tgdigit Postato Marzo 22, 2012 Report Share Postato Marzo 22, 2012 Ecco cosa intendo per piacere fisico nel suonare, cioè l'opposto di quello che, sbagliando, a volte accade. Sappiamo che il nostro cervello è in grado di produrre endorfine. Si tratta di un pezzo di alta scuola, un pezzo da "pesi massimi" della tastiera, eppure, osservate l'espressione del viso del pianista, durante le evoluzioni funamboliche delle sue mani, un indubitabile sorriso di piacere: Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Marzo 23, 2012 Report Share Postato Marzo 23, 2012 eppure, osservate l'espressione del viso del pianista, durante le evoluzioni funamboliche delle sue mani, un indubitabile sorriso di piacere: Una cosa che ho notato spesso è che i Jazzisti sono più bravi in questo, se la godono proprio ... i classici sembra sempre che siano presi da un milione di problemi. Adesso ti cerco un video indicativo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Marzo 23, 2012 Report Share Postato Marzo 23, 2012 Guardalo attentamente Erroll Garner in London "Honeysuckle Rose" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Marzo 23, 2012 Report Share Postato Marzo 23, 2012 Anche una femminuccia Hiromi Uehara - The Tom and Jerry Show http://www.youtube.com/watch?v=ZFn3-7vFG_M&feature=related Prova a osservare i primi 2 o 3 minuti o a 2 minuti e mezzo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
tgdigit Postato Marzo 23, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 23, 2012 Una cosa che ho notato spesso è che i Jazzisti sono più bravi in questo, se la godono proprio ... i classici sembra sempre che siano presi da un milione di problemi. Adesso ti cerco un video indicativo Non saprei, lì c'è la componente "spettacolo" che ha il suo peso, a differenza del musicista classico che non se ne deve preoccupare minimamente, anzi. Cioè, con tutti i distinguo del caso (non intendo metterli sullo stesso livello, per carità), mi ricorda il sorriso stampato sul viso delle ballerine che fanno gli stacchetti televisivi, al puro scopo di fare audience. Quei sorrisi, quegli ammiccamenti, rivolti verso il pubblico, mi sembrano di altra origine. Nessuno potrebbe dire con una qualche certezza che il sorriso rivolto al pubblico coincida con una propria personale sensazione e che invece non sia semplicemente una parte dello spettacolo. Il sorriso del pianista di prima appare invece come puro piacere personale per ciò che sta provando lui stesso e nient'altro. Rilascio di endorfine. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Marzo 23, 2012 Report Share Postato Marzo 23, 2012 Carissimi, sono dell'idea che il PIACERE sia alla base di ogni forma artistica: è il principio di piacere freudiano, quello di eternazione, che nella poesia, nella musica, nell'arte tutta respira e permette la sua realizzazione: senza di esso non vi è arte. La Sonata a Kreutzer di Tolstoj parla proprio di questo... Motivo per cui artista è anche sinonimo di "amatore", a mio dire. Io stessa, nel mio piccolo, ho dedicato una poesia (Piacere perpetuo) a ciò che tanto è vitale e tortura per un artista. sì, tortura. Perché, alla radice del piacere c'è il sentire... e sentire é soffrire, come giò diceva il caro genio Leopardi... Vi abbraccio. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
tgdigit Postato Marzo 23, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 23, 2012 Certo, qui andiamo oltre. Il piacere del fare musica, l'amore per la musica, la passione. Si può trasmettere, trasferire ai propri allievi, o, per lo meno, si cerca: http://www.youtube.com/watch?v=Wt44_q73SGs Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Vale Postato Marzo 23, 2012 Report Share Postato Marzo 23, 2012 No io sto parlando proprio del principio di piacere che prova un artista quando fa arte che non è solo un semplice piacere di fare qualcosa... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
tgdigit Postato Marzo 23, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 23, 2012 Credo di aver capito, ma vorrei proporre questo video. Provate a gustarvelo fino alla fine, è puro amore. La musica, anzi, più precisamente, un'interpretazione pianistica, può significare anche uno spazio senza tempo, può descrivere l'ultraterreno. "La musica è la dimostrazione che i miracoli esistono" dice la Pires: Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
