno nuovo, o comunque non precedentemente trattato con colle a caldo si può utilizzare benissimo anche la colla vinilica. Diverso è il caso in cui si debba reincollare una implallacciatura saltata o scollata...allora la scelta è obbligata. Ma la affermazione che la colla a caldo "sia quella che si usa da sempre sulle parti che suonano degli strumenti" è forse una tua considerazione, non una verità assoluta visto che i tempi e le tecniche si evolvono, e visto che per esempio Ciresa (per citare un importante costruttore di tavole armoniche) utilizza proprio una colla di tipo vinilico per gli incollaggi tra le tavole, che esegue a coda di rondine, ed la stessa cosa che consiglia di utilizzare per l'incollaggio della tavola armonica sul porta tavola....per citare un costruttore che non sia "uno a caso"....una colla vinilica formidabile, ma pur sempre vinilica e non a caldo...ovviamente deve essere utilizzata nel modo corretto, nello specifico va applicata sulle due parti da incollare e pressata per bene...

 

Lo stesso discorso vale se la si utilizza per l'incollaggio dei martelli, come molte importanti fabbriche hanno fatto dagli anni 70 in poi...C. Bechstein per esempio.

 

Poi ci sono anche altri tipi di colle che si utilizzano, per le coperture dei tasti che variano a seconda che si tratti di avorio o di plastica...di certo non si potrebbe usare la colla del falegname per applicare l'avorio, visto che è semitrasparente....e nemmeno la vinilica che diventa scura nel seccare...

 

Non è sempre tutto così scontato e così semplice...

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Anche quello dei collanti è un mondo a se in effetti. Io ne ho usate moltissime nel campo delle belle arti.

Nel campo degli strumenti musicali e sulla resa di alcuni materiali nei confronti delle sonorità, (modificazioni del suono in base ai collanti utilizzati) risultano essere spinose le questioni. Non sarebbe male parlarne.

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http://www.ciresafiemme.it/images/testate/tavolaarmonica/tavolaarmonica4.jpg

 

Si osservi questa foto, si vede benissimo che il collante utilizzato per le catene è di tipo vinilico, vinilforte o similare...la foto è della Ciresa. Ma posso affermarlo anche per esperienza personale dopo aver utilizzato le loro tavole e le loro colle nei restauri quando è necessario sostituire la tavola armonica...capita...

 

Sono d'accordo che nel restauro di pianoforti storici debba essere usata la colla a caldo dello stesso tipo di quella usata in origine, possibilmente, e lo facciamo se una catena è scollata a ridosso della crepa, se salta dell'impiallacciatura o in generale quando non è possibile grattare via perfettamente la vecchia colla, questo perché è compatibile con quella usata in passato e la fa rinvenire con il calore, riattivandola....

 

ma chiudersi senza ragione rispetto alla tecnologia e all'evoluzione mi pare assurdo, poi affermare che "personalmente non si userebbe la vinilica per la tavola" equivale a dire che una azienda leader nel settore (che fornisce le tavole a Fazioli, a C. Bechstein etc. ) sbaglia....

 

dai, per favore...mi pare eccessivo...

 

 

comunque vorrei che fosse chiara una cosa: qualsiasi colla, se utilizzata male, è inefficace...

 

se tra 100 anni ci ritroveremo a re-incollare una catena di Ciresa, io non ci sarò più ma dubito che accadrà, dovremo usare la vinilica....

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Come utilizziamo le vernici a spirito sui mobili d'epoca, o nella ri-lucidatura delle tavole armoniche storiche....soprattutto perchè rimuovere la vernice originale da uno strumento è un delitto...è da criminali....

 

ma sul nuovo si usano le poliuretaniche, a spruzzo anche per le tavole....

 

quindi? L'importante è non fare in ogni caso i crostoni di vernice come capita spesso di osservare su strumenti riparati male....perchè sono errori che si ripercuotono sulla resa sonora...

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