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Piano Concerto - Forum pianoforte

diapason troppo basso


raffaello56
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buonasera a tutti.

Sempre più spesso mi trovo davanti pianoforti non accordati da troppi anni, risultato la= 410 Hz; La= 425 Hz e così via.

Solitamente "tiro su" di 3 o 4 Hz , ma è talmente lontano il 440!

Che fare?

Come comportarsi?

Oltretutto il rischio di rottura corde è molto alto.

Chi mi da una mano?

Grazie   

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Ciao, di che strumenti si tratta con precisione?, Saranno stati in ambiente secco, per anni senza essere toccati immagino...comunque tira su l'accordatura...anche di una decina di hz la volta...se le corde sono ancora in buono stato, non si dovrebbero rompere... E controlla periodicamente l'accordatura i primi giorni che tenderà a calare...

Se le corde non sono in buono stato...fai prima a cambiarle tutte.

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Ciao,

 

Come primo intervento, consiglio di verificare la tenuta dell'accordatura perchè altrimenti. . .è tutto inutile.

 

Se il somiere e le caviglie sono in buono stato, osservare se le corde presentano tratti di ossido o ruggine.

 

Se tutto è positivo, tirare su l'accordatura un poco per volta e 'ripassarla' alcune volte di seguito al fine di stabilizzare la nuova livellatura delle corde.

Agire con cautela. . .

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grazie per le risposte;

si tratta di strumenti vari; tutti verticali, di varie marche.

Il problema è la distanza dall'ultima accordatura.

alla domanda: " ma quando è stata fatta l'ultima accordatura?", mi sento rispondere generalmente 7, 8 , 10 anni fa!!!!!

Quindi il mio timore è sopratutto il rischio di rottura delle corde.

Antares 86 suggerisce di salire di una decina di Hz, ma ovviamente, nonostante la buona tenuta delle caviglie, l'assestamento è inevitabile.

quindi immagino occorrano diverse "sedute" per arrivare ad ottenere una accordatura soddisfacente.

Ultima domanda: accordatura 420 Hz, è possibile arrivare a 440? o conviene accontentarsi di un buon compromesso?

Saluti e grazie per l'aiuto

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Purtroppo in Italia la cultura, la conoscenza e il rispetto verso il pianoforte non è come in America.

 

Oltre oceano il pianoforte viene fatto accordare regolarmente, in maniera quasi. . .maniacale.

Non solo; il pianista ha interesse nel sapere e conoscere lo strumento e da ciò ne consegue la cura e manutenzione ottimale.

 

Scrivo questo per collegarmi al fatto che da noi l'accordatura viene effettuata mediamente. . .quando il pianoforte è diventato inascoltabile.

Naturalmente escludo gli ambienti musicali professionistici dove l'accordatura e la manutenzione sono seguite e programmate ad hoc.

 

Chiudo rispondendo alla tua domanda finale:

Certo, se la struttura è sana, per gradi è possibile riportare l'accordatura a 440 Hz.

Anzi, il pf moderno è costruito per dare la massima potenzialità proprio a quello standard.

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Quando il pianoforte non è troppo vecchio si può sempre alzare diapason. Il rischio di rompere le corde c'è sempre e si può avvisare il cliente prima del fatto così non sarà una sorpresa. Sopratutto le corde vecchie dei bassi si rompono facilmente.

Comunque avete ragione del abitudine in Italia di non fare accordare il pianoforte regolarmente.

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Certamente lo stato dell'acciaio è importante, se è in fase di deformazione plastica (perché vecchio, già snervato etc) è sufficiente toccare la caviglia che salterà via.

 

Se le corde invece sono ancora elastiche (ossidate o no non importa) il rischio di rottura è minore purché, e nessuno ne ha parlato, la tensione sulle corde non superi i 70/75 kg e questo dipende dal progetto del pianoforte stesso. Tirare a corista uno Steinway di 100 anni è altra cosa rispetto a tirare a corista un IBach o alti pianoforti forzati.... in questi casi è auspicabile cambiare le corde e ottimizzarle, oltre ad adoperare la chiave con cautela soprattutto sull'incrociatira nei bassi e sugli acuti.

 

Senza bisogno di misurare la lunghezza delle corde basta premere col dito le corde lunghe per capire se si tratta di codiera molto tesa o no..

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