diapasuono Postato Marzo 24, 2012 Report Share Postato Marzo 24, 2012 Quoto Vale...verissimo infatti che tramite il piacere di fare quel che si è in un certo senso riveliamo noi stessi amandoci e amanndo be......l'arte è un gesto d'amore gratuito che l'artista dono a tutti @ Inutile dire....Grande Frank per la scelta. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Talentuoso Postato Marzo 24, 2012 Report Share Postato Marzo 24, 2012 Anche una femminuccia Hiromi Uehara - The Tom and Jerry Show Dopo tempo la rivedo, rinnovo il mio desiderio di volerla sposare Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Talentuoso Postato Marzo 24, 2012 Report Share Postato Marzo 24, 2012 Non saprei, lì c'è la componente "spettacolo" che ha il suo peso, a differenza del musicista classico che non se ne deve preoccupare minimamente, anzi. Spettacolo o meno, sembra proprio che se la godano E poi anche il musicista classico fa spettacolo Cioè, con tutti i distinguo del caso (non intendo metterli sullo stesso livello, per carità), mi ricorda il sorriso stampato sul viso delle ballerine che fanno gli stacchetti televisivi, al puro scopo di fare audience. ... ho il sospetto che Erroll Garner non ne abbia bisogno Il sorriso del pianista di prima appare invece come puro piacere personale per ciò che sta provando lui stesso e nient'altro. Può essere e per fortuna Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
GnazzJazz Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Bei video... anch'io penso che il divertimento esplicito sia legato al contesto, però credo che le varie espressioni di piacere (non necessariamente di sorriso) siano almeno in parte dovute al piacere di ascoltarsi, più che di suonare, e questo forse è lo spartiacque tra i vari approcci. voglio proporre due video, di diverso tenore: http://www.youtube.com/watch?v=9gUHQwhAFtc&feature=related buona visione Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
tgdigit Postato Marzo 28, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 28, 2012 Bei video... anch'io penso che il divertimento esplicito sia legato al contesto, però credo che le varie espressioni di piacere (non necessariamente di sorriso) siano almeno in parte dovute al piacere di ascoltarsi, più che di suonare, e questo forse è lo spartiacque tra i vari approcci. voglio proporre due video, di diverso tenore: http://www.youtube.com/watch?v=0l3hq4G1iHs http://www.youtube.com/watch?v=9gUHQwhAFtc&feature=related buona visione Bravissimo, sono perfettamente d'accordo. Fantastico il video con Dudley Moore, un vero "animale" da palcoscenico, una forza della natura, un comico nato. Per lui il pianoforte è solo un "incidente di percorso" per fare comicità smontando una certa "seriosità" del pianista classico. Il bello che prende a pretesto una musichina senza nessuna pretesa e la trasforma in un'opera "drammatica", dal contrasto stridente nasce la comicità. La sua comicità, poi, non si ferma lì, ma prosegue ed è esplosiva anche quando si siede sul divano, insomma, un grande. Se posso dire la mia, noto una certa rigidità nei movimenti al pianoforte, perciò non credo che ci sia un vero e proprio piacere, però il conteso è tutt'altro e la funzione, perfettamente riuscita, è quella dello spettacolo comico. Nell'altro video, invece, il contesto è tutt'altro, naturalmente, qui, probabile che si tratti di piacere, anche interiorizzato, nel fare musica. Propongo un esempio di comicità da un grande animale da palcoscenico "nostrano", pianista classico-jazz: E un esempio di piacere "interiorizzato" da un altro grande interprete classico, in veste di improvvisatore: Infine un duo comico di musicisti, anche questi accostano in modo stridente due musiche lontane anni luce, colonna sonora di James Bond e Mozart: Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
