maquieto Postato Gennaio 12, 2017 Report Share Postato Gennaio 12, 2017 Aprirei una discussione che sicuramente non avrà mai fine ma... Un interprete di fronte ad una partitura che appare come un nuovo fiore scoperto nella foresta come dovrebbe comportarsi? Michelangeli diceva...ringraziate il compositore non me ...o meglio cercava di " restituire " la partitura con tutte le intenzioni di chi l'aveva scritta è creata ma è l'unica direazione? Personalmente come già scrissi verso ogni partitura ed in ogni brano sento un'attrazione incredibile. Fino a che non riesco a dominare ed eseguire il brano ho l'idea che qualcuno si sia rubato un pezzo di me . Cerco infatti subito di farlo nuovamente mio...è una cosa molto strana ma...non ho mai sentito un brano Che ho studiato o eseguito ad orecchio come la creazione di qualcun'altro..possibile? I brani che suono sono miei e non sono differenti da me. Magari la mia è una concezione assurda ma sul serio mi sentirei a volte di modificarli a piacere su certi dettagli. La domanda è...quindi ...quanti tipi di approccio ci sono ad una partitura? E dove ha termine la libertà interpretativa? Visto che l'interprete è l'anima di una pagina " morta" ...una pagina di sola carta ...non è la musica stessa? Ovvero ...quella musica? L'interprete non è la musica? Non scegliamo un brano da suonare perché quello...e non un altro...è" il nostro brano "? 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Gennaio 12, 2017 Report Share Postato Gennaio 12, 2017 Su questa interessante discussione sento di poterti rispondere con cognizione di causa avendo suonato alcune composizioni di compositori iscritti e anche non iscritti al forum. Oggi possiamo interagire con i compositori, per quelli di ieri ahimé non è possibile. Per me questa è senz'altro un'esperienza interessante perché posso provare a fare mie le intenzioni di altre persone con la possibilità di avere un riscontro da chi quella cosa l'ha scritta... Potendo interagire con il compositore è possibile far ascoltare quello che abbiamo suonato e ricevere in cambio indicazioni circa le intenzioni. "Ho capito bene quello che hai scritto? Era ciò che pensavi anche te che l'hai composta? Lo stacco del tempo è giusto?". I compositori di solito scrivono tutte le informazioni necessarie all'interpretazione in partitura, poi è ovvio che non siamo macchine pertanto all'atto dell'esecuzione ci sarà anche qualcosa di me, altrimenti diventa un'esecuzione MIDI. Molte considerazioni scaturiscono anche dai compositori stessi... Alcuni ti lasciano carta bianca, altri ti tirano un pochino le redini. Alcuni ti chiamano complimentandosi perché hai dato un senso che loro non avevano considerato, altri ti suggeriscono di cambiare alcune cose in alcuni passaggi. Ci sono dei punti dove si capiscono benissimo le intenzioni del compositore, specialmente quando ci sono particolari tensioni armoniche, in altri casi la cosa non è così immediata e si cerca di trovare una sfumatura convincente pure restando sempre nei binari imposti dal compositore... In fin dei conti si tratta semplicemente di interagire e trovare la via comune, grande vantaggio non possibile per le musiche dei grandi compositori di un tempo. Ho suonato qualche pezzo di Frank, uno di GPR un paio di Piccinesco e alcuni di compositori non iscritti al forum. Sarebbe interessante ascoltare soprattutto la loro opinione su questo argomento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
ttw Postato Gennaio 14, 2017 Report Share Postato Gennaio 14, 2017 ... come Michelangeli e Ciccolini affermavano: "L'applauso va fatto all' Autore. Noi, passiamo in second'ordine e scompariamo. L'Autore, resta". Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Zazza Postato Gennaio 14, 2017 Report Share Postato Gennaio 14, 2017 I risultati più virtuosistici si sono sempre ottenuti dal lavoro coeso fra compositore e interprete e in passato capitava coincidesse con una persona sola....Paganini, Liszt, lo stesso Chopin, ma anche dopo con Berio e la moglie, Messiaen e la moglie, etc. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
stefano Postato Gennaio 15, 2017 Report Share Postato Gennaio 15, 2017 Mi aspettavo dei commenti da parte di Frank e gli altri compositori. Mi sembra un terreno aperto che lascia spazio a tante considerazioni. Certamente il titolo non è molto soddisfacente... Paragonare il pianista al Maggiordomo... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
nancy Postato Gennaio 15, 2017 Report Share Postato Gennaio 15, 2017 Secondo me una composizione può avere diverse interpretazioni che le danno valore! Una partitura e quindi le idee del compositore prendono vita grazie all'interprete che comunque nel rispetto delle stesse le può in ogni caso valorizzare con la propria sensibilità. Compositore-interprete hanno ruoli complementari e non subordinati. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maquieto Postato Gennaio 15, 2017 Autore Report Share Postato Gennaio 15, 2017 Come al solito...la verità sta in mezzo come dice Nancy. In accordo ma forse volevo centrare un altro punto che va più a fondo. Ha fatto un accenno Stefaus infatti...capisci quel che voglio dire? Pianista maggiordomo? Direi di no. Questa è la porta su cui discutere. Complementari ...mi piace. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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