suonileganti Postato Aprile 26, 2012 Report Share Postato Aprile 26, 2012 la Pires è straordinaria ma..... quanta frustrazione si percepisce nello studente in difficoltà Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pestatasti Postato Aprile 27, 2012 Report Share Postato Aprile 27, 2012 Mi permetto di dire la mia riguardo al paragone tra il jazzista e il classico: l'improvvisazione è spontaneità, nasce sul momento e, quando funziona, stupisce anche il musicista, è senz'altro molto divertente. Personalmente quando improvviso mi riesce molto più facile suonare, non penso mai a problemi tecnici, le mani scivolano con morbidezza e riescono a fare cose che, se dovessi leggerle sulla carta, dovrei studiare per giorni. L'interpretazione "classica" nasce da un testo, è fatta di studio, di comprensione, memorizzazione e sedimentazione e, senz'altro, esige anche disciplina e duro lavoro (chi è che si siede davanti ad una ballata di Chopin e la suona così, all'impronta?). Poi però, se lo studio riesce (e per me non è sempre così) ci si dimentica di tutto, della pagina, delle mani, delle dita, ci sentiamo tutt'uno con lo strumento e con il pezzo... la grande musica, quella scritta, più che piacere è in grado di trasmettere una sensazione di assoluto appagamento esistenziale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Aprile 28, 2012 Report Share Postato Aprile 28, 2012 Quando vedo questa gente provo diverse sensazioni e sentimenti, ma mai invidia, anzi mi sembra di poter scorgere in loro e in chi come loro si cimenta in musica, come il valicare un confine a molti ignoto e per quasi tutti gli altri irraggiungibile, mi danno la sensazione di avere a portata di mano una libertà che solo pochi possono non vantare di avere ( perchè sono certo che la maggior parte non si vanta di questa qualità ), bensì mettere al servizio incondizionato della stessa musica, e della loro creatività, che molto spesso va a braccetto con la creatività altrui. Da una parte vedo me come sarei potuto essere ( cosi come potrebbe vederli un' altra persona ), non perchè ero e sono un pianista promettente ( anzi è proprio in contrario ), ma come una parte di me che necessita della musica per esprimersi, e purtroppo senza una tecnica, neanche fino a questi livelli, e senza una passione che c'è, ma non ha la stessa potenza di alcuni anni fa, quello che verrà fuori non sarà mai il massimo che potevo e posso dare ( penso che la stessa cosa vale anche per altri ), è veramente paradossale, sono un treno coi pensieri, quando cammino, sono più che attivo, ma quando "suono", ho bisogno di pace, e il tocco dei tasti a volte è necessario per ristabilire una tranquilità interiore inconsistente, la parte più aggressiva invece stenta a venire fuori, e una volta non era cosi, per cui ( senza scrivere una commedia ) dico ben venga che ci sia gente cosi, fa sempre piacere, e danno veramente slancio alla musica. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 29, 2012 Report Share Postato Aprile 29, 2012 Ognuno di noi si esprime in modo diverso e in dimensione diversa. Tutto è prezioso. Quindi non sentire di rinunciare ad esprimerti anche con piccole cose, piccole composizioni, anzi con grandi piccole composizioni che possono accarezzare il tuo animo artistico. Non tutti i musicisti devono esprimersi in modo virtuosisticamente aggressivo. Ti sembrerà strano, ma un adagio di Mozart può richiedere un lavoro lungo e profondo, forse più che un apparente difficile episodio di una rapsodia di Listz! Tu puoi esprimere le tue idee musicali proprio come hai detto: con grande pace e benessere e cercando il giusto contatto dolce col tuo strumento. Quindi ,....."slancio alla Musica"! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Aprile 30, 2012 Report Share Postato Aprile 30, 2012 Grazie per la risposta, è un approccio certamente non semplice da seguire e instaurare, ma in effetti è un pò come il sapersi conoscere, capire meglio come siamo fatti, e in base a questo prenderne atto e cercare, oltre a migliorare, di mettere a frutto anche il minimo indispensabile affinchè quello che abbiamo da esprimere venga fuori il più possibile simile al nostro sentire. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
stradivari Postato Agosto 11, 2012 Report Share Postato Agosto 11, 2012 Non saprei, lì c'è la componente "spettacolo" che ha il suo peso, a differenza del musicista classico che non se ne deve preoccupare minimamente, anzi. A me sembra che Costui sia al limite dell'orgasmo ... ed è un classico Uto Ughi Paganini Fantasia http://www.youtube.com/watch?v=n2UAlB6uGaU&feature=related Